IMMIGRAZIONE GOVERNATA A COLPI DI FLOP

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Lo avevamo previsto. Lo sapevamo e l’avevamo detto. L’introduzione del reato di clandestinità, come strumento per contrastare l’immigrazione irregolare, si è rivelato per quello che è un vero e proprio flop. A sei mesi dall’introduzione della norma che punisce con una sanzione amministrativa e l’espulsione l’ingresso e il soggiorno illegale nel nostro Paese, voluta con pervicacia e determinazione dalla Lega, i risultati sono scarsissimi: 12 condanne a Genova, nessuna condanna a Palermo e Agrigento, pochi fascicoli giunta dalla procura all’ufficio del giudice di pace di Firenze, Parma, Bologna e Napoli, 500 richieste di archiviazione a Milano, 40 processi a fronte di 611 decreti d’espulsione a Roma. I numeri parlano chiaro e se questo governo e questa maggioranza fossero onesti dovrebbero avere il coraggio di ammetterlo e di abrogare questa norma xenofoba ed inutile. Ma più in generale, tutta la politica, tanto a destra quanto a sinistra, dovrebbero trovare il coraggio di confrontarsi finalmente e seriamente con l’immigrazione, provando ad andare oltre i propri steccati ideologici, ormai buoni più solo per fare cassetta elettorale. Basta dare un’occhiata alle cifre per farsi un’idea precisa: 3 milioni di immigrati regolari negli ultimi 15 anni, 1,5 milioni di clandestini, solo in Italia. Una vera e propria massa migratoria che ha cambiato e sta cambiando sempre di più il volto di questo Paese, con le conseguenze sociali, di sicurezza e di integrazione che ogni giorno tocchiamo con mano e nei confronti delle quali il legislatore ha offerto sempre e solo armi spuntate.Per affrontare un fenomeno così importante e significativo come quello dell’immigrazione serve un approccio politico e culturale nuovo, che superi l’idiozia di norme come il reato di clandestinità e di pagliacciate come le  ronde. Serve una politica fatta di buon senso e di strumenti adeguati, a partire dalla riscrittura della legge sull’immigrazione Bossi-Fini, una vera e propria aberrazione legislativa, forte con i deboli e debole con i forti.Il finto buonismo del centrosinistra che accoglie tutto e tutti è una soluzione sbagliata e superficiale, che tampona ma non risolve. Così come altrettanto sbagliato è ridurre la questione dell’immigrazione ad un problema di ordine pubblico come fa il centrodestra. Solidarietà a tutti i costi da una parte, e tolleranza zero dall’altra sono due ricette sbagliate, una peggiore dell’altra. Non serve a niente scegliere l’una o l’altra strada. Serve il coraggio di scelte nuove ed uscire da logori schematismi ideologici. Noi questo coraggio lo abbiamo. 

Commenti

Caro Donadi, apprezzo l'analisi del fenomeno, ma ho un appunto da farti: perchè anche tu parli di buonismo della sinistra? Urge distinguersi dal parolaismo imperante, questa è un'arma che la destra sta usando per nascondere le proprie malefatte, la sinistra ha prodotto la Turco-Napolitano che seppur migliorabile non è confrontabile con la Bossi-Fini. Corretto dire che gli immigrati vanno accolti a determinate condizioni, ma sostenere che c'è un "buonismo" della sinistra che vorrebbe accogliere tutto e tutti indistintamente è una battutaccia che può servire a raccattare qualche voto in una certa sinistra, ma non toglie un voto alla destra responsabile dello sfacelo a cui stiamo assistendo ed è invece lì che bisogna andare a "pescare".
Sbagli, ha ragione l'On. Donadi che condanna il buonismo ipocrita  della sinistra. Mi spieghi come fai a pescare voti a destra con la politica delle porte spalancate a tutti gli immigrati che ha sempre portato avanti la sinistra?
(Il finto buonismo del centrosinistra che accoglie tutto e tutti è una soluzione sbagliata e superficiale).(Così come altrettanto sbagliato è ridurre la questione dell’immigrazione ad un problema di ordine pubblico come fa il centrodestra.)Le due frasi qui sopra le ho riportata dalla lettera in questione. Ed aggiungo, il resto della stessa é per me, solo politicaccia.Rientrato in Italia da circa 20 mesi - dopo 44 Anni e 3 mesi, la settantina suonata, e mi considero ancora straniero, nonostante abbia conservato il mio statuto di Italiano. Si perché  la cittadinanza per me non é sinonimo di integrazione, la prova, si puo' vivere e lavorare, senza obbligatoriamente avere la cittadinanza.(ma questo é un altro problema)Non vorrei essere frainteso, quindi lungi da me la xenofobia o il razzismo, e pertanto vorrei dire a quelle persone che stimano una regolarizzazione di massa, la migliore delle soluzioni, forse lo sarà per sentirsi magnanimi verso l'altro. Non é cosi che funziona, se le persone che sono accolte correttamente, cioé, allogio,lavoro, permesso di soggiorno, insegnamento della lingua del paese che ospita. Solo dopo accquisizone diquesti primi DIRITTI/DOVERI, (si diritti/doveri, dal momento che tu li ospiti)  per i raggiungimenti familiari, non prima di un laps di tempo,  (per me 18 mesi,dopo aver ottenuto un alloggio adeguato per ricevere i due figli) in modo da verificare, se la persona ospitata ha la facoltà di integrarsi, di inserirsi, direi di fondersi nella società, e  rispettare gli usi e costumi. Senza queste premesse, non é certo renderle servizio, perché nel migliori dei casi, rimarra fuori dalla società, cioé che sia escluso, oppure auto/escluso.  Senza parlare delle difficoltà di persone che vengono dai paesi, di cui la famiglia, cioé la moglie e le figlie,  é sinonimo di PROPRIETA' dell'uomo.  Ecco perché, considero che ricevere delle PERSONE (immigranti) ma sempre persone,  comporta anche, e soprattutto la rersponsabilità del DOPO...   e non solo  manodopera da sfruttare,e buttare subito dopo da buttar via. Quindi é necessario  anche corrispondere un numerus closus.  
ciao massimo. c'è un'altra cosa che tu non consideri. l'ipocrisia. l'ipocrisia di quelli di sinistra che dicono che l'immigrato va accolto, tanto poi non va a disturbare loro che vivono nei quartieri ricchi delle città. e l'ipocrisia di quelli di destra che ringhiano contro l'iimmigrato fanno finta di fargli chissà che e poi rimane tutto come è. io non ce la faccio più per esempio. non sono razzista ma la sera ho paura ad uscire di casa. è pieno di extracomunitari, ubriachi, che ti danno fastidio.
Maria Teresa, hai perfettamente ragione, sottoscrivo in pieno!!!Onorevole Donadi, condivido in parte la sua lucida analisi del fenomeno immigrazione, sottolineo in parte perchè lei non ha posto in evidenza che una parte della magistratura, quella fortemente ideologizzata, sta remando contro e non applica le disposizioni legislative. Appare evidente che solo con il concorso di tutte le Istituzioni, quindi Ministero dell'Interno, Prefetture, Questure e Magistratura si potranno ottenere risultati migliori.Il problema è che l'espulsione dell clandestino dovrebbe essere attuata solo in via amministrativa e mediante rimpatrio coatto immediato, altrimenti, se sottoposta anche al vaglio della magistratura risulterà tardiva ed inefficaceProporrei anche l'immediata disapplicazione del trattato di Shengen ripristinando i controlli alle frontiere, perchè sono innumerevoli i pregiudicati slavi che sono entrati e che continuano ad entrare indisturbati.Occorre inoltre colpire in maniera inesorabile tutti i proprietari che affittano abitazioni ai clandestini, spesso con precedenti penali.Sarebbe infine auspicabile che gli stranieri detenuti scontino la pena al paese loro, in quanto rappresentano il 36% della popolazione carceraria e le ns. prigioni scoppiano.
Il fatto è che in realtà non si vuole fare una politica seria di regolarizzazione, quando ci si fa guidare da prtincipi razzisti non può nascere niente di buono. Questo governo vive fuori dalla realtà, vogliono un paese che per logica non può esistere e rischia di diventare pericoloso portare avanti questo disegno. La stupidità arriva al punto che credevano che bastasse semplicemente approvare la legge Bossi-Fini per fermare gli immigrati, non hanno capito che se uno è disperato se ne frega di queste leggi, inoltre questa legge produce solamente clandestini.Saluti
La penso esattamente come lei. e penso anche che la gente, quella che vedo tutti i giorni io, al mercato, alla scuola dei miei figli, in fila agli sportelli, sia molto più avanti della classe politica che ci governa. e di quella che ci ha governato in passato.
Come sempre dai nel segno. Però da una lettura non superficiale del tuo intervento emerge che la lotta che tu e tutti quelli che la pensano come  hanno da combattere, è su due fronti: da una parte il razzismo corroboratosi grazie alla vitttoria  della Lega che anche nelle ultime consultazioni elettorali ha aumentato il suo bottino (in tutti i sensi), dall'altra una demagogia, priva di buon senso, che si concretizza talvolta in atti tali da suscitare sentimenti di avversione nei confronti degli immigrati anche in coloro che per indole e cultura non sarebbero maldisposti verso questi disperati. Credo che non mancherai di precisare, in un prossimo futuro, con la tua consueta meticolosità, i programmi dell'IDV su questo problema che è vietato ignorare.