IL METADONE DEGLI INCENTIVI FIAT

FiatFiatLa Fiat ha deciso il blocco di tutti gli stabilimenti dal 22 febbraio al 5 marzo. E lo fa il giorno dopo aver annunciato lauti profitti e dividendi per gli azionisti. Tale decisione colpirà  30.000 operai che si ritroveranno con circa 300 euro di meno in busta paga. Tanti, anzi, tantissimi soldi in meno per chi guadagna in media 1200 euro mensili. Il 31 dicembre sono scaduti gli incentivi per l’acquisto di autovetture. Il Governo ne ha promessi di nuovi, ma meno consistenti. Così la casa automobilistica di Torino ha deciso per la cassa integrazione. Un ricatto, secondo il Governo, una scelta inevitabile secondo l’azienda torinese.La verità è che in questa vicenda non ci sono buoni e cattivi. Ci sono due attori in commedia, governo e fiat, che pensano entrambi a prendersi tutta la scena. Si curano dei loro affari ed interessi e poco, anzi per nulla, degli operai rimasti senza lavoro. L’azienda Fiat costituisce da sempre un’anomalia. E’ l’unica azienda privata, in Italia, che viene finanziata con i soldi dello Stato. Forte della sua funzione sociale, ha sempre chiesto ed ottenuto incentivi statali, che altro non sono che un finanziamento pubblico mascherato. Morale della favola, in tutti questi anni, la Fiat ha capitalizzato gli utili e risocializzato i debiti.Negli ultimi anni, il mercato è profondamente cambiato, come si dice in gergo si è globalizzato. L’unica strategia aziendale perseguita dalla Fiat per reggere l’impatto con la globalizzazione si è basata sugli incentivi statali, sulla delocalizzazione degli stabilimenti per ridurre i costi e, da ultimo, sulle fusioni con grandi aziende automobilistiche come la Chrysler. E’ chiaro ed evidente la strategia dell’azienda automobilistica di Torino che ormai ha cuore, testa e portafogli in America, Polonia e Brasile.Dall’altra, c’è un Governo che non è in grado di fornire ricette di ampio respiro. Gli  incentivi statali sono la strada più facile e veloce ma è come fornire il metadone ad un tossicodipendente. Non si può continuare a fornire soldi ed in cambio ottenere licenziamenti e disoccupati in più. Tanto varrebbe, allora, finanziare il coraggio e l’intraprendenza di tante piccole e medie imprese. Come ha scritto bene Giannini su Repubblica, qualche giorno fa, questo Paese ha un disperato bisogno di una politica industriale. Ben vengano, dunque, anche gli investimenti pubblici ma a fronte di investimenti veri, ricerca, formazione e occupazione. Il futuro passa da qui.

Commenti

 Frodi brevettali. La tecnologia ibrida doppia frizione con motore elettrico nel mezzo è stata “mutuata” da un brevetto che la Fiat non ha mai voluto acquistare, ma soltanto spudoratamente copiare. Invito e visitare il mio blog dove “vitalità” e disinvoltura dei progettisti Fiat appaiono in piena evidenza: http://propulsoreibridosimbiotico.blogspot.com/ Chiunque abbia a cuore una onesta etica industriale in difesa della proprietà intellettuale conosca la storia raccontata nel mio blog. Se le industrie possono permettersi impunemente di copiare le idee, in quanto per difenderle occorrono cause costosissime, a cosa servono i brevetti? Come possono i nostri giovani trovare coraggio intellettuale se i potentati economici schiacciano i diritti dei singoli? Se vi accingete a richiedere un brevetto oppure proporlo ad un’azienda, la mia esperienza con la Fiat può esservi utile per muovervi con migliore circospezione. Ulisse Di Bartolomei 
Da una parte mi dispiace per quei poveri disgraziati  cassintegrati nell'anticamera del licenziamento, poi se penso che molti, moltissimi di loro, specialmente nel romantico Sud, sostengono con i voti questo malgoverno e annese attività criminali delle onorate società, beh, mi accorgo che tutto il male non viene per nuocere e un po' di purga li costringerà a ragionare di più con il loro cervello. Il Manzoni, milanese ma non certo di sentimenti leghisti, avrebbe visto nell'operato della Fiat la mano della Provvidenza che spesso si giova anche dell'opera dei malvagi per ricondurre al bene chi si è smarrito nel peccato. Molto più prosaicamente: hanno voluto la bicicletta, ora pedalino!
Hai citato Manzoni,mi spieghi quale sarebbe il bene cui devono essere ricondotti dalla Provvidenza i cassintegrati della Fiat? La sinistra al governo? Ma non farmi ridere!!!! Se moltissimi operai votano a destra è perchè la sinistra ha miseramente fallito, li ha delusi profondamente, quindi trai le conclusioni. E poi durante i governi Prodi e D'Alema non ci furono licenziamenti? Sai chi ha introdotto i contratti di collaborazione continuata e continuativa, i famigerati co.co.co i quali hanno dato inizio alla precarizzazione dei rapporti di lavoro? Il centrosinistra con la Legge 196/97 proponente l'ex Ministro Treu.Attualmente e' ancora in atto una grave crisi congiunturale, non certamnete prodotta dal governo in carica, la quale ha colpito tutto il mondo, l'IDV che cosa propone come alternativa alla poltica economica berlusconiana? Io finora ho sentito solo insulti, critiche, polemiche ma nulla di costruttivo. 
Da molti anni riceve incentivi e bonus statali tanto che gli operai fiat sembano essere salariati pubblici, persone assistite dallo stato mascherate da dipendenti del settore automobilistico. Allora perchè l'intervento dello stato deve essere solo per la famiglia Agnelli e gli amici di Silvio? la fiat è un polo strategico sociale ed economico, un punto sensibile per tutto il paese.perchè allora non commissariare?ps:Esistono tanti tipi di capitalismo, e il mercato è qualcosa che da fastidio ai capitalisti che preferirebbero il sicuro monopolio, cosa che è vista come una stortura del e dal mercato.
Per Eleuterio Pagano : - Caro Amico, il Capitalismo di Stato ha queste conseguenze solamente se è mal gestito, - ma il Capitalismo Vero è SEMPRE malefico, tanto da essere stato il Vero causante di quasi tutti i mali del mondo coinvolto con l'occidente, e ora anche della globalizzazione. - L'unica speranza di giustizia verrà da un Parlamento e da un Esecutivo composti solo da politici onesti e dediti al cittadino. - - Per Massimo Donadi : -  Continua con la tua battaglia. - Basta con le delocalizzazioni, eccetto quelle fatte in America Latina con gli emigrati e i loro discendenti. - Carlo Mascarino, da La Plata, Argentina.
Migliaia di scolari vengono portati ogni anno a visitare i campi di concentramento a Oswiecin, località che confina con Tychy dove c'è lo stabilimento Fiat Elkann in cui vengono oggi prodotte le automobili con marchio italiano.  A Bielsko Biala 20 km più a sud la Fiat produce i motori.Così fu sottratto impunemente il frutto del lavoro e inventiva di generazioni di lavoratori italiani, così è stata sottratta per sempre la fonte di reddito dei nostri dipendenti da sempre sottopagati.  Mai più proprietà industriali ai privati ! E l'acqua .. ?  Il furto dei diritti civili va di pari passo col declino economico e per noi in questo piccolo pianeta non c'è più speranza di un'inversione di tendenza.
La privatizzazione dei profitti e la nazionalizzazione delle perdite è la conseguenza del capitalismo di Stato.Le finanziarie che si susseguono ogni anno devono prima ripianare i debiti delle grandi aziende e poi programmare i costi dello Stato lasciando solo le bricciole all'ammodernamento infrastrutturale.La politica deve liberare l'economia dalla sua presenza,motivando un capitalismo vero che è quello che investe le risorse proprie.
A proposito di nazionalizzazione delle perdite e privatizzazione dei profitti, vorrei ricordare che la FIAT è stata foraggiata abbondanetemente anche dai governi di centrosinistra con incentivi per la rottamazione e quant'altro, quindi la sinistra predica bene e Marrazzola male...
Con questo metodo,chiunque può diventare capitano di azienda.Quando guadagno,i ricavi sono i miei,quando perdo,i debiti sono della collettività,ma a che gioco giochiamo.!!A mio parere il rischio deve essere per entrambi,e gli utili per entrambi,cioè Stato e Fiat.La politica industriale del Governo,non ha guide e mete sicure,per imporsi nelle scelte d'investimenti,nelle aziende di primarie importanza,e radicate nel tessuto sociale.Guardate la Francia,nel settore automobilistico,gli aiuti statali sono mirati e non a pioggia,nell'interesse prima di tutto dei lavoratori.A quando tutto ciò nella amata Italia................