Taggati con: ministro Scajola

IL GENIO DELL'ATOMO E LA CENTRALE NEL PARCO

No al nucleareNo al nucleareNel 1987, gli italiani scelsero di dire no al nucleare. Questo governo, nella persona illuminata del ministro Scajola, l’imperiese che chiese ed ottenne un collegamento aereo Roma-Albenga, ha ritirato fuori dal cilindro la meravigliosa idea di piazzare qualche centrale atomica un po’ qua e un po’ là, su e giù per lo Stivale, in barba al volere espresso dagli italiani attraverso il referendum. Dire che, ancora una volta, questo governo mostra totale insensibilità nei confronti degli interessi dei cittadini, è come dire che l’acqua è bagnata. Un’ovvietà, insomma.Siccome, però, sono sempre stato convinto che la volontà degli elettori non debba essere mai tradita, non solo ribadisco che Italia dei Valori riproporrà il referendum per dire no al nucleare ma, qualora il Governo proseguisse in questa sua volontà di costruire centrali atomiche a due passi da casa nostra, chiederemo che i cittadini vengano consultati città per città, provincia per provincia, comune per comune. Insomma, gli daremo del filo da torcere, a dimostrazione del fatto che i diritti non vanno calpestati, soprattutto se in gioco c’è il futuro del nostro Paese e dei nostri figli.La cosa proprio che non mi va giù è che questo Governo, su una materia tanto delicata che interessa così direttamente la nostra vita ed il futuro delle nostre città, decida tutto di nascosto, trami nell’ombra con le grandi lobbies, agisca in gran segreto e imponga poi dall’alto ad un territorio e ai suoi cittadini le scelte già belle che decise. Come a dire, cittadini non contate niente, la centrale ve la piazzo sotto casa, zitti e mosca.Ora pare che il ministro Scajola abbia deciso di costruire la prima centrale nucleare nell’area del Polesine, ovvero, quella zona del Delta del Po che è già da tempo parco naturalistico e che, ironia della sorte, proprio in virtù di questo suo status, può vantare già la presenza di un rigassificatore e della centrale elettrica più inquinante d’Italia.E’ chiaro che di naturalistico, il parco del Polesine ha di fatto solo il nome e che, in tutti questi anni, la politica se ne sia infischiata, non facendo assolutamente niente per rilanciare e far conoscere questo straordinario parco naturale. Pensare di costruire qui, in una zona già tanto messa a dura prova, una centrale atomica, a due passi da Venezia e Padova, è da folli e noi ci opporremo con tutte le nostre forze.A marzo si vota per le regionali. Noi crediamo che su questa vicenda si giocherà la campagna elettorale. Per questo, chiederemo al candidato del centrosinistra alla presidenza della regione Veneto, chiunque esso sia, un istante dopo l’ufficializzazione della sua candidatura, di spiegare ai cittadini cosa ne pensa della costruzione di una centrale atomica nel Polesine. E agiremo di conseguenza.