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NON E’ TUTTA COLPA DI “GENERALE INVERNO”

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Il freddo e il gelo hanno messo in ginocchio mezza Europa. Germania, Francia, Inghilterra, Olanda e Portogallo sono finite sotto un manto di gelo eccezionale. Persino l’americana Washington è sepolta sotto la neve. Anche l’Italia è sotto la morsa del gelo e della neve: Friuli, Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna. Ma in nessun paese europeo si è verificato quello che sta accadendo in Italia. In Europa accade che per ragioni di sicurezza venga chiuso l’Eurotunnel che collega Parigi e Londra, con gravi disagi per i passeggeri. Ma solo nel nostro Paese succede che le porte dei treni non riescano più a chiudersi a causa del gelo, che la neve arrivi dentro i vagoni e gli scompartimenti, persino sui sedili e nei corridoi. Solo da noi accade che, per colpa di un sistema ferroviario già “terzomondista”, migliaia di cittadini e, in particolare, i pendolari subiscano oltre al danno di tutto l’anno, anche la beffa di Natale, attendendo per ore ed ore un treno che non arriva mai, in qualche squallida stazione a qualche grado sotto zero, o viaggiando magari all’impiedi per ore. Solo in Italia capita di avere treni ad altissima velocità che, per colpa del gelo, finiscono a scartamento ridotto.E di fronte a tutto questo, invece di sentire mille scuse da parte di chi ha la responsabilità di questo disastro, per alcuni versi annunciato, ecco i consigli per viaggiare di Moretti, amministratore delegato di Trenitalia, l’uomo da un milione di euro l’anno: “Chi si mette in viaggio sui treni a lunga percorrenza è meglio che si munisca di bottiglie, d’acqua, panini e maglioni”. Non credo che in nessun paese d’Europa, l’amministratore delegato delle ferrovie locali si sia espresso in termini analoghi. Oppure la lucida analisi del vicesindaco di Milano De Corato che per l’occasione rispolvera vecchie terminologie care alla zia per addolcire la pillola e dice: “Il Generale Inverno non ci ha creato ancora grossi problemi”. Forse a lui no, ma a più di qualche milanese sì.Credo che gli italiani si meritino qualcosa di meglio che l’arroganza di un amministratore delegato di Trenitalia pagato profumatamente con i soldi dei contribuenti e che, di fronte ad un sistema ferroviario in tilt, invita a portarsi coperte in treno. E non mi riferisco soltanto ai disagi creati da questa situazione di maltempo eccezionale. La rete dei treni regionali, ad esempio, è da tempo inenarrabile in ginocchio.In Finlandia, i treni sia in estate che in inverno corrono, veloci come le slitte di Babbo Natale. In questi giorni, però, proprio a causa dell’eccezionale ondata di maltempo, anche i treni finlandesi hanno accumulato ritardo. Un ritardo indicibile, insopportabile: ben 5 minuti. Ora, siamo ben coscienti che sperare di avere in Italia treni puntuali come quelli finlandesi sia una chimera, ma almeno non ci vengano a dire, come ha fatto oggi il ministro Matteoli, che il sistema dei trasporti italiano ha retto. Questo è davvero insopportabile, più di qualunque ritardo.