Taggati con: Eurostat

MA BOSSI E MARONI LO SANNO?

Bossi e MaroniBossi e MaroniChi, come il centrodestra, leghisti in testa, vi dice che per governare l’immigrazione ci vuole il pugno duro, vi racconta una balla. Chissà se il ministro Maroni ha mai avuto modo di dare un’occhiata ai dati Eurostat sul tasso di immigrazione netto in Europa - riportati anche sul sito http://www.noisefromamerika.org/ -  e se si sia soffermato sui dati che riguardano il nostro Paese.Se lo ha fatto, e sono sicuro di sì, li avrà secretati in qualche remoto cassetto della sua scrivania, chiusi a chiave in modo che nessuno li possa vedere. Perché quei dati dimostrano incontrovertibilmente che la politica del centrodestra sull’immigrazione è un fallimento totale. I dati Eurostat riportano il tasso di aumento di popolazione immigrata per 1.000 abitanti, dal 1998 al 2009. Mentre il dato è più o meno sugli stessi valori fino al 2001, dal 2002, anno di entrata in vigore della legge Bossi Fini, il dato schizza alle stelle, aumentando da 0.8 immigrati per mille abitanti a 6 immigrati nel 2002, a 10 nel 2003, rimanendo più o meno costante negli anni successivi. Che vuol dire questo? Che la legge Bossi-Fini, quella voluta dal leader del Carroccio, che sul razzismo e la xenofobia ci ha costruito buona parte della carriera politica, alla prova dei fatti è un disastro totale. Ma c’è di più. Mettendo a confronto i nostri dati con quelli degli altri paesi europei, si scopre che, con la crisi economica e le inevitabili ricadute sul sistema occupazionale, Francia, Inghilterra e Germania, fedeli al principio di un’accoglienza responsabile, hanno saputo chiudere i rubinetti, ponendo un tetto all’entrata di nuovi immigrati. Sia la Germania, ma anche la Spagna, per capirci, hanno ridotto significativamente l'immigrazione in conseguenza della grave recessione economica mondiale che ancora stiamo vivendo (vedi allegato). La Spagna ha ridotto significativamente  il flusso di immigrazione netto dal 2007 al 2009. L'Italia no. L’Italia, invece, continua ad accogliere immigrati a porte aperte, anche nel 2008 e nel 2009. Nel nostro Paese, nonostante una crisi economica spaventosa, una legge durissima ed un governo che se ne inventa una al giorno, da ultimo l’introduzione del reato di immigrazione clandestina, gli immigrati sono continuati ad arrivare in maniera massiccia e significativa. In materia di cittadinanza e immigrazione, dunque, legislazioni non illuminate ma integraliste non portano i risultati sperati. In questo, anche il centrosinistra, e lo sostengo da sempre, ha la sua parte di responsabilità. Ad un approccio duro, integralista ed intransigente, infatti, ha sempre opposto una visione altrettanto integralista, schiacciata sul principio dell’accoglienza a tutti i costi, una sorta di assistenzialismo di stato passivo che non dà lavoro, futuro e sostenibilità a chi viene nel nostro paese.Finché, però, questa maggioranza continuerà a considerare l’immigrazione non come fenomeno epocale ma come terreno sul quale giocarsi partite elettorali, non affronteremo mai l’immigrazione nella sua giusta dimensione. L’immigrazione è una risorsa, ma quando vi sono le condizioni perché essa sia integrazione vera, sostenibile, nel rispetto delle leggi e della convivenza civile tra i popoli. E’ questo l’obiettivo di Italia dei Valori.