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PDL, IL GIURASSICO DEI DIRITTI CIVILI

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Hanno trasformato il forum nazionale della famiglia in un museo di preistoria e di paleontologia, esponendo e rivendicando come trofei idee fossilizzate risalenti al giurassico. E’ questa l’era zoologica governativa quando si parla di diritti civili e temi etici. I ministri e sottosegretari Sacconi, Roccella e Giovanardi ieri hanno dato il peggio di loro stessi. Neanche il miglior padre Torquemada avrebbe raggiunto vette così inusitate. Ricapitolando, ad uso di coloro che si siano persi le imperdibili “perle” ministeriali, ieri Giovanardi ha detto che i progressi della scienza e le biotecnologie possono togliere ai figli il diritto di nascere all'interno di una comunità d'amore con un’identità certa e materna. Praticamente  ha diviso il paese in famiglie di serie A, quelle naturali etero e basate sul matrimonio, e famiglie di serie B, quelle adottive o che hanno messo al mondo figli con la procreazione assistita, o peggio ancora, quelle omosessuali che non entrano neanche in classifica. Sacconi ha dato fiato alle trombe sostenendo che lo Stato darà aiuti solo alle famiglie naturali regolarmente sposate e che procreano, per poi fare una clamorosa marcia indietro per le sacrosante proteste di Italia dei Valori. La Roccella, infine, ha sostenuto che le biotecnologie vanno selezionate e governate. Meglio se, ovviamente, da lei che è selezionata, governata ed ispirata non da quello spirito laico che dovrebbe guidare la mano del legislatore ma da altri poteri. Messe tutte insieme sono esternazioni che fanno impressione, obbrobri ideologici da brivido freddo lungo la schiena. Un impressionante manifesto della razza, di stampo razzista e nazista, ideologico ma soprattutto spaventosamente anacronistico. Giovanardi, Sacconi e Roccella sembrano le tre scimmie, che non vedono i profondi mutamenti sociali davanti agli occhi di tutti, non sentono il grido che si alza forte nel paese e che chiede il rispetto dei diritti civili di tutti i cittadini, non parlano al cuore della gente ma rispondono ad altri interessi e poteri. Il problema è che la famiglia evocata dal governo è ben diversa e lontana da quella raccontata e descritta dalle testimonianze e dalle statistiche Istat, tanto per cominciare. Le forme familiari sono sempre più variegate. Oggi siamo di fronte a single con figli, coppie senza figli, coppie con figli non coniugate, coppie che scelgono di non sposarsi e fare figli, coppie omosessuali con figli, insomma una panorama diversificato e variopinto. Se a queste nuove famiglie, lo Stato laico negasse gli aiuti è come se non riconoscesse l’esistenza di un pezzo vivo reale e pulsante del nostro paese e violasse i sacrosanti diritti civili di questi cittadini. Ecco perché, insieme a Berlusconi, ci auguriamo che anche i Sacconi, i Roccella, i Giovanardi e tutti i dinosauri che animano il Pdl finiscano presto in quel museo di preistoria e di paleontologia dove vogliono rinchiudere a chiave il rispetto dei diritti civili di tutti i cittadini italiani.

DRUG-TEST? UN ALTRO BLUFF

Clicca qui per vedere il mio drug-testClicca qui per vedere il mio drug-testVi ricordate il test anti-droga per i parlamentari? Un bluff, l’ennesima trovata propagandistica del Governo. A novembre i parlamentari, secondo il decreto “regio” di Giovanardi, sono stati chiamati a presentarsi al laboratorio di analisi per sottoporsi al test tossicologico. Per essere sicuri del risultato, la disposizione prevedeva che i parlamentari si sottoponessero sia al test delle urine che a quello del capello. Non ci doveva essere nessun dubbio sulla veridicità degli esiti. Io diligentemente, come documentato dal mio blog, sono andato a fare gli esami e ho pubblicato i risultati, ribadendo che fare il drug-test era per me un doveroso atto di trasparenza cui tutti i parlamentari  dovrebbero sottoporsi senza minimamente esitare. Proprio per questo, ho scritto, che trovavo ipocrita il fatto che il test non fosse obbligatorio, ma facoltativo, e che fosse segreto e non ci fosse l’obbligo di pubblicare i dati. Tutto questo avrebbe reso l’esperimento completamente inutile. E così è stato.Su 714 parlamentari si sono sottoposti al drug-test solo in 232 tra deputati e senatori. E, come se non bastasse, di questi, solo 147 hanno dato il consenso alla pubblicazione dei risultati con il loro nome. 56, poi, sono i politici che non hanno ritirato il test e 29 sono quelli che non hanno dato l’autorizzazione a divulgare i risultati. Ovviamente, neanche a dirlo, 231 parlamentari sono risultati “puliti”, uno è risultato positivo.A cosa è servito tutto questo? Che razza di baggianata avete messo in piedi se nenche l'unico parlamentare risultato positivo al test è saltato fuori?Questo dimostra che, ancora una volta, abbiamo assistito all’ennesima pagliacciata propagandistica, all’ennesima presa in giro per i cittadini italiani che, al contrario, in molte aziende vengono sottoposti a test obbligatori e seri preventivi per poter svolgere il loro lavoro. Io mi sono sottoposto al test perché penso sia un dovere per un parlamentare essere leale e trasparente verso i cittadini. Gli elettori devono sapere chi li rappresenta in Parlamento. La chiarezza e l’onestà verso le persone che ci danno il voto sono un obbligo morale.