Taggati con: dimissioni Cosentino

SU COSENTINO IL PD CI FA O C'E'?

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Quando ieri ho appreso che il Pd non avrebbe sottoscritto la mozione di Italia dei Valori, che chiede le dimissioni del sottosegretario Cosentino, ho pensato due cose. La prima, è che si trattasse di una questione tra prime donne, la seconda che si trattasse di un impazzimento generale. Poi, dopo aver a lungo riflettuto, mi è tornato in mente quanto è successo mercoledì 28 gennaio 2009. Quel giorno, di non molti mesi fa, il Pd contribuì a salvare il sottosegretario Cosentino, con colpevoli assenze e sparizioni improvvise. Quel giorno, infatti, la Camera respinse una mozione, presentata da Pd, Idv e Udc, per far dimettere il sottosegretario all’Economia, accusato da ben sei pentiti di fiancheggiare il clan dei Casalesi. A gennaio, la mozione fu respinta perché, ovviamente, la maggioranza fece quadrato intorno al sottosegretario. Ma anche il Pd ebbe la sua parte di responsabilità, perché se tutti i deputati fossero stati quel giorno al loro posto, viste le numerose assenze nel Pdl, la mozione sarebbe passata. Quel giorno, erano assenti 24 deputati del Pd, tra cui l’allora segretario Walter Veltroni che,qualche giorno prima, in un’intervista all’Espresso, chiedeva le dimissioni di Cosentino. Quel giorno, 2 deputati del Pd votarono contro la mozione presentata dal loro partito. Quel giorno, 25 deputati del Pd si astennero. Quel giorno, 49 deputati del Pd non parteciparono al voto, nonostante fossero presenti in Aula. Al momento del voto sparirono improvvisamente, per riapparire in Aula qualche istante dopo e riprendere a votare le altre risoluzione all’ordine del giorno in tutta tranquillità. Qui di seguito riporto l’elenco dei parlamentari del Pd che, quel giorno, con il loro voto contrario, con la loro astensione o la loro assenza, hanno contribuito a salvare Cosentino. Ci auguriamo che, stavolta, non vada in scena lo stesso copione. Qui non c’è in gioco un pugno di voti in più. C’è in gioco molto di più, ovvero, l’immagine e la dignità di un Paese.

Votarono contro:
Capano, Sposetti.

Si astennero:
Bachelet, Cuperlo, Parisi, La Forgia, Bernardini, Madia, Mantini, Maran, Boccia, Capodicasa, Concia, Coscioni, Ferrari, Giachetti, Ginefra, Marini, Mecacci, Recchia, Sarubbi, Schirru, Tempestini, Turco Maurizio, Vannucci, Viola, Zamparutti Zumino.

Non parteciparono al voto, nonostante fossero presenti in Aula:
Tenaglia, Calearo, Fioroni, Gasbarra, Lanzilotta, Letta Enrico, Morassut, Bobba, Sereni, Vassallo, Merloni, Boffa, Bonavitacola, Bressa, Bucchino, Carra, Castagnetti, Corsini, Cuomo, D’Antona, De Pasquale, De Torre, Fadda, Ferranti, Fiano, Fiorio, Genovese, Giacomelli, Giovannelli, Gozi, Losacco, Lovelli, Lulli, Marantelli, Margiotta, Mosca, Murer, Narducci, Pedoto, Piccolo, Rosato, Russo, Samperi, Scarpetti, Servodio, Testa, Vaccaro, Vernetti, Vico.

Erano assenti:
Veltroni, Bersani, Colannino, D’Alema, Lusetti, Melandri, Pistelli, Touad, Ventura, Gentiloni, Beltrandi, Calvisi, Cenni, Colombo Furio, Damiano, Gaglione, Luongo, Lusetti, Marroccu, Melis, Motta, Portas, Tullo, Calipari.