Abbiamo dato la fiducia al governo Monti e continueremo a dare il nostro contributo per il consolidamento della sua azione di governo, ma dobbiamo rilevare che siamo in presenza del primo vero snodo su cui il nuovo esecutivo si gioca buona parte della sua credibilità: la vicenda Finmeccanica. Il nuovo governo ha l’opportunità di dimostrare un’inversione di rotta sui temi dell’etica pubblica e della legalità rispetto al precedente esecutivo. E’ evidente che i vertici Finmeccanica vanno azzerati, ma non basta: si deve tagliare tutta la parte ‘marcia’ dell’azienda per permetterle di tornare leader nel mondo. Attendiamo il governo al varco e valuteremo con estrema attenzione. Sono scelte che peseranno come macigni sulla nostra considerazione.
Dal presidente del Consiglio, Mario Monti, sono giunte enunciazioni importanti e condivisibili che ci confermano la bontà della nostra scelta di contribuire a far nascere questo governo. E' evidente che una valutazione più attenta e puntuale potrà avvenire solo dall'analisi dei singoli provvedimenti con il quali il governo tradurrà i principi oggi annunciati. Italia dei Valori collaborerà con spirito costruttivo per far sì che i provvedimenti annunciati siano positivi ed efficaci e accolgano le aspettative che hanno in questo momento i cittadini italiani
Una bella vittoria di Italia dei Valori. Ho aspettato l’ufficialità della lista dei ministri prima di scrivere questo intervento perché c’era il rischio, sino all’ultimo momento, dell’inserimento di nomi politici all’interno del nuovo governo Monti. Invece no.
Non c’è Gianni Letta, che avrebbe significato la continuità con il governo Berlusconi. E’ una vittoria dell’Italia dei Valori, che ha tenuto il punto sino all’ultimo, rafforzando la posizione del Pd ed aiutandolo a non cedere.
12 ministri come previsto, tutti tecnici, come auspicavamo. Positiva è anche la presenza di tre donne in ruoli chiave. Una nota di merito per il neo premier Mario Monti.
Salutiamo con rispetto la nascita di questo nuovo governo, con l’auspicio che segni il tramonto definitivo del berlusconismo, che ha prodotto solo macerie politiche. Oggi, è chiaro a tutti, si apre una nuova fase politica. E’ prioritario mettere da parte gli interessi particolari dei partiti e pensare solo all’interesse generale del Paese.
L’Italia sta affrontando la più feroce crisi economica dal dopoguerra e il governo Monti dovrà affrontare l’emergenza senza dimenticare l’ equità, la solidarietà e la giustizia sociale. E’ stato incoraggiante il fatto che, prima di sciogliere lka riserva sull’incarico, abbia incontrato i sindacati nell’ambito delle consultazioni. Un incontro che, sul piano politico, significa molto. Ci auguriamo che segni una nuova fase nei rapporti politici, non più giocati sulla contrapposizione feroce, ma sul confronto delle idee e dei programmi. Auguri al nuovo governo. E soprattutto all’Italia e agli italiani.
Mario Monti presidente del Consiglio con delega all'Economia e alle Finanze
Ministri con portafoglio
Corrado Passera, ministro dello Sviluppo e delle Infrastrutture e Trasporti;
Giampaolo Di Paola, ministro della Difesa;
Anna Maria Cancellieri, ministro dell'Interno;
Paola Severino, ministro della Giustizia;
Giulio Terzi, ministro degli Esteri;
Elsa Fornero, ministro del Welfare con delega alle Pari Opportunità;
Francesco Profumo, ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca;
Lorenzo Ornaghi, ministro per i Beni culturali;
Renato Balduzzi, ministro per la Salute;
Mario Catania, ministro delle Politiche Agricole e forestali;
Corrado Clini, ministro dell'Ambiente.
Cinque ministri senza portafoglio:
Enzo Moavero Milanesi (Affari Europei),
Piero Gnudi (Turismo e Sport),
Fabrizio Barca (Coesione territoriale),
Piero Giarda (Rapporti con il Parlamento),
Andrea Riccardi (Cooperazione internazionale).
Monti proporrà al Cdm la nomina di Antonio Catricalà, attuale presidente dell'Antitrust, a sottosegretario della Presidenza del Consiglio.
La prudenza e la diffidenza con cui Idv ha sin qui osservato le trattative sulla nascita di un governo tecnico appaiono sempre più giustificate visto che la confusione regna sovrana e gli scenari cambiano di ora in ora. Non vi è dubbio che lo scenario di un governo di soli tecnici e addirittura l’eventualità che il Pdl dia solo un appoggio esterno sono elementi dei quali terremo conto nelle nostre scelte.
Per questa ragione, oggi, ancora più di ieri, resto dell’opinione che sia bene contare fino a cento prima di lasciarsi andare a giudizi definitivi. Penso, per esempio, alle parole di Franceschini che, ancora prima del voto sulla fiducia, che ancora prima dell’incarico a Monti, ha dichiarato che il Pd farà una legge per cancellare Idv dal Parlamento. Frasi come queste sembrano il frutto di una crisi isterica e non di una riflessione politica. E vogliamo sperarlo perché se con così non fosse saremmo di fronte ad un caso di analfabetismo democratico.
Non possiamo ammazzare tutti gli italiani per fare un piacere a Berlusconi. Noi voteremo contro un ddl stabilità che fa macelleria sociale. Se il governo è convinto di non farcela, allora ascolti Napolitano, venga dalle opposizioni e proponga un testo sul quale possiamo essere tutti d'accordo.
La reazione di oggi dei mercati prova quanto le promesse di Berlusconi siano ritenute credibili dai mercati internazionali. Si approvi il ddl di stabilità e poi Berlusconi se ne vada davvero.