LIBERIAMO LA RAI DA DELTA UNO, DUE E TRE

Carta canta, anzi, intercettazione canta. La realtà supera anche la fantasia più perversa. Anno 2005, una società, una sorta di setta segreta, la Delta, organizzatissima, con i suoi addetti prezzolati, che dominava, sudava, imbrattava, gestiva, premeva per imporre lo schema Raiset, che trama per pilotare l’informazione e mettere in campo la più grande opera di disinformazione che si sia mai vista. Dirigenti, giornalisti, direttori, pagati con i soldi dei contribuenti italiani, che hanno tradito palesemente i propri doveri aziendali, hanno violato e inquinato i piani industriali per favorire le televisioni e l’informazione del padrone.  Colpisce anche il linguaggio, crudo e irriverente degli attori di questa commedia assurda che arriva come un pugno nello stomaco, per lo scadimento culturale della nostra classe dirigente e svela un malcostume politico al di là di ogni ragionevole immaginazione. “Organizziamoci come Forza Italia, servono programmi che portano voti”. “Ci sono programmi e conduttori che fanno ridere i polli, non portano voti, non portano consenso, testate abbandonate a se stesse”. “Lui dà miliardi a gente che brinda quando perde”. “Si tratta di tre posti, Uno, Due, e Radio”. “Sono cocuzze i miliardi che la Rai mi versa”. “Impiccare, ringhiare, combattere, friggere i  traditori”. “La Rai così come è non serve a Berlusconi, perché averla senza averla?”. E infatti, come scrive oggi Merlo su La Repubblica, ogni volta che le notizie non vengono ammaestrate e manipolate alla bisogna, il dottore ringhia. E infatti, ogni volta che Eva Braun, alias Deborah Bergamini comanda, gli attendenti eseguono solerti, con buona pace dell’informazione. Anche la morte del Santo Padre, Giovanni Paolo II, è una “circostanza”  che arreca danno alle elezioni regionali del 2005. C’è chi, su ordini precisi, ha operato per danneggiare il servizio pubblico del Paese, arrecando un danno sia a chi nell’azienda lavora da decenni perseguendo il bene della Rai, e magari è stato allontanato o rimosso perché riottoso al comando, sia ai cittadini, contribuenti che pagano il canone che hanno pagato lo stipendio alla setta segreta che seguiva altri piani, non quelli dell’azienda pubblica che li pagava ma quelli di Mediaset, non quelli della buona e corretta informazione. Italia dei Valori promuoverà una class action a favore degli abbonati Rai, perché vengano risarciti dai danni anche a loro arrecati dalla questa sorta di setta segreta. Ma i dirigenti coinvolti vanno fermati. Ora, subito. Chi ha operato per danneggiare la Rai deve risponderne.

Commenti

Caro Massimo, ti scrivo in qualità di militante dell'IDV e Consigliere Comunale di una città capoluogo di provincia. Ho sentito che ieri tu hai affermato che la TAV in Val di Susa è un'opera strategica per l'Italia e che quindi deve essere realizzata. Mi permetto di ricordarti che l'attuale linea del Frejus è sottoutilizzata e che non si prevedono incrementi di traffico tali da giustificare un'opera faraonica, che costerà ai cittadini italiani non meno di 22 miliardi di euro (purtroppo tutti sappiamo che in Italia per la corruzione diffusa e le infiltrazioni malavitose i costi delle opere pubbliche per lo meno raddoppiano). Inoltre questa opera determina un gravissimo danno ad una vallata di grande pregio ambientale ed è osteggiata dalla popolazione del luogo. Viene quindi da chiedersi per chi è strategica quest'opera : i fondi europei pare ammontino a soli 650 milioni di euro, non servirà ad incrementare gli scambi di persone e merci perchè è più che sufficiente l'attuale tratta nè si prevede che diventi insufficiente nei prossi 20 anni. Viene il dubbio che, in un momento nel quale si tentano di tagliare gli incrementi ISTAT ai pensionati, si voglia continuare a privileggiare le solite imprese legate alla politica con meccanismi poco trasparenti o di evidente corruzione, nel cui ambito trova larghi spazi la malavita organizzata. Penso che prima di prendere posizione i dirigenti politici dovrebbero approfondire i problemi e possibilmente tener conto delle istanze che provengono dalla base, tutto ciò se non si vuole rischiare di apparire conniventi con un sistema di intrecci politico-affaristici poco trasparenti. Confido che tu voglia tener conto di posizioni diverse dalle tue, che sono condivise da molti miltanti, e che il partito apra un confronto su tematiche rilevanti nel momento in cui si devono elaborare pregrammi credibili sulla base dei quali proporsi come alternativa di governo.
Non sono un tecnico di infrastrutture e tantomeno NO TAV, ma la lettura di quanto esposto da Isidoro Alello mi ha convinto una volta di più che attualmente non c'é alcuna necessità, né urgenza di questa costosissima opera faranoica. Per turismo ed altre ragioni ho viaggiato, sia in auto che in treno, nei diversi valichi e trafori sotto le Alpi tra Italia e Francia, ma, salvo rarissimi casi, ho sempre trovato un traffico scorrevole senza particolari intoppi.  Un circostanziato parere tecnico, e soprattutto poltico, da parte di Antonio Di Pietro, già apprezzato Ministro delle Infrastrutture sia per i valichi appenninici che per l'utilissimo Passante di Mestre, mi aiuterebbe a capire la motivazione dell'eventuale necessità del nuovo tunnel ferroviario Italia-Francia. Mi auguro non sia un altro Ponte di Messina.
Caro Donadi, mia moglie e io siamo rispettivamente insegnante e pensionato quindi contribuenti supertartassati da questo governo di infami, in piu' siamo entrambi titolari di un abbonamento RAI. Quanto emerso in queste settimane e in questi mesi sulle commistioni tra dirigenti RAI e concorrente Mediaset e' fuori da ogni legalita' e crediamo fermamente sia perseguibile penalmente.Siamo entrambi disponibili a sottoscrivere una class action con richiesta di risarcimento danni contro i dirigenti infedeli RAI che hanno tramato contro la azienda che li paga ( e contro noi contribuenti che li paghiamo ) favorendo la concorrenza e contro il Mandante che li ha guidati che da premier del nostro governo e' proprietario dell'azienda concorrente favorita da questi comportamenti criminogeni.I nostri dati:Alessandro Burzi via Mauro Tesi 1 40137 BolognaAntonella Razzaboni via dei Borgognoni 8 40136 Bolognaindirizzo e-mail: cell. 3397383359Cordiali saluti    
Caro Donadi guarda questo video http://tv.repubblica.it/dossier/battaglia-no-tav/massacrato-dai-poliziot... e poi, la prossima volta che qualcuno dell’IDV darà dell’assassino a quella MERDA del ministro Maroni, ripensa a ciò che hai visto e sentito e di' a Di Pietro di dirglielo pure lui, a Maroni, che è un assassino, invece di chiedergli scusa. Certi atteggiamenti da parte di un ministro secessionista, da parte di un governo di ladri e da parte di voi all’opposizione comincio a non sopportarli più.
La RAI è un enorme carrozzone agli ordini degli epigoni di Papi L'Impunito già padrone di Mediaset. E' pure un postificio di ben 15.000 dipendenti pagati profumatamente ed entrati per merito di tessera politica  o sponsorizzati dall'onorevole di turno, mentre i Cittadini, che pagano questa pletora di parassiti, devono pagare il canone e sorbirsi programmi televisivi di infima qualità. Spesso, per disperazione o per avere un'informazione corretta devono rivolgersi a LA7 oppuire Sky. La RAI é' da assimilare ai tanti enti inutili esistenti in Italia, o peggio, da commissariare. Ma questo, purtroppo, non avverrà mai.
Una class action servirebbe anche con Equitalia Gerit che, almeno a Roma, invia cartelle di pagamento per multe di cui NON veriifica preventivamente la regolare notifica, nella speranza che la gente paghi. Solo che forse il ladro non è neanche Equitalia , che agisce di sponda, ma addirittura il Comune di Roma, che per primo le passa la pratiche sempre senza controllare. Un'altra class action andrebbe fatta contro Telecom Italia, ormai azienda privata con capitale straniero, che ancora percepisce un canone di linea fissa che solo per un quinto copre oneri di manutenzione. Il resto, quasi 3 miliardi di Euro all'anno, è puro "furto storico" a danno dei consumatori. Con qualche anno di quei denari, i cittadini italiani potrebbero dotarsi di una rete di accesso in fibra ottica a larghissima banda, diventandone proprietari (ciascuno della propria fibra) e potendo collegarsi dall'altra parte all'operatore telefonico di propria scelta, finalmente in piena concorrenza. Nessuno ne parla perché molti, troppi -- dalle banche al giornalismo, alla politica -- campano su quei miliardi rubati a noi. Non credo che il problema italiano sia il malcostume politico-mafioso di Berlusconi (che adesso passa la palla ad Alfano in modo che le cose rimangano gestite "in famiglia"), ma tutta una serie di furti legalizzati -- qualche volta pubblici, altre volte privati -- che rimangono ben coperti dal silenzio perché a qualcuno conviene.
sono pronto a rifarmi su chi si è arricchito e ha fatto carriera anche alle mie spalle. Tutto quello che si potrà ottenere potrebbe essere devoluto a fin di bene. Finalmente.
Si scoprono giornalmente scandali di tutti i tipi. Corruzione, concussione, truffe, malversazioni, P2, P3, P4, società segreta Delta in RAI agli ordini del padrone,  della onorevole Casta politica dei Cetto La Qualunque al Parlamento, e non solo, che governano il nostro disgraziato Paese ormai non fanno più notizia. L'immunità parlamentare va tolta a questi lestofanti che hanno depauperato l'Italia e continuano avidamente senza ritegno a sbranarla. Devono rispondere al Paese delle loro malefatte e l'immunità é soltanto un pretesto per avere l'impunità e sfuggire alla legge. La pazienza degli Italiani Onesti é finita!.