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DRUG-TEST? UN ALTRO BLUFF

Clicca qui per vedere il mio drug-testClicca qui per vedere il mio drug-testVi ricordate il test anti-droga per i parlamentari? Un bluff, l’ennesima trovata propagandistica del Governo. A novembre i parlamentari, secondo il decreto “regio” di Giovanardi, sono stati chiamati a presentarsi al laboratorio di analisi per sottoporsi al test tossicologico. Per essere sicuri del risultato, la disposizione prevedeva che i parlamentari si sottoponessero sia al test delle urine che a quello del capello. Non ci doveva essere nessun dubbio sulla veridicità degli esiti. Io diligentemente, come documentato dal mio blog, sono andato a fare gli esami e ho pubblicato i risultati, ribadendo che fare il drug-test era per me un doveroso atto di trasparenza cui tutti i parlamentari  dovrebbero sottoporsi senza minimamente esitare. Proprio per questo, ho scritto, che trovavo ipocrita il fatto che il test non fosse obbligatorio, ma facoltativo, e che fosse segreto e non ci fosse l’obbligo di pubblicare i dati. Tutto questo avrebbe reso l’esperimento completamente inutile. E così è stato.Su 714 parlamentari si sono sottoposti al drug-test solo in 232 tra deputati e senatori. E, come se non bastasse, di questi, solo 147 hanno dato il consenso alla pubblicazione dei risultati con il loro nome. 56, poi, sono i politici che non hanno ritirato il test e 29 sono quelli che non hanno dato l’autorizzazione a divulgare i risultati. Ovviamente, neanche a dirlo, 231 parlamentari sono risultati “puliti”, uno è risultato positivo.A cosa è servito tutto questo? Che razza di baggianata avete messo in piedi se nenche l'unico parlamentare risultato positivo al test è saltato fuori?Questo dimostra che, ancora una volta, abbiamo assistito all’ennesima pagliacciata propagandistica, all’ennesima presa in giro per i cittadini italiani che, al contrario, in molte aziende vengono sottoposti a test obbligatori e seri preventivi per poter svolgere il loro lavoro. Io mi sono sottoposto al test perché penso sia un dovere per un parlamentare essere leale e trasparente verso i cittadini. Gli elettori devono sapere chi li rappresenta in Parlamento. La chiarezza e l’onestà verso le persone che ci danno il voto sono un obbligo morale.