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A MONTECITORIO E’ SCATTATA L’ORA LEGALE

 Io credo che ieri abbia vinto la legalità. Credo abbiano vinto i cittadini e abbia perso la Casta. Credo abbia vinto la giustizia, che potrà continuare a fare il suo corso. Credo abbia vinto la costituzione: tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge. La verità sarà stabilita nel processo. Ieri abbiamo fatto rispettare un principio imprescindibile: ci si difende nel processo e non dal processo. In questo senso, siamo ad un passaggio storico e se l’Aula ha potuto esprimersi in tal senso è merito di IDV che, con caparbietà e determinazione, ha portato l’Aula a confrontarsi e a discutere della questione.Su Papa la Camera ha preso la decisione giusta. La maggioranza dei deputati ha votato per la legalità. Il nostro appello di rendere riconoscibile il voto ha giocato un ruolo determinante, contribuendo ad impedire squallidi accordi sottobanco. La decisione di Idv di votare con l’indice sinistro per palesare il nostro sì è stato seguito da molti, Pd in testa e anche molti della Lega, Maroni compreso. Montecitorio ha dato oggi un segnale di trasparenza e di coerenza ed ha dimostrato che la Casta non e' imbattibile.Questa mattina, alla ripresa dei lavori dell’Aula, il Pdl ha denunciato una presunta irregolarità del voto di ieri su Papa. Ebbene, sono una colossale sciocchezza, una pretestuosa scusa per tentare di salvare la faccia e rabbonire il padrone, Berlusconi, infuriato. Non c’è stata alcuna violazione, ma la scelta, libera ed autonoma, di una parte dei parlamentari di seguire l’indicazione di Italia dei Valori di rendere riconoscibile il proprio voto. Una scelta di trasparenza che fa onore all’aula di Montecitorio. Quelli della maggioranza sono solo patetici tentativi per nascondere una verità di fondo: la maggioranza non c’è più, l’asse Pdl Lega scricchiola, anzi, è a pezzi. Il Governo Pdl- Lega non esiste più. Esiste, invece, il governo Pdl-Scilipoti che ha i giorni contati

I FORCONI DI RE UMBERTO A ROMA NON PUNGONO MAI

 Oggi Camera e Senato, in una sorta di assurda partita doppia sulla legalità, affrontano la questione Papa e Tedesco. “Voteremo sì ma lasciamo libertà di coscienza”. Questo è quanto ha deciso di non decidere la Lega su Papa, un fulgido e adamantino esempio di bizantinismo, degno della peggiore Dc. Come finirà? C’è chi dice due a zero per la Casta. Probabile. Probabile, anzi sicuro, il voto segreto dietro il quale la Casta si nasconderà e autocelebrerà in una sorta di auto-perpetuazione e conservazione di se stessa e dei suoi privilegi. In questa vicenda, si staglia in tutta la sua arroganza e incongruenza, il comportamento della Lega che in Padania sventola i cappi e a Roma salva gli accusati di gravi reati. Le Lega, in Padania, invoca i forconi, la secessione ma alla fine della fiera protegge la Casta. E’ già accaduto. Siamo di fronte ad un terribile dejavue. Nel 1993, Montecitorio fu chiamata ad esprimersi sull’autorizzazione a procedere nei confronti di Bettino Craxi. Nel segreto dell’urna, Bossi votò contro. Il trucchetto è nel voto segreto e Bossi lo sa bene. Nel 1993, salvò Craxi, poi prese un treno per la Padania dove andò a sventolare i cappi contro Roma ladrona. La Lega fustigatrice dei costumi corrotti, il baluardo della legalità, ormai è un pallido ricordo. Italia dei Valori voterà sì sul caso Papa. Chiederemo a tutto il Parlamento un sussulto di dignità. L’impunità non è solo uno dei privilegi più odiosi ed intollerabili ma umilia il Parlamento, il suo ruolo e quel senso di legalità che non può e non deve in nessun modo venir meno nelle istituzioni del Paese. Siamo già messi male. Berlusconi di nuovo indagato, stavolta per abuso d’ufficio per le indebite pressioni su Annozero. La manovra non ha convinto i mercato e la borsa crolla. Siamo allo sbando, senza un governo e una maggioranza. Non possiamo aspettare un minuto di più. Bisogna andare a votare e ogni partito si deve impegnare formalmente a non candidare condannati e a non dare incarichi di governo a persone sotto processo.