FUORI SCAJOLA. E FITTO E COSENTINO?

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Le dimissioni del ministro Claudio Scajola erano un atto dovuto. Per questo, Italia dei Valori le ha chieste sin dall’inizio ed ha presentato una mozione di sfiducia. Dimettersi era un atto politico dovuto. Claudio Scajola è un uomo pubblico che deve rispondere ai suoi elettori non di eventuali reati, a quello penserà la magistratura, ma dei suoi comportamenti pubblici, in onore di quell’etica della responsabilità che deve appartenere a chi riveste un ruolo importante nelle istituzioni. Deve spiegare tante cose l’ex ministro dello Sviluppo economico e prima lo farà meglio sarà per tutti. Deve spiegare, e deve farlo pubblicamente, perché nell’atto notarile risulterebbe che ha acquistato una casa per una cifra totale di 600 mila euro e perché la cricca degli appalti avrebbe versato per lui il resto, ovvero 900 mila euro in 80 assegni bancari. Meglio sarebbe stato se il ministro Scajola si fosse dimesso un minuto dopo la pubblicazione delle prime notizie. Avrebbe evitato le patetiche interviste sui quotidiani dove più che dare spiegazioni compiva delle vere e proprie arrampicate libere sugli specchi. Per una volta in questo strano paese è scattato quello che, di solito, da noi non scatta mai e che invece scatta subito nelle altre democrazie europee: allontanare chi tiene o ha tenuto comportamenti discutibili o poco trasparenti. Ora la domanda che mi frulla in testa è: perché Scajola sì e Fitto e Cosentino no? Cosa c’è di diverso? Perché nel Pdl la molla delle dimissioni è scattata solo per il ministro dello Sviluppo economico? O la vicenda che lo riguarda è molto più oscura di quanto si possa immaginare, ma questo non spaventerebbe certo un presidente del Consiglio accusato di corruzione. Oppure, Berlusconi ha chiesto la testa di Scajola da sacrificare sull’altare della lotta intestina con Fini. Propendo per la seconda ipotesi. Sarebbe stato intollerabile per il premier subire una lezione di stile e moralità, l’ennesima negli ultimi giorni, dal presidente della Camera Gianfranco Fini. Staremo a vedere cosa succederà nei prossimi giorni. Se il governo fa sul serio, porterà il ddl anticorruzione in discussione in parlamento nei prossimi giorni. Se, invece, come pensiamo è la solita sceneggiata, Scajola starà da parte per un po’ e poi risorgerà, come la Fenice, dalle ceneri. Più gagliardo che mai.

Commenti

 sui primi anni fortunati … e poco chiari … di Berlusconi. C’è molto di più. Indagini del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria che vengono interrotte (il responsabile, M.M.Berruti, lascia la GDF passa in Fininvest e poi diventa un deputato di Forza Italia), archivi bancari che vanno inspiegabilmente fuoco (con dettagli di operazioni di Berlusconi che i magistrati non potrnno mai vedere), acquisto della prima villa a modico prezzo (da una minore di cui era tutore Previti!), vari escamotage per non pagare tasse, fondi che dal Liechtenstein vanno in Svizzera e da qui in Italia (ovviamente da Finanziarie/Fiduciarie, tramite Commercialisti e studi Legali abituati ad operazioni sotto copertura), prestanome che si prestano volentieri … e molto altro !Ovviamente Berlusconi si è poi "pulito" (ha saldato i prestiti occulti ed ha iniziato attività più trasparenti - viene chiamato tecnicamente "RICICLAGGIO" per chi non lo sapesse!!!!)Ormai sono trascorsi troppi anni. Ogni malefatta è caduta in prescrizione.Alla faccia dei cittadini onesti e rispettosi delle leggi. Abbattiamo il tiranno, destituiamo il malfattore, l'inaccettabile nanoporco mafioso e massone che è a capo di questo governo di corrotti speculatori e criminali della più bassa risma.SCAVAMOGLI LA FOSSA AL NANOPORCO PEDOFILO E MASSONE E PURE BURATTINO IN MANO ALLA MAFIA CHE NEGLI ANNI 70 SI E' COSTRUITO L'IMPERO FINANZIARIO RICICLANDO I PROVENTI DEL TRAFFICO DI COCAINA DI MILANO.
.Eh sì!  per un momento, guardandomi allo specchio, mi son detto:A sciabollè. nun te vedi in faccia?E mò che c'entra, m'arisponno, sto fatto?Ma come, nun te pare d'essere anche tu un unto?Beh.., per la verità, mo' che me faje pensà (lo so ch'è cosa rara), lo sono sempre stato. Anche se solo adesso tutti ne sentono 'a puzza de sto stato..Ragion per cui me devo addimettere,, pecchède unto ce ne uno, solo e trino,tutti gli altri nun so' nessuno.. e poiniente concorrenza, nè imitazioni, tampoco meno la , come se chiama, la parcondicio, ea nulla serve la legge de' pari opportunità...T'arricordo che lui è lui e io non so' un ca..,E anche se m'ha confessato, e me voleva assolve, doppo che m'ha guardato bene in faccia, m'ha  detto:A sciabolè, tu nu vali manco un mezzo coglione unto..E so' annato via... e manco un'ode ma dedicato il su' chierichetto don bondi...E me toccato addì..Nun è stata colpa mia..Forse artri, che so io, a mia insaputa.E mentre stavo pe' di'Nun sapevo gniente..Me sento Totò che dice:Ma mi faccia il piacere,, mi faccia..accompagnato dalla pernacchia famosa di Eduardo..sapete, quello che faceva chiagne, e dava tanta nobbiltà alla miseriaE non come a me, che faccio ride e tolgo pure dignità.. 
Quello che l'On. Donadi Massimo afferma è totalmente giusto e su cui i cittadini devono riflettere ed agir e di conseguenza.
Ciò che sta emergendo in queste ore è davvero sconcertante. Già era abbastanza singolare che l'ex ministro in questione si facesse costruire un aeroporto sotto casa sua, senza che nessuno muovesse obiezioni (se non qualche temerario giornalista).Ma, da ciò che leggo qua e là, "il danno" va ben oltre Scajola e ben al di là di una casa. Forse c'è altro....molto altro.....e quindi, caro Donadi, a questo punto credo che entrambe le sue ipotesi siano valide: sia il "sacrificio" per rabbonire Fini, sia (ancor di più) un maldestro tentativo di "arginare il danno". Non è vero che Berlusconi non sia spaventato da ciò che potrebbe emergere. Se salta fuori altro malaffare, altro marciume, sarà dura continuare a blaterare di complotti, giornalisti, truppe di comunisti, etc etc....Il consenso di Berlusconi comincia ad appannarsi. Finalmente!
maria, magari fosse cosi' facile! il consenso di berlusconi è troppo radicato per essere spiantato da certi fatti. d'altra parte, è da anni che assistiamo a scandali che riguardano berlusconi&co., eppure nessuno si indigna piu', anzi......  infatti finora non ha perso un colpo nonostante le vergognose leggi ad personam e tutte le altre malefatte. in altre democrazie (piu' civili della nostra) sarebbe bastata una legge come la depenalizzazione del falso in bilancio o come lo scudo fiscale per mandare a casa un governo. in italia cio' non avviene, anzi, si continua a rinnovargli la fiducia in modo assolutamente acritico. per non parlare dei problemi economici e la mancanza di politiche adeguate che possano portare l'italia fuori dalla crisi (debito pubblico che continua a salire, tasso disoccupazione giovanile al 27%, corruzione e clientelismo politico alle stelle, crescita zero, evasione fiscale incontrollata, lavoro nero, chiusura di imprese e perdita di lavoro). anche davanti alla incapacita' totale di questo governo di risolvere i problemi reali del paese, il popolo risponde rivotandolo in massa. c'è qualcosa che non va in questo sistema......piu' volte mi sono espressa in merito dicendo che fino a quando "il comunicatore-manovratore" avra' i mezzi (le tv) per abbindolare il popolo, difficilmente, vedremo un cambiamento anche di fronte a situazioni di evidente marciume. se cosi' non fosse il ns caro berlusconi sarebbe stato messo all'angolo gia' da un pezzo.
Sostanzialmente concordo con te. E' una vita che sostengo sia stato un gravissimo errore non essersi occupati, a suo tempo, del conflitto d'interessi. E' una vita che sostengo che la comunicazione, così com'è gestita in Italia (in condizioni di quasi monopolio), equivale all'olio di ricino d'altri tempi, come strumento di persuasione di massa. Tuttavia penso che ora ci siano più circostanze assieme: la crisi economica, che la televisione non può "cancellare" dalle tasche della gente; la disoccupazione c'è, e anche se il "direttorissimo" continuerà a parlare d'altro, è una cosa che "tocca" direttamente, ahimè, tante persone. Le stesse persone che non riescono a pagare il mutuo, o chi non riesce a trovare un alloggio, hanno ricevuto uno schiaffo in pieno viso, da parte di chi possiede una lussuosa abitazione, pagata non-si-sa-da-chi. Persone che non hanno provato molta simpatia per le risate degli sciacalli sul disastro del terremoto in Abruzzo. E potrei continuare con  altri esempi. Insomma, ormai non si tratta di poca cosa, c'è tanta roba. E prima o poi, il vaso finisce per essere colmo. O no?????
è vero,maria, il vaso è stracolmo.... eppure....ma sai cos'è? quando ti dicono, in modo martellante, che quei problemi di cui parliamo (disoccupazione, immigrazione, ecc.) sono la conseguenza delle politiche di sinistra o derivano dalla mancanza di una alternativa credibile, è ovvio che c'è poco da fare; sono gia' al governo da 2 anni, eppure, quando sono in difficolta', escono fuori "prodi" come paravento. saprai bene che l'asse pdl/lega si vanta del fatto che, oggi, l'operaio/il pensionato/il disoccupato/chi è in difficolta' in genere, vota B&B perchè essi rappresentano il governo del fare mentre gli altri sono dei giustizialisti, incapaci e invidiosi. spesso, parlando con persone che vivono sulla propria pelle disoccupazione o altro, mi capita di sentire, proprio da queste, che meno male che c'è berlusconi, che la colpa è tutta di prodi, che berlusconi ha dato posti di lavoro, che ha tolto la spazzatura, che berlusconi è un perseguitato e bla bla bla...... insomma, ripetono, come dei perfetti pappagalli, le identiche cose che ripete il figuro&co. sconcertante, no?!? per questo dico che il rapporto che il "seduttore" ha saputo costruire con l'opinione pubblica è molto difficile da scardinare. IDV sta cercando di piegare questo rapporto malato, ma con quali risultati? e a quale prezzo? al prezzo di essere, quotidianamente, infangati davanti all'elettorato che tende, per buona parte, a minimizzare o schernire la battaglia portata avanti da IDV. che dire,poi, delle manipolazioni? per esempio, ieri sera a ballaro' si parlava di scaiola; come per magia la discussione si è spostata su d'alema mettendo in secondo piano la gravita' delle dichiarazioni fatte da un ministro, il quale aveva spudoratamente mentito e portato come giustificazione un qualcosa di irreale. eppure oggi non si parla d'altro che di d'alema/sallusti. che dire della intervista a scaiola fatta dal servile vespa "a porta a porta"? pura mistificazione della realta'. ah, dimenticavo: ieri il dittatore mediatico ha affermato che in italia c'è fin troppa liberta' di stampa. è ovvio che quando uno, berlusconi appunto, ritiene il popolo facilmente influenzabile (o fesso), anche la piu' debole voce fuori dal coro, la ritiene un pericolo per sè stesso e per i suoi affari.
io condivido pienamente TUTTO ciò che dici. Anch'io ieri sera, ad esempio, ho visto ballarò....e mi sono incazzata per l'incazzatura di D'Alema. Tuttavia.......D'Alema.......bisogna che si faccia da parte......è fin troppo attaccabile, non trovi????? Ha troppi "nervi scoperti". Un tempo era un abilissimo oratore, difficile da mettere all'angolo. Ma all'epoca era meno attaccabile. Ieri persino il giovane Renzi ha fatto la figura del gigante, al confronto!Ma.....sì, ho letto che secondo il premier la libertà di stampa è troppa. Ho seguito tutte le cose di cui parli, e concordo con te nel ritenere che buona parte del suo elettorato è con lui. Ma NON TUTTI. Conosco persone di destra, che con tutto ciò che sta venendo fuori (da Papi a B&B.....) cominciano a prendere le distanze. Poi magari scelgono una collocazione "più a destra", ma cominciano a "smarcarsi" da Berlusconi. A furia di blaterare la storia del complotto comunista di giornali, televisioni, magistratura......molti non ci credono più.....Del resto, anche se guardiamo il risultato elettorale delle regionali.....il PDL ha "retto" la botta, ma il vero vincitore è stato La Lega. E, all'interno del PDL non è Fini che perde consensi, ma proprio Berlusconi. Come diceva qualcuno recentemente, il "rapporto d'amore" con il "suo popolo" comincia ad esaurursi. I due innamorati vanno avanti un pò per inerzia, ma hanno ormai esaurito la "passione". Il "cerone" comincia a non essere più sufficiente a coprire i segni dell'inganno.Infine....io ricordo bene i primi anni '90. Quella sensazione di stare sempre sull'orlo di qualcosa.....La sensazione di un "tappo" che sarebbe saltato da un momento all'altro....non saprei come spiegare meglio...ma io, oggi, vivo la stessa sensazione.
maria, sappi che io, come te immagino, sono tra quelli che sperano tanto che quel "tappo" salti al piu' presto!! per chi come noi ha vissuto col disgusto di una politica corrotta e disonesta (tangentopoli, intendo), rendersi conto che nulla è cambiato, semmai è peggiorato, rappresenta una doppia delusione. all'epoca di "mani pulite" e della conseguente "discesa in campo" del manovratore di arcore, tutti gridavano ad un rinnovamento epocale, ad una sorta di palingenesi della politica: il ricco imprenditore che, fattosi da sè, prometteva di cambiare l'italia e di condurla verso l'olimpo della ricchezza. gia' da allora, non credevo ad una sola virgola di cio' che andava promettendo il noto figuro e mi meravigliavo di come gente, che poco prima si era scagliata contro craxi&co., improvvisamente, si fidasse di quell'individuo borioso e millantatore che altri non era che un seguace di quello stesso modo di far politica.....anzi, peggio. spero che quel "rapporto d'amore" ( malato e distorto, aggiungo) si esaurisca quanto prima, prima che l'italia faccia la fine della grecia..... a volte i "rapporti d'amore", seppure sull'orlo dell'esaurimento, vanno avanti anche in presenza di comportamenti inaccettabili di una delle parti di cui l'altra si ostina a non vedere. è cmq non sottovaluterei il pericolo lega.
 Ebbene sì, confesso: sono tra quelli che aspetta che il tappo salti!  :-))Ma ho anche forti timori. Oggi non è come 20 anni fa. E con questo non mi metto a fare retorica (che peraltro non condivido) su quelli di prima che "almeno avevano un alto senso dello Stato". Perchè, se avessero avuto quell'alto senso dello Stato, non ci sarebbe stata tangentopoli, nè tutto il resto. Sappiamo bene che quelle persone (molte abilmente riciclate) erano tutt'altro che cristalline. Sembra abbiamo tutti dimenticato le stragi irrisolte, le pericolose collusioni.....Diciamo che sapevano farla ad alti livelli, ma non che non fossero pericolosi, anzi!Poi c'è stata tangentopoli. Ci si aspettava che cambiasse qualcosa, in meglio. Invece ci fu la "discesa" in campo del manovratore di Arcore. E ricordo che anch'io, come te,  ero allibita dal delirio che vedevo negli altri. Tutti convinti che questo tizio "che si era fatto da solo" (???), avrebbe portato l'Italia (come si fosse trattato di un'azienda), a livelli di sconosciuto benessere.In realtà, il manovratore aveva ambizioni ben più “modeste” del destino di un intero paese: intendeva mettere al riparo se stesso e le proprie ricchezze. E l'ha fatto. Bisogna dargli atto che è riuscito nel suo intento, grazie anche alla sostanziale assenza di ostacoli sul suo cammino.Bene. Oggi forse il tappo sta per saltare, come dicevamo. Ma non è la stessa cosa di vent'anni fa. Sono cambiate tante cose. La crisi economica investe tutta la nostra vita, e imporrebbe riflessioni ben oltre il dato “finanziario”. Si tratta del “sistema” fondato sul capitalismo, sulla logica del profitto, sul libero mercato....quel sistema, sostanzialmente, è fallito. E questo fallimento porta ad uno sbandamento in tutti I livelli. Oggi non si parla più di “lotta di classe”. Terminologie fuori moda, e poi.....bisogna superare le vecchie ideologie, le vecchie logiche, no??? Allora diciamo che non c'è la lotta di classe, ma esiste un forte divario sociale. I ricchi molto più ricchi di prima (ma sono una minoranza), e TUTTI GLI ALTRI, che sono la maggioranza,  stanno sempre peggio. I partiti, in realtà, hanno perso il “controllo” della situazione. Non hanno il “polso” dello stato sociale, anche se fingono di avere, ognuno a modo suo, la ricetta per uscire dal pantano in cui ci siamo cacciati. E poi ci sono quei fenomeni, che non sottovaluterei, che si chiamano “casa pound” e simili.....Qualcuno, tra I più furbi, scatena le “guerre tra i poveri”, che hanno sempre funzionato bene per governare. E spesso ci riescono. Grossi partiti, come il PD, hanno perso l'identità......non tanto (non solo) per l'ignavia di chi li guida, ma proprio perchè, strada facendo, passo dopo passo, hanno perso TUTTI I loro contenuti. E oggi non sanno nemmeno più qual'è il loro elettorato di riferimento. Ora fanno appello agli operai, domani alle imprese, dopodomani all'èlite. Non sanno nemmeno dove hanno perso i voti, e dove recuperarli. A sinistra? (quale sinistra????) al centro? (quale centro???) Andiamo per “ceti”??? Hai fatto caso che tutti si sono messi alla caccia dei “moderati”??? Ti sei chiesta perchè? Io sì. In questa totale assenza di valori ispiratori, si cerca il “moderato”, quello che non è nè carne nè pesce. Perchè anche chi aspira al suo voto, non è nè carne, nè pesce. Hai notato che tutti cercano, in un modo o nell'altro, di sapere dal presunto elettorato di riferimento, quali vorrebbe fossero i problemi da affrontare? E hai notato che raccolgono sempre le stesse risposte? Lavoro, scuola, ricerca, ambiente, tasse, etc etc...Sono argomenti che stanno a cuore di tutti, la differenza è nel “come li si affronta”. Prendiamo un esempio per tutti: il fisco. Tutti lo vogliono riformare. Ma nessuno osa farlo per davvero. Perchè? Secondo me, perchè comunque si faccia, si accontenta qualcuno, e si scontenta un altro. E, poichè nessuno sa per davevro qual'è l'elettorato di riferimento, “naviga a vista”, senza in realtà far nulla.Vedi, quando io dico che stavolta ho ben altri timori rispetto a 20 anni fa, voglio intendere proprio questo: eliminare Berlusconi non è la soluzione dei mali. Ormai si tratta di tutta una cultura che si è diffusa come un orrendo virus, che ha origini più antiche di Berlusconi, e che sopravviverà a lui. Il famoso "senso dello Stato" di cui quelli come me sono nostalgici, in realtà è stato ammazzato dalla logica del "liberismo". E non resusciterà  con la caduta di Berlusconi. Spesso anch'io ho delle "reazioni di pancia".....Se mi capita ( e purtroppo, anche se lo eviti, ti capita) di vederlo in TV spaccherei il monitor! Quando sento lui e i suoi leccapiei dire una marea di sciocchezze, li strozzerei.....i suoi metodi di "governo", dal suo partito al paese, sono da vomito.....la sua capacità millantatoria mi sgomenta.......ma poi rifletto, e purtroppo mi rendo conto che il nemico non è LUI, ma ciò che rappresenta, e che incarnano in tanti. Facci caso: siamo pieni di piccoli berlusconi!
Buondì maria, innanzitutto ti faccio i complimenti per la tua eccellente analisi. come te, anch'io penso che i politici di una volta non fossero tanto migliori di quelli odierni….come giustamente fai notare, il cosiddetto "alto senso dello stato", che alcuni attribuiscono ai vecchi politici come segno distintivo rispetto agli attuali, penso, sia appartenuto davvero a pochi e che, per il resto, fosse solo un qualcosa di facciata poichè, nelle segrete stanze, i malaffari, le connivenze, i complotti, e via dicendo, si sprecavano……... "mani pulite" ha rappresentato una momentanea battuta d'arresto ad un sistema politico-economico-affaristico basato su un ingranaggio che era  ben collaudato. E infatti ci fu la percezione che qualcosa sarebbe cambiata....... ma così non è stato…… molti di quei "vecchi" politici sono riusciti a reinserirsi nell'ingranaggio con una disarmante e sfacciata disinvoltura. berlusconi ha, poi, rappresentato la continuazione di quel modo di intendere la politica, con la differenza che, il soggetto in questione, ha avuto l'abilità di creare un nuovo prototipo di politico, quello che, in sostanza, esce fuori dallo schema ipocrita delle "buone maniere" del politico di un tempo e si  fa "amare" per quello che è, fosse pure un mascalzone. in pratica ha posto l'attenzione sul potere derivante dal carisma. concordo col fatto che il problema piu' grande è ormai l'egemonia culturale del berlusconismo  intesa come affermazione piu' becera  del liberismo/liberalismo selvaggio, quello che, per intenderci, se ne infischia delle regole (tutte), e anzi le demonizza e le considera un ostacolo al raggiungimento dei propri scopi, quello che amplifica in modo indiscriminato le disuguaglianze socio-economiche considerandole naturali conseguenza del sistema, quello che premia i furbi e penalizza gli onesti, quello che porta inesorabilmente a una ghettizzazione sociale, con ricchi sempre piu' ricchi e poveri sempre piu' poveri e ad un diverso accesso al sistema di istruzione e di sanità, quello in cui le manovre spregiudicate di  speculatori senza scrupoli sono in grado di portare alla rovina un'intera economia (vedi la grecia). Ma  berlusconismo va inteso anche come l’affermazione di una cultura dell’impunità considerata  come un valore, di una cultura del  personalismo e individualismo che oggi si dirigono verso il facile successo, quello che si deve raggiungere a tutti i costi e per il quale si è disposti a tutto. Ma  in generale ti dico che per me il capitalismo e liberismo hanno fallito miseramente perchè hanno creato una inaccettabile sperequazione nella distribuzione della ricchezza e una marcata divisione sociale tant'è che il mondo è diviso tra i cosiddetti "G-20"  e i "paesi emergenti" alias "paesi in via di sviluppo" alias "paesi del terzo mondo".  Ma ritornando a noi, credo che l’italia, con berlusconi, sia ferma alle politiche  simil-craxiane ovvero a quelle basate sull’utilizzo spregiudicato del debito pubblico e dei condoni, oggi chiamati scudi (tremonti ne ha fatti 3, se non sbaglio) oltre che ad una riproposizione piu’ moderna della “milano da bere” che oggi potremmo definire “palazzo grazioli da bere” con le sue cene, le sue veline, le sue escort, le regalie, i favoritismi, ecc. Che dire poi della tanto sbandierata flessibilità? Ha creato solo precarietà e indebolimento del potere contrattuale (ed economico in generale) delle fasce lavoratrici favorendo l’accumulazione di profitti da parte della classe imprenditoriale; ha mercificato e mortificato il mondo del lavoro rendendolo ancora piu’ schiavo e ha creato una giungla senza regole. Che dire dei tagli indiscriminati allo stato sociale? La scuola ne è un esempio. Credo che il tutto si tradurra’ in una societa’ sempre meno coesa, piu’ egoista, piu’ individualista e di conseguenza sempre piu’ sbandata dove sarà sempre piu’ difficile trovare una classe politica in grado di rappresentare, fuori da schemi populistici e demagogici, i reali bisogni della gente. È ovvio che questo sbandamento della società, questa mancanza di rinnovati valori, l’impoverimento culturale dovuto ad un abuso del mezzo televisivo,  si rispecchia, poi,  nello sbandamento dei partiti. Tu parli del PD. Ma che dire del PDL? se non fosse per l’autocrazia di berlusconi, che si traduce, in sostanza, in solidita’ e unita’, anche se finte,  cosa lo distinguerebbe dal PD? Per me, nulla. I partiti, oggi, sono in crisi, perché hanno perso, oltre l’identita’, il ruolo che rivestivano nella società. È vero, le ideologie sono morte ma dove è finita la passione, l’entusiasmo di un tempo? È mai possibile che i partiti non sappiano piu’ guardare oltre il risultato elettorale e che  prediligano la politica dei sondaggi e non quella della condivisione delle proposte e dei contenuti coi propri elettori.? tu dici che sono tutti alla ricerca del “moderato”. Ma chi è il moderato? Io penso che il “moderato” non esista piu’ o forse non è mai esistito essendo stato una costruzione ideologica da contrapporre a sentimenti piu’ estremi.  Non a caso i partiti che piu’ incrementano il consenso sono la lega e IDV sebbene tra i due le differenze siano abissali.. La lega fa leva sulle sue battaglie contro il cd parassitismo del meridione (il vero parassita è il nord) e l’invasione straniera allo scopo di sganciarsi, una volta per tutte, da roma. IDV sta cercando di far rinascere una rinnovata sensibilita’ verso valori importantissimi di cui si sono perse le tracce (e i fatti odierni lo dimostrano) quali onesta’,  legalità, giustizia sociale, responsabilita’, solidarieta’, etica, moralita’, ecc… lo so, la strada intrapresa da IDV è difficile e a volte sembra cadere nella retorica ma almeno ci sta provando; questo percorso è irto di pericoli e tentazioni, ma la sfida è più che interessante.
 Sono diverse le cose che condivido con te, in ciò che affermi. Le condizioni attuali del nostro paese, ma non solo del nostro, fanno spavento. Restando un attimo su Berlusconi, io (come te) ritengo che non abbia mai fatto politica, ma solo “affari suoi”. Il cosiddetto “carisma” l'ha creato con l'immenso potere televisivo e pubblicitario che si ritrova. In questo è una vera potenza, ed ha le risorse giuste. Sono convinta che nemmeno le “battutine sciocche” siano dette “a caso”, ma tutto è funzionale a distogliere o a concentrare l'attenzione su diversi argomenti. Giustamante tu dici che il berlusconismo è anche altro: disprezzo delle regole, imposizione del “parvenu” come modello vincente.Io dico ancora di più. Berlusconi non ha inventato quel modello, ma lo ha solo “interpretato”, portandolo all'esasperazione. Persino al grottesco. Ma quello è il modello prodotto da un'economia capitalista e liberista. Quella che domina (o, almeno, ha dominato) tutto il mondo occidentale, che ci hanno fatto credere essere il modelo “vincente”. L'economia di tipo capitalista-liberista (lo dico in maniera volgare e terra-terra, perchè l'economia politica non è mai stata il mio forte), guarda al “profitto”. Domanda-offerta; ricavi-costi; perdita-profitto. Se tutto gira attorno a questi concetti, anche lo sgretolarsi dello “stato sociale” ne è una naturale conseguenza. Il lavoratore fa parte dell'ingranaggio. Finchè l'ingranaggio funziona, va tutto bene. Per tutti. Ma appena l'ingranaggio comincia a non funzionare più, (anche in uno solo dei suoi elementi), tutto il sistema va a rotoli. Per poter esistere, l'economia liberista ha bisogno di essere “produttiva”. Per produrre, bisogna che si consumi. Se ciò che si produce non viene consumato (il rapporto tra domanda-offerta salta), si riduce o si annienta la produzione. Ma in tal caso, si riduce anche il lavoro. Riducendo il lavoro (capacità di consumo e potere d'acquisto), chi consumerà??? Diventa il gatto che si morde la coda. E' fin troppo ovvio che, nel perseguire la solita logica del profitto, chi produce deve farlo a costi ben più ridotti (ahimè!), o cambiare target di riferimento. Ad esempio, produrre beni di lusso, quelli riservati “a chi può”. Va da sè che in una situazione simile, un governo come il nostro, non poteva fare poi tanto di diverso da ciò che ha fatto. Per mantenere lo status quo. Non è poi tanto vero che questo Governo non abbia fatto nulla nella direzione degli ammortizzatori sociali. L'ha fatto, (cassa integrazione, anche in deroga, bonus), secondo una logica “funzionale al sistema”. E se l'ha fatto (intenzionalmente) NON per tutti, ma dividendo oculatamente tra categorie di "poveri", è stato un intervento ancor più funzionale. Si potrebbero fare tanti esempi della scelleratezza di un sistema politico-economico come il nostro. (E dire che, per fortuna, in diversi campi siamo stati, nelgi anni, più cauti di altri). Le privatizzazioni, ad esempio, sono frutto di una logica che spinge fortemente verso il liberismo economico. Via lo Stato. E con lo Stato, anche molte garanzie. Servizi in appalto. Ed è sotto gli occhi di tutti cosa genera la politica degli appalti. Ridurre gli investimenti per la ricerca. Per quella pubblica, naturalmente. Se, ad esempio, ci fosse un reale interesse pubblico per la tutela della salute, credi che si spenderebbe tanto poco per la ricerca medica “pubblica”??? E perchè mai ci si affida alla ricerca scientifica privata, quella pagata dalle case farmaceutiche (ad esempio)???? Forse (è solo un dubbio) sarà mica perchè la casa farmaceutica “investe” sapendo che, in futuro, da quel risultato dipenderà l'immissione sul mercato di un prodotto che produrrà profitto?Ma, senza voler scrivere pagine e pagine di cose noiose, si tratta solo di esempi; ce ne sarebbero tantissimi, in tutti ci campi.  Io sto riflettendo molto, e devo dire che a ciò mi ha portato proprio lo stato “critico” in cui stiamo vivendo. La crisi, come dicevo ieri, parte da una “crisi di sistema”, e si spande su tutto ciò che ne fa parte. Anche i partiti. Tutti.....ho fatto l'esempio del PD, ma la crisi riguarda tutti. Lo sbandamento riguarda tutti. Ognuno poi risponde a modo suo. La Lega, cavalcando l'istinto secessionista, e le paure verso lo straniero. I berlusconiani, con gli spot pubblicitari (nascondendo ben altro). I Finiani con una riscoperta verginità, I “centristi” con un rinnovato, e mai sopito, anelito di “qualunquismo”,etc etc...In tutto questo, un movimento come l'IDV, risponde con una ricerca di coerenza. Come dire: facciamo il punto, e poi ripartiamo. Ripartiamo dalle regole basilari della civile convivenza. Ok, è un buon punto di partenza. Ma anche l'IDV, verso il quale ho simpatia, a volte cade in alcune trappole. I personalismi di tipo para-berlusconiano, o alcuni “spot” abilmente lanciati per attrarre elettorato. Se la lega fa leva sulle paure, sull'istinto secessionista e xenofobo, l'IDV fa leva sul richiamo alla legalità, fino a diventare quasi ossessivo. Ma ciò non toglie che ha ancora le mie simpatie. In alcuni casi, considerato lo stato "estremo" cui ci hanno portato, è ovvio che ci siano delle risposte "adeguate e contrarie" altrettanto forti.Tuttavia, sono una che ama conservare uno spirito critico (non sono di quelle persone che seguono una linea di partito in maniera fideistica). Il fatto  di stare qui a scrivere, o di parlare in altri luoghi di argomenti simili, vuol dire che non è poi così vero che i cittadini sono allontanati dalla politica. Sono i partiti ad essersi allontanati dai cittadini, per le ragioni che ho espresso ieri. E, continuando a rincorrere il possibile “elettore moderato”, si allontaneranno sempre più. A volte bisogna avere un pizzico di coraggio, che nell'immediato non paga, ma a lungo termine sì.
cara maria, volevo fare un'ultima riflessione: il liberismo, per funzionare, dovrebbe basarsi, tra l'altro, su una concorrenza leale tra gli operatori; è questa che, in teoria, dovrebbe consentire il raggiungimento dell'ottimo. il ns caro berlusconi, la cui slealtà è nota, non ha permesso che il mercato in cui operava fosse guidato dalla cd "mano invisibile" ma semplicemente dalla SUA........per me  berlusconi è un monopolista privato travestito da liberista; è un parassita, che sfrutta la politica (e dunque tutti noi) per difendere la sua posizione di privilegio derivatagli non dal talento virtuoso ma da quello vizioso ovvero dalla furbizia, dall'astuzia, dall'arrivismo. è questo che la gente non capisce!! cosa sarebbe mediaset senza gli "aiutini" di craxi e, ancor peggio, di d'alema?!!?? e ancora.....ma in quale paese civile il pres.del cons. assume il ministero delle telecomunicazioni, settore in cui egli è anche imprenditore??? ecco la dimostrazione del calpestìo delle regole piu' elementari di convivenza civile e democratica.......... due parole a proposito della sanita':ma hai visto a "report" come è redditizio (a spese di noi fessi) il sistema delle cliniche private dell'amico imprenditore di formigoni? bello essere imprenditori, no????.......circa il modo di esprimersi di berlusconi, piu' volte ho affermato che  è un pubblicitario, conosce bene le tecniche del marketing. dietro a ogni sua sortita c'è uno studio approfondito del linguaggio da usare e soprattutto del pubblico cui  rivolgersi. ragion per cui è ossessionato dai mezzi di comunicazione, per non parlare dell'uso sfrenato del sondaggio quale termometro del consenso alle sue "baggianate", direi...... saro' banale ma a volte penso che il suo elettorato coincida con un certo pubblico televisivo.
Mia cara, te l'ho già detto. Io penso tutto il male possibile, e ancora peggio, di questo Governo. Il suo presidente è l'emblema dell'arroganza, della malafede, della supponenza, della protervia, e tanto altro ancora.....Te l'ho detto: il solo vederlo per un attimo, mi fa venire l'orticaria! Però, insisto, non è lui l'artefice del sistema malato in  cui viviamo. Lui l'ha preso e l'ha sfruttato al meglio per sè. Ma il sistema c'era già. Ed è un sistema dove la corruzione, la collusione, il malaffare, trovano facile terreno fertile. Certo, si  sarebbe potuto procedere con correttezza, ci si sarebbe potuti muovere, seppur in un sistema imperfetto, con rispetto per il prossimo, per le regole, che sono regole a garanzia di tutti.....ma ormai il bene comune non fa più parte della cultura liberista, e meno che mai di quella berlusconiana. Per funzionare, un sistema "liberista" dovrebbe almeno predisporre dei contrappesi, dei controlli. Invece i controlli non ci sono,  vengono comprati o corrotti. E questa non è solo responsabilità di Berlusconi, ma anche di tutti gli altri. E quando parlo di tutti gli altri, intendo non solo di chi sta al potere (magari solo d'opposizione, eppure tace.....), ma anche di chi gli rinnova fiducia, perchè ormai la "cultura" diffusa è quella del più "furbo". Gli altri, tutti gli altri, sono dei fessi. E' per questo che, pur cominciando a nutrire forti dubbi sulla validità del modello democratico regolato dai partiti, AL MOMENTO simpatizzo per questo partito dell'IDV, che sembra voglia imporre una maggiore attenzione al rispetto delle regole. Bisognerebbe pigiare un immaginario pulsante "reset" e ricominciare da capo....perchè è da un bel pezzo che ci siamo persi.........E, così come siamo messi, ci potrebbero essere spiacevoli risvolti. Le sacche del malcontento stanno per scoppiare....e non vorrei proprio che finissimo come la Grecia. Per le strade dei nostri "vicini" ora, purtroppo, scorre il sangue. E quando per ri-scrivere le regole, e le pagine di storia, si rende necessario il sangue, è sempre un brutto momento. Ed è sempre un gran fallimento. Di tutti.
SAREBBE OPPORTUNO, CHE VOI PARLAMENTARI, ORGANIZZASTE UNA RACCOLTA DI FONDI, DA DESTINARE AD UN BRAVO INVESTIGATORE, AFFINCHE' INDAGHI, E SCOPRA, CHI E' QUEL FETENTISSIMO CHE SI E' PERMESSO DI PAGARE LA CASA A SCIABOLETTA A SUA INSAPUTA, ADDIRITTURA IN NERO POI.IO, SE VOLETE, CONTRIBUISCO CON UNA TRENTINA DI DENARI.ON., LASCI PERDERE FINI, QUESTO SOGGETTO, SE SI GUARDA ALLA SUA STORIA, E' DI GRAN LUNGA PEGGIORE DEL SUO PADRONE.LA COERENZA PUO' PAGARE, MA I TEMPI SONO LUNGHI. METTERSI A SCIMMIOTTARE DIETRO QUESTI CIALTRONCELLI VI RENDE LORO PARI. 
Scajola è un personaggio perfettamente coerente con la sua lunga carriera politica, perfettamente nota a tutti. Vogliamo fare la fine della Grecia ?
Anche se, le dimissioni di Scajola sono state spinte da un disegno ben studiato dal suo kapo' - adesso aspettiamo anche le dimissioni di Bertolaso, Cosentino, Fitto, nominarne qualcuno per nominarli tutti.
credo anch'io che le dimissioni di scajola siano dovute a specifici ordini del capo e non a un suo improvviso senso di responsabilita' e rispetto verso le istituzioni. appena passata la tempesta, stiamo pur certi, il capo lo riciclera'. è un film gia' visto.
La leggerezza sul "minimo legale" è dettata dall'arroganza dell'impunità.Perchè Scajola si e Fitto e Cosentino no.Credo non vada trascurato, oltre alle evidenti opportunità politiche, il ruolo dei massmedia che hanno reso pubblico tutto il percorso della vicenda alla maggioranza degli italiani.
Scaiola ha fatto da agnello sacrificale. Più che corrotto, mi sembra incauto. Probabilmente ha fatto solo quello che fanno tutti gli italiani quando comprano casa: dichiarare il "minimo legale" cui pagare l'imposta di registro.  Così ha salvato la sua immagine e ha aperto, non si sa quanto volontariamente, un'altra crepa nella compagine governativa. Questo governo cadrà da solo per le sue grossolane malefatte!  
Credo che Scajola (non proprio idispensabile) sia stato sacrificato per il timore di una sfiducia da parte dei finiani, che si sarebbe rivelata uno smacco plateale per Berlusconi & co. Non credo  a nessuna improvvisa resipiscenza. Ora, bisogna vedere chi occuperà quella poltrona vuota. Forse un finiano, che così starà un pò più "calmino"???
Mammamia; anche nel partito del "Dimissioni mai!" c'è qualcuno che si dimette!Dopo Di Girolamo viene Scajola, per loro questo è un precedente pericoloso perchè con questo metro prima o poi si dovranno dimettere tutti.Come farà ad esistere il "Popolo della Libertà di evadere le tasse" se, una volta beccati a commettere i reati che commettono tutti loro, se ne dovranno andare?