Non credo che Il SEcolo lo si possa definire un giornale "schierato a destra", eppure pubblica l'articolo che riporto di seguito.  La destra cosiddetta "finiana", che per anni e anni ha assecondato censure, editti bulgari e quant'altro, se colpita in prima persona, finalmente reagisce e "capisce".....

• Torna Annozero, tornano le polemiche

• «Io non ho paura»: ha preso a prestito il titolo del romanzo di Niccolò Ammaniti, Michele Santoro, per lanciare la sfida della quarta stagione di Annozero. Il conduttore ne aveva per tutti, nella conferenza stampa di presentazione, ha attaccato i vertici Rai, politici e stampa e avvertito: «Non accetterò limitazioni di libertà». Lo ha sostenuto ieri e lo ribadirà questa sera nell’intervento di apertura della puntata d’esordio, intitolata “Scacco al premier”.
• Poche novità nella trasmissione, solo qualche piccola sorpresa: «Non abbiamo avuto la possibilità e il tempo di fare le modifiche che volevamo, le troupe, per esempio, sono arrivate solo una settimana fa», ha fatto sapere Santoro. Una certezza su tutte: «Ci saranno le vignette di Vauro, che è stato costretto ad accettare all’ultimo momento le condizioni dell’accordo dell’anno scorso. È ci sarà Marco Travaglio, che è parte inscindibile del programma, anche se il contratto non è stato ancora sottoscritto». Da ambienti della direzione generale si apprende, fra l’altro, che la firma non sarebbe imminente. Oggi, dunque, Travaglio parteciperà alla trasmissione come ospite.
• «È davvero pensabile che nel servizio ci siano monologhi senza contraddittorio?», si era chiesto il Dg, Mauro Masi. «Travaglio non è un opinionista, racconta fatti che altri non raccontano», ha detto Santoro, escludendo quindi la possibilità di un contro-opinionista, ma assicurando che «in trasmissione ci sarà sempre qualcuno che potrà replicare: ospiti e argomenti spettano a me, non accetterò ingerenze esterne o meno che non dovessi violare la legge - ha detto, riferendosi alle ultime circolari di Masi - La mia autonomia è garantita dal contratto Rai. Le scalette continueremo a darle il giovedì, nessuno ci ha detto il contrario. Il pubblico lo sceglieremo noi, perché è rappresentativo di quello a casa, e non prevede claque».da YouTube, un passaggio della conferenza stampa

• Il problema, però, per Santoro «non sono queste sciocchezze, ma la situazione del servizio pubblico in generale: la politica vuole ordine e silenzio. Non si possono più fare fiction sulla mafia, autori scomodi come Celentano non trovano spazio. Occorre dire basta - si è sfogato - Un tempo c’era Grillo, Indietro tutta e Mixer, oggi arriva uno come Mentana e fa sembrare vecchio tutto quello che c’è attorno a lui, perché Tg1 e Tg5 non si fanno più concorrenza». Per Santoro «questo dibattito si svolge nella totale assenza di interventi di commentatori liberali, come Ostellino o Scalfari». E «assente è anche il presidente, Paolo Garimberti, che dovrebbe aprire un tavolo sull’informazione televisiva per far emergere i problemi, invece si dimentica anche delle difficoltà della messa in onda di Annozero».da YouTube, uno degli spot della trasmissione

• Santoro si è affidato ai numeri: «Siamo il programma più redditizio della Rai, con un fatturato di 41 milioni di euro di pubblicità in quattro anni contro un costo di 6 milioni, però ci troviamo in una situazione kafkiana. È in atto mobbing contro di noi, ma non sappiamo chi ce lo fa. Masi deve avere il coraggio di decidere di non mandare in onda certe trasmissioni e prendersene le responsabilità, o vuole solo fare vedere a un padrone esterno di essere attivo»? Santoro ha avvertito anche che si occuperà di Berlusconi e della nascita di Milano 2, sperando che, allora, «il premier si dimostri tanto liberale, almeno quanto lo è con Feltri».
• In conferenza, anche una coda polemica: intervento di Nino Rizzo Nervo e dalla platea è arrivato l’invito a dimettersi, con l’accusa di non riuscire a incidere sulle politiche aziendali, rivolta anche all’altro consigliere d’opposizione, Giorgio Van Straten: «Decido io quando dimettermi. Bisognerebbe chiedere a conduttori come Santoro e Dandini se secondo loro sarebbe meglio», la risposta di Rizzo Nervo.