Taggati con: mozione di sfiducia

COSENTINO A CASA: ABBIAMO VINTO

Non c’è due senza tre! Cosentino si è appena dimesso da sottosegretario. Conserva il suo ruolo di coordinatore del Pdl campano. Ognuno ha la classe dirigente politica che si merita. Ma le sue dimissioni da sottosegretario sono una grande vittoria di Italia dei Valori e della determinazione con la quale anche questa volta ha scelto di percorrere la via della mozione di sfiducia. Resta la profonda amarezza che ancora una volta, come nel caso di Brancher, questo governo senza vergogna non abbia sentito il bisogno per rispetto delle istituzioni e dei cittadini elettori di fare pulizia da solo ed abbia atteso la spada di Damocle del voto di sfiducia. Non ci stancheremo mai di ripetere che la legalita' e la tutela dell'onorabilita' delle istituzioni democratiche sono per noi valori imprescindibili e non negoziabili.

COSENTINO DEVE ANDARE A CASA

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Dopo il caso Brancher, Italia dei Valori mette di nuovo sotto scacco la maggioranza. La nostra mozione di sfiducia, presentata nei confronti del sottosegretario Cosentino, insieme a Pd e Udc, chiude ogni via di fuga all’arroganza di questo governo, che non ha altra scelta che quella di chiedere le dimissioni del sottosegretario più “inquisito e chiacchierato” della storia, a meno che Berlusconi non voglia assistere all’implosione della sua maggioranza e alla sua fine. Ma la partita non finisce qui. Per farsi un’idea di chi sia davvero questo signore, basta dare un’occhiata ai capi di imputazione che pendono sulla sua testa. Indagato a Napoli per concorso esterno in associazione camorristica. Oggi, si aggiunge l’iscrizione per associazione a delinquere e violazione della legge anti P2 nell’inchiesta di Roma. Cosentino lavorava attivamente con l’imprenditore Martino, il faccendiere Carboni e il geometra Pasquale Lombardi, alla promozione politica di se stesso e alla demolizione dell’avversario Caldoro. Per questo, le sue dimissioni sono solo il primo atto. Infatti, il Tribunale di Napoli, che lo sta processando per concorso esterno in associazione camorristica, e che già si è visto respingere dalla Camera la richiesta di arresto di Cosentino (che pure la Cassazione aveva giudicato legittima) rischia ora di vedersi svuotare il processo, qualora la Camera respinga la richiesta dei magistrati campani di poter utilizzare nel processo le intercettazioni che lo inchiodano (ed il timore è più che fondato, visto che la Giunta per le autorizzazioni a procedere, chiamata a dare un parere preventivo, ha già detto di no). Siamo convinti che  se il Parlamento impedisse ai magistrati di fare il loro dovere diventerebbe politicamente e moralmente complice di Cosentino. Per questo, Italia dei Valori chiederà di discutere al più presto possibile di questo e che lo si faccia in diretta televisiva in modo che ognuno si assuma le proprie responsabilità davanti al Paese. Nel frattempo, speriamo che il sottosegretario Cosentino compia un atto di decenza istituzionale e si levi dai piedi. La sua permanenza al Governo imbarazza ogni giorno di più l’intero Paese.