gennaio 2008
Abbiamo tagliato il grasso alla politica
Ci avevamo provato già lo scorso anno ma era andata male. Tutti i nostri emendamenti alla legge Finanziaria, volti a dare un serio taglio ai costi della politica furono, infatti, irrimediabilmente cassati. Quest'anno, invece, siamo riusciti a centrare importanti obiettivi che ci eravamo prefissati. Molti degli emendamenti che Italia dei Valori ha presentato alla legge Finanziaria 2008 sono stati accolti. Grazie, dunque, alla nostra azione politica, si è dato finalmente il via ad un serio taglio ai costi della politica. Dal 1 al 15 febbraio, daremo il via ad una campagna di affissione in tutta Italia, dal titolo "Abbiamo tagliato il grasso alla politica". Una grande bistecca, che simboleggia idealmente la politica, cui abbiamo tolto il grasso, lasciando solo il magro, quello che conta per intenderci. Dove siamo riusciti a dare un taglio?
- L'abolizione del 60% delle circoscrizioni comunali (365 sulle attuali 616), con la norma che ne impedisce la costituzioni a città sotto i 250 mila abitanti. Cambia anche il sistema delle "deroghe", per un risparmio complessivo di circa 313 milioni di euro. Un esempio concreto? Spariranno le 13 circoscrizioni di Nuoro, una ogni 3 mila abitanti, quasi un grande condominio! Addio allle 10 circoscrizioni di Biella e Viterbo (rispettivamente 40mila e 60 mila abitanti); alle 14 di Asti che conta 70 mila abitanti.
- Seconda misura ottenuta: il taglio del 40% dei costi delle comunità montane. Le regioni dovranno decidere quali far saltare, ma se non lo faranno presto potrà intervenire il governo che, comunque, ha ridotto i trasferimenti.
- Abolizione della legge "mancia". ''Un obolo che si concedeva a ogni deputato'' che distribuiva risorse statali nel proprio collegio elettorale. Abbiamo incontrato resistente pazzesche, tanto che i fautori della legge obolo sono riusciti a farla prorogare con il decreto mille proroghe ma solo per le richieste relative alla legge 2007.
- Altro intervento contro gli ''sprechi'', la riduzione del 50% degli amministratori dei consorzi obbligatori di bonifica. I Cda, infatti, vengono equiparati a quelli delle societa' partecipate dal pubblico.
Inserito il 14 gennaio 2008 /
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