ONESTI SEMPRE, FESSI MAI

Luigi De MagistrisLuigi De MagistrisIl rinvio a giudizio di Luigi De Magistris per omissione di atti d’ufficio  da parte del tribunale di Salerno e il conseguente dibattito apertosi tra lui ed il collega ed amico Antonio Borghesi, credo impongano una seria riflessione sul nostro codice etico e sulla sua applicazione. Io l’ho fatto, ho riflettuto a lungo in questi giorni. Il punto è questo e credo vada affrontato apertamente: il codice etico di Italia dei Valori va tenuto così come è oppure va modificato? E ancora, va applicato con intransigenza o ci sono situazioni che meritano una riflessione in più? Ebbene, pronto anche a confrontarmi con le critiche che mi dovessero piovere addosso, ma assolutamente convinto, in piena onestà intellettuale, delle conclusioni cui sono giunto, ve le voglio illustrare. Sono innanzitutto convinto che il codice etico di IDV sia sacro e vada applicato alla lettera. L’errore peggiore che potremmo fare, a fronte di un caso come quello di Luigi, che ci fa sentire nella sua particolarità tutti i limiti di una norma così rigorosa ed inflessibile, è quello di abbassare l’asticella, e cioè di cambiare la regola e di darci uno standard etico meno forte ed incisivo. La seconda possibilità è quella di limitarci, puramente e semplicemente, così come chiede l’amico Borghesi, ad applicare la norma del codice etico, chiedendo a Luigi, in quanto rinviato a giudizio, di sospendersi dal partito e dal gruppo all’Europarlamento. Si tratta di una scelta che, evidentemente, dal punto di vista logico è ineccepibile ma, credo, in questo caso dietro alla logica si annidi una sostanziale ingiustizia. E spiego subito il perché. Se avessimo ragionato così dall’inizio, Di Pietro non avrebbe potuto fondare l’Idv per gli strascichi di Mani pulite, ovvero la gragnola di procedimenti penali cui è stato sottoposto e da cui poi è stato completamente scagionato. E’ per questo che la conclusione cui sono giunto è che per tutti coloro i quali, nel loro percorso professionale e pre-politico hanno combattuto in trincea per scardinare il sistema di connivenze e malaffare tra politica, mondo della finanza e criminalità organizzata, sia necessario un approfondimento in più. E’ evidente, infatti, che quando si lascia una trincea rovente per dedicarsi all’impegno politico ci può essere chi ha interesse a gettare schizzi di fango addosso. Proprio per avere tempo e modo di apprezzare la verità dei fatti, credo sia una questione di vera e propria giustizia sostanziale, limitatamente a questi casi, attendere l’esito della sentenza di primo grado. Non dico di quella sentenza definitiva che in Italia o non arriva mai o arriva dopo dieci anni ma certamente almeno quella di primo grado. Tanto più che chi come De Magistris non ha nulla da nascondere ha tutto l’interesse di correre dal suo giudice per definire quanto prima la propria totale estraneità ai fatti. Non si tratta di fare due pesi e due misure, ma di affermare, di fronte ai mille attacchi strumentali che, ogni giorno arrivano contro di noi da avversari politici e da una stampa di regime, una regola semplice semplice: onesti sempre, fessi mai.

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Commenti

colgo questa occasione per dirle che come persona e come politico la stimo parecchio, come tanti altri utenti anch'io gradirei vederla nei dibattiti televisivi. Apprezzo la sua proprietà di linguaggio, la precisione e l'accuratezza delle sue argomentazioni, la serietà e la competenza. Tuttavia, in questo momento delicatissimo, penso sia giusto seguire la linea di Di Pietro,ora incalzando il Pd, domani facendo barricate, usare qualsiasi strumento ,ovviamente legale, per mandare a casa questo governo.Ragionare su alleanze coerenti e compattarsi, perchè se nel momento di smascherare un governo incapace e "picchiare duro" noi  facciamo autocritica, veramente si uccidono le speranze di milioni di persone.

Caro Massimo, sappiamo tutti che cosa c'è dietro il rinvio a giudizio di Luigi De Magistris per omissione di atti d’ufficio  da parte del tribunale di Salerno. Non vi sembra che De Magistris abbia già pagato un prezzo troppo caro ? La macchina del fango  scaglierà fango che le ricadrà addosso e alcuni giochi strumentali non sono un mistero ormai per nessuno. De Magistris sta facendo in Europa un lavoro importante e non si può sguarnire quella postazione. Anche Ponzio Pilato voleva attenersi  ad un certo senso di legalità, ma la storia ha dimostrato che quella scelta non era neppure  da proporre. Porsi la questione è  già di per sè un atto rispettoso del codice etico: accontentiamoci, per non rischiare di essere più realisti del re...e il più masochista dei partiti. 

L'etica è una bella cosa. Ma in questo caso è giusto non seguirla ciecamente. Se non fosse stato così, non avremmo avuto ad esempio il grande impegno ed il grande lavoro di Giovanni Falcone, accusato di tutto di più, anche se in altro modo. L'on. Di PIetro ne sa qualcosa di accuse che possono essere false, indagini e processi provocati ad hoc.Per quanto riguarda il resto................la forza degli avversari è tra le altre cose quella di essere stati sempre compatti (per quanto per fini...disgustosi), cerchiamo di non cedere ai personalismi, o di non fare troppo i perfettini, non mi pare proprio il momento adatto, pensando alla devastazione che hanno subito Italia ed italiani ed ai rischi che sempre più corriamo.Pensate anche al fatto che per molti di noi siete l'ultima spiaggia, l'ultimo tentativo di avere fiduci in qualcuno, qualcosa. Non fateci perdere anche questo.Mi scuso per l'eventuale durezza, siamo tutti un po' esasperati. 

ma sai che hai proprio ragione???? Io guardo a destra e, a parte la spaccatura tra berluscones e finiani, (prima o poi sarebbe successo) loro sanno compattarsi e anche ri-compattarsi. A sinistra, invece, siamo solo bravi a fare karakiri. Sono mesi che, di fronte allo sfacelo di questo governo (come dei precedenti governi di Berlusconi) mi aspetto sempre una notizia bomba: e cioè che a sinistra abbiano smesso di frantumare l'atomo, e abbiano capito che bisogna "compattarsi"!!!!! Invece, continuiamo a farci del male......

Condivido su tutta la linea.........

Caro Antonio,non mi sorprende la tua lettera a Luigi de Magistris. Era nell’aria. Se ne annusava l’odore da un po’ di tempo, come le prime piogge che arrivano dopo l’estate calda. Roba da leccarsi i baffi. La tua legittima invocazione di trasparenza, finisce col diventare poi mera strumentalità anche per due fatti specifici: non aver pubblicato sul tuo sito la lettera di risposta di Luigi ed il successivo commento che hai lasciato al suo post.  Chiedi a Luigi un atto di coerenza invitandolo a rispettare il codice etico dell’Italia dei Valori perché dai per scontato che esso sia stato violato. Ti affidi comodamente all’atto formale senza andare a fondo e valutare appieno il rinvio a giudizio che lo ha "colpito". E comunque proprio su quel regolamento, sarebbe il caso di aprire una riflessione interna al partito. Ci sono casi, come questo, in cui quelle norme mostrano, a mio parere, limiti e condizionamenti. Per fare un esempio, l’iscrizione del nostro presidente nel registro degli indagati, per presunto vilipendio al Capo dello Stato nella manifestazione in Piazza Farnese  era un motivo per chiedergli di sospendersi?  La mia risposta è: assolutamente NO. E mi fermo qui con gli esempi, ma potrei continuare e tu lo sai. Io credo che la politica debba seguire il principio sacrosanto di precedere la magistratura nel candidare persone moralmente ineccepibili. Ma sono persuaso che bisogna distinguere anche caso per caso. Potrei poi citarti numerose circostanze, anche recenti, in cui il nostro codice etico ha avuto delle deroghe. Il partito ha appoggiato il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, quale candidato alla presidenza della regione Campania, nonostante i suoi gravissimi problemi giudiziari ( una condanna in primo grado e due rinvii a giudizio). Antonio Di Pietro in quel caso ha ragionato, a torto o a ragione, da capo partito.  Ha rimesso la decisione all’assemblea del congresso nazionale. E tu eri tra quelli che applaudiva la scelta di appoggiare De Luca. Il rispetto del codice etico da te oggi invocato, l’avevi mandato in vacanza? Oggi dici che le regole devono valere per tutti (?). Nella tua lettera aperta rivolgendoti a Luigi scrivi: “Tra l’altro mi pare giusto ricordare che anche per effetto dei tuoi attacchi un nostro ex parlamentare, Americo Porfidia, solo indagato e non come te rinviato a giudizio, e per fatti privati (non inerenti un’attività pubblica) è stato costretto ad autosospendersi dal partito trasferendosi al gruppo misto”. Due falsità comprate al mercatino rionale. Prima: quando Americo si è autosospeso dall’Italia dei Valori, aderendo al Gruppo Misto della Camera, Luigi de Magistris era a Catanzaro e faceva qualcosa di nobile per il Paese subendo attacchi gravissimi. Seconda falsità: le critiche a Porfidia, anche durante il congresso regionale tenutosi a Napoli, si sono unicamente riferite all’atteggiamento tenuto dall’ex parlamentare dell’IdV  assente alle votazioni per l’autorizzazione all’utilizzo delle intercettazioni telefoniche di Nicola Cosentino. Mai si è mossa alcuna critica riguardo alla situazione giudiziaria di Porfidia. Devono averti raccontato qualcosa di diverso.   Il tuo disappunto è per il rinvio a giudizio che il Tribunale di Salerno ha comminato a Luigi. I fatti, che riporti si riferiscono ad un episodio a dir poco sconcertante che Luigi ha spiegato bene sul suo blog e in più occasioni; chiunque può prenderne visione e ascoltare anche la registrazione delle intercettazioni di un autorevole rappresentante della magistratura il quale, parlando di Luigi, dice chiaramente: “lo dobbiamo ammazzare”. E’ difficile non capire che quell’episodio ha una matrice che noi dell’IdV avremmo dovuto condannare senza se e senza ma, pur nel totale rispetto delle leggi e della magistratura. Quella stessa matrice che colpì più volte anche Antonio Di Pietro quando da pubblico ministero lavorava a “Mani Pulite”. La stessa che uccise Falcone e Borsellino. E che colpirà tutti i servitori dello Stato che osano “toccare” il sistema. Dovremmo essere orgogliosi di avere nel nostro partito persone come queste e che Antonio Di Pietro ha fatto bene a candidare.  Basta poco per capirlo. (Gianni Occhiello)

Chi invoca di rivedere il codice etico merita un v-day perchè ha ben altre intenzioni che parlare di etica e di moralità. Riverede il codice etico significa imbarcare tanta zavorra da mandare la nave a fondo. Chi dubita dell'onestà e dell'Impegno di De Magistris lo fa solo in maniera strumentale e cinicamente tragico. Se il codice etico aprirà le maglie ai delinquenti l'IdV arriverà al capolinea.Ci sono due modi per distruggere un partito: 1) denigrarlo, isolarlo ed emarginarlo; 2) occupandolo.Non sono riusciti con il punto uno, per la caparbietà di gente pazza come me, e sono passati al punto due. Attraverso lo strumento del "Tesserificio", che favorisce i poteri forti con investimenti in moneta sonante, il partito è stato occupato. Questo il motivo per cui ora si passa alla delegitimazione dei personaggi più combattivi, più autorevoli e più onesti. Pino Delle Noci 

caro donadi, non spaccate il cappello in quattro anche voi di IDV........voglio dire, è di De Magistris che stiamo parlando, non di un verdini, un dell'utri o di un cosentino.....cerchiamo di essere seri, almeno tra di noi, evitando di dare assist gratuiti alla concorrenza, alla macchina del fango.......il codice etico in IDV è fondamentale ma, per favore, evitiamo di utilizzarlo per far fuori elementi validi....è l'utilizzo di mezzucci del genere a fini di lotte interne a non essere etico...quindi, invito chi ha innescato questa polemica, del tutto sterile (a mio avviso), a lasciar stare, perchè non fa proprio una bella figura davanti all'elettorato... le vicende di demagistris-magistrato sono note e arcinote e di certo non si fermeranno quì!!.... dipietro docet!

La creazione normativa e l'applicazione delle regole e delle leggi, qualsiasi esse siano, si fonda su una ratio che orienta la funzionalità di una qualsivoglia disciplina.Dunque l'organo di partito giudicante, preposto ad applicare il codice etico, deve adottare necessariamente una logica in via interpretativa al caso di specie e seguire il buon senso dettato dalla buona fede, la correttezza e l'equità, che sono appunto gli strumenti per equilibrare regole tecniche, componenti il codice etico in questione, la cui eccessiva rigidità rischierebbe di colpire chiunque senza giusto criterio!

 Quì il problema non è etico, perchè penso che De Magistris non dimostrare a nessuno la sua moralità in quando è nota a tutti, ma il problema è di opportunità di chi sa di avere un ruolo importante e lo mette a disposizione della collettività e chi invece ha lo stesso ruolo ma non ha le capacità o non vuole di mettersi a disposizione della collettività. Da Sondrio a Trapani De Magistris è in ogni problematica delle popolazioni non per essere una prima donna ma perchè consapevole del suo peso mediatico e la gente lo vuole per far conoscere i vari problemi e lui c'è. Si può contare su Luigi De Magistris, quel tale On. Borghesi, penso che oltre la sua zona di origine non si ha notizia e, penso che nessuno lo chiama. Io lo ricordo per il look, a Vasto aveva degli occhiali molto appariscenti. Da ognuno secondo le proprie possibilità, ad ognuno la popolarità che si merita. Non penso che l'On Borghesi può avere paura della magistratura o che qualcuno lo denunci, sta nel suo Gabinetto.

LUIGI deve rimanere al suo posto, se vogliamo che IDV sia più forte nella lotta contro la POLITICA CORROTTA e i DELINQUENTI, tanti, moltissimi, che ne fanno parte. 

semplicemente sono d'accordo con te, Massimo...nulla di più da aggiungere a quanto già detto da molti amici che la pensano come me, e quindi come te, su questo tuo blog.Ciao Fabio

Nel lontano 1999 Di Pietro disse: Due anni per fare Mani Pulite e quattro anni per difendermi dalle conseguenze". Io sono rimasta a ventisette proscioglimenti su ventisette, ma è probabile che ne abbia perso qualcuno per strada.De Magistris nel suo blog spiega bene :

  • Condannato per non aver avvisato, nell’indagine Poseidone (la stessa in cui compare l’intercettazione del video sopra riprodotto), il Procuratore della Repubblica dell’emissione di un’informazione di garanzia nei confronti di un avvocato parlamentare. Non lo avviso perché il figlio della seconda moglie del Procuratore fa l’avvocato nello studio dell’avvocato parlamentare ed è anche in società con lui. Il Procuratore 24 ore dopo l’emissione dell’informazione di garanzia mi revoca l’inchiesta Poseidone. La sezione disciplinare del CSM (magistrati e politici) mi condanna: dovevo avvisare il Procuratore. Il Procuratore, il parlamentare, la moglie del Procuratore e il figlio – insieme ad altri – sono imputati per corruzione in atti giudiziari, ma di questo il TG1, il Giornale, il Corriere della Sera e altri media non parlano. Non sono notizie per loro. Avevo, quindi, ragione e non torto. Il CSM lo sapeva, eppure mi condanna, in questo modo non mi viene consentito di condurre a termine indagini che portavano al cuore del sistema piduista che governa di fatto pezzi ampi delle istituzioni repubblicane.
  • In questi giorni mi devo difendere in un procedimento penale che è stato diretto dal Procuratore Aggiunto Toro – quello che si è dimesso per non essere probabilmente arrestato perché coinvolto nella cricca della protezione civile connection – in quanto avrei acquisito alcuni tabulati di parlamentari.
  • Tirare le somme non mi sembra difficile, banale ma immediato mi risulta associare le sue vicende a quelle della Forleo, più che vicende le chiamerei battaglie. Ma per essere ancora più chiara dico che De Magistris va difeso non estromesso. Il codice etico? Penso che tutti i suoi guai derivino dalla sua tentata applicazione nelle più alte sfere delle istituzioni.

 

No, De Magistris non deve dimettersi, credo, solo per mio personale giudizio, che sia sottoposto ad una procedura giudiziaria "infamante" della sua figura professionale e umana. Ha dato "noia" a troppa gente "sporca". Lo stesso è accaduto a Di Pietro. Credo  profondamente nella sua onestà personale e intellettuale come in quella di tutto il vertice Idv. Il codice etico deve e può valutare anche il giudizio "politico" che nel caso di De Magistris è assolutamente "pulito".

Voler applicare un regolamento e con le motivazioni addotte a De Magistris vuol dire darsi la zappa sui propri piedi. La legge e il regolamento vanno interpretati. Non riuscirei a capire e deglutire le motivazioni di chi rema contro De Magistris.Antonio

Io capisco le ragioni di Donadi, uomo politico che io apprezzo moltissimo e che vorrei vedere più centrale, capisco che autosospendersi per rinvii a giudizio obbligatori sembra una presa in giro a fronte di personaggi condannati che se ne stanno lì comodamente a fare anche etica, ma L'IDV NON VOLEVA ESSERE DIVERSO?Domanda tecnica: se De Magistris (che ho votato) si autosospende può verosimilmente seguire in modo più approfondito la sua vicenda giudiziaria?E quindi accelerarne la chiusura?Oppure il Codice etico è stato scritto in modo troppo teorico e non applicabile?Tuttavia adesso è quello il codice etico e secondo me va applicato.

Non è che se De Magistris si autosospende si fa anche il processo da solo, quindi non capisco in che modo potrebbe accelerarne l'esito. Se si tratta di una stupidaggine (come credo che sia), si finisce per prestare il fianco a chiunque voglia dire o fare qualcosa per stroncare belle teste pensanti in un partito "scomodo".  Quando si fanno delle battaglie (giuste e legittime) non significa che bisogna mettersi i paraocchi e andare come carrarmati in virtù di un principio ispiratore. Tutte le leggi vanno applicate.....anche quando si tratta di deputati dell'IDV (per fortuna). E comunque, non mi presterei alle beghe di partito. Purtroppo, la personalità di De Magustris è "scomoda" anche all'interno dell'IDV.  Prima di sparare a raffica sull'obiettivo del giorno, per favore.....riflettete....e contate almeno fino a 100...............

Io spero che lo sia. E continuo a sostenere che se uno è PURO E DURO lo deve essere anche con se stesso. E se è vero che dentro l'IDV qualcuno voglia eliminare De Magistris (e non so di cosa si stia parlando perchè non sono iscritta e seguo le vicende politiche da semplice cittadina), allora il problema non è il rinvio a giudizio ma la gestione dell'IDV che sembra spingersi verso la solita banale guerra intestina di tutti i partiti. Ciò dimostrando che non esiste una vera diversità. La razza umana è quella, un agglomerato di esistenze unicellulari che cerca di sopravvivere istintualmente, nè più nè meno dei nostri antenati anfibi. Eppure noi le stelle siamo capaci di guardarle.  Se non fosse vero che qualcuno voglia eliminare De Magistris che sia il partito a rispondere NO alla sua autosospensione con le dovute spiegazione che Donadi ha scritto nel post.  Infine, per citare Califano che in questi giorni è rispuntato alla ribalta, TUTTO IL RESTO E' NOIA (gli altri partiti, tutti i CONDANNATI che ci sono in Parlamento - dico condannati, tipo Cesa - i rappresentanti tutti di questo governo da spot pubblicitario, TUTTI CHE non mollano l'osso...già è fatto conosciuto...per questo ci si aspetta da IDV qualcosa di diverso).

Trovo perfetto quanto propone Ruggero Cateni (dimissioni  dopo la sentenza di primo grado per chi ha incarichi legislativi;  dopo il rinvio a giudizio per chi ha incarichi esecutivi;  irrilevante l'avviso di garanzia).  Temo però che in questa società mediatica chi propone / ragiona non venga neanche ascoltato, mentre chi inveisce / tifa faccia notizia.  Peccato.A parte le considerazioni sulla proposta Cateni, lette le motivazioni di De Magistris sulla sua decisione di archiviare, tutta la faccenda mi sembra più bagatella che fango...Saluti, Alfredo 

Secondo me il problema e molto semplice,L'idv si vuole liberare di luigi,perche dopo Di Pietro e lui il piu in vista e da fastidio a molti.La guerra alla corruzione e al sistema marcio che governa questo paese l'hanno fatta loro due essendo ex magistrati,tranne per il caso de luca che e stato un grave errore e di pietro lo sta pagando molto caro,ma agli altri la legalita interessa poco.

Secondo me il problema e molto semplice,L'idv si vuole liberare di luigi,perche dopo Di Pietro e lui il piu in vista e da fastidio a molti.La guerra alla corruzione e al sistema marcio che governa questo paese l'hanno fatta loro due essendo ex magistrati,tranne per il caso de luca che e stato un grave errore e di pietro lo sta pagando molto caro,ma agli altri la legalita interessa poco.

non so nulla, non ho letto nulla finora. Ma mi preme dire una cosa: la macchina del fango si mette all'opera sempre e comunque, e noi non possiamo, e non dobbiamo limitare il nostro agire solo perchè intimoriti o intimiditi da ciò che potrebbe mettere in moto la macchina del fango. Perchè lo scopo della macchina dal fango è esattamente questo!!!!   Se poi aggiungiamo anche ipotetiche, eventuali, possibili (o no?)  lotte intestine al partito........beh!De Magistris è stato accusato ingiustamente già in altre occasioni. Volevano ridurlo al silenzio. Non credo dobbiamo farlo anche noi.

A parere dovrebbe essere:1) Chi ha incarichi legislativi (parlamentare, cosigliere ecc) si dimetta dopo la sentenza di primo grado.2) Chi ha incarichi esecutivi (ministro, assessore ecc.) si dimetta dopo il rinvio a giudizio.3) L'avviso di garanzia non vuol dire nulla; è una cosa che può capitare a tutti ed è solo una garanzia per chi è sottoposto a indagine

Decisione molto saggia e il motto "onesti sempre, fessi mai" mi sembra che calzi perfettamente. Lo sappiamo tutti che la situazione istituzionale in Italia è molto complessa e una rigidità eccessiva nuocerebbe solo a chi intende proprio riaffermare la legalità nel nostro paese. Credo che molti italiani abbiano avuto a che fare con la giustizia e siano in grado di distinguere atti formali dovuti, o voluti, da inchieste vere e proprie; quindi le eventuali voci contrarie che si alzeranno sono solo strumentali, perchè è ovvio che i veri problemi del paese che non sono certo quei magistrati che cercano fra mille difficoltà di portare avanti inchieste scomode e che, urtando gli interessi di molti, incappano nella macchina del fango. Detto questo non potete neanche difendere a spada tratta tutti i magistrati per principio preso, quindi va valutato caso per caso e noi abbiamo massima fiducia nella vostra capacità di valutazione.Cordialmente,Grasso Barbara

PURTROPPO PER ME DEVE AUTOSOSPENDERSI, SAREBBE DI MONITO A TANTI ALTRI

Credo che il codice etico IdV sia da applicare sempre e comunque..non è bastata l'esperienza De Luca per far capire all idv che certi errori rovinano soltanto il partito?sono convinto che De Magistris sia un ottimo politico!ma sono ancora più convinto che per il bene dell'idv..debba fare un passo indietro..

Secondo il mio modesto parere, anche se mi crea molto dispiacere,io penso sia giusto far rispettare il codice etico di Idv ed ora le spiego il perchè di questo mio parere.L'idv si è sempre distinto da alti partiti proprio per questa battaglia etica e non vedo il motivo per il quale questa volta non devono essere presi gli stessi provvedimenti. Io stimo moltissimo Luigi De Magistris, ma ne va della credibilità del partito. La macchina del fango si appella a queste cose per creare il successo altrui.

ma lavare i panni in casa no eh?se era la visibilità che volevate, siete su "il fatto quotidiano" di oggi...

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