ONESTI SEMPRE, FESSI MAI

Luigi De MagistrisLuigi De MagistrisIl rinvio a giudizio di Luigi De Magistris per omissione di atti d’ufficio  da parte del tribunale di Salerno e il conseguente dibattito apertosi tra lui ed il collega ed amico Antonio Borghesi, credo impongano una seria riflessione sul nostro codice etico e sulla sua applicazione. Io l’ho fatto, ho riflettuto a lungo in questi giorni. Il punto è questo e credo vada affrontato apertamente: il codice etico di Italia dei Valori va tenuto così come è oppure va modificato? E ancora, va applicato con intransigenza o ci sono situazioni che meritano una riflessione in più? Ebbene, pronto anche a confrontarmi con le critiche che mi dovessero piovere addosso, ma assolutamente convinto, in piena onestà intellettuale, delle conclusioni cui sono giunto, ve le voglio illustrare. Sono innanzitutto convinto che il codice etico di IDV sia sacro e vada applicato alla lettera. L’errore peggiore che potremmo fare, a fronte di un caso come quello di Luigi, che ci fa sentire nella sua particolarità tutti i limiti di una norma così rigorosa ed inflessibile, è quello di abbassare l’asticella, e cioè di cambiare la regola e di darci uno standard etico meno forte ed incisivo. La seconda possibilità è quella di limitarci, puramente e semplicemente, così come chiede l’amico Borghesi, ad applicare la norma del codice etico, chiedendo a Luigi, in quanto rinviato a giudizio, di sospendersi dal partito e dal gruppo all’Europarlamento. Si tratta di una scelta che, evidentemente, dal punto di vista logico è ineccepibile ma, credo, in questo caso dietro alla logica si annidi una sostanziale ingiustizia. E spiego subito il perché. Se avessimo ragionato così dall’inizio, Di Pietro non avrebbe potuto fondare l’Idv per gli strascichi di Mani pulite, ovvero la gragnola di procedimenti penali cui è stato sottoposto e da cui poi è stato completamente scagionato. E’ per questo che la conclusione cui sono giunto è che per tutti coloro i quali, nel loro percorso professionale e pre-politico hanno combattuto in trincea per scardinare il sistema di connivenze e malaffare tra politica, mondo della finanza e criminalità organizzata, sia necessario un approfondimento in più. E’ evidente, infatti, che quando si lascia una trincea rovente per dedicarsi all’impegno politico ci può essere chi ha interesse a gettare schizzi di fango addosso. Proprio per avere tempo e modo di apprezzare la verità dei fatti, credo sia una questione di vera e propria giustizia sostanziale, limitatamente a questi casi, attendere l’esito della sentenza di primo grado. Non dico di quella sentenza definitiva che in Italia o non arriva mai o arriva dopo dieci anni ma certamente almeno quella di primo grado. Tanto più che chi come De Magistris non ha nulla da nascondere ha tutto l’interesse di correre dal suo giudice per definire quanto prima la propria totale estraneità ai fatti. Non si tratta di fare due pesi e due misure, ma di affermare, di fronte ai mille attacchi strumentali che, ogni giorno arrivano contro di noi da avversari politici e da una stampa di regime, una regola semplice semplice: onesti sempre, fessi mai.

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Commenti

Anche nella nostra regione, la Basilicata, vi è un caso di abuso d’ufficio da parte dell’attuale assessore regionale alla formazione, Rosa Mastrosimone ex pasionara dell’UDEUR, che invece di dimettersi è stata ulteriormente premiata dall’IDV di Basilicata essendo stata nominata da poco segretario regionale. Attento Tonino che questa ti fa le scarpe e qualcos’altro…Per approfondimenti: http://www.iltribuno.com/articoli/201011/basilicata-rosa-mastrosimone-rinviata-a-giudizio.php
Con questo attacco scriteriato a de Magistris, Borghesi ha dimostrato per intero e senza equivoci la sua incapacità politica o la sua malafede. In entrambi i casi, e dopo la presa di posizione di Di Pietro a favore di De Magistris, dovrebbe chiedere pubblicamente scusa a Luigi De Magistris e ammettere il proprio errore di valutazione politica. Altrimenti emerge la mala fede e a questa non possono seguire che le sue dimissioni da Deputato (perchè nominato da Di Pietro e non eletto dai cittadini elettori) e da IdV perchè non degno di tale appartenenza e convivenza con gente dello spessore politico e morale di De Magistris.
Borghesi ringrazi Di Pietro (e i "congiurati" di Treviso)  se nel 2006 fu "nominato" in Parlamento nel collegio del Veneto1.... Un altro meridionale, come De Magistris, che aveva lottato sul territorio e nelle Istituzioni per 6 anni per IdV, e che era candidato nel Veneto2, il Prof. Eduardo Rina, fu espropriato del seggio parlamentare dallo stesso Di Pietro. Il prof. Eduardo Rina era sempre stato un politico di centrosinistra e Borghesi un leghista..!!! Di Pietro ha sulla coscienza la perdita di una persona perbene, seria e preparata per portarsi in Parlamento un leghista che porta odio per il Mezzogiorno... Il prof. Rina ha poi avuto due grossi problemi in famiglia, un figlio di 15 anni e la moglie che combattono da 4 anni contro il cancro... ma da Di Pietro e i suoi ex amici di battaglie non ha mai ricevuto neppure una telefonata...
io non so chi sia questo Antonio Borghesi, nel senco che non conosco i suoi trascorsi, ma se si vuole lanciare un suggerimento 'etico', specie ad un suo pari di partito che lo faccia con la sua brava stampa del certificato penale in mano se deve essere un'ossequio all'etica ed alla legalità nel partito. Ma vorrei porre l'attenzione su un altro aspetto sostanziale: non è la stessa cosa che si chieda di rispondere di omissione di atti d'ufficio all'interno di dinamiche burocratiche funzinali a processi più complessi (una svista o una scadenza inadempiuta più succedere) ed ad esempio un comportamento invece posto in essere con dolo per tornaconti invece ben calcolati. Voglio dire, non conosciamo il dettaglio dei fatti quindi meglio attendere gli esiti, ma la questione c'è e resta non in capo al De Magistris che suo malgrado ha visto in faccia il degrado ed il malaffare diffuso ma in capo a quanti approfittando del momento propizio, trombati dagli altri partiti, sono passati un attimo in lavanderia hanno ripulito la loro figura e si sono tuffati in IdV candidi come agnellini, questo si che è un fenomeno ancora da circoscrivere e separare con nettessa specie in IdV che il bene dei Valori lo porta proprio nel simbolo. Ci sono ancora intere regioni in cui i referenti del partito sono personaggi per niente limpidi e stimabili, questo porta un handicap notevole all'immagine del partito e lo rende meno forte ed autonomo e forse anche meno unito a livello nazionale. Usare bene la lente d'ingrandimento all'interno per individuare comportamenti poco aderenti ai principi fondativi del partito renderanno un servizio a tutti, ma non è Luigi De Magistris il nemico del partito, bisogna che tutti lo capiscano bene e vigilino sui marpioni di rione che si intrufolano con un curriculum falsificato.
appare evidente che de magistris è stato estromesso dalle indagini per favorire quelli che erano sotto indagine .A trarre vantaggio dalla revoca di Poseidone, secondo l’accusa, furono Pittelli e Galati che, negli atti della chiusura d’indagine, appaiono come “istigatori” delle “condotte illecite” di Lombardi e Murone. “L’inevitabile stagnazione delle attività istruttorie in corso”, aveva scritto l’accusa nella chiusura dell’inchiesta, portò a “favorire le persone implicate nelle indagini, in particolare Pittelli e Galati i quali, in un più ampio contesto corruttivo (…) s’erano adoperati per far ricevere sia a Lombardi, sia a suo figlio Pierpaolo Greco, denaro o altre utilità”.Illegale anche l’avocazione di Why Not: de Magistris, aveva iscritto nel registro degli indagati l’ex ministro Clemente Mastella (poi archiviato dalla procura di Catanzaro). Favi avocò l’inchiesta ipotizzando, per de Magistris, un “conflitto d’interessi”, poiché Mastella aveva avviato un’indagine disciplinare sul pm. “Conflitto d’interessi” che, secondo la procura salernitana, non s’è mai verificato, tanto da sostenere che “veniva attestata, in un atto pubblico, una situazione contraria al vero”. Per questo filone sono indagati Favi e Saladino che, all’epoca, era il principale accusato (poi condannato) nell’inchiesta Why Not..e in oltre sono stati puniti chi indagava sulla estromissione di de magistris dalle indagini-(CLEMENTINA FORLEO)---se non riusciamo o non riuscite a capire questo ..fareste bene ad uscire dal partito ...non (DE MAGISTRIS) ,,:ma chi lo vuole destituire  :  MEDITATE  ...MEDITATE...   AL SIGNOR   BORGHESI VOGLIO FAR PRESENTE CHE LUI SI E' ISCRITTO IN PRECEDENZA AD UN PARTITO  FONDATO DA UN SIGNORE CHE APPROVAVA IL SISTEMA MAFIOSO COME CULTURA SICILIANA DA DIFENDERE ..E IL SUO SEGUACE NON CHE SEGRETARIO ..OGGI MINISTRO UN..PREGIUDICATO REO CONFESSO ..IL SENATUR BOSSI
complimenti per il sunto a Veziuccioin effetti è da tenere sempre ben presente che si tratta di strascici di quei fatti, e cioè l'attività precedente di Luigi De Magistris, attività di magistrato, alla procura di Catanzaro, che mentre indagava è stato estromesso dal suo ruolo arbitrariamente dall'azione del ministro che si trovava nella posizione di indagato in uno di quei suoi procedimenti preliminari, le inchieste, che c'erano altri politici e parlamentari coinvolti che qusti nomi si ripetevano anche in altre indagini che dentro ogni scenario corruttivo si aprivano nuovi scenari corruttivi, che per abbreviare Luigi De Magistris magistrato ha spalancato una finestra e si è affacciato sul malaffare di questo paese, dentro c'erano gli ultimi predidenti della regione deputati imprenditori e fiumi di denaro pubblico dirottato. Lo scopo delle indagini non era persecutorio verso i politici bensì i politici ci entravano da se durante la fase investigativa con i loro comportamenti o le loro frequentazioni. Che per fermare l'azione penale si è pensato bene a livello politico di sabotare le istituzioni calabresi, hanno prima disinnescato la procura con atti illeciti e falsi poi hanno tentato di giustificarsi. In tutto questo disastro istituzionale la parte meno preoccupante è che i poteri forti, quelli del malaffare occulto non siano stati scalfiti? io credo che ci dobbiamo preoccupare del fatto che fermato De Magistris si sia fermata quella scia di indagini di gente corrotta e illegale.
NELL'MMINENZA DELLA CADUTA DEL "GRANDE DITTATORE", SONO IN CANTIERE PROVE TECNICHE DI ALTO SPESSORE SUINICOLO. I "MODERATI" CHE CERCANO DI DARE DIGNITA' AL PAESE IN DISASTRO.GLI "ALTI" DIGNITARI CHE DOVREBBERO PROVVEDERE  AL NOBILE SCOPO SONO LA STORIA NAUSEABONDA DI QUESTO PAESE: D'ALEMA, FINI, CASINI, E TUTTI I "RESPONSABILI". NATURALMENTE BISOGNA TENERE FUORI IDV E GRILLINI, QUELLI INVOCANO LEGGE UGUALE PER TUTTI....  IL CASO DE MAGISTRIS, SOLLEVATO DA UN LEGHISTA, SEMBRA IL CACIO SUI MACCHERONI.  E' EVIDENTE CHE OGNI POPOLO HA I GOVERNANTI CHE SI MERITA. SE DOPO BERLUSCONI, BISOGNA ASSORBIRSI I SUOI SCAGNOZZI, VUOL DIRE CHE LA PURGA NON E' SERVITA A NIENTE. FINI, CASINI, D'ALEMA & C. SONO IL CANCRO DELL'ITALIETTA, NON LA MEDICINA.MEGLIO UN LADRONE CHE QUESTI FINTI ONESTI.   
Dimenticavo: questo è normalmente uno spazio di opinioni, scambi di idee ma anche di critica normalmente usato da persone afferenti e/o simpatizzanti dell'IdV. Ognuno esprime il proprio pensiero liberamente ma civilmente, soprattutto basandosi sui fatti e documentandosi prima di profferir parola, dove si cerca di essere super partes e mai accusatori unilaterali, cioè se chiedo un provvedimento per una persona, prima mi batterò perchè lo stesso provvedimento vada a colpire chi è non solo inquisito ma anche condannato (Dell'Utri, Cosentino, Berlusconi ecc), altrimenti mi viene da pensare che chi ha lanciato il sasso proprio al di sopra non è.Così come qualcuno che più che opinionista mi sembra essere un troll (non faccio riferimenti ma mi sembra chiaro). Prego quindi quel/quei signori di infiltrarsi nel blog di qualcun altro.
Condivido perfettamente quanto scritto da Occhiello e "perplessa" (Alfano?): non è garantismo ma, come dice giustamente Donadi "onesti sempre, fessi mai" e qui si tratterebbe di essere fessi e autolesionisti.Soprattutto quando la richiesta proviene da chi tanto immacolato non è: non sapevo dei pregressi di Borghesi ma, se così è, forse è il caso di considerare la sua richiesta se non strumentale quantomeno ingiusta.Non sono una fan fanatica di nessuno, guardo le cose con obiettività, senso di giustizia ma anche con una naturale diffidenza.Al momento non vedo alcun motivo per far sospendere De Magistris, aspettiamo almeno l'esito del primo procedimento.
Ammiro De Magistris, la sua lucida analisi della realtà politica italiana e delle connivenze tra politica e criminalità, la sua efficace attività condotta nell'Europarlamento. Privare l'IdV di un giovane politico di così raro valore sarebbe davvero un peccato.
i giudici che han lavorato in campi delicati come la lotta alla mafia, certo posson avere avuto strascichi , come accadde a Di Pietro. Bisogna distinguere tra indagine e indagine, tra reato e reato. Per non essere fessi appunto. Mi pare ragionevole la proposta di Donadi, di attendere almeno la sentenza di primo grado.IDV deve guardarsi piuttosto dai personaggi ambigui e poco puliti che cercano di intrufolarsi in ogni partito, per loro tornaconto, su questo deve vigilare, non sono i De Magistris le persone da guardare con sospetto, in genere.
Caro Antonio,non mi sorprende la tua lettera a Luigi de Magistris. Era nell’aria. Se ne annusava l’odore da un po’ di tempo, come le prime piogge che arrivano dopo l’estate calda. Roba da leccarsi i baffi. La tua legittima invocazione di trasparenza, finisce col diventare poi mera strumentalità anche per due fatti specifici: non aver pubblicato sul tuo sito la lettera di risposta di Luigi ed il successivo commento che hai lasciato al suo post.  Chiedi a Luigi un atto di coerenza invitandolo a rispettare il codice etico dell’Italia dei Valori perché dai per scontato che esso sia stato violato. Ti affidi comodamente all’atto formale senza andare a fondo e valutare appieno il rinvio a giudizio che lo ha "colpito". E comunque proprio su quel regolamento, sarebbe il caso di aprire una riflessione interna al partito. Ci sono casi, come questo, in cui quelle norme mostrano, a mio parere, limiti e condizionamenti. Per fare un esempio, l’iscrizione del nostro presidente nel registro degli indagati, per presunto vilipendio al Capo dello Stato nella manifestazione in Piazza Farnese  era un motivo per chiedergli di sospendersi?  La mia risposta è: assolutamente NO. E mi fermo qui con gli esempi, ma potrei continuare e tu lo sai. Io credo che la politica debba seguire il principio sacrosanto di precedere la magistratura nel candidare persone moralmente ineccepibili. Ma sono persuaso che bisogna distinguere anche caso per caso. Potrei poi citarti numerose circostanze, anche recenti, in cui il nostro codice etico ha avuto delle deroghe. Il partito ha appoggiato il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, quale candidato alla presidenza della regione Campania, nonostante i suoi gravissimi problemi giudiziari ( una condanna in primo grado e due rinvii a giudizio). Antonio Di Pietro in quel caso ha ragionato, a torto o a ragione, da capo partito.  Ha rimesso la decisione all’assemblea del congresso nazionale. E tu eri tra quelli che applaudiva la scelta di appoggiare De Luca. Il rispetto del codice etico da te oggi invocato, l’avevi mandato in vacanza? Oggi dici che le regole devono valere per tutti (?). Nella tua lettera aperta rivolgendoti a Luigi scrivi: “Tra l’altro mi pare giusto ricordare che anche per effetto dei tuoi attacchi un nostro ex parlamentare, Americo Porfidia, solo indagato e non come te rinviato a giudizio, e per fatti privati (non inerenti un’attività pubblica) è stato costretto ad autosospendersi dal partito trasferendosi al gruppo misto”. Due falsità comprate al mercatino rionale. Prima: quando Americo si è autosospeso dall’Italia dei Valori, aderendo al Gruppo Misto della Camera, Luigi de Magistris era a Catanzaro e faceva qualcosa di nobile per il Paese subendo attacchi gravissimi. Seconda falsità: le critiche a Porfidia, anche durante il congresso regionale tenutosi a Napoli, si sono unicamente riferite all’atteggiamento tenuto dall’ex parlamentare dell’IdV  assente alle votazioni per l’autorizzazione all’utilizzo delle intercettazioni telefoniche di Nicola Cosentino. Mai si è mossa alcuna critica riguardo alla situazione giudiziaria di Porfidia. Devono averti raccontato qualcosa di diverso.   Il tuo disappunto è per il rinvio a giudizio che il Tribunale di Salerno ha comminato a Luigi. I fatti, che riporti si riferiscono ad un episodio a dir poco sconcertante che Luigi ha spiegato bene sul suo blog e in più occasioni; chiunque può prenderne visione e ascoltare anche la registrazione delle intercettazioni di un autorevole rappresentante della magistratura il quale, parlando di Luigi, dice chiaramente: “lo dobbiamo ammazzare”. E’ difficile non capire che quell’episodio ha una matrice che noi dell’IdV avremmo dovuto condannare senza se e senza ma, pur nel totale rispetto delle leggi e della magistratura. Quella stessa matrice che colpì più volte anche Antonio Di Pietro quando da pubblico ministero lavorava a “Mani Pulite”. La stessa che uccise Falcone e Borsellino. E che colpirà tutti i servitori dello Stato che osano “toccare” il sistema. Dovremmo essere orgogliosi di avere nel nostro partito persone come queste e che Antonio Di Pietro ha fatto bene a candidare.  Basta poco per capirlo. (Gianni Occhiello)
Si accusa De Magistris di aver contribuito a far cadere il governo Prodi. Un Procuratore della Repubblica deve perseguire i reati, questo è il suo ruolo.Evidentemente abbiamo un'idea schizzofrenica della legalità.
è vero eleuteriopagano, giusto per ribadire, non è che De Magistris ha fatto cadere il governo Prodi, il governo Prodi è caduto perchè il quel governo ci stava un Ministro dell Giustizia a nome Clemente Mastella che era indagato nell'inchiesta di Catanzaro e che se la faceva sotto per gli esiti di quella indagine, se Mastella aveva così tanta paura di quelle indagini tanto da creare prima disordini tra le procure poi ispezioni ministerial e poi ancora addirittura minacciare la tenuta del governo vuol dire che c'era qualcosa di davevro scottante che non doveva uscire allo scoperto. Non  penso che tutto sia come viene raccontato oggi, se tutto il comitato di affari sporchi ha agito all'unisono trasversalmente uniti contro la procura di Catanzaro ministri di sinistra al governo e deputati di destra all'opposizione tutti attivi per cacciare De Magistris dal suo ruolo significa che le inchieste di De Magistris lavoravano bene e su sospetti concreti e realissimi. Tanto reali che lo hanno scalzato. Oggi per bocca di un Borghesi qualunque ci dovremmo ricredere circa la rispettabilità e l'onorabilità professionale di De Magistris? Borghesi resti tranquillo e continui a riposare se non ha di meglio da fare, mi ascolti, è meglio per la sua immagine
Qui tra gli amici di Idv in Veneto c'è un unico commento: nel migliore dei casi Borghesi è stupido. Luigi hai la stima di quasi tutto il partito e di tantissimi Italiani Onesti. Vieni in Veneto Gabriella
Egregio Donadi, mi dispiace ma De Magistris deve dimettersi per coerenza ed anche perchè dopo che l'IDV si è sempre battuto per far dimettere chi è inquisito, Berlusconi & C. gongolerebbero se non lo facesse in quanto si dimostrerebbe che parole e fatti divergono e poi, se non ricordo male, con le sue indagini sconclusionate e sbagliate, ha contribuito enormemente a far saltare il governo Prodi. Tra l'altro non mi sembrano minimamente paragonabili le inchieste di Mani Pulite e quelle di Why Not, Di Pietro ha lavorato con un efficiente pool di magistrati, De Magistris mi sembra voglia essere un po' troppo protagonista...
Ernè, ma fatti a fare un bel bagno al polo nord così forse le idee ti si chiariscono un pò o meglio, INFORMATI ( ....con le sue indagini sconclusionate e sbagliate...).Vai sul blog UGUALE PER TUTTI ed avrai ogni delucidazione su tutta la vicenda GIUDIZIARIA di De Magistris, sotto lo stretto profilo giuridico, ad opera di pregiatissimi Magistrati, quindi cultori del Diritto.Ciao
Cara Dina, hai ragione, ma qui c'è più d'uno che ignora (o finge d'ignorare).....:-))
Le ideologie e i fondamentalismi hanno causato lutti e povertà nella storia dell'umanità.De Magistris è stato un leale combattente nella lotta alla corruzione, non deve dimettersi.
E' stato tanto bravo come magistrato che tutte le sue inchieste sono finite nel nulla...mi ricorda molto Woodcock...
non sono finite nel nulla. Se i giornali DI DESTRA non informano, leggi anche qualcos'altro. Nemmeno quelle di Woodcock...
La verità è che furono revocate al pm De Magistris 3 inchieste: Poseidone, Why Not e Toghe Lucane. Se tu reputi illegittimi i suddetti provvedimenti allora dovresti provare che i Procuratori che le hanno avocate erano corrotti ed intendevano coprire le responsabilità di alcuni politici, come Cesa, Chiaravalloti ed  altri. Sei in grado di provarlo?
ci sono stati commenti, in queste pagine, in queste ore, che hanno chiarito qualche dettaglio che tu ignori. Oltre a scrivere scemenze a caso, ogni tanto leggi! 
La tua risposta esprime perfettamente la tua maleducazione e soprattutto la tua pochezza: una persona civile rispetta le opinioni difformi e controbatte civilmente nel merito senza offendere come fai spesso tu,  ma comprendo che da te non è lecito attendersi di più. Ora continua a parlare con i tuoi simili adeguati al tuo bassissimo livello  culturale.
le tue non sono opinioni, ma giudizi sparati senza conoscere la materia di cui si parla. Evidentemente sei talmente ignorante da non conoscere la differenza tra un'opinione e un giudizio. Lo stesso grossolano errore che commettono i politici alla Gasparri.....e un'altra cosa: io qui sono in un blog che mi appartiene, mentre tu, fascista, dei fuori posto.
Poveretto, fai sorridere...tu che mi vorresti vietare di parlare come ti definiresti, nazista rosso? Non lo vedi quanto sei ridicolo!!
Dunque Antonio Borghesi, deputato veronese dell’Italia dei Valori, scrive a Luigi de Magistris chiedendogli, praticamente, di sospendersi dal partito dopo il rinvio a giudizio per omissione di atti d’ufficio. Il vicepresidente del gruppo parlamentare Idv cita il codice etico, pontifica sulla morale e conclude con un velenosissimo: “Sono certo che saprai dimostrare la tua estraneità ai fatti ma…”. Tra le righe: intanto dimettiti e ridacci in mano in partito, poi vedremo. Se il codice etico dell’Italia dei Valori lo permette e se Borghesi non si indigna, io a questo punto sorriderei. E sorrido, perché quello di Borghesi è un attacco assolutamente scomposto e strumentale che solo i più sprovveduti possono scambiare per “eccesso di zelo giustizialista”. Ma quale zelo e quale giustizialismo. Qui si interviene in un procedimento di cui non si conosce nulla, su un caso specifico che Borghesi ignora totalmente e lo si fa disinteressandosi completamente di quello che Luigi ha fatto in quel territorio e delle possibili ritorsioni che possono venire anche dai suoi ex colleghi. Il gioco di Borghesi non è solo suo ed è molto più ampio: qualcuno vuole Luigi, me e forse qualcun altro, fuori dal partito. Per far regredire al 3-4 % l’Idv e poter gestire a circuito chiuso un partito da mezza classifica, per essere di nuovo prime donne, per non essere offuscati dalla visibilità e dal consenso degli “altri”, di “quelli che vengono da fuori”. Per rinunciare sì a quell’8% delle europee, ma essere “padroni” del partito. “Padroni a casa nostra”, spot che Borghesi conoscerà bene. Nella lettera il deputato ex leghista fa un parallelo gravissimo e di cui spero qualcuno presto gli chieda conto: “Per effetto dei tuoi attacchi – scrive a de Magistris – un nostro ex parlamentare, Americo Porfidia, solo indagato e non come te rinviato a giudizio, e per fatti privati, è stato costretto ad autosospendersi dal partito trasferendosi al gruppo misto”. Spero solo che Borghesi non sapesse cosa faceva mentre era davanti alla tastiera: Americo Porfidia è iscritto nel registro degli indagati per estorsione, pure aggravata dal favoreggiamento della camorra! Altro che fatti privati, la camorra è mafia, Borghesi, e lei omaggia Porfidia del titolo di “nostro” deputato? Ma sarà il suo, non certo il mio deputato! Poi, mi si permetterà, ma leggere Borghesi che si preoccupa del danno di immagine che subirà l’Italia dei Valori da questa vicenda è troppo: lui che viene da un partito razzista, xenofobo e secessionista come la Lega Nord, che si è dichiarato favorevole al rilevamento delle impronte digitali dei nomadi rom, anche per i bambini. Chi è dunque il vero danno per l’immagine di Italia dei Valori, riconosciuto come partito aperto e tollerante delle minoranze, che si schiera in difesa dei diritti umani e della Costituzione italiana? Un partito, l’Idv, che gli ha ridato una verginità a cui mai avrebbe potuto aspirare dopo i suoi “verdi” (accezione negativa, chiaramente) trascorsi. Borghesi dovrebbe sapere bene cosa vuol dire essere indagato e magari rinviato a giudizio, visto che nel gennaio del 1998 è stato (e non sarebbe stato) iscritto nel registro degli indagati della Procura di Verona per abuso d’ufficio e turbativa d’asta. Certo, poi fu prosciolto, ma… è il suo “ma” velenoso che gli si ritorce contro. Perfino il non certamente fan di Luigi, Massimo Donadi, ha spiegato come chi ha un passato in trincea debba aspettarsi questo tipo di provvedimenti, e che se il metro è quello Borghesi avrebbe dovuto chiedere a Di Pietro di farsi da parte o addirittura di non fondare il partito. Così sarebbe rimasto nella Lega, la stessa Lega che nel periodo 1996/97 avrebbe creato un’associazione a carattere militare con lo scopo di organizzare la secessione del Nord dal resto d’Italia. Borghesi in quegli anni era nella Lega o sbaglio? Sono certa che il presidente Di Pietro prenderà una posizione chiara e definitiva a difesa di Luigi e della sottoscritta, anche in considerazione dei violentissimi attacchi che ci sono stati rivolti durante l’esecutivo nazionale del partito. Ricordo che fu proprio Di Pietro a volerci fortemente nel suo partito, a chiederci di aiutarlo a renderlo un partito diverso dagli altri, a chiederci di dargli un’anima. E questo ora è il prezzo che qualcuno vuole farci pagare. Dopo Luigi, mi chiedo, la prossima sarò io? No, io non lascerò che il Borghesi di turno mi “impallini” alla prima occasione utile per tornare ad avere un “partito-orticello” in cui pascolare in una deliziata attesa del nulla. O della pensione. Io non difendo Luigi per partito preso, ma perchè l’ho conosciuto quando ancora era magistrato e quando ancora nessuno si occupava delle ingiustizie che stava subendo. Per anni ci siamo dati del “lei”, ho conosciuto il suo rigore morale che lo portava persino ad evitare di salutare e dare confidenza alle persone che lavoravano a sua tutela, per esempio raccogliendo firme. No, non è una difesa, ma un gesto obbligatorio e necessario, perché non basta soltanto opporsi alle ingiustizie, ma evitare che tocchino gli onesti. Se la politica deve essere con la famigerata “p” maiuscola e fatta con i sentimenti migliori, io mi metterò ora e sempre di traverso agli attacchi di Borghesi e dei suoi amici ai danni del collega, dell’amico, dell’uomo Luigi de Magistris, attacchi vergognosi provenienti da un’area ben precisa per per fortuna autoevidente del partito..:
beh, è vero, qui Borghesi ed altri, questi che prima giocano con una casacca di un colore poi passano di colpo nella squadra che 'paga' meglio, non possiedono l'etica giusta per valutare chi invece la possiede. IdV inglobba in se punte di diamante come Di Pietro, Donadi, te, De Magistris e poi un corollario di validissimi volenterosi puliti e attivi militanti che credono nei principi di onestà legalità giustizia solidarietà; in mezzo però si mimetizzano (dietro ai cespugli) ex verdi-padani, ex-cd, ex-pd, ex..ex...exxx....insomma transfughi da altre case trombati o 'sgamati' colti con le dita nella marmellata come piace dire Di Pietro, gente che di moralità e rigore etico ha ben poco da insegnare agli altri e bene farebbe (visto che è stato miracolato e sta ancora in qualche partito) a tacere per carità umana. C'è chi ha pagato sulla propria pelle situazioni drammatiche e chi invece pensa di dettare regole solo perchè un suo amico, questa volta sospettato di fatti ben più gravi e con un ruolo attivo, fosse stato costretto ad allontanarsi dal rifugio economico che rappresenta il partito.Perchè la visione di questo Borghesi mi pare sia questa: un affare economico per pochi
Odio i commenti scritti da anonimi, anche se si definiscono PERPLESSI - MA - ecco l'ho detto questo MA - per dire a Perplessa che condivido al cent per cento, essendo incapace di esprimere, come te quello che sento. Non quello che so, perché non so nulla del passato di molti politici, essendo rientrato da un po più di due anni, da un lungo soggiorno all'estero di circa 45 anni.Di conseguenza ringrazio, chi ha scritto questo post.egidio guarino
La parola odio è esagerata, sproporzionata e fuori luogo in un contesto come questo. Presuppone un sentimento forte e un coinvolgimento emotivo esplosivo, lasciamo stare, per una sciocchezza quale come firmarsi in un blog politico. Ci sono rimasta malissimo per la lettera di Sonia Alfano, mi auguro che siano solo tensioni passeggere e che nel partino non ci siano troppi personalismi, nè lotte intestine, nè protagonismi di nessun genere. Ci sono rimasta male.
Non facciamoci del male. Penso che la storia di ciascuno parli per sè. Siamo un partito di legalitari non di giustizialisti. Continuamo ad usare il buon senso.
  Caro On. Donadi, sul blog dell’On. Borghesi scrissi, come primo commento, il seguente :
11. Se avessimo i testi esatti ...-  -  -  -  -  -  -  - Scritto da , il 08-11-2010 22:59  -  -  -  -   Caro On. Borghesi,   bisognerebbe poter leggere il testo delle “indagini ordinate” dal GIP,   (circa collusioni tra altri magistrati)   ed il testo del rifiuto del “rinviato a giudizio” a “compiere un atto del suo ufficio”   (fu un rifiuto scritto protocollarmente,   o un diniego orale ?).   -  -  -  -  -  -  -   Riguardo all’intervista di “un quotidiano” è indispensabile averne il testo completo,   o meglio un registro AUDIO delle parole dell’intervistato,  perchè le apparenti risposte alle probabili stoccate del giornalista   possono aver travisato la realtà del pensiero di De Magistri,   che non ci è mai sembrato sprovveduto per rispondere a dovere.   Segnala 
  • Quanto a se De Magistris debba o meno rinunziare alle sue cariche attuali ritengo, senza aver ancora letto il suo blog, che conviene lo faccia, perchè –come a sua volta rinunziò il nostro presidente ADP– ne verrebbe avvantaggiata la sua fede in sé stesso. 
  • Non importa «lasciare sguarnite» importanti posizioni, verranno presto ricuperate. 
  • Ora il fatto di non trovarsi d’accordo con l’On. Borghesi non dovrebbe portare nessuno a dimenticare –per esempio scrivendo « quel tale On. Borghesi»– il grande lavoro da lui fin qui svolto con intelligenza e passione nelle Commissioni e nel Parlamento. 
  • Cordiali saluti. Carlo Mascarino ( Referente IdV per l’Argentina ). 
 
Sono fondamentalmente d'accordo con quanto afferma Donadi. Il Codice etico dovrà essere un po' modificato. Scrivo "dovrà" perché ora, con il caso De Magistris in corso, non lo si può fare. Dovrà essere fatto IMMEDIATAMENTE dopo l'uscita della sentenza di I grado.Per il momento la dirigenza dell'IDV (o come si chiama) potrebbe riunirsi in seduta PUBBLICA e prendere in esame la possibilità di sospendere il codice etico in quella parte dove sanziona cose come quella accaduta a De Magistris. Dico questo perché, ancor prima che l'IDV, sarebbe l'Italia, un paese dove con le menzogne chiunque può accusare chiunque e farla franca (o comunque essere sanzionato con notevole ritardo), a subire un notevole danno di immagine; ma ancor più sarebbe la legalità a subire un danno poiché una persona onesta dovrebbe sospendersi dal partito (piccolo danno temporaneo) e, in questo specifico caso, dimettersi dall'incarico di presidenza di una importantissima commissione europea (danno molto ma molto maggiore e quasi certamente irreparabile).Tali azioni si dovrebbero intraprendere solo dopo la sentenza di I grado e concludersi con l'espulsione dopo l'eventuale Cassazione (ovviamente in caso di condanna). Se, però, dal comportamento del soggetto si dovesse evincere una volontà dilatoria dei tempi, si potrebbe procedere, dopo un paio di richiami, all'espulsione. Per ultimo sono convinto (sulla base di un ragionamento logico che per brevità non espongo) che De Magistris sarà assolto con la formula "... il fatto non sussiste" o "... perché non ha commesso il fatto". ------- Avviso al WebMaster: scrivo i post divisi in paragrafi ma dopo l'invio compaiono sul sito formattati in un unico paragrafo. Correggete please (uso Mozilla Firefox ver. 3.6.12) ------ 
L'IDV ha sempre sostenuto l'impossibilità di candidare alle elezioni non solo i condannati ma anche gli indagati: se è davvero coerente deve applicare questo principio anche contro De Magistris; in caso contrario gli esponenti IDV rinnegherebbero a mio avviso il proprio codice etico e si dimostrerebbero incoerenti, censori fasulli e moralisti a corrente alternata.
caro gugly, lasciamo stare le stronzate degli iddivvini, parliamo di cose serie.Ho una domanda da farti, alla quale solo tu, che hai certi requisiti, puoi rispondere.l'altra sera ho visto alla TV quella gnocca meridionale che si chiama nunzia di girolamo.assomiglia molto al tuo concittadino, il cugino brutto di franco gasparri. ti spiego perchè:entrmbi hanno gli occhi pallati; entrambi sono di forza italia; entrambi sono meridionali; entrambi ridono come cretini; entrambi parlano senza collegare il cervello (ma solo perche ne sono privi); entrambi sono attratti dagli uomini, uno li va a cercare in via gradoli, pagandoli, l'altra li va a cercare a villa certosa, magari facendosi pagare, forse in natura.dati tutti questi elementi in comune, caro gugly, dovresti dirmi se questi 2 non sono fratelli gemelli. lo so che hanno cognomi diversi, ma sai potrebbe esserci stato qualche furto suinino nella culla. gugly, aspetto una tua risposta, e se non ci riesci, puoi sempre chiedere aiuto a quel prete pedofilo di tuo padre, potrebbe avere avuto qualche confidenza in confessione.gugly, sono sicuro che la tua risposta sarà alla tua altezza, l'unico inconveniente, per te, è che io non  ti pago per scrivere. ti raccomando, non fare molte assenze dal blog, resterei privo di interlocutore.   quelli di idv, sono troppo puristi, l'italia ha bisogno di gran maialoni, come noi!
perchè non proponi il codice etico a quel covo di furfanti del tuo partito???? 
I farabutti abbondano anche a sinistra, non dare lezioni che non sei titolato e rispondi nel merito senza abbaiare: chi ha proposto il divieto di candidare parlamentari indagati, imputati e condannati, chi, se non il tuo capo Di Pietro? Allora che vuoi da me, prendetevela con voi stessi SE VI IMPICCATE CON LE VOSTRE STESSE REGOLE DEL CAZZO CHE MANCO VOI VOLETE APPLICARE!!!!
al posto di De Magistris, ti risponderei: VOLENTIERI, SUBITO DOPO BERLUSCONI, DELL'UTRI, COSENTINO, MARONI...................MA PERCHE' QUELLI COME TE NON PENSANO A DISBOSCARE PRIMA IN CASA PROPRIA?????
Tu spiegami perchè quelli come te cambiano radicalmente opinione quando è indagato o rinviato a giudizio qualcuno dell'IDV, trovate mille giustificazioni, tirate fuori storie di complotti mentre con gli avvesari siete implacabili...ma che voi dell'IDV siete speciali????Spiegami piuttosto perchè De Magistris fu trasferito e perchè TUTTE, SOTTOLINEO TUTTE, LE SUE INCHIESTE NON HANNO FINORA PRODOTTO UNA SOLA CONDANNA MA SOLO CENTINAIA DI ASSOLUZIONI!!!!
MA TU NON ERI GARANTISTA???? BEH??? ORA HAI CAMBIATO OPINIONE??
prima di parlare, informati meglio sugli esiti delle inchieste che De Magistris aveva iniziato, e che gli furono scippate. Non sparare sentenze ignorando di cosa si parla. In ogni caso, il "reato" per il quale dovrà rispondere, è ben poca cosa rispetto alle collusioni con mafia e camorra di cui sono accusati o CONDANNATI i tuoi referenti. IO SONO DALLA PARTE DI DE MAGISTRIS, e non cambio idea. Tu sei dalla parte di DELL'UTRI? mi spiace per te. Tra i due non c'è paragone.
Io vi aspettavo al varco, ho avuto la risposta che prevedevo: VOI DELL'IDV SIETE I PRIMI A NON ESIGERE IL RISPETTO DEL CODICE ETICO CHE VOI STESSI VI SIETE IMPOSTI!!! Siete garantisti solo nei confronti dei vostri paladini, rispetto agli altri siete implacabili censori, per questo siete solo parolai incoerenti e ridicoli: io affermo che De Magistris si debba dimettere NON DAL MIO MA DAL VOSTRO PUNTO DI VISTA, SULLA BASE DEI VOSTRI FERREI PRINCIPI.Per quanto mi riguarda, ritengo che non debbano essere candidati solo I CONDANNATI CON SENTENZA PASSATA IN GIUDICATO: qualsiasi altra opzione sarebbe INCOSTITUZIONALE IN QUANTO CONTRASTANTE COL PRINCIPIO DI PRESUNZIONE DI INNOCENZA DI CUI ALL'ART.27 DELLA COST. IN QUANTO SI POTREBBE ESCLUDERE UN CANDIDATO INDAGATO O IMPUTATO MA CHE SUCCESSIVAMENTE VIENE ASSOLTO E QUESTO E' GIURIDICAMENTE E MORALMENTE INACCETTABILE.
  • Calderoli-------Lodo salva Lega----------------------------------------non si dimette
  • Bondi-----------crollo Pompei--------------------------------------------non si dimette
  • Berlusconi-----la lista è infinta------------------------------------------non si dimette
  • Masi-----------tutti i giornalisti contro----------------------------------non si dimette
  • E questi saranno un decimo della lista completa!!
 
Caro Donadi e care amiche/i  IDV,"De Magistris è stato rinviato a giudizio"  significa che un giudice, per quanto ha valutato, pensa che  è meglio  fare il giudizio a De Magistris. I giudici lo fanno sempre quando hanno anche un minimo sospetto od incertezza e fanno bene, usano il massimo dello scrupolo di coscenza che non vuol dire nulla se non che il giudice preferisce fare il massimo di chiarezza. Non è quindi una certezza e comunque è meglio fare il procedimento con tutte le accuse e le difese del caso per non avere dubbi e certamemnte poi alla fine sarà chiaro per tutti: poi se De Magistris verrà condannato dovrà certamente dimettersi o sospendersi dall'incarico.Dobbiamo però tenere presente i tempi bui in cui viviamo per colpa del plurindagato e salvato Berlusconi Silvio che per salvare la propria pelle è capace di tutto e di accusare anche i santi!!!Inoltre io sarei dell'avviso che bisogna sempre vedere di che tipo di reato si tratta: può infatti essere guardato male e sospeso chi viene processato perchè ha parlato male di qualche farabutto? Può essere sospeso chi ha dato un calcio sul sedere a qualche farabutto? Può essere sospeso chi ha detto una ingiuria od una offesa contro  qualche farabutto? Può essere sospeso chi risulta vittima di qualche astruso complotto politico o anche mediatico?Va invece certamente sospeso chi ha rubato, ha truffato, ha ingannato, ha diffamato le persone per bene, le nostre istituzioni, chi ha detto falsità gravi sulle persone, ecc.I cosiddetti reati sono di vari tipi e secondo me è in questi casi è necessario, ed oggi più che mai, valutare attentamente i fatti prima di dare un giudizio magari in modo astratto o confuso.Tanto mi premeva dire e  invio a tutti i miei cordiali saluti.Rinaldin Franco 
c'è anche un altro elemento. nella vicenda di de magistris forse il giudice ha fatto anche un'altra valutazione: vuoi vedere che se assolvo de magistris, questo di lecce mi denuncia pure a me, come ha fatto con tanti altri magistrati?
Io penso che il problema attuale di IDV sia la necessità di  applicare con inflessibilità il codice etico soprattutto  nella selezione dei dirigenti e nella gestione del partito a livello locale. A livello nazionale ed europeo il codice etico va considerato invece con maggior attenzione soprattutto in riferimento alla gravità del reato commesso o presunto, se no l'IDV va a rotoli.
Senza offesa per una persona che non conosco (Borghesi), ma trovo la posizione sua e di quei pochi al seguito verso De Magistris (che conosco e di cui ho grandissima stima) strumentale e decisamente ridicola.Donadi, De Magistris, Di Pietro, Orlando, Alfano sono il vero patrimonio irrinunciabile di questo partito.Borghesi torna nella Lega NordFabio
Ora che ho avuto un pò di tempo, ho letto ciò che scrive in merito De Magistris (ne parla diffusamente e con dovizia di particolari sul suo sito), e ciò che viene affermato da Borghesi. Sinceramente mi sembrano davvero questioni di "lana caprina". Per chi mastica un pochino di diritto, è davvero una sciocchezza! Anche se fosse (ma ho parecchi dubbi), si tratterebbe di poca cosa....Allora, mi permetto di dare qualche suggerimento
  • se temete il mettersi in moto della cosiddetta "macchina del fango", cominciate male. La macchina del fango si muove apposta per cercare di isolare le voci scomode. Ed è proprio quello il momento in cui bisogna avere la capacità di distinguere le cose serie dalle stupidaggini. A chi, un domani, dovesse rinfacciarvi di non aver preteso le dimissioni di  De Magistris, avete una lista lunga due chilometri di personaggi politici che avrebbero dovuto dimettersi ben prima di De Magistris, e per cose ben più gravi.....da parte di TUTTI gli schieramenti politici
  • sul territorio TUTTO si dovrebbero applicare criteri simili. Quindi, non capisco l'accanimento su De Magistris, piuttosto che sulle tante "cellule" di malaffare che vengono denunciate, anche sui nostri blog, appartenenti, ahimè, all'IDV. Per evitare di prenderci in giro da soli, bisogna stare attenti: anche nelle periferie si vota. L'orientamento (che poi porta voti alle elezioni politiche) si forma nelle zone in cui ognuno vive! E se nella mia città, o provincia, o regione, io ho un pessimo esempio di gestione della "cosa pubblica" da parte di una certa organizzazione politica, quando vado a votare per gli organismi centrali, potrei decidere di "punire" quel partito.....spero di essere stata chiara su questo punto, che mi sembra basilare.
  • De Magistris sta facendo un lavoro mirabile al parlamento europeo. Zittire la sua voce, mi sembra davvero autolesionistico. 
  • Visto che l'on. Borghesi ha tanta voglia e buona volontà, perchè non lo incaricate di fare "pulizia" nelle zone periferiche? 
 
Condivido il commento di Maria.Quella di De Magistris è sicuramente una voce scomoda,ma cadere sotto il fuoco amico è davvero da stoltiIn un momento come questo sollevare questioni pseudo etiche morali non mi sembra il caso.Lasciamo fare alla giustizia il proprio corso Se penso ai trascorsi leghisti dell'on.Borghesi non faccio salti di gioia.......
Sono convinto che il codice etico di IDV vada modificato, prevedendo le dimissioni da incarichi pubblici, solamente in caso di conferma di un reato, attestata dalla sentenza emessa nel primo grado di giudizio, ferme restando le regole già stabilite per tutti gli altri casi (richiesta di adesione al partito, candidatura, ecc.). Se così non fosse  si consentirebbe a chiunque  avesse l'esclusivo interesse di danneggiare un partito, di poter raggiungere il suo scopo denunciando, per reati inesistenti, i personaggi di maggior spicco del partito stesso.Grazie.Maurizio de Colle