GOVERNO TECNICO: SI O NO?

Le fibrillazioni all’interno della maggioranza aumentano giorno dopo giorno. Ormai tra Berlusconi e Fini è guerra aperta. La maggioranza, intesa come coesione e condivisione di un progetto, non c’è più ma non per questo il governo cadrà, o comunque, cadrà subito, perché il governo Berlusconi non è mai stato tenuto insieme da un progetto politico ma solo da interessi e ricatti reciproci tra Berlusconi e Bossi. Per questa ragione, anche se una caduta del governo è, a questo punto, possibile non la ritengo all’ordine del giorno. Tuttavia, l’ipotesi che questo governo cada e che ad un certo punto della legislatura si profili il bivio tra l’immediato ritorno alle urne ed un governo “tecnico a tempo”, non può più essere esclusa. Come io la penso sui governi tecnici e sulle maggioranze trasversali lo dico, credo, con chiarezza, nell’intervista rilasciata ieri a “Il Fatto quotidiano” che riporto di seguito. Credo tuttavia che tra un principio generale ed astratto e la valutazione di un caso concreto ci debba stare in mezzo un’attenta valutazione. Lo chiedo dunque a voi: tra elezioni immediate, con questa legge elettorale e con questa Rai, e con Berlusconi dall’altra parte,  ed un governo tecnico che, in un anno e mezzo cambi la legge elettorale, approvi una seria legge sul conflitto di interessi, cancelli le leggi ad personam e deberlusconizzi la Rai (come auspicava ieri Flores d’Arcais dalle colonne de il Fatto) cosa dovrebbe fare Italia dei Valori, sapendo che un simile, per quanto ipotetica, maggioranza non potrà mai fare a meno dei numeri dell’Udc e dei finiani? Fatemi sapere cosa ne pensate.

Ecco l'intervista al "Fatto Quotidiano".

Nessun Governo tecnico e nessun accordo con pezzi dell’attuale maggioranza. Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera, non è d’accordo con la proposta del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani (“Se il Governo non ce la fa, dobbiamo pensare a qualche altra ipotesi”).

Onorevole Donadi, il governo è arrivato al capolinea? Non credo, anche se il conflitto tra Fini e Berlusconi è vero e profondo. Il premier è un corruttore a tutti i livelli, e quindi anche della politica. Dunque, se dovesse rompere con Fini, userebbe le armi della persuasione per ridurre le perdite dei parlamentari. Non vedo crisi dietro l’angolo.

Allora la maggioranza tiene? Non vedo una sua deflagrazione. Ma è evidente che si sta avvitando su se stessa ed è in uno stato sempre più confusionale. Ma la crisi di questa maggioranza  non significa crisi di governo.

Bersani ha dichiarato che bisogna pensare  a qualche altra ipotesi se il governo non ce la fa, tendendo la mano a Lega e finiani. Voi siete d’accordo? Crediamo che oggi il centrosinistra farebbe bene a ricostruire il suo fronte, che è sfrangiato e frantumato. Individuiamo la nuova leadership del centrosinistra, ma senza inseguire Fini, l’Udc o altri. Con le manovre di Palazzo il consenso che si ottiene è inesistente. Per questo c’è una grande perplessità dell’IdV di fronte a questo tipo di progetti.

Quindi non entrereste in un governo tecnico? I governi tecnici, per quanto ci riguarda, spesso sono antidoti peggiori del male. Oggi pensiamo che si debba rimettere in campo un progetto vincente, invece di inseguire progetti di maggioranze alternative che noi oggi non vediamo. Solo il voto è un principio per stabilire una maggioranza.

Sono possibili le elezioni anticipate? E’ uno scenario che esiste sempre in questa legislatura, visto che si basa su un doppio e reciproco ricatto tra Berlusconi e Lega. Casomai venisse meno, il voto è dietro l’angolo.

Franceschini ha dichiarato che il Pd è pronto a votare gli emendamenti dei finiani al ddl sulle intercettazioni. Potreste farlo anche voi? Noi faremo una valutazione di merito. Crediamo che questa legge sia inemendabile, sia un tale obbrobrio che non si può migliorare. Ma se ci sono singoli emendamenti per limitare il danno ben vengano.

Anche in questo caso, l’apertura di Franceschini ha una valenza politica più generale… Ma per noi ci sono e ci saranno in Parlamento solo questioni di merito.

Cosa dovrebbe fare Napolitano? Sta facendo le cose giuste: ha richiamato la maggioranza al rispetto del principio costituzionale su manovra e intercettazioni. Poi però è evidente che le scelte tecniche spettano alla maggioranza: il Presidente valuta in merito alla congruità alla Costituzione.

Che tipo di opposizione farete allora? Continueremo con la nostra opposizione. Al di là del mare di sciocchezze interessate che vengono dette sull’opposizione dell’IdV, noi non facciamo sconti. E sulle intercettazioni faremo una guerra senza confine in Parlamento.

da "Il Fatto Quotidiano" - di Wanda Marra - 4 luglio

Commenti

Gradevole l'editoriale di Scalfari su "la Repubblica". Ve lo propongo: http://www.repubblica.it/politica/2010/07/11/news/la_cena_di_vespa_per_sedurre_casini-5508353/  

DaLorsignori di Il Congiurato 

  • La calma di Fini e l’accordo prematrimoniale con Silvio

Come mai ogni volta che Berlusconi minaccia Fini di sfaceli e sfracelli seguono scelte del tutto opposte: come, ieri, le dimissioni di Brancher pilotate dal premier, proprio come aveva chiesto l’ex leader di An? E qual è il segreto della calma olimpica che il presidente della Camera ostenta proprio mentre il premier lo minaccia (a mezzo stampa) di espulsione o tenta di sottrargli, con una campagna meticolosa di “convincimento”, alcuni dei suoi seguaci? Da quel che si dice a Montecitorio il carattere algido della terza carica dello Stato non è una spiegazione sufficiente. La spiegazione del mistero va piuttosto cercata nelle regole che stanno alla base della nascita del Pdl, cioè in quelli che potrebbero essere definiti gli “accordi prematrimoniali” tra Silvio e Gianfranco. Sono intese contenute nell’atto costitutivo del Pdl, depositato il 27 febbraio 2008 presso il notaio di Civitavecchia Paolo Becchetti. Un testo che i finiani considerano una sorta di assicurazione sulla vita. Per diversi motivi. Perché è il documento nel quale si evince che Berlusconi e Fini sono “fondatore” e “cofondatore”, anche se nel testo sono indicati come “presidente” e “vicepresidente” (quest’ultima carica poi è scomparsa nello statuto, ma gli uomini del presidente della Camera la considerano comunque valida ai fini dell’articolato depositato dal notaio). E perché, come richiamato anche nella sesta norma transitoria dello statuto vigente del partito, fino allo svolgimento del secondo congresso resta valido (per le candidature e per la presenza all’interno degli organi statutari) il principio di ripartizione del 70% a Forza Italia e del 30% ad An. Inoltre l’”accordo prematrimoniale” individua i rappresentanti legali del Pdl nelle persone di Rita Marino, la fedelissima e principale collaboratrice politica di Fini, e Sestino Giacomoni. E stabilisce che l’associazione potrà essere sciolta per volontà unanime degli associati. E che, in caso di scioglimento, il simbolo non potrà essere oggetto di uso da parte di nessuno degli associati (nemmeno se si chiama Silvio Berlusconi) a meno che tutti non si dicano d’accordo per iscritto. In definitiva, la minacciata espulsione dal Pdl non solo pare improbabile politicamente (come il caso Brancher dimostra) ma, soprattutto, è priva di fondamento dal punto di vista giuridico. Ed ecco la calma olimpica di Fini.06 luglio 2010http://www.unita.it/rubriche/lorsignori/100829

Se il governo cadesse, e siamo in molti a sperarlo, sarebbe poco auspicabile indire nuove elezioni con l'attuale legge.  Nessuno è abbastanza forte per contrastare una campagna pubblicitaria di Berlusconi su tutti i canali TV.  Prima bisogna modificare la legge elettorale e restituire ai cittadini il loro diritto di scelta non solo del partito, ma dei singoli candidati (non vogliamo mica un altro Dell'Utri & co.!!!). Per cui ben venga un "governo tecnico", anche con i Finiani, perchè no, mentre mi piace meno l'UDC troppo legato ai Caltagirone.  E speriamo che intanto venga fuori una nuova coalizione con l'IDV, Sinistra Ecologia e Libertà e le frange del PD che fossero interessate. Speriamo che qualcuno abbia imparato che gli elettori vogliono persone nuove, pulite, con idee innovative (vedi Vendola e Renzi).

Hai detto giustamente, "se il governo cadesse..." In caso contrario si deve respingere con forza qualsiasi proposta di cambi di maggioranza, governicchi tecnici o di larghe intese STILE PRIMA REPUBBLICA auspicati dai Di Pietro e Casini di turno. Chi vince le elezioni deve governare, altrimenti si torna al voto, non ci sono altre soluzioni, io la pensavo allo stesso modo anche quando governava Prodi.

ancora una volta, quest'incapace che ci governa si appresta a chiedere la "fiducia". stavolta sulla manovra economica. nonostante le proteste dell'opposizione, il malcontento delle regioni, il dissenso di parecchie categorie di lavoratori, il numero elevato di emendamenti presentati dalla stessa maggioranza, "ghe pensi mi", coi suoi modi autoritari, ha deciso di "blindare" la sua coalizione per evitare colpi di coda verso un provvedimento che non ha nulla di equo in modo da prevenire altre seccature dopo "l'affaire" brancher. il fatto che non voglia che si discuta su eventuali modifiche, la dice lunga sul motivo per cui essa deve essere approvata così com'è. "i tagli maledetti", di cui parla il segugio letta, evidentemente, vanno difesi a tutti i costi!! dunque, che ci dicano il VERO motivo di tanto improvviso rigore (imposto ai soliti fessi, mentre palazzo ghigi spende e spande) e evitino di dire la solita lagna del "pericolo grecia". infatti, io credo che la situazione italiana sia ben più avversa di come ci è stata raccontata e cio' al di la' della crisi mondiale in corso. il problema reale è rappresentato dalle politiche economiche di questa dx che invece di incentivare lo sviluppo e la crescita, ha preferito difendere gli interessi economici di "pochi", di quelli che "distruggono" l'economia, quelli che viziano i mercati, perchè la loro azione è di tipo speculativo-affaristico-corruttivo-evasivo ovvero "guadagnare quanto piu' possibile in breve tempo", fregandosene altamente delle regole, delle leggi, dei diritti altrui, specie dei lavoratori.......d'altronde, lo scudo fiscale cos'è? è lo strumento piu' indicativo del degrado di un modello economico (liberismo), del degrado etico degli operatori, dell'ingiustizia socio-fiscale esistente nel ns paese. capisco che berlusconi mira allo smantellamento socio-economico-istituzionale dello Stato visto che il suo progetto è quello di sottometterlo ai suoi voleri per ragioni esclusivamente personali, ma spero che questa pericolosa "marcia" sia bloccata quanto prima!!!

Aggiungo solo,Stefy,ke la superiorità numerica della maggioranza è tale da annullare ogni bisogno di fiducia e di prepotenze....Il solo nome a questo è viltà

Sono d'accordo con quanto dice Stefy, d'altronde dice quanto tutti sanno. Il problema è cosa fare quando questo governo cadrà.  Con un governo tecnico potremo avere la certezza che venga modificata la legge elettorale e promulgata finalmente la legge che regola il conflitto di interessi? Perchè se così non fosse sarà inutile andare a nuove elezioni.  Ci sono ancora troppe frange di elettori che NON leggono MAI un giornale, che non sanno cos'è Internet, che si bevono tutte le frescacce che vengono quotidianamente impartite dai vari TG e "programmi culturali" a base di culi e tette.  Ho sentito dire più di una volta da benpensanti, riferendosi al Presidente del Consiglio "ma poverino, lui lo fa per noi, è così ricco che potrebbe starsene su un'isola dei Caraibi invece di faticare tanto" Il problema è che non c'è ancora andato!

Si a un governo per la difesa della Costituzione.http://www.facebook.com/pages/Ferdinando-Imposimato/161361346749#!/note.php?note_id=204680575749&id=161361346749&ref=mf

Questo governo non può continuare a svolgere un'attività legislativa avendo messo come primo punto all'ordine del giorno la salvaguardia dei propri interessi personali. Abbiamo un premier e una classe politica non più credibili. E che non siano all'altezza del compito lo dimostra lo sfascio e il deserto che hanno creato intorno riducendo una nazione a pezzi. Non voglio Berlusconi, ma mi rifiuto di andare a votare con questa legge elettorale. La vera riforma è questa. La si faccia e si vada immediatamente alle urne, altrimenti il nano feroce rischia di nuovo di essere eletto per strombazzare poi ai quattro venti che il suo consenso elettorale proviene dalla maggioranza degli italiani.

 ·                E concordo con le ragioni di < maria b. (non verificato) il Lun, 07/05/2010 - 16:48 > -  A proposito, mi piacerebbe che si uscisse dagli anonimati (io per esempio sono chi dico di essere, sono di classe 1935, emigrato in Argentina, DNI 18582891, Tel. 0054 221 4864367, ingegnere in costruzioni U.N.L.P., in pensione dal 2005). – Orbene, “Maria b” dice che il governo non cadrà, perchè farà rientrare Fini nei ranghi, e continuerà a dire che tutte le specie di opposizione sono complotti di comunisti (in modo che gli alleati vorranno differenziarsene).   Poi ricorda i governi tecnici anteriori, le larghe intese, l’incomprensibile scrutatore non-votante (ancora bambino). –  Quindi dice lasciamoli fare i loro emendamenti di legge (ci penserà il Presidente della Repubblica a dichiararle anticostituzionali)  –  Infine il popolo italiano, che non è tanto ottuso da non avvertire la crisi e non rendersi conto delle leggi ad personam per continuare a farsi gli affari suoi, aprirà gli occhi (e quindi riempierà le piazze). – Brava, “Maria b” !!.               

avranno mai gli elettori la possibilità di scegliere anche un governo tecnico? E' comunque necessario dare un taglio al vecchio se si vuole discontinuità

No

Non siam pronti rimaniamo all'inferno ( anch'io farei qualsiasi cosa per far cadere questo governo) se però 10-15 anni di malgoverno e caduta libera dell'Italia vengono rimpallati mettiamo da un governo tecnico dove un 1% è di sinistra, faranno ricadere tutti questi 15 anni incolpando la sinistra( bel ricordo il martirio di Prodi).Eh no! Rimango all'inferno fino a quando tutti capiscono e loro si assumono le loro responsabilità.E comunque già sono entrati nella Storia nella maniera più infame.Prima o poi pagherete tutto e pagherete caro!

 Mangano eroe, Dell'Utri supereroe - Marco Travaglio http://www.youtube.com/watch?v=Tk1jmeXpO30

è come domandare se è meglio il mal di pancia o la diarrea, mancano i numeri per fare l'unica cosa da fare: un governo di onesti

è come domandare se è meglio il mal di pancia o la diarrea, mancano i numeri per fare l'unica cosa da fare: un governo di onesti

  • A dire il vero sono abbastanza scettica riguardo all'imminenza di una crisi di governo. Credo che Sua Emittenza, forte anche dei SUOI giornali e delle SUE televisioni (compresa quella pubblica), stia facendo la "voce grossa" per far rientrare FINI & co. nei ranghi. In fondo, è lo stesso sistema che ha adottato per ridurre al mutismo e all'inerzia la sedicente opposizione. (tranne l'IDV, s'intende) Ha sbraitato da tutte le parti, in tutte le salse che l'opposizione è pregna d'odio (lo si dice continuamente anche qui); che l'opposizione non è dialogante (volendo significare che l'opposizione si oppone! ohibò!); che i magistrati e i giornalisti sono tutti comunisti (ma dove li vede tutti 'sti comunisti, poi????) etc etc in questo modo, è riuscito a convincere tutti (non solo i suoi elettori, bensì anche TUTTI gli altri), che per essere "riconosciuti" da questo governo, l'opposizione deve seguire le regole dettate dal governo di maggioranza! Un assurdo apocalittico!
  • I governi tecnici, per il ricordo che ne ho, non sono una gran trovata. Pessimo fu quello di Amato, appena decente quello di Dini. Le "larghe intese".......sarò malpensante, eccessivamente diffidente, ma....mi sanno di "inciucio". E poi...con chi la si farebbe questa larga intesa? Ad esempio, leggo che "lo scrutatore non votante", sarebbe favorevole alle larghe intese, ma senza IDV....sarebbe favorevole ad una coalizione, ma non con quell'ammasso che era l'ULIVO dell'altra volta, ma non è disponibile ad essere utilizzato da Berlusconi. Francamente, ho rinunciato a cercare di capire cosa ha in mente quest'uomo. Forse nemmeno lui ha deciso cosa fare da grande.Mi piacerebbe poter modificare la legge elettorale prima delle votazioni. Non so se in queste condizioni vi si riuscirebbe.
  • Detto tra noi, considerato che il governo NON sta per cadere, e che continuerà a lavorare ad personam, ad aziendam, etc etc.....lasciamoli fare....nel senso: NON stiamo a discutere, ad esempio, sugli emendamenti di leggi del cavolo, che vanno respinte e basta. Le approvano? Bene: poi vedremo se saranno costituzionalmente legittime. Continueranno a farsi gli affari propri, mentre la crisi economica sarà sempre più devastante. E La Lega sarà sempre più deludente agli occhi dei suoi. Continueranno con l'opera di delegittimazione di tutte le più alte cariche dello Stato. (Ora è la volta del buon Napolitano: nemmeno la gratitudine per tutte le firme che avrebbe potute evitare!!!!!!) Ma davvero crediamo che il popolo italiano sia così maledettamente OTTUSO da non vedere? Da non avvertire le difficoltà (sempre più evidenti ed innegabili) della crisi? Da non rendersi conto che il premier si è tenuto fuori dai processi non per governare, ma per continuare a farsi gli affari suoi? Vogiamo dare un pò più di fiducia agli itailani? Alla capacità di "aprire gli occhi"??? C'era una volta Berlusconi con un 40% (ho arrotondato MOLTO per eccesso, sommando lega e AN), ma....oggi? Ma davvero vogliamo credere ai sondaggi di mediaset?
  • In tutto questo, mentre loro continueranno a farsi del male da soli, NOI cominciamo a mettere mano ad un vero programma alternativo, con compagni di viaggio credibili.  Senza sconti, e senza turarsi il naso. Ad esempio, in questa fase di grave decadimento etico e giuridico mi preoccupererei soprattutto della "trasparenza" di eventuali candidati da proporre.

Infine, cercando un accordo il più possibile condiviso da TUTTI, puntare su un leader CAPACE  e sostenerlo TUTTI assieme. Senza se e senza ma. Senza coltellate alle spalle. 

Io credo che l'unico modo per sbarazzarci di Berlusconi ora sia un governo tecnico. L'Italia è sull'orlo di una crisi economica e democratica senza precedenti e vanno bene i casini e i Fini se questo è l'unico modo per toglierci dai piedi Belusconi. Vi rendete conto che stiamo rischiando che con il ddl intercettazioni di mettere il bavaglio alla stampa? Altro che regime. Bisogna agire subito e se si va a nuove elezioni di certo il centrosinistra non vincerebbe!!

la penso allo stesso modo perfettamente d'accordo 

Ah

Quindi no alle elezioni perchè c'è la concreta possibilità che vinca B.Ah!Quindi siamo all'inferno e voi mi dite che non c'è possibilità che la maggior parte delle persone se ne sia accorta.Ah!Quindi meglio il palliativo governo tecnico che le elezioni.Ah!Quindi il male minore il governo tecnico e il male maggiore le votazioni!Ah!Quindi continuiamo a temere la forza di questo 'pseudo-partito' e cercare altre vie.Se abbiam paura di andare alle votazioni di strada ne abbiam fatta zero!

hai ragione perplessa, se il motivo della costituzione di un governo tecnico è la paura di andare alle elezioni...beh, stiamo freschi.....tra l'altro non viene affatto considerata la contro-reazione che avrebbe berlusconi il quale non starebbe di certo alla finestra a guardare che i suoi progetti eversivi sfumino e darebbe battaglia senza esclusione di colpi.... 

On. Donadi, come lei stesso dice nell'intervista a Il Fatto i governi tecnici sono antidoti con effetti peggiori dei mali. Si ricordino il governo Amato degli anni novanta con tasse sui beni immobili, prelievi forzosi dalla sera al mattino sui conti correnti e il governo Ciampi positivo per molti aspetti ma davvero nefasto con la liberalizzazione dei fitti.Questi governi sono deleteri perché devono intervenire in breve tempo a risolvere guai di anni quindi per sveltire le procedure e fare passare leggi spesso cedono a ricatti di matrice lobbistica e finanziaria delle peggiori.Questo potere politico va cambiato e per farlo occorre che sia distrutto nella sua caduta definitiva.A me sembra che questo Parlamento non abbia i numeri per un governo tecnico che consenta di cambiare la legge elettorale, la dirigenza RAI e questo prima che passi la legge sulle intercettazioni e la legge sull'impedimento all'informazione vera. I numeri mancano perché gli interessi uguali e contrapposti tra D'Alema, Berlusconi, Casini, Fini, Bossi, Veltroni, Franceschini, Bersani e tanti altri impediscono una vera riforma nella giustizia e nell'informazione.Altrimenti, onorevole, armatevi fino ai denti dei migliori ferri e delle migliori intenzioni e fate battaglia senza un vero alleato politico e fate passare la legge bavaglio e la legge contro le indagini.Per me queste leggi contro l'informazione e contro le indagini ampie e produttive le farei passare come le hanno impostate B e la sua banda di expiduisti, mafiosi, corrotti e corruttori. In questo modo la responsabilità politica sarebbe interamente la loro e non potranno fare lo scaricabarile che preferiscono in queste situazioni.Qui si vede se avrannomil soccorso dei soliti D'Alema e Casini.Saluti. 

Mi sento felice perchè sono d'accordo con TUTTI Voi.  Il problema, è che non ci sono forze DECENTI con cui fare questo Governo.  La Mafia di Casini contrapposta a quella di Berlusconi come adesso? Cosa cambierebbe?  E ci credo che Casini guarda in cagnesco l'IDV.  ma Vi rendete conto di quali sono i soggetti che compongono l'UDC e l'hanno sempre composta e FONDATA?  E chi rimane?   La segreteria del PD. immutata da decenni e composta da soggetti CHE PER DECENNI HANNO RICATTATO E SPARTITO IL PAESE CON GLI ALTRI DUE COMPLICI?  Chi ?  Dalema,Fassino,Finocchiaro,Latorre e tanti e tanti altri?   Ma allora, si odia il Paese,  non si vuole trovare una soluzione.  Vi propongo (all'IDV) di cercare di avvicinare le forze sane del PD. (chiamparino,cofferati,errani, cacciari,domenici, e tanti altri) che sono snobbati dai ""parassiti"" della Segreteria proprio perchè rappresenterebbero il nuovo.  Ci includerei anche Marino e Franceschini(con riserva)  e Bersani, lo terrei per ""buono"". Ricreare una base CREDIBILE agli occhi dei votanti di SINISTRA e CENTRO (che sono i più numerosi)  NIENTE Rutelli, Follini e parassiti simili, che vadano in Vaticano a piangere, saranno bene accolti, gente come quella, è quella che merita la fiducia dei Cardinali.

Caro On. Donadi,in linea di principio sono a favore del governo tecnico per i motivi che ha enunciato. Elezioni imminenti sarebbero inquinate pesantemente dalla spropositata disparità, a favore dello schieramento Berlusconiano, nel controllo dei media, specialemente quelli in grado di influenzare un gran numero di persone (Mediaset, Rai e stampa in primis).D'altro canto Le rispondo: Governo tecnico? Dipende!Se andassimo verso il governo tecnico, Italia dei Valori lo dovrebbe appoggiare solo a condizione che tutti i suoi componenti diano ampie garanzie dal punto di vista personale (e sottolineo personale) per quanto riguarda l'effettivo ripristino delle basilari regole per un confronto democratico paritetico.Infatti potremmo ritrovarci dalla padella nella brace, addirittura con un Berlusconi che si ripresenterebbe alle prossime elezioni persino più forte e determinato di prima, avendo avuto il tempo di riorganizzarsi.In parole povere, se pensiamo ad un governo tecnico che curi il malsano, la cura dovrà essere radicale e portata fino in fondo, altrimenti si rischia che il cancro riparta molto più virulento di prima.Attenzione! A quel punto sarebbe davvero la fine della democrazia in Italia.Filippo Ermini   

premesso che è quanto mai urgente una soluzione che ponga rimedio a quest'oltraggio senza fine posto da berlusconi&co., tuttavia, credo che fare degli annunci cui non seguiranno fatti, sia dannoso. sappiamo bene che sara' impossibile realizzare una intesa che riguardi Casini, Fini, insomma, gente che è responsabile quanto berlusconi per lo sfacelo in atto. D'altra parte, ricordiamo che casini guarda in cagnesco IDV, quindi iniziera' a dire che non si mettera' mai intorno ad un tavolo coi "giustizialisti"; i finiani non credo cederanno a eventuali richieste del pd e via dicendo. quindi, sebbene sia necessaria una nuova legge elettorale e una sul conflitto di interessi, non è chiaro come ci si mettera' d'accordo visti i soggetti in ballo. IDV faccia delle scelte ponderate e, per favore, eviti quelle inciuciste, alla "carlona" o roba varia.

sI, SONO D'ACCORDO PER UN GOVERNO TECNICO. SAREBBE OPPORTUNO CHE A CAPO DELO STESSO VI FOSSE UN "TECNICO" DI PROVATA ESPERIENZA E L'UNICO POSSIBILE IN QUESTO MOMENTO E' MARIO DRAGHI, L'UOMO GIUSTO PER AFFRONTARE LA CRISI CON COMPETENZA E RICONOSCIUTA PROFESSIONALITA', PER FARE LE RIFORME NECESSARIE (TRA CUI ANCHE QUELLA SULLA LEGGE ELETTORALE), L'UOMO CHE CONSENTIREBBE AL CENTROSINISTRA DI RIORGANIZZARSI ADEGUATAMENTE PER AFFRONTARE LE PROSSIME ELEZIONI.

NO

Non sono per il governo tecnico.Primo : rimangono le losche figure al governo.Secondo: non vedo eccellenze, competenze fra questi.Terzo:Perchè Dc e finiani dovrebbero cancellare leggi che han votato in passato?Quarto: son veramente incazzati o tengono di più a tenersi le poltrone e a  finire la legislatura e andare in pensione a prezzi milionari?Non abbiamo grandi statisti, nè uomini convinti, nè guerrieri, nè eroi, nè patrioti,nè brave persone.Se in dieci anni non siamo riusciti a cancellare 1 straccio di legge vergogna, con le stesse persone al governo tecnico cosa facciamo in un anno?

Pur di sbarazzarmi di questo "cancro italico", sono disposto anche a fare  un patto col diavolo.Pertanto, se il governo tecnico ci mette in grado di cambiare questa legge elettorale, definita "porcata" anche dallo stesso ministro di cui porta il nome e di "deberlusconizzare" almeno in parte, la RAI, BEN VENGA IL GOVERNO TECNICO!!!!

Non dimentichiamo che andare al voto subito significherebbe dare di nuovo l'Italia in mano a Berlusconi. Il centrosinistra non è pronto ad affrontare una competizione elettorale. Non si può sempre e solo agire in un'ottica antiberlusconista. E' ora di pensare anche un po' all'Italia. Il nostro Paese ha urgente bisogno di riforme, ha bisogno di essere bonificato da questo berlusconismo arrogante e imperante. C'è bisogno di una legge elettorale, una legge sul conflitto di interessi che argini lo strapotere mediatico berlusconiano. Bravo Donadi. Avanti così.

Non mi sembra possibile tornare alle elezioni per fare un altro 4%, con tutte quelle televisioni propagandistiche. Tornerebbero all'ordine del giorno delinquenti extracomunitari e la sinistra delle tasse. Sarei anch'io per un governo tecnico, ma non saprei con chi dovrebbe stare IDV. Fanno tutti schifo, dai maggiordomi finani, agli inciucisti bersaniani, ai falsimorali dell'UDC.

Fabrizio, penso anch'io che andare alle elezioni in queste condizioni sarebbe puro masochismo, visto che, come giustamente osservi, la televisione è in mano a Berlusconi. Il problema è che, a parte IDV, non si salva nessuno, a parte qualche caso nel PD (Marino, ad esempio) che è un partito supermolle. Per l'amor di Dio, Casini e l'UDC, poi, la pseudo-opposizione...riguardo a Fini, ho una più che buona considerazione della base finiana, che emerge dall'ottimo blog di GI, che ci dice come finalmente anche a destra ci sia un blog democratico e aperto al confronto, ma anche diversi di loro polemizzano con chi, come giustamente dici,fa il maggiordomo, o quantomeno abbaia ma non morde. Ritornando alle elezioni, mi associo più che mai al tuo no.

Io sono di parte perchè militante IDV ma credo che la cosa più logica sia quella di lavorare un anno e mezzo per dare una legge elettorale più decorosa a noi cittadini e rendere "la competizione" più equilibrata con una riforma del sistema televisivo (privatizziamola la RAI mantenendo una sola rete pubblica)!!!!!!!!!!!Donadi lei è persona molto brava e preparata sa bene che in IDV locale ci sono molti personaggi "discutibili" non perdiamo questa occasione per fare il salto di qualità altrimenti saremo la classica pioggia torrenziale di mezza estate.Io ci credo. A presto

Nel favoloso mondo di berlusconi&co., che chiameremo berluscolandia, in cui vige una visione distorta e alterata del modello democratico,. succede che per sfuggire alla giustizia, innanzitutto, si decida di“scendere in campo”; succede che poi, per dare concretezza a quella “discesa”, si attuino immediatamente delle leggi apposite per depenalizzare reati, per ridurre tempi di prescrizione, per dar vita a veri e propri scudi giudiziari utili per sé e per i propri adepti; succede anche che ci si può far nominare ministro del nulla al solo scopo di evitare i processi, e succede inoltre che ci si rivolge alla magnanima solidarietà della maggioranza parlamentare, ottenendola, al fine di ricevere, a seconda dei casi, o una immunità, o meglio impunità, che serve a schivare un fastidioso quanto scocciante mandato di arresto per associazione camorristica o una manifestazione di giubilo per una condanna per associazione mafiosa per soli 7 anni.A berluscolandia succede che il “disceso in campo”, in barba a tutte le regole di convivenza civile, abbia un colossale conflitto di interesse di tipo economico-finanziario-commerciale-bancario-mediatico-editoriale-pubblicitario-ecc. e che tale “discesa” serva unicamente a preservare questi interessi attraverso l’attuazione di provvedimenti vari che permettano il mantenimento di una posizione di monopolio o di favore nei settore interessati, col risultato che, per esempio, laddove vi è una crisi economica generale, la stessa non riguardi minimamente i settori del “disceso”, anzi, paradossalmente, nella crisi, succede che tali interessi aumentino oltremodo. A berluscolandia succede che si sia creata finanche una cultura apposita che faccia da supporto al resto, abilmente coltivata da una maniacale e totale manipolazione dei mezzi di informazione, da un’intensa strategia della propaganda che ricorre all’uso smodato di spot , slogan, annunci, smentite, attacchi e roba varia, dall’utilizzo di gente (giornalisti-gente di spettacolo-politici) opportunamente selezionata per le sue naturali doti di servilismo, cortigianeria e sottomissione, che faccia da cassa di risonanza alle disposizioni elencate in apposito mattinale predisposto ad arte dal quartier generale del “disceso”, a mò di pappagallo, a mò di disco rotto che ripete all’infinito la stessa tiritera per anni e anni. Una cultura che ruota intorno al concetto di impunità intesa come valore, necessario per il raggiungimento dei propri scopi e quale conseguenza naturale della legge del più forte e del più furbo. In questo scenario, ci si rende conto che chi sostiene il “disceso in campo” ha acquisito un modus operandi difficile da estirpare perché molto simile a quelle erbacce che infestano i raccolti. E quindi succede che, malgrado le ripetute malefatte compiute dal “disceso”, questi venga “protetto” dogmaticamente, quasi fosse un “dio” vivente. Nel 2010 ciò dovrebbe risultare alquanto sconvolgente, ma siamo a berluscolandia…….Infatti, a berluscolandia succede che per riparare alla propria incapacità di governare e per proteggere gli affari di cricche e contro-cricche, si ricorra a politiche economiche (scudi fiscali, condoni vari) che, invece di perseguitare i soliti furfanti (evasori, speculatori, truffatori, malfattori), si dirigono verso i soliti noti, quelli cioè, che da sempre, sopportano il peso di questa mal-politica, della corruzione, del ladrocinio, dell’evasione, ecc.ecc. Così accade che il più ricco d’italia non paghi un euro per la manovra “lacrime e sangue”, mentre il dipendente pubblico, con uno stipendio al limite della sopravvivenza, sì. Per non parlare delle mancate politiche di sviluppo e crescita economica….ma a berluscolandia, tutto è ok, lo dice pure il menzognini d’origine controllata……salvo avere poi un debito pubblico alle stelle, una disoccupazione giovanile al 30%, un crollo degli investimenti in ricerca, scuola, tecnologia, “tagli” indiscriminati enti locali, pressione fiscale in aumento, corruzione ed evasione elevatissime, ecc.ecc., che importa!! a berluscolandia guai a diffondere pessimismo e disfattismo!! A berluscolandia, succede pure che chi dovrebbe opporsi a tal nefasta situazione decida di “stare in attesa”, di aspettare l’evoluzione naturale degli eventi infischiandosene delle tragiche conseguenze che ne possano derivare. Succede che, per esempio, un tal casini blateri circa sedicenti e necessarie “larghe intese” per sbarazzarsi al più presto del “disceso” salvo poi sostenere la tesi per cui esiste una magistratura che lo perseguita, salvo poi, avallare leggi come il legittimo impedimento, salvo poi, strumentalizzare il “garantismo” per assicurare l’impunità a loschi individui. Succede che un tal franceschini annunci il sostegno agli emendamenti dei finiani al ddl intercettazioni cosicché ti viene un guizzo di sbalordimento e gridi alla sconcezza….Ovviamente a berluscolandia è proibito dissentire, criticare, perché altrimenti sei considerato un invidioso, un eretico, un comunista, insomma, un nemico da eliminare mentre se sei un solido alleato, sei premiato con l’approvazione di culture razzisto-xenofobe che mirano alla secessione e all’imbarbarimento sociale.Bello vivere a berluscolandia......

La mia domanda più che altro è questa: ci sono nel campo politico delle persone competenti con cui fare un governo tecnico?Risposto a questo dopo si può rispondere. Io sono dell'idea che bisogna ritornare alle urne con una buona legge elettorale, senza conflitto di interessi ecc ecc. Quindi un Governo tecnico ci dovrebbe essere... il problema è con chi farlo! Con Casini? Dubito fortemente. Con D'Alema l'inciuciatore? Ma anche no! Con Fini? Non si capisce a che gioco stia giocando. Dubito che ci abbia messo 16 anni per capire chi è Berlusconi.Quindi la mia risposta è: "Si, ma non è possibile" 

Si dovrebbe fare un governo tecnico proprio perché l'attuale legge elettorale è ciò di più vergognoso ci possa essere. non si può andare alle urne con questa legge, con questa rai, con questa informazione.Si farebbe peggio: più poteri alla lega e un PDL a completa immagine e somiglianza del caimano.

Andrea su quello siamo daccordo, ma si è chiesto con chi lo si può fare un Governo tecnico?

Va bene il Governo tecnico perchè non ci sono alternative. In caso di elezioni anticipate PAPI L'IMPUNITO potrebbe riemerge e, allora, sarebbero cavoli acidi e amari per TUTTI.  A  sinistra, purtroppo, NON CI SONO I NUMERI!!! Anche il Governo Prodi é statro fallimentare...

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