Governo rinvii le tasse ai terremotati
In principio fu il premier Monti. Seguito a ruota dal presidente della Repubblica Napolitano e poi dal Pontefice. Tutti in campo all'indomani del terremoto che ha colpito l'Emilia Romagna nel maggio scorso. Tra qualche protesta il presidente del Consiglio si era impegnato personalmente per la sospensione dei pagamenti fiscali mentre il capo dello Stato, commosso, aveva promesso di "vigilare". Allo stesso tempo il governatore Errani, pieno di speranza aveva affermato: "Non ci pieghiamo, non ci faremo affogare dalla burocrazia".
E' stata invece proprio la burocrazia a fare lo sgambetto alle popolazioni colpite dal sisma. A Ferragosto, infatti, l'Agenzia delle Entrate, con un comunicato stringato, ha riservato un bello "scherzetto" ai terremotati annunciando che la sospensione del pagamento delle tasse scadrà il 30 settembre. Per i morosi, però, forse non ci saranno multe. Almeno fino al 30 novembre. Che fortuna!...
La faccenda è sul tavolo del Consiglio dei ministi in corso in queste ore e ci auguriamo, davvero, che si possa arrivare a un'ulteriore sospensione. Non solo i ritardi nell'erogazione dei soldi raccolti attraverso gli sms solidali inviati dagli italiani, come abbiamo più volte denunciato, ora anche le tasse. Comprensibile, dunque, l'appello ripetuto anche ieri dal governatore e commissario delegato alla ricostruzione Vasco Errani: "Chi ha avuto la casa inagibile non può pagare l'Imu anche nel 2013, un imprenditore che ha avuto danni non deve pagare le tasse nel 2013".
Il Consiglio dei ministri dovrebbe decidere oggi il rinvio al 30 novembre del pagamento delle tasse e decidersi a varare un decreto per consentire la sospensione fino al 30 giugno 2013 di tutti gli adempimenti fiscali, tributari, contributivi e amministrativi per quelle imprese e quei cittadini che hanno subito dei danni. Pena anche l'alleggerimento delle buste paga.
Ieri intanto, come ha scritto il quotidiano l'Unità, è entrato in vigore il decreto che alleggerisce il patto di stabilità 2012 ai Comuni terremotati che potranno spendere una parte di quel poco rimasto in cassa per pagare aziende e fornitori. Io spero e mi auguro che il governo oggi faccia il resto.
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