SCUOLA: QUANDO L’HANDICAP DIVENTA UN AFFARE

Disabili e scuolaDisabili e scuolaCi sono proposte di legge che gridano vendetta e grondano disumanità da tutti gli artigli. Due senatori della maggioranza, Bevilacqua e Gentile del Pdl, propongono di affidare ai privati il sostegno agli alunni con disabilità. L’Handicap, secondo questi due parlamentari, deve collocarsi in una logica di autonomia scolastica e siccome sono le disfunzioni degli enti locali e delle Asl, è giunto il momento di appaltare all’esterno il sostegno ai ragazzi con disabilità. Con quali soldi, visti gli ingenti tagli alla scuola pubblica di miss Gelmini, non è dato sapere. Come e dove i dirigenti scolastici dovrebbero trovare le risorse visto che non hanno un euro nelle casse neanche per comprare la carta igienica è un problema che non li riguarda. Chi dovrebbe pagare, dunque? I genitori o fantomatici sponsor privati che non arriveranno mai? I giganteschi tagli alla scuola di Tremonti e Gelmini hanno già tagliato di brutto le ore di sostegno per ragazzi in difficoltà. Basta prestare orecchio alle grida dei genitori sempre più abbandonati e disperati. I due senatori se ne fregano bellamente. Riconoscono che le scuole sono senza un soldo e propongono questa assurdità per uscire dall’empasse. Ma sulla questione più importante sono irremovibili: l’applicazione della norma non deve comportare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le soluzioni sono due: o le scuole saranno costrette a presentare il conto ai genitori, oppure i ragazzi con handicap rimarranno senza insegnanti di sostegno, opzione assai più probabile per chi non ha i soldi per permettersi l’assistenza, ovvero, la maggior parte delle famiglie. Benvenuti alla scuola dei sani, ricchi e belli. L’istruzione non è più un diritto stabilito dalla Costituzione, ma una possibilità in base al rango e al censo. E' per questo e molto altro che dobbiamo mandarli a casa!

Commenti

La storia racconta che tutto ciò che re Mida toccava diventava oro. Diventò ricchissimo, ma, purtroppo, anche il cibo che mangiava diventava oro e così anche Re Mida morì miseramente tra le sue immense ricchezze. Ma, lo diceva Gianbattista Vico, la Storia si ripete! Pare che in Italia regni ora un certo Papi, novello Re Mida, che tutto ciò che tocca si trasforma in denaro, potere e ricchezza trasformandolo da istrione da piano bar al più ricco Paperone del Paese. Ma anche per lui é suonata la campana! Tutti i suoi quattrini  sottratti all'Italia vanno ora nelle onorate e rapaci mani di "onorevoli avvocati", "onorevoli responsabili mercenari", "giovani onorevoli prostitute", non dimenticando i 2,5 miliardi di euro sfilati con destrezza dalle tasche dei concittadini con democraticissime leggi "ad padronem" per il bene del paese. Ancora un pò di pazienza, ma anche per lui arriverà presto l'ora del giudizio!
Non riesco a commentare l'articolo cui sopra, perchè mi provoca una tale rabbia che mi farebbe scappare di certo qualche frase non proprio adeguata a questo contesto e sicuramente qualche NON AUGURIO rivolto ai due  "ministri per caso" in oggetto. A volte le parole non bastano ad esprimere tutto ciò che si vorrebbe dire  e questo è uno di quei casi......Solo chi vive situazioni di disabilità in famiglia si può immedesimare in tali disagi, che non si fermano solo al lato economico, ma invadono tutte le sfere interfamiliari sotto ogni profilo.....Io non sono una economista, ma ritengo di avere un minimo di capacità amministrativa familiare (cosa che non voglio minimamente equiparare alla gestione di un ministero!!). Però voglio fare un parallelismo umile, solo per dire che Tremonti viene elogiato, perchè ha tenuto i conti a posto del paese, ma non ha dato risorse  e ha fatto tagli lineari scriteriati, creando dissesti insanabili......E mi viene da dire che è come se una madre, per non  sciupare il patrimonio di famiglia, non facesse la spesa e lasciasse morire i componenti familiari......Lo ritenete una gestione razionale????? Io no, non so chi lo ritenga normale!!!! E, mentre negli altri paesi europei, si sono fatti dei tagli, ma non a tutto nello stesso modo, tenendo ben presente  cosa è essenziale e cosa non lo è., in Italia, Tremonti ha stretto i cordoni della borsa, così non ha speso il  capitale  ed ha tenuto i conti in ordine!!! Bella forza!!!!...... Per questo ritengo che Tremonti non sia quel gran ministro che si elogia tanto, perchè  non  ha capito niente dei danni che ha provocato, non facendo assolutamente nulla per un minimo di stimolo all'economia. Dove sta tutta questa bravura???