DIRITTI E LIBERTA' E' GIA' SUL TERRITORIO

Diritti e Libertà è già una forza presente sul territorio. In pochi giorni abbiamo raccolto centinaia di adesioni di amministratori, di tutti i livelli, in tutta Italia. Ci sono consiglieri regionali, provinciali e comunali, molti giovani, altri d’esperienza. Ci ha stupito una simile partecipazione, visto che abbiamo presentato nome e simbolo solo pochi giorni fa.

Abbiamo partecipato alle primarie, a questo straordinario voto democratico per scegliere il candidato premier del centrosinistra, cercando di dare una mano a Bersani. Il mio personale appoggio era stato annunciato da mesi, con il passare del tempo è diventato qualcosa di più. Ora stiamo lavorando per creare una struttura organizzativa. Stiamo rispondendo a tutti coloro che ci hanno scritto. Ed è un lavoro lungo, credetemi. Ora, però, inizia il bello. Inizia la fase della partecipazione. Diritti e Libertà è un movimento appena nato, che si apre alla società civile, alle mille risorse di quest’Italia che vuole rilanciarsi. Siamo percepiti ancora come una sigla parlamentare, composta da persone che cercavano un nuovo approdo dopo aver espresso il disaccordo sulla linea politica di Idv.

A quelli che in perfetta malafede dicono che i parlamentari che sono entrati in Diritto e Libertà lo hanno fatto per la poltrona rispondo che sono dei gran bugiardi, e lo sanno. Chi è entrato in Diritti e Libertà ha abbandonato un partito strutturato che offriva certamente maggiori garanzie di rielezione. Senza alcuna rete di protezione. Sarebbe stato molto più comodo rimare lì dove si era, le garanzie erano molto maggiori. Invece c’è ancora gente che crede nella politica e si impegna per i propri ideali, per coerenza, per il bene comune. Invito chi volesse collaborare con noi a inviare una mail, riceverà presto risposta.

Commenti

Dopo diversi anni di militanza e impegno, anche, e soprattutto, istituzionale, per l’Italia dei Valori Lista Di Pietro, è venuto il tempo di una scelta di coerenza.



Coerenza per quello che sono stato chiamato a rappresentare nelle istituzioni.



Coerenza con l’impegno verso, e per, gli elettori: impegno che, vista l’oggettiva realtà, faticosamente sto portando avanti.



Coerenza verso quella prospettazione che l’Italia dei Valori Lista Di Pietro aveva a me, e a tanti, rappresentato, e in cui avevo strenuamente creduto: l’idea di un progetto vincente per i cittadini in quanto ancorato alla Costituzione, ai problemi reali del Paese, ai principi e diritti fondamentali di legalità e libertà, trasparenza e giustizia, soprattutto sociale.



Oggi il modello politico, e programmatico, che Italia dei Valori Lista Di Pietro proietta, e caldeggia, non è più quello che è stato diffusamente promosso negli anni e, conseguentemente, assimilato dal “consumatore finale”: il cittadino. L’Italia dei Valori Lista Di Pietro ha oggi maturato scelte che paiono pure in aperta divergenza dalle primogenite, ricorrentemente, e rigorosamente, trasfuse in vari statuti, atti d’impegno, codici etici e programmi. E sì che pacta sunt servanda!



Come me, anche tanti amici, sono rimasti oltre modo disorientati nell’assistere che “tra il dire e il fare c’era, e c’è, sempre, e ancora, di mezzo il mare”; giusto per dirla con una metafora.



La sintesi è che tra i cives il malessere è diffuso, e crescente; i cittadini che credono, e, oramai tanti, credevano, nell’Italia dei Valori Lista Di Pietro paiono sbigottiti e delusi; passivi protagonisti, e vittime, del crollo del “castello”, di sabbia, di ideali e progetti tanto glorificati.



Eppoi.



Ritengo, da sempre, che il vertice del partito deve essere rappresentato dalla sua base: non può essere il contrario, il vertice la base del partito!



Non sento la necessità di partiti leaderistici, carismatici e padronali.



Non nutro il bisogno di partiti che siano solo vuoti contenitori, senza pluralismo, confronto, democrazia, o alimentanti uno sterile bacino di interessi più personalistici che universali, perciò prevaricanti ogni buona intenzione volta al pluralismo e alla tutela del bene comune!



La linea politica dev’essere chiara, precisa e definita. Non è cambiandola ogni giorno o facendola vacillare su percorsi incomprensibili che si raccoglie il consenso; al contrario ciò può indurre alla titubanza e alla disgregazione, in un periodo storico in cui tutti hanno invece bisogno di assoluta certezza e stabilità.



Allora.



Credo fermamente che non si possa mediare con la propria coerenza e dignità: predicare bene e razzolare male non fa al caso mio. E non occorre che vada ad esemplificare.



Esco quindi dall’Italia dei Valori Lista Di Pietro.



Lo faccio oggi, anche dopo tante soddisfazioni e sacrifici, anche personali, separandomi da un partito strutturato, che mi avrebbe certamente offerto garanzie di rielezione. A differenza di tanti, questo per me non è il punto in discussione: un futuro programmatico, e di servizio civico, non può ormeggiarsi sull’idea del posto politico fisso.



Esco ora perché credo di potermi ancora spendere per il bene comune, e per gli altri, senza che per farlo debba per forza avere la garanzia di un consolidamento di  posizione.



Esco per continuare sulla linea  localmente adottata, atta a dare risposte concrete ai problemi della quotidianità: lavoro, welfare, ambiente, giovani, istruzione, giustizia, trasparenza, tanto per citare i punti deboli, ma macroscopici, del territorio, e del Paese. E’ in questo contesto che continuerò a portare avanti, per dovere istituzionale e di rappresentanza, il mandato ricevuto dai cittadini.



Mi metto, quindi, ancora una volta in gioco, come tante altre volte nella mia vita, anche politica; come nel 2009 - accettai di buon grado il rischio di mettermi in prima persona a guidare una squadra di valorosi candidati - cercherò di coltivare l’idea del cambiamento, dissodando  il terreno del qualunquismo e dell’indifferenza. Lo stesso cambiamento che ha portato un vento di radicale novità nell’istituzione Comune di Turriaco (GO). E come si sa, novità non è sempre sinonimo di comodità o di rapporti politici amicali.



Voglio comunque ringraziare Italia dei Valori Lista Di Pietro, e gli amici di questo partito, con cui in questi anni, con orgoglio e dedizione, ho lottato per affermare i diritti dei deboli sui potenti. 



Oggi riparto con rinnovato entusiasmo, che in quest’ultimo anno, per le ragioni su esposte, s’era fin troppo sopito.



Il progetto, e la sfida lanciata da MASSIMO DONADI con DIRITTI & LIBERTA’, mi fa ritrovare il baricentro. La mia scelta allora va in questa precisa direzione, ritenendo fondata l’urgenza, aldilà della mia vocazione giuridica e dovere istituzionale, di dare sostanza ad un proprio agire politico ancorandolo alla difesa dei valori – diritti e libertà appunto – insiti nella nostra Carta costituzionale.



Questo è il solo punto di partenza.



Turriaco 29/11/2012                                                                 

 

 Pier Ugo CANDIDO

consigliere comunale

                                                            [email protected]m

 

Nonostante tutte le tasse e i balzelli dei tecnici, nonostante il grande salasso di fine anno con il botto conclusivo dell’Imu, nonostante una politica fiscale di lacrime e sangue, l’Italia è comunque prossima al tracollo! L’Ilva che chiude, andando a sommare i suoi 5.000 cassintegrati alle centinaia di migliaia di precari e disoccupati, la Fiat che non si è capito bene dove andrà a produrre e quanto a licenziare, il reddito delle famiglie in caduta libera, 4milioni di contratti in attesa di essere rinnovati, il caro vita che aumenta a dismisura innescando una corsa mortale a chi implode prima tra debito pubblico e sfascio sociale, sistema pensionistico prossimo al default, crescita zero, e poi, neanche a dirlo, tutto da rifare sul fronte scuola, giustizia, sicurezza, pubblica amministrazione, insomma un disastro generale, un  caos totale, la fine di una nazione! E adesso, ma non avevamo dubbi in proposito, pure “la sostenibilità futura del Servizio Sanitario Nazionale potrebbe non essere garantita”. Ad affermarlo è il presidente del Consiglio Mario Monti che avverte: “La crisi ha colpito tutti ed il campo medico non è una eccezione. La sostenibilità futura dei sistemi sanitari nazionali, compreso il nostro di cui andiamo fieri potrebbe non essere garantita se non si individueranno nuove modalità di finanziamento per servizi e prestazioni. La posta in palio è altissima. Non sono tante le occasioni per me e per i ministri per guardare l'oggi con conforto e il domani con grande speranza”. Insomma prima ci dicevano di vedere la luce in fondo al tunnel e adesso che è buio totale. Delle due l'una: o ci vedono poco, e allora è il caso che si rivolgano ad un buon oculista finchè il Ssn ancora regge, oppure ci capiscono meno, e allora è meglio che si levino di mezzo!!! Intanto quel che resta dello Stato Italaino si prepara all’incasso di fine anno con l’ultima rata a saldo dell’Imu, la più folle della storia del fisco mondiale… ma allora perchè continuare a pagare... ma a cosa e soprattutto a chi serve restare su una barca destinata comunque ad affondare?

 

Diritti e Libertà é la "faccia pulita" dell'IdV. Massimo Donadi é da tutti riconosciuto come una persona seria e, pertanto, degna di fiducia.  Ma ciò non basta!  In generale cosa possono pensare gli Italiani dei Partiti Politici nell'attuale congiuntura? Chi perde il posto di lavoro, chi sopravvive in qualche maniera nel timore di un futuro sempre più nero. D'altra parte vede una Casta di politicanti che conservano, pressoché intatti, tutti i loro privilegi e prerogative e, perfino la Corte Costituzionale si mette dalla parte dei "privilegiati" di Stato ai quali dovranno ora essere rimborsati milioni di euro, nonostante siano titolari di redditi oltre i 100.000 euro, tolti ovviamente ai più bisognosi!   Una "mosca bianca",  dentro tanti cialtroni (dal PDL al PD e gli altri pure!) che hanno male amministrato e divorato le risorse del Paese, farà fatica ad emergere.  Un periodo di osservazione é comunque necessario, ma i tempi sono stretti.  Ancora auguri!

Prima del ballottaggio di domenica, noi che abbiamo appoggiato Vendola al primo turno dobbiamo capire una volta per tutte che cosa ha in mente Bersani: per quanto mi riguarda, un Monti- bis annacquato è fuori discussione!