INDIGNATEVI! ORA UNA GRANDE MANIFESTAZIONE NAZIONALE
Manifestazione“Un consiglio a Berlusconi? Di andare un po’ a riposare da qualche parte, qui ci pensiamo noi della Lega”. L’invito è dell’amico (bell’amico…) Umberto Bossi. La prova, l’ennesima, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che ormai la Lega è padrona assoluta del governo. E anche, a leggerla malignamente, che di Berlusconi si può fare a meno. Il Ras di Arcore è bravo a conquistare il consenso, grazie anche al poderoso apparato mediatico di cui dispone e di tanti giornalisti compiacenti (gentile eufemismo), ma incapace e dannoso quando è alla guida del Paese. Lo scandalo delle escort e l’inchiesta della procura di Milano hanno scoperchiato un vaso di Pandora che mina dalle fondamenta la credibilità delle istituzioni italiane, già pesantemente screditate da continui scandali di corruzione, dalle cricche, dal malgoverno, dalla commistione tra interessi privati ed affari pubblici. Persino il Vaticano, sempre ‘comprensivo’ nei confronti di questo governo così generoso con l’oltretevere, ha manifestato preoccupazione ed ha richiamato alla moralità. Dobbiamo, a questo punto, avere il coraggio di guardare in faccia la realtà. La situazione in Italia rischia pericolosamente di sfuggire di mano e di provocare reazioni sociali incontrollabili. La crisi economica ha bruciato e continua a bruciare migliaia di posti di lavoro, le imprese chiudono, le famiglie hanno difficoltà ad arrivare a fine mese, la disoccupazione giovanile sfiora il 30% mentre il presidente del Consiglio gozzoviglia come un satrapo. E’ l’immagine della decadenza italiana. In Francia il 93enne partigiano Stéphane Hessel ha scritto un libro che ha ottenuto uno straordinario successo: Indignatevi! E’ diventato un caso editoriale nel paese transalpino e dovrebbe far riflettere anche noi. Una riscossa morale, civile, politica e sociale non è più rinviabile. Se Berlusconi non si dimette, e a quanto pare non si dimetterà, abbiamo il dovere di reagire in maniera politicamente molto dura. L’opposizione non può più permettersi di tergiversare, come troppo spesso ha fatto sinora, perché sono a rischio le istituzioni. C’è, però, e per fortuna, un corpo sociale sano, onesto, che crede in altri valori, quelli della Costituzione. Ed è la maggioranza degli italiani. Per questo credo che sia il momento di organizzare, con gli altri partiti dell’opposizione, con i movimenti, con le associazioni e la società civile, una grande manifestazione nazionale per chiedere le dimissioni di Berlusconi.
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