Intervista al Messaggero

Riporto la mia intervista pubblicata oggi sul Messaggero.

Dopo la rottura con Bersani, è gelo anche tra Di Pietro e Vendola?
«Innanzitutto trovo poco edificante che in un momento difficile per il Paese come questo, in cui ci sarebbe bisogno del massimo della coesione tra le forze del centrosinistra, prevalgano tra i leader, tutti, posizioni e atteggiamenti personalistici e di bandiera. In ogni caso, non credo sia possibile rompere dieci anni di centrosinistra con una conferenza stampa, quella tra Bersani e Vendola. Dev’essere l’Idv a decidere se starci o meno, dentro il centrosinistra, determinando il proprio futuro. Purtroppo, negli ultimi mesi non si è fatto nulla da parte nostra per costruire il centrosinistra, ma si è cercato lo scontro e la polemica a tutti i costi con gli alleati, oltre a tenere un atteggiamento aggressivo verso Napolitano. Un chiarimento è indispensabile, dentro l’Idv, altrimenti scivoliamo su un piano inclinato rispetto a cui siamo già verso la rottura dell’alleanza. Da Di Pietro devono arrivare parole chiare e urgenti, altrimenti che siano gli organismi dirigenti dell’Idv a decidere. Gli unici titolati a farlo, peraltro».

Dove ha sbagliato, Di Pietro?
«Vede, una cosa è polemizzare con il Pd perché sostiene il governo Monti, altro è alzare i toni ad ogni costo perché ha compiuto una scelta difficile che comunque merita rispetto. La stessa cosa vale nei confronti del capo dello Stato. Infine, anche evocare e poi teorizzare l’alleanza con Grillo fa scivolare l’Idv lungo quel piano inclinato. E trasformerebbe, peraltro, l’Idv in un'altra cosa, mai decisa. Due anni fa abbiamo fatto un congresso il cui slogan era Dalla protesta alla proposta e ora che facciamo, il passo del gambero? Cos’è, movimentismo di ritorno? Io prima di lasciarmi scivolare fuori dal centrosinistra voglio provarle tutte a costo di aggrapparmi con le unghie e i denti».

Alternative?
«E’ stato convocato un esecutivo nazionale per il 20 settembre all’interno della Festa di Vasto ma temo saremo già fuori tempo massimo. Va anticipato al più presto. Un grande partito come l’Idv deve e può discutere interpellando la propria base e convocando un congresso straordinario anticipato. La linea politica non può essere stravolta senza discussione e la nostra dice alleanza di centrosinistra. Infine, Tonino deve fare chiarezza, già nelle prossime ore e dire al partito e agli alleati se vuole ricucire con il centrosinistra per governare il Paese o fare altro dall’alleanza con Grillo in giù».

C’è il rischio di una scissione?
«Non voglio neanche sentirne parlare: milito da 13 anni nell’Idv e qui voglio restare, anche se nelle ultime settimane faccio fatica a riconoscerla. L’Idv è una grande forza stabilmente collocata nel centrosinistra e là deve rimanere. Chiedo a Tonino, che nel suo passato di pm e di ministro è stato riconosciuto da tutti come uomo leale e generoso, di assumersi le sue responsabilità. Il tempo è ora».

Commenti

Caro On. Donadi,

Lei dovrebbe rendersi conto che il PD-L non vuol saperne nulla dell’IdV, 

cioè del suo originario e attuale programma politico

che Lei invece dice di voler applicare governando assieme a loro.

Affamati come sono di voti, ad essi converrebbero quelli di affiliati IdV,

ma non darebbero loro peso programmatico alcuno,

lasciando fuori quindi tutta la lotta di Di Pietro per le frangie piú deboli :

i milioni di lavoratori, di sfruttati, di precari, di senza lavoro, di pensionati, di esodati.

In qual modo perteciperemmo di un governo all’altezza degli ideali IdV?  

Visto che Lei ammette che si possa polemizzare con il Pd perché sostiene il governo Monti,

e visto che lo sostiene nelle sue fiducie in alleanza con il PDL,

dove e quando dovremmo cessare di polemizzare ?

È forse alla vista un’eventuale liberazione del PD ?

Lei, caro On. Donadi, si illude due volte :

- credendo che l’IdV possa venire accolta nel centrosinistra del PD, e

- credendo che il PD possa svolgere programmi di centrosinistra.

Si presenti al piú vicino Congresso dell’IdV,

e vedrà che la maggior parte degli affiliati la pensano come il fondatore Di Pietro,

e non Le diró come altri qui di passare al PD,

bensí che spero comprenda di essersi illuso,

nessuno le farà mai il minimo rimbrotto.

Auguri da La Plata.

Carlo Mascarino.

 

Sono anni che sostengo che l'IDV deve andare da sola e che non è assolutamente credibile se si allea con partiti responsabili dello sfascio morale del paese, o contribuisce a coalizioni speculari che costituiscono due facce della stessa medaglia.

Finalmente l'ha capita anche Antonio Di Pietro, e se terra duro in tale posizione, mi vedrà tornare alle urne dopo tanti anni di convinto astensionismo.

Quanto a lei on. Donadi, la leggo volentieri quotidianamente da anni, ed ogni giorno di più mi convinco che lei stia meglio nel PD. 

Anche se ritengo che Di Pietro si esponga troppo sopra le righe, non é che ricorrendo il trio Bersani-Casini-Vendola si abbia la quadratura del cerchio. Il PD fiuta aria nuova! Grazie a Monti sta perdendo l'infausta fama di partito del "postificio a vita" che l'ha caratterizzato fin dal vecchio PCI ai giorni nostri. Ogni buco era buono per infilare ai piani alti la propria Nomenklatura, che ancora resiste, e centinaia di migliaia di kompagni in inutili indispensabili Enti di ogni tipo, dalle Provincie ai Consorzi di Bonificia, alle Comunità montane in riva al mare... Dato lo sconquasso del PDL Bersani e la Bindi suonano delicatamente il flauto per incantare il cobra attribuendosi inesistenti meriti e nascondendo velocemente ingombranti scheletri nei loro robusti e capaci armadi. Basta vedere l'orripilante balletto PD-PDL  per una nuova legge elettorale, quando i suini erano stati concordamente fautori del "porcellum" del quale concordemente ammiravano "pubblicamente" le doti! Che dire del SEL? Date le note abitudini del Governatore della Puglia, finalmente passerà la Legge Pro Gay. Per lui basta e avanza... Ora l'IDV rinserri le fila e porti avanti la sua battaglia per la Giustizia e contro gli sprechi. Un chiarimento al suo interno é ora assolutamente  e Vasto ne sarà l'occasione!

C' è ancora qualcuno che non ha capito che ai signori Bersani, il fallito politico Fini, magari Rutelli stranamente NON INDAGATO COME ILSUO TESORIERE, il RINVIATO A GIUDIZIO Vendola, il parolaio Casini interessa solo COSTRUIRE UN' ACCOZZAGLIA per conquistare il potere e spartirsi poltrone,altro che interessi della Nazione..

.Se l'IDV si unisse a questi  commetterebbe un suicidio politico ponedo fine alla sua esistenza...

Sempre la solita storia. Il fatto che lei militi da 13 anni nell'IDV, non vuol dire che non possa cambiare partito. Se pensa che Di Pietro stia sbagliando vada nel PD. Di Pietro si è candidato ufficialmente premier. Vuole ancora chiamare il congresso? Gli elettori si sono già espressi e la pensano esattamente come Di Pietro. Si rivolga ad Ivan Rota che ha condotto un sondagio su 10000 persone. Purtroppo il risultato non è quello che spera lei. Bersani ha detto definitivamnete no all'IDV (finalmente Bersani ha fatto qualcosa di buono), lei vuole continuare a rincorrerlo?