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BELLO LO SHOW DEL CAV, MA ORA TUTTI AL LAVORO

Ringraziamo il Cavaliere perché sta davvero sdrammatizzando i toni di una campagna elettorale dominata dall’atmosfera di crisi economica. I suoi colpi da clown, gli attacchi alle giudici femministe e comuniste di Milano, le sue promesse campate in aria, i toni apocalittici, rendono il confronto politico degno di essere seguito dai cittadini, come si fa per una bella fiction. Solo che, fosse davvero una fiction, sarebbe un po’ scontata, con lo stesso copione ripetuto a memoria da vent’anni.

Ironizziamo va’, per non pensare che il centrodestra italiano è ancora dominato dal populismo e dalla demagogia di Berlusconi e che ci vorranno ancora anni prima che venga scalzato definitivamente da una destra liberale di stampo europeo, alla Monti per intenderci. Forse è proprio questa l'operazione che il Ppe sta cercando di fare in Italia. Queste elezioni sono fondamentali per la normalizzazione della politica italiana, per un riassetto istituzionale e per aprire una nuova stagione di riforme, a partire dal conflitto d’interessi.

Il voto del 24 e 25 febbraio è fondamentale per il nostro futuro, bisogna fare la scelta giusta. Che è una e una sola: governo di centrosinistra per le riforme, per il rigore temperato da misure per la crescita e per l’equità sociale. Dobbiamo rilanciare economia e consumi, creare occupazione e infrastrutture utili, rinvigorire il turismo e premiare chi investe sull’innovazione. Dobbiamo eliminare gli sprechi statali e ridurre le spese inutili senza intaccare il welfare, anzi, rendendolo più efficiente.

Sono incomprensibili i motivi per cui una delle prime dieci potenze economiche del mondo, nell’era di internet, ancora abbia una burocrazia elefantiaca che frustra i cittadini, i lavoratori e gli imprenditori. Sono queste le basi da cui ripartire. E sono solide. Tocca a tutti noi rimboccarci le maniche e partire. Forza.