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Si legge Monti. Si scrive Berlusconi

L’Art. 18 sta diventando una vera e propria ossessione per il governo e per l’intera politica italiana. L’esecutivo è in fibrillazione, aumentano le polemiche tra i partiti che lo sostengono e Monti ha convocato un nuovo vertice, ma se non si parla di corruzione, se non si parla di pluralismo dell’informazione radiotelevisiva, se non si parla di sprechi nella pubblica amministrazione, sempre più si leggerà Monti, ma si scriverà Berlusconi

VOTEREMO CONTRO IL DDL STABILITA'

Non possiamo ammazzare tutti gli italiani per fare un piacere a Berlusconi. Noi voteremo contro un ddl stabilità che fa macelleria sociale. Se il governo è convinto di non farcela, allora ascolti Napolitano, venga dalle opposizioni e proponga un testo sul quale possiamo essere tutti d'accordo.

La reazione di oggi dei mercati prova quanto le promesse di Berlusconi siano ritenute credibili dai mercati internazionali. Si approvi il ddl di stabilità e poi Berlusconi se ne vada davvero.

Risate umilianti, però...

Quelle risate mi hanno offeso e umiliato. Non si dovevano permettere. E' vero però che all'estero appariamo un paese di pazzi. In mezzo alla tormenta della crisi finanziaria ce la ridiamo. Il governo in due anni è stato latitante, ha pensato ad altro.

Pensioni, stallo pericoloso

Lo stallo del governo è pericoloso per l’intero paese. In questo momento difficile l’esecutivo è incapace di agire e di prospettare soluzioni adeguate. Questa crisi deve essere lo spunto per riforme strutturali, per ricostruire la macchina dello stato, anche perché le riforme sin qui ventilate non bastano. C'e' bisogno di elezioni subito, anche per risollevare l'immagine dell'Italia all'estero.