NON BASTA UNA LETTERINA…

Non basta un letterina, per quanto apprezzabile. La centralità delle forze politiche del Parlamento è fuori discussione, non serve la lettera di scuse del presidente del Consiglio a ribadirlo. Noi ci sentiamo in ottima salute e siamo più vitali che mai. Per gli altri partiti, non garantiamo. Il problema non è lo stato di salute della politica ma quello del Governo e, soprattutto, del Paese.

Ieri lo spread è tornato a volare. Piazza Affari ha perso oltre il 3 per cento. E’ stata una giornata di forte tensione sui mercati finanziari. La conclusione è che siamo in recessione. Dunque, quali sono le misure del governo per il futuro? Dopo il decreto Salva-Italia, da 30 miliardi finanziati dall'aumento delle tasse, all'aumento dell'Iva e delle accise, fino alle reintroduzione dell'Imu, non c’è traccia di alcun provvedimento per la crescita.

Le misure adottate in passato, nel recente passato, stanno mostrando la loro efficacia? A quanto pare no. La mission del governo tecnico si sta rivelando impossible per incapacità oggettiva e manifesta? A quanto pare sì. Il punto è non tanto quello di non opporsi alle riforme e di contribuirvi con spirito costruttivo, come dice Bersani. Il punto è di quali riforme stiamo parlando. Dell’articolo 18? Di quello che lo stesso presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha definito inutile per le imprese che non sapranno cosa farsene? Del decreto liberalizzazioni, un pannicello caldo deturpato, svilito, spolpato dalle grandi lobbies?

E per il futuro? Cosa si prospetta all’orizzonte? A quali misure per la crescita sta pensando il governo “dei tecnici” per risollevare il Paese, per farlo uscire dalla recessione? Per ora, le uniche risposte che sono giunte sono state quelle a favore di banche e assicurazioni, non dei cittadini e delle piccole e medie imprese.

E’ questa la sfida vera. Questo chiede il Paese e di questo ha bisogno ed è su questo che Monti deve dare una risposta. Il presidente batta un colpo su crescita e sviluppo, possibilmente non a colpi di fiducia: è questa la sua mission. Ed è su questo che si misurerà la vera sfida tra tecnici e politici.

Commenti

Come siamo contenti! finalmente si sono riuniti A (lfano) B (ersani) C (asini) per A (scoltare) le B(uggerature) da preparare per i C (ittadini). Non mi sembra che si sia altro da dire; speriamo che i giovani capiscano che è ora di svegliarsi e, democraticamente, fare in modo che questa gente non occupi più quel posto nelle Istituzioni, facendoli tornare al loro lavoro iniziale e lasciare il posto a qualcuno con idee nuove e valide per rialzare veramente questo Paese che sta affondando per politiche sbagliate . Oggi abbiamo un governo di burocrati, di finanzieri, che stanno affossando l'economia:; è possibile che non si capisca che, in questo modo, continuando a tartassare le classi che dovrebbero spendere, non aiutano la ripresa, ma affondano il Paese in nome dell'Europa che è solo una scatola vuota, perchè non ha nulla di politico (non vorreiche non si sapesse che solo la vera politica può far ripartire l'economia) ma solo di finanziario, in quanto tutela solo la parte finanziaria e non quella economica, che sembra la stessa cosa ma non è così; continuando ad aumentare le tasse e, quindi, il costo del lavoro, le P.M.I. se ne vanno dove è più conveniente, lasciando solo le grosse industrie che non possono, da sole, risolvere la situazione del Paese. Speriamo, quindi,  che i giovani comincino a far capire a questa gente che sono stanchi di vedere il Paese affondare perchè i partiti più importanti, in nome di un falso interesse per l'economia e i cittadini, fanno solo degli inciuci che non servono a noi cittadini ma a loro politici per mantenere stretta la loro poltrona. 

Siamo orma alla resa dei conti. PDL, PD e Terzo Polo non sanno più che pesci pigliare e  ciò che a loro più interessa  é farsi meno male possibile. Hanno rubacchiato di tutto e di più. Ora per esempio, parlare di pseudo "rimborsi elettorali" è off limits per tutti i partiti. C'é stato solamente quello sprovveduto del sen.Lusi che ha distratto un'inezia di "solo una ventina di milioni dim euro", mentre le altre centinaia di milioni sono stati "sottratti con destrezza" agli Italiani,ed  é decisamente meglio per tutti  i partiti NON parlarne. Forse non c'era solo Lusi,,, Per il resto pare si continui a rubare, come recentemente per le case romane svendute a prezzi fallimentari a parenti ed amici degli onorevoli. E così va l'Italia. Fino a quando?