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BOSSI: BUGIE E... MICROSPIE

Tremonti, Bossi, CalderoliTremonti, Bossi, CalderoliQuando c’è la fiducia c’è tutto…Bel clima nella maggioranza, proprio un bel clima. Berlusconi non si fida più di Bossi e Tremonti, che, a loro volta, vorrebbero andare al voto secondo alcuni quotidiani. Ed allora il Giornale (di famiglia, quella di Berlusconi naturalmente) titola in prima pagina, con raffinata eleganza: Tremonti, non fare Fini. Un appello al ministro dell’Economia affinché non si faccia trascinare in giochi di palazzo. Un appello che in realtà sembra più un avvertimento. Insomma, un tutti contro tutti facendo finta di andare d’amore e d’accordo. E in questo clima si inserisce la vicenda delle cimici. Le microspie che Bossi avrebbe trovato nelle stanze del ministero e nella sua casa. Il leader del Carroccio si è guardato bene dallo sporgere denuncia, rivolgendosi prima ad una ditta privata per la bonifica e dopo al fido ministro dell’Interno Maroni. Un comportamento ambiguo che lascia spazio a molti dubbi. Forse Bossi ha mentito (un comportamento non nuovo a ministri leghisti, vedi Calderoli sul Lodo Salva-Lega) per avere un po’ di visibilità, qualche pagina di giornale e pubblicità a buon mercato sulle reti televisive. Sarebbe un caso grave, ma non una novità,  purtroppo. Se, invece, è vero quanto raccontato, perché non si è rivolto immediatamente alla magistratura? Un caso di spionaggio ai danni di un ministro e importante leader politico non è affare da poco, anche in questa torbida Italia berlusconizzata. Ed allora viene spontaneo chiedersi chi e perché abbia piazzato le cimici. Gli eventuali mandanti non andrebbero di certo cercati nell’opposizione, che non avrebbe né i mezzi né l’interesse a fare una cosa del genere. Il mandante, se c’è,un altro. E stiamo tutti pensando alla stessa persona. Che questa storia sia vera o falsa, la sostanza non cambia. Dopo il metodo Boffo portato all’estremo, con la macchina del fango sempre pronta ad entrare in azione per screditare, colpire, ricattare e delegittimare i nemici del Capo, i finti attentati a Belpietro, è il turno delle microspie. Questa maggioranza sembra sempre di più un’armata Brancaleone (il compianto Monicelli non ce ne voglia per il paragone) che pur di mantenere il potere farebbe qualsiasi cosa. La realtà è che l’Italia ha un governo allo sbando e senza numeri. Ogni voto parlamentare si trasformerà in un incubo per il centrodestra e parlare delle riforme che servono al Paese è pura illusione. In queste condizioni è impossibile governare e affrontare la crisi, per questo  è meglio andare al voto.