ADELANTE! ADELANTE!

“Adelante!Adelante!” cantava in una bellissima canzone De Gregori. Adelante descriveva l’Italia di più di vent’anni fa, ma sembra scritta ieri. Raccontava un viaggio nella nostra terra che inverte torto e ragione. Anche Diritti e Libertà ha appena iniziato il suo viaggio, ma per mettere a posto i torti e le ragioni, almeno in politica. Diritti e Libertà è appena partita, ma già cresce con una velocità impressionante. In soli venti giorni abbiamo costruito una forza politica nazionale, ben radicata sul territorio. Abbiamo di fatto vinto il congresso che Italia dei Valori ci ha negato.

Hanno già aderito oltre 700 amministratori, eletti in tutta Italia. Dai consiglieri regionali ai consiglieri comunali. Sindaci e assessori. Intere strutture territoriali hanno aderito al nostro progetto politico che vuole rafforzare l’area liberal-progressista del centrosinistra. Con le nostre priorità di programma. La legalità, la lotta alla corruzione (che costa 60 miliardi all’anno secondo la Corte dei Conti), la crescita e l’equità sociale, l’innovazione. Meno tasse sul lavoro per favorire la crescita e gli investimenti.

Si può fare. Si può e si deve fare per uscire da una crisi che la politica non ha saputo fronteggiare, perché al governo c’è stato Berlusconi per quattro anni e per quattro anni ha negato che la crisi esistesse. Diritti e Libertà vuole portare nel centrosinistra una ventata di novità ed aprirsi alle tante realtà civiche esistenti in Italia. Il nostro è un progetto aperto, in continuo divenire. Non vogliamo fermarci e non puntiamo semplicemente a presentarci alle elezioni. Vogliamo costruire un nuovo modo di fare politica.

Se c’è chi dice ‘chi non è d’accordo con me fuori dalle palle’, noi diciamo ‘porta il tuo contributo, sarai ascoltato, ci confronteremo insieme’. Ma voglio essere chiaro su un punto: non prendiamo tutti. Di gente che ha bussato alla nostra porta ce n’è stata tanta e la maggior parte è stata accolta. Ma abbiamo detto anche dei no importanti. A ben 7 consiglieri regionali che avevano chiesto l’adesione abbiamo riposto picche. Il loro curriculum politico e talvolta giudiziario non era immacolato. E ci vuole forza per dire no quando sei appena all’inizio di un percorso lungo. Ma non si può svendere la coerenza per qualche voto.

Chi intende entrare in Diritti e Libertà solo per garantirsi uno strapuntino sarà respinto, così come chi non ha le carte in regola. Diritti e Libertà vuole portare queste idee nel centrosinistra. Per renderlo più forte. Ognuno nel rispetto della propria identità. Domani saremo a Torino per presentare il coordinamento regionale del Piemonte. Domenica a Roma, lunedì in Toscana, martedì in Puglia, poi Sardegna e Liguria. Ci siamo. E siamo tanti. Adelante!

Commenti

Tutti, o quasi, i Partiti si riempiono la bocca di "politica", ma soltanto per fare gli "affaracci loro", dal PDL al PD passando per UDC, FLI, ecc. Politica significa soddisfare i "bisogni pubblici" della Collettività: dalla Istruzione alla Sanità, dalla Sicurezza ai Servizi Sociali. Come si pagano? Ovviamente con le tasse proporzionalmente al reddito! Come si trova ora l'Italia? Molto male! I bisogni pubblici non sono più garantiti e le tasse pagate dai Cittadini sono insopportabili! Possono pure battere la grancassa mediatica il Pifferaio di Arcore e Gargamella del Partito dei Carrozzoni, ma Noi Cittadini siamo nauseati e NON andremo a votare questi Cialtroni e Ladroni, di destra, ma anche di sinistra, che ci hanno "di comune accordo" privato pure il diritto democratico di eleggere che vogliamo Noi, ma solo dei "nominati" al soldo del  Padrone di turno! DIRITTI E LIBERTA' sia la Voce dei Cittadini Italiani non ancora asserviti, ormai ridotti al rango di miseri Sudditi! Continuando così potrà succedere di tutto...

Gentile Maurizio,

la ringrazio per la precisa analisi su quali sono i veri mali delle organizzazioni di partito contemporanee. Lei mi trova d'accordo su tutti i punti, tranne sul fatto che Diritti e Libertà sia stato fondato a partire ai suoi presupposti. 

Comprendo perfettamente che lei, mentre legge le mie righe, può tranquillamente pensare "ecco l'ennesimo parolaio teso alla propaganda", ma posso solo dirle di credermi perché in 12 anni con il mio vecchio partito ho avuto i maggiori scontri proprio per combattere gli elementi distorti di una organizzazione che lei ha sottolineato.

Non mi ritengo né un capo e né un leader, ma solo una persona che dedica la sua vita, il suo tempo alla politica per migliorarla e rendere migliore il bene pubblico e il benessere dei cittadini...il tutto a partire, come dice lei, dalla mia persona per il prossimo.

la saluto e la ringrazio per il commento.

Massimo

Che per prima ha seriamente portato avanti i valori nel programma politico. Attenzione a non confondere le aperture alla cosiddetta "società civile" con i portatori di tessere. Se un partito ha dei difetti ci si batte al suo interno per mantenerlo coerente ai principi fondanti. Per alcuni può risultare più comodo fondarne un altro (poltrone nuove, possibilità di carriera, ecc.), magari proponendosi come capo che ascolta tutti ma che ha l'ultima parola, come sempre. Il partito deve essere invece una squadra i cui elementi si confrontano su quali siano i problemi prioritari da risolvere, collaborando tutti insieme per costruire le soluzioni migliori per la nazione. NON capi ne leaders, ma persone a disposizione del prossimo.

Grazie per l'eventuale attenzione (di cui permettetemi di dubitare)

Sinceri Auguri

Murizio de Colle