RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA RICCHEZZA

La crisi c’è, ma non siamo poveri. Abbiamo due problemi da affrontare. Il primo è che lo Stato spende male i suoi soldi. Il secondo riguarda la distribuzione della ricchezza, che è sbilanciata, con le disuguaglianze in aumento. “La distribuzione della ricchezza è caratterizzata da un elevato grado di concentrazione'', lo afferma la Banca d'Italia spiegando che la metà più povera delle famiglie italiane detiene il 9,4% della ricchezza totale, mentre il 10% più ricco ha il 45,9%. L'indice di Gini, che misura il grado di disuguaglianza, risulta in aumento. Mantenendo le politiche di rigore (non possiamo fare altro) dobbiamo investire nella crescita e nell’equità sociale. Facile a dirsi, direte voi. Come fare?

Il modo in cui reperire i fondi da investire nella crescita è una strada obbligata: dobbiamo snellire la pachidermica macchina dello Stato, che spreca una quantità enorme di risorse restituendo ai cittadini servizi indegni di una tra le prime otto potenze economiche del pianeta. È vero che c’è la crisi, ma è anche vero che l’Italia è un grande Paese, pieno di risorse, di energie e con una buona quota di ricchezza accumulata. Riappropriamoci della nostra ricchezza. Dobbiamo eliminare tutti gli sprechi statali e burocratici che costano cifre spropositate e non danno nulla ai cittadini.

Penso all’enorme buco della sanità regionalizzata. Qualcuno mi deve spiegare, ad esempio, perché il costo di uno stesso strumento medico varia da 200 a 2000 euro. Qualcuno deve spiegare perché abbiamo così tanti enti territoriali con competenze spesso sovrapposte. Le pubbliche amministrazioni sono un colabrodo: per 100 euro che ci versiamo dentro, 20 vengono dispersi in inefficienza e clientelismo. Il problema non è che non produciamo ricchezza, è che la disperdiamo. È come pretendere di riscaldare un appartamento tenendo la finestra aperta. Lo Stato deve funzionare come una macchina di Formula Uno: massima efficienza, niente sprechi. Abbiamo le competenze per farlo. Efficienza e meritocrazia devono essere le parole d'ordine. Gli stessi dipendenti pubblici lo vorrebbero come l'aria. Ecco come si arriva a ridurre le tasse e favorire gli investimenti.

Commenti

Con Berlusconi poteva andare molto peggio, ma con Monti sono aumentate le tasse ed il Debito Pubblico ha superato i 2.000 miliardi di euro, pari a €. 33,000,00 per ogni Cittadino Italiano (!). Come uscirà l'Italia da questa situazione non lo sa nessuno, nemmeno Supermario, mentre gli Italiani vengono, anche in questi giorni, umiliati, derisi e rapinati dal Governo dei Tecnici e da pressoché tutta la "onorevole" Casta politica. A parte la loro eventuale "lucrosa ricandidatura" non pensano proprio ad altro, Alla fine sarà sempre il paziente "Popolo  Bue" a pagare i loro "diritti acquisiti".. Ciò vale per tutti gli aspiranti Onorevoli, da DX a SX. Chiaramente, chi si oppone,. fa "Antipolitica". E' un'accusa inconsistente che mette a disagio soltanto chi la pronuncia. Ma chi parla chiaro, ed interpreta il malessere degli Italiani, sempre più umiliati ma furenti? Ovviamente Grillo, ma anche il Vostro ex Collega Barbato che ha denunciato la Casta in Procura e alla Corte dei Conti. Le parole non bastano più! E Diritti e Libertà cosa vuole fare  "in concreto" per Noi Cittaditini Italiani, umiliati, derisi e rapinati?

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Nulla da eccepire, anzi, mi trovo in pieno accordo con l'impostazione espressa... più o meno il costo dello Stato Italiano è in linea con quello dei paesi con il welfare ... sono i servizi che grazie ad una inefficienza mostruosa sono ormai paragonabili a culture meno evolute (almeno tecnicamente parlando).
Sentiamo sempre dire "privatizziamo" come unica possibilità per rendere efficente il sistema... come se essere dello "Stato" debba per forza essere sinonimo di inefficienza!!! E questo purtroppo è profondamente sbagliato. 

PUR NON ENTRANDO IN UN REGIME DI CONCORRENZA LO STATO DEVE GARANTIRE LE EFFICENZE PRESENTI NELLE IMPRESE PRIVATE!!!

anche perchè l'nefficenza è un  COSTO!

Prevedo però non pochi problemini visto gli alleati che si è scelto caro Massimo ... veri esperti in stratificazioni paleozoiche di stipendifici di massa nel pubblico impiego!!!