AMICIZIA O GIUSTIZIA?

Tra sette giorni sapremo con che piede ripartirà l’Italia. Confido che, anche in questi ultimi giorni di campagna elettorale, il centrosinistra di Pd, Sel e Centro Democratico si confermerà la coalizione più affidabile per guidare il Paese verso la crescita, con Bersani premier. Siamo di fronte a un momento storico che ci chiama ad una grande responsabilità. Diciamo addio a false promesse e vuoti populismi e ripartiamo con un governo solido e responsabile che riporti lavoro, crescita ed equità sociale nel Paese.

Oggi Berlusconi ha detto che lo Stato deve essere un 'amico', ma l'amicizia del Cavaliere la conosciamo tutti: in scena tante barzellette e nella sostanza solo fregature. Lo Stato, più che un amico, deve essere equo e giusto. Non dimentichiamo infatti che sono state proprio le ‘simpatiche’ politiche del governo Berlusconi a umiliare l'Italia e costringerci nel rigore del governo Monti, che, se è vero che ha fatto quadrare i conti, è altrettanto vero che lo ha fatto dissanguando i cittadini, portando alla disperazione le nostre imprese e paralizzando il mercato del lavoro.

Ora è giunto finalmente il momento di cambiare copione. Chiudiamo con false promesse e politiche di rigore ed apriamo la stagione di un solido governo di centrosinistra. Vedremo se, e come, ci sarà il confronto tv tra le varie forze in campo per queste elezioni. Sappiamo bene che Berlusconi tenterà di strumentalizzare la presenza televisiva in suo favore, ma confido che dal confronto emergerà chiaramente la superiorità del programma della coalizione di centrosinistra e la serietà di Bersani. Al contrario di tutti gli altri, infatti, Bersani non è un populista e non usa la demagogia come strumento per la raccolta facile del consenso. E per questo gli elettori ci premieranno. Soprattutto in questo momento, in cui molti leader cedono a vacue o irrealizzabili promesse elettorali, la sobria impostazione del centrosinistra è più che mai una dimostrazione di affidabilità.