Milano città civile

Milano città civile. L’istituzione del registro delle coppie di fatto in una delle maggiori città italiane è un risultato politico di grande rilevanza. Un passo avanti verso l’estensione dei diritti civili, l’inclusione che dovrebbe essere il lume di ogni schieramento progressista e che dovrebbe far parte del patrimonio culturale anche della destra liberale.

Infatti, a dispetto delle posizioni ultraconservatrici del partito di Berlusconi (per anni ipocrita alfiere delle tesi politiche più retrive delle gerarchie vaticane), due consiglieri del Pdl hanno votato a favore del registro. In verità il registro, dal punto di vista pratico, è un piccolo passo avanti. Dal punto di vista politico, però, è una rivoluzione. Per due motivi: è stato superato uno steccato ideologico, che ha fatto del riconoscimento delle coppie di fatto una battaglia sacra; è stato mantenuto un impegno con i cittadini preso in campagna elettorale, nonostante le tensioni interne (alcuni consiglieri Pd si sono astenuti).

Bene così, la giunta Pisapia è un modello non solo per gli altri comuni, ma anche per la politica nazionale. Il Parlamento dovrebbe seguirne l’ esempio ed approvare in tempi brevi e con maggioranza trasversale il riconoscimento delle coppie di fatto e la legge contro le discriminazioni. Il clima culturale nel Paese è difficile, anche a causa di campagne politiche che hanno lucrato sul conservatorismo per una manciata di voti e che hanno prodotto solo intolleranza e violenza. I diritti non sono valori negoziabili, pur nel rispetto di tutte le posizioni.

Commenti

Io direi di aspettare a giudicare positivamente l'operato di Pisapia, De Magistris e Orlando, i bilanci si fanno a fine mandato...

Pisapia a Milano, come De Magistris a Napoli  e Orlando a Palermo stanno mostrando all'Italia intera l'esistenza una classe politica onesta, all'altezza dei compiti e dei difficili problemi ai quali sono chiamati a risolvere. In un momemto di emergenza nazionale, come l'attuale. fanno onore pure  quei Cittadini Italiani che si stanno scrollando di dosso, democraticamente, quella estesissima banda di inefficienti politici, amministratori della cosa pubblica, ladroni e cialtroni, sia di destra, ma anche di sinistra,  il cui unico scopo era, ma resiste ancora,  l'arrichimento personale e la corruzione eletta a sistema di governo! A questi vergognosi personaggi non solo deve essere loro proibito di ricandidarsi a cariche pubbliche, ma devono risaricire i danni da loro causati alla Collettività e rispondere al Paese sia civilmente che penalmente. Basta con la Repubblica delle Banane!