TOPO GIGIO MINISTRO DELLA GIUSTIZIA?

Frattini, Gelmini, Brunetta, e poi Carlo Nordio, magistrato, ma anche (scusate il veltronismo) Donato Bruno, Nitto Palma, Mantovano, Lupi, Bernini. E qualcun altro. Quasi una squadra di calcio a contendersi il posto di ministro della Giustizia. Sono i nomi che Berlusconi ha fatto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il quale non deve averla presa proprio benissimo. Ma in realtà erano tutti nomi di facciata, nessuno di questi è quello che ha davvero in mente il premier. Grazie alle nostre fonti a Palazzo Chigi, siamo in grado di rivelarvi l’identità del guardasigilli in pectore. Dopo lunghe ed approfondite verifiche tra i nomi papabili abbiamo individuato il profilo che corrisponde perfettamente al tipo di ministro che Berlusconi ha in mente. A Berlusconi serve un nome nuovo per la politica, ma popolare tra la gente. Uno dalla faccia pulita, che ispiri sicurezza e rassicuri i cittadini ma che dica cose intelligenti e con sicurezza. Basta con i vecchi e pedanti babbioni, la scelta migliore è quella di un volto capace di pescare consenso tra i giovani. Non è richiesta una grande competenza perché tanto a dettare la linea ci penseranno Ghedini e Berlusconi  (purtroppo siamo in democrazia e l’idea di bombardare le procure con i carri armati non è praticabile) e ad amplificare le dichiarazioni del neo-ministro ci penseranno gli organi di stampa compiacenti, cioè quasi tutti. Insomma, il nome è…ancora un po’ di suspence và…Avete indovinato? Vi do ancora un altro piccolo indizio: è già stato arruolato nello staff di Palazzo Chigi, per una memorabile campagna per le vaccinazioni contro l’influenza. Chi è? Ma Topo Gigio naturalmente. E’ lui il coniglio (pardon, il topo) nel cilindro che Berlusconi tirerà fuori al momento opportuno, cercando di superare le perplessità di Bossi, che avrebbe preferito Asterix. Eccoci qui, ancora a parlare di un governo sul quale ormai non si può fare alcun conto. Il nuovo segretario del Pdl Alfano ha più volte detto che si sarebbe presto dimesso per dedicarsi interamente al partito, ma non riescono a sostituirlo. Una girandola di nomi (molti impresentabili) per creare l’illusione che il governo esista ancora. Il punto è che l’Italia soffre una crisi di credibilità internazionale che la sta gravemente danneggiando. Questo governo è screditato non solo all’interno dei confini nazionali, tanto che tutti i sondaggisti rilevano un vantaggio del centrosinistra, ma anche e soprattutto all’estero. Questa crisi di credibilità impone che si vada al più presto al voto, per dare un governo affidabile all’Italia, che, nonostante Berlusconi, resta un grande paese.

Commenti

Tutti Noi Italiani Onesti ricordando la nostra storia, la nostra civiltà e la nostra cultura diffuse in tutto il mondo vorremmo che il nostro fosse veramente un grande Paese. Purtrtoppo non lo é! Siamo un piccolo Paese dominato da una  dittatura mascherata nella mani di un autocrate che tiene in pugno il Paese per mezzo di un parlamento, la cui maggioranza é composta da "onorevoli" corrotti, comprati, ricattati. Stiamo precipitando da Paese leader a paese zavorra. Da fondatore e locomotiva dell'UE ora siamo considerati, forse, il più pesante carrozzone che rischia di travolgere l'intera Unione. In materia di sicurezza e giustizia siamo a livelli di Zimbabwe e Corea del Nord. Non parliamo del resto. Peggio di così!
... caro/a "cives", ti confesso che un'auto-proclamazione del genere mi fa venire l'orticaria: davvero possiamo definirci onesti, e come, in che misura, perché vogliamo le cose belle-rette-legali-giuste, perché condividiamo le parole di IDV, di Donadi Di Pietro ecc.? "Tutti noi italiani onesti": c'è qualcuno che si ritiene disonesto? O non siamo, come l'italiano medio, convinti che il ns. agire è quello giusto, quello degli altri chissà, ma quello nostro ... aldisopra di ogni sospetto, integerrimo, intoccabile, inappuntabile. Eppure sai che ti dico - e condividendo il resto che dici, la dittatura mascherata ("ciò" ... ma nel sacco ci siamo fatti mettere noi italiani medi, noi onesti ...) che ci tiene in pugno, onorevoli comprati - ti dico che in realtà l'onestà ognuno se la dipinge come crede, è un concetto elastico, se parli a Ciarrapico (tanto x dire) o a un italianicchio medio ti dirà che lui agisce onestamente, se parli ad un parlamentare dell'opposizione (parlare ad un parlamentare, giustamente) noterai che bel vestito porta, che pettinatura curata, chissà che marca di mutande, io le immagino di seta, ti dirà che lui è onestissimo, che agisce per la collettività (soprattutto quando si ricordano di noi, in campagna elettorale, IDV e 5-Stelle sempre attivi per la verità), che intasca 200.000 euro l'anno a buon diritto, perché ha ideali puri ed altissimi, che i suoi 200.000 euro sono più meritati di quelli di uno Scili-spocchio qualsiasi e, intanto, vedi i parlamentari del PD, han votato per tenercele le Provincie ..., in fondo chissà se gli conviene, anche a quelli dell'opposizione, che si vada ad una nuova legislatura, potrebbero perdere il posto. Ho detto a Donadi e a Di Pietro (a chi sennò?): prendete un pò dei vs. emolumenti, un pò del vs. (NOSTRO) finanziamento ai partiti e fatene un fondo per poveri cristi, di cui spesso vi riempite la bocca. Il primo mi ha risposto testuale che "si tratterebbe di poche lire" ... il secondo che lui ne versa un sacco al partito ...  Io - miserabile raccoglitore di firme x il referendum - mi arrabatto come un comune mortale e vado dietro alle alte parole di chi ci indica la strada, sarò onesto anch'io? Boh. Siamo tutti onesti a modo nostro, evviva!
Per Angelo Umana. Certamente l'onestà è un concetto molto personale e astratto e riguarda ciascuno di noi. Non potendo fare filosofia o semantica limitiamoci alla politica di oggigiorno. Al governo di destra, per farla corta, abbiamo la ben nota onorevole "banda bassotti" ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. A sinistra abbiamo il PD, ricettacolo dei sopravissuti della Prima Repubblica, piena di scheletri nell'armadio,che vuole trarre profitto dal prossimo crollo di Papi e della sua corte dei miracoli. Il SEL di Vendola, tribuno parolaio e mix tra Savonarola e Lenin, abile di parola ma con seri dubbi  sull'arte di governo, visti anche i risultati in Puglia. Il terzo Polo é un arcano dentro un mistero. Il Movimento 5 stelle é un grosso business per Beppe Grillo. E allora? E' stato merito del PM Di Pietro scoperchiare la cloaca della cosidetta 1° Repubblica del tangentiere istituzionale Cinghialone San Bottino, con la sua cricca di voraci compagni di merenda col suo mariuolo Mario Chiesa ed é sempre suo il merito di contrastare questa banda di ladroni di stato, dove il PD ha spesso fatto la figura distratta della scimmietta che non parla, non sente e non scrive. All'IdV riconosco pure il coraggio di aver portato avanti, spesso in solitaria, la difficile campagna di moralizzazione della politica.  Ha uomini molto validi come De Magistris, Donadi, Borghesi, Orlando... ed ha avuto pure autentici mascalzoni come Scilipoti e Razzi passati al migliore offerente. Non vedo alternative nell'attuale quadro politico, salvo la rivoluzione di popolo!