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BISCIONE TV, LA FABBRICA DELLE BUGIE

Ieri Berlusconi si è presentato in Tribunale al processo Mediatrade dove è accusato di frode fiscale e appropriazione indebita. Mossa astuta e furba. L’obiettivo era quello di inviare il seguente messaggio subliminale: non è vero che sfuggo alle aule di giustizia. Peccato che, il furbo e scaltro presidente del Consiglio, sapesse benissimo che, trattandosi di un’udienza preliminare davanti al Gup, non era previsto che parlasse. La sua presenza, dunque, in questa prima fase, era del tutto inutile ma dal forte valore simbolico e con uno scopo ben preciso. Ha usato la sua ipocrita presenza in un’aula di giustizia per ribaltare la verità. Alle prossime udienze non ci sarà: mettiamo sin da ora la mano sul fuoco. Ha parlato, eccome invece, dagli schermi del biscione: sono l’uomo più imputato dell’universo e della storia. Il comunismo in Italia non si è mai concluso, cerca di usare qualsiasi mezzo per annientare l’avversario. Il solito armamentario linguistico per spostare la verità su un altro piano, quello a lui favorevole. Nel frattempo, sempre sugli schermi del biscione è andata in scena una delle pagine più vergognose della televisione italiana. A Forum su Canale 5, una casalinga abruzzese, pagata con 300 euro per mettere in scena la finta separazione da suo marito, si è sperticata in lodi per il presidente del Consiglio per come ha egregiamente ricostruito l’Aquila, negli stessi minuti in cui il premier saliva per la quarta volta sul predellino. La signora, che in realtà non ha perso nessuna attività commerciale a causa del terremoto, ma aiuta il vero marito in un’impresa di pompe funebri, si è prodigata anche nell’insultare i suoi conterranei che si lamentano: lo fanno solo per mangiare e dormire gratis. L’azienda del biscione, ma guarda un po’ il caso, ha difeso la conduttrice di Forum: lo scontro politico per quanto aspro non può arrivare a spargere veleni su una conduttrice e un programma che ogni giorno, in diretta, danno spazio alle ragioni, alle amarezze e alle speranze della gente comune. Terzo e ultimo atto di questa giornata di ordinaria follia mediatica, dove l’informazione gestita a tavolino da palazzo Chigi ha raggiunto il suo apice, con un piano di attacco architettato a tavolino che ha raggiunto il suo scopo: distrarre i telespettatori dalla verità e consegnarne loro un’altra, reinventata e ricostruita. Come ha suggerito una brillante giornalista su Facebook sarebbe giusto fare un bel "forum" pubblico.... in piazza, tra i terremotati veri.... e vedere, democraticamente, "l'effetto che fa”.