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TRASPARENZA CONTRO GLI EVASORI

Guardia di FinanzaGuardia di FinanzaStrano paese il nostro. Se rubi una mela al supermercato puoi finire in galera e il tuo nome sui giornali. Sputtanato, scusate il termine oxfordiano. Se, invece, evadi tasse per 15 milioni e rotti di euro (quin-di-ci mi-lio-ni non so se mi spiego), com’è successo in Veneto la privacy è garantita. Nessuno sa chi sei e le tue attività non subiscono danni economici. Ai cittadini viene nascosto il diritto di sapere se i loro soldi finiscono nelle tasche di un evasore fiscale totale. Questo truffatore, perché di questo si tratta, anche se ‘pizzicato’dalla Guardia di Finanza e dalle Agenzie delle Entrate, può continuare a fare affari senza che i cittadini onesti possano scegliere di non andare più a comprare da lui, se è un commerciante, ad avvalersi delle sue prestazioni, se è un professionista. Prendo spunto dal caso di Treviso per solidarizzare con tutte le persone che hanno inviato mail alla Gdf, all’agenzia delle entrate ed ai giornali per conoscere il nome dell’imprenditore. Penso che, come avviene nei paesi nordeuropei, anche in Italia l’etica d’impresa dovrebbe costituire un valore aggiunto e determinare il successo (o meno) di un’attività imprenditoriale. Per questo nei prossimi giorni presenteremo una proposta di legge per permettere ai cittadini di tutelarsi e di scegliere i prodotti delle imprese virtuose ed in regola ed di rivolgersi a professionisti onesti, che pagano le tasse. Non sarà una proposta di legge contro la privacy, ma per la trasparenza. Non cerchiamo gogne mediatiche, né la berlina per gli evasori fiscali, ma la giustizia, soprattutto in tempi di crisi economica. E’ profondamente immorale, oltre che illegale naturalmente, evadere le tasse ed arricchirsi mentre migliaia di imprese chiudono e sempre più famiglie e lavoratori stentano ad arrivare alla fine del mese. Il danno sociale ed economico dell’evasione fiscale è enorme. Una piaga da estirpare in quest’Italia troppo tollerante con i furbi.