ABOLIRE LE PROVINCE? SOLO CHIACCHIERE

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Questo e' il governo delle promesse non mantenute, delle chiacchiere al vento, delle bugie, dei balletti avanti e indietro, degli annunci e delle ritirate strategiche, come quella sull’abolizione delle province. Otto mesi fa, Italia dei Valori ha portato in Aula la sua proposta di legge per l’abolizione delle province. La maggioranza di centrodestra, ma anche l’opposizione, Pd e Udc, l’ha sonoramente bocciata. L’hanno respinta al mittente nonostante gli strombazzati annunci fatti in tutte le campagne elettorali dal presidente del Consiglio di volerle abolire perché enti inutili e costosi. Ora ci risiamo. Prima annunciano di aver inserito nella manovra economica l’abolizione delle province. Decisione buona e giusta, anzi sacrosanta, una delle poche di questa manovra ingiusta ed iniqua, che taglia e basta, tampona ma non risolve perché completamente priva di riforme strutturali, le uniche capaci di garantire nel tempo un rientro del debito pubblico. Poi, improvvisamente, ecco la marcia indietro. Il presidente del Consiglio dice che nella manovra l’abolizione delle province non c’è mai stata, se la sono sognata opposizione e giornali, ovviamente comunisti. Eppure, una misura del genere sarebbe quanto mai necessaria in un momento di grave crisi economica come quella che sta attraversando il paese. Porterebbe ad un risparmio di circa 13 miliardi di euro l’anno, non proprio briciole. Dunque, bando ai misteri e fuori le carte. Vogliamo sapere se sull’abolizione delle province è in atto un barbatrucco o se il governo sta facendo sul serio. Vediamo se Berlusconi, almeno una volta nella vita, riesce a mantenere una promessa e a non piegarsi ai voleri della Lega che di abolire le province, feudi di potere e poltrone, proprio non ne vuole sentire parlare. Tanto che oggi ne ha sparata un’altra delle sue: l’istituzione di una bicamerale per l’accorpamento delle province. E’ proprio vero. Roma ladrona è un ritornello ormai stonato. Ora la Lega ha imparato i trucchi del mestiere, come quello di sparare l'ennesima pagliacciata con il chiaro obiettivo di conservare le province dove comanda e fa proseliti.

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Commenti

Meno di 220mila abitanti: in totale sono ventidue province (dati ISTAT al 31 dicembre 2008), ma vanno escluse quelle che sono nelle regioni a statuto speciale, e scendiamo a 13. Tuttavia ve ne sono ancora altre da escludere, ovvero le province che confinano con l’estero, che sono quattro, dunque verranno abolite nove province, ovvero Ascoli Piceno, Matera (la Basilicata diventerebbe regione con una sola provincia), Massa e Carrara, Biella, Fermo, Crotone, Vibo Valentia, Rieti e Isernia (anche il Molise diventerebbe Regione con una sola provincia), quindi verranno eliminate circa duecento poltrone consiliari e una settantina di assessori. “Rischiano” anche Asti, La Spezia, Lodi e Grosseto, bisogna controllare dati aggiornati di cui non dispongo: non sappiamo quali dati verranno scelti dal Governo, ad esempio, scegliendo quelli del censimento 2001, a Terni mancano un centinaio di abitanti, dunque anche l’Umbria finirebbe per essere regione “monoprovinciale”, ma secondo i dati del 2009 è più che salva).Tutto quanto segue va letto con un “ammesso che saranno abolite”, visto che io non credo che questa cosa avverrà.La prima cosa che mi chiedo è: perché fissare l’asticella a 220mila e non a 300mila o a 250mila o a 200mila? Ad esempio un’asticella fissata a 300mila, oltre ad essere una cifra tonda, sarebbe stata omogenea, visto che tale soglia stabilisce quanti consiglieri e assessori possa avere una provincia. Non ne capisco il senso pratico.Va detto poi che se l’esclusione delle province nelle regioni a statuto speciale può avere un senso pratico (verrebbero eliminati tre quarti di Sardegna, ad esempio), quella delle province che confinano con l’estero non sembra avercelo (ferma restando l’inutilità della provincia in sé).Poi però faccio un piccolo calcolo di “amministrazioni”, ovvero: delle nove province che verranno abolite (ammesso che lo saranno) quattro sono in mano al PD, tre al PdL, una alla Lega Nord e una a Sinistra e Libertà. Non è più chiaro così? No?Allora considerate che saranno abolite cinque province del Sud, tre del centro e una del nord (che chiaramente è l’unica zona d’Italia che confina con l’estero). Delle quattro province salve perché confinanti con l’estero, due sono feudi leghisti (Belluno e Sondrio, quest’ultima patria di Giulio Tremonti) e due del PdL (di cui uno, Vercelli, è al momento commissariato perché il presidente Renzo Masoero è stato arrestato per concussione, si è riconosciuto colpevole e ha patteggiato due anni di carcere) In altre parole tutte queste condizioni servono a “salvare” le poltrone degli “amici”, in particolare della Lega Nord. Ancora un esempio: Lodi è stata di recente strappata al centrosinistra dalla Lega Nord, ma l’asticella di 220mila abitanti salva un’altra poltrona leghista.Si tratta di un taglio ancora più ridicolo del paventato 5% tolto ai parlamentari, tutta roba che sarà buona per la propaganda del regime per distrarre dai tagli veri, dalla macelleria sociale.Sempre fermo restando che le province sono di per sé inutili, un taglio così come programmato nella manovra è ridicolo: perché tagliare Ascoli Piceno che racchiude 33 comuni e non Grosseto, che ne raccoglie solo 28 con diecimila abitanti in più? E perché salvare Siena che ha una densità abitativa di 70 ed eliminare Fermo che ne ha 205? E perché eliminare Biella e lasciare Vercelli, che confina con la Svizzera solo per un’unghia, ma ha meno abitanti?Con questo non voglio dire che bisogna abolire le province secondo questi parametri: voglio dire che l’utilizzo di questi parametri “geografici” o “politici” è sciocco. Vanno abolite le province che sprecano, fossero pure Roma, Milano o Napoli, non quelle che si trovano da qualche parte, che hanno un certo numero di abitanti invece che un altro, o che sono amministrati da questo o da quel partito. Stiamo parlando di economia, occorre utilizzare parametri “economici”. Non si deve fare la domanda “quanti abitanti ha questa provincia?”, bensì “Vibo Valentia (abolita) spreca più o meno di Benevento (rimane)?”. Ma soprattutto, quale delle due serve a qualcosa?Ammesso che la cosa si realizzi, in base a questi parametri tremontiani esiste la possibilità (molto concreta) che verranno abolite province virtuose (se esistono), mentre si salveranno province sprecone. In tal caso chi ci perde sarà l’intera collettività, perché saranno tagliati servizi forniti nel modo giusto, ma non verranno chiusi i rubinetti che devono essere chiusi.Continuo a ritenere Tremonti un incapace. È un politico, un commercialista, ma non è un economista. È a capo del ministero dell’Economia, ma non capisce nulla della materia. Tremonti non è né Robin Hood né Padoa-Schioppa. Sarà molto dura.Aggiornamento: su richiesta, ho aggiunto anche le province sotto i 300mila e sopra i 230mila abitanti al 2008, a prescindere da tutto il resto. In altre parole, le province sotto i 300mila sono invece tante di più, molte decine, se si vuole davvero fare una bella soppressione, che non trovo comunque affatto vantaggiosa economicamente, specie se poi ci s'inventerebbe qualcosa d'altro.
Caro on. Donadi, la polemica sulle province è, a mio parere, una manovra artatamente gonfiata di polemiche su posizioni che portano un voto in più a Bossi e laddove lo protano in più a Berlusconi.La mentalità di questa gente si è capita bene. Più che berluscones oramai sono imberlusconati, ossia penetrati dal modo di fare del padrone della masseria e per questo fanno le sue marionette, i suoi sgherri e i suoi cani da guardia del territorio.In cambio hanno l'osso del voto da spartire e cariche pubbliche a nostre spese.Se fossi al Parlamento, allora punterei sulla chiusura, anzi, sulla distruzione degli enti inutili come prospettano di fare per l'Istituto B. Croce che è di rilevanza internazionale come l'Istituto G. Marotta e nel mirino anche il teatro più antico per la musica classica in Italia, capolavoro architettonico e di bellezza costruito con tecniche all'avanguardia e tuttora validissime.Gli enti inutili tra poco saranno le Scuole, le Biblioteche, poi si privatizzeranno i Ministeri e li venderemo ai cinesi. Fatela così la polemica ma non sulle parole di Bossi, incivile e stupida mente compromesso con questo stupido regime.
Gli enti inutili tra poco saranno le Scuole, le Biblioteche, poi si privatizzeranno i Ministeri e li venderemo ai cinesi   potrebbe sembrare una battuta, ma non lo è.....basti pensare che c'è mancato poco così che (dopo aver sbandierato che le carceri sono sovraffollate, come lo sono da decenni) nell'amministrazione penitenziaria arrivasse la Protezione Civile SPA.....Era già tutto predisposto.....Se il giocattolo non si fosse rotto un attimo prima....................E che dire della Difesa SPA?Facciamo attenzione: qui ci si fa del male con le cose serie.....altro che bazzecole! E, per favore, cerchiamo di adottare una politica CHIARA e COERENTE.In tema di privatizzazioni, in tema di federalismo fiscale....non si può pensare di adottare la tecnica della botte e del cerchio....
Mi rammento che il paese Italia ha una notevole forza lavoro data dai pubblici dipendenti e che, se si procedesse alla messa fuori dal pubblico impiego di questi od almeno di buona parte di essi la strada per il tracollo economico sarebbe ripidissima e rapidissima perché i consumi crollerebbero di colpo. Eliminare il "peso" dato dai compensi degli esponenti politici che dell'apparato provinciale sono i "condottieri" per i loro interess magari non sarebbe troppo sbagliatoi.Eppure se non rammento male devo aver letto da qualche parte che dei politici provinciali di otterrebbe un risparmio neppure troppo apprezzabile ma per pietà anziché abolire alla stupidovia ritrasformarle in "enti utili" che forse, non è impossibile anche se non del tutto indolore.Cantava il poeta " alla fine il loro unico lusso è vivere".Evitare di uccidere il paziente per salvarlo dal tumore. RICORDIAMOCELO. Massimiliano.
Le province sono degli inutili carrozzoni dove si foraggiano politici ed i loro compagni di merende. Certamente non sono le super onorevoli poltrone del Parlamento e nemmeno quelle altrettanto agognate delle Regioni, ma certamente ambite per raccogliere generose prebende e, soprattutto, per sistemare figli, parenti ed amici nella loro elefantiaca burocrazia e concedere favori e ricche consulenze. La Lega di Bossi é molto sensibile da questo orecchio e non intende mollare perchè vuole il controllo del territorio. Il tutto pagato onorevolmente dagli Italiani al limite di sopportazione dell'attuale Casta politica che opprime il Paese.
 E' stato varato davanti al cantiere Crn di Ancona, con una cerimonia discreta e in anticipo rispetto alle attese della vigilia, lo yacht da 37 metri Custom Line 124 commissionato da Piersilvio Berlusconi al Gruppo Ferretti. Il figlio del presidente del consiglio non era presente. Nell'imbarcazione - del costo di circa 18 milioni di euro - sono state predisposte quattro suite per ospiti e una sala fitness fatta inserire al posto di una cabina. Nei mesi scorsi Piersilvio Berlusconi sarebbe stato più volte ad Ancona per seguire l'andamento dei lavori, anche insieme con la compagna Silvia Toffanin. Tre anni fa aveva già scelto i cantieri anconetani per un altro yacht, Suegno, da 30 metri costato circa dieci milioni. E poi dicono della crisi... "Siamo tutti sulla stessa barca". Sì, ma quella appena comparata da Piersilivo è una "barca" lunga trentadue metri e dunque trenta di più del pattino che affittano, stangata permettendo, gli italiani 'normali' sulle spiagge libere di Ostia. Sì, ma quella di Briatore e della Gregoraci, è una "barca" di sessantadue metri, anche se Nathan Falco, il bimbetto che ha la fortuna o sfortuna di essere figlio dell'allegra coppia, è rimasto molto male, «scosso e intristito» (dice la mamma), quando la Finanza gliel'ha sequestrata. Modesta invece la "barca" di Massimo D'Alema, uno Star60 di appena diciotto metri di lunghezza, che veleggia nelle agitate acque del PD. Ma come dargli addosso a "baffino": la barca di partito... fa acqua da tutte le parti!>>> VIENI ANCHE TU A DIRE LA TUA SU: LIBERALVOX.BLOG
Hai intenzione di postarlo ancora? va bene abbiamo capito,ok, b.junior si e' fatto la barca nuova,sai che novita', non ti eri accorto che di ricconi si tratta?e allora??????? cos'e'?se l'e' fatta con i soldi "nostri"?.dato che c'e' crisi non deve farsi la barca? qualcosa di piu' banale e populista??? andiamo anche sul tuo "blog" contento? cos'e'? sei invidioso,la vorresti anche tu la barca???
A proposito di p2 di cui si parla nell'altro thread,l'abolizione delle province e' uno dei punti del "piano di rinascita democratica" . Che anche l'idv tenda a questo? come mai pdl,udc,pd (tutti piduisti) non vogliono?
sei anche simpatico, lo ammetto.
sei ironica?