"BERLUSCAMENTE", PIU' CONDONI PER TUTTI

Cetto la Qualunque - BerlusconiCetto la Qualunque - BerlusconiPiù condoni per tutti: alla pari dello stile del “qualunquemente”, il “berluscamente” imperversa privo di argini in questa fine di campagna elettorale, già infestata da colpi bassi e violenza, verbale e ideologica, con un’unica logica di base, quella della menzogna. L’ultima sparata del camaleontico Berlusconi lascia quasi senza parole. Al Sud infestato dall’illegalità, dove la parte buona della popolazione e della classe dirigente combatte per abbatterla, il cavaliere annuncia di volerla legalizzare, inventando l’ennesima sanatoria, una sorta di condono elettorale questa volta. Né più né meno che un’istigazione a delinquere col fine di ottenere una manciata di voti in più. Sarà che ha letto troppo Machiavelli, sarà che in lui il concetto di vincere travalica ogni logica morale e di buonsenso, fatto sta che Berlusconi ha fatto ieri un errore molto grave. Da una parte si è esposto in prima persona nell’avallare una vergognosa sanatoria sulle case abusive, costruite nel napoletano anche in parchi naturali e zone ad alta inedificabilità. Dall’altra parte ha esposto al ridicolo il suo governo, dal momento che la Lega non ha fatto attendere la propria presa di distanza dalla promessa del premier, minacciando l’altolà. Mentre insomma, da uno dei suoi innumerevoli pulpiti mediatici, Berlusconi continuava a dire che l’alleanza con il Carroccio è solidissima, da altre parti del Paese i ministri leghisti dimostravano l’esatto contrario. A me pare chiaro che questa volta le menzogne berlusconiane abbiano le gambe ancora più corte del normale: la tanto millantata unità tra Pdl e Carroccio, che Berlusconi continua affannosamente a ribadire, ha la stessa solidità di un cubetto di ghiaccio sotto il sole di ferragosto. A breve ne resterà solo acqua.

Commenti

Voler legalizzare le costruzioni abusive camorristiche di Napoli e della Campania é semplicemente criminale! Ma i napoletani cosa ne pensano? Attendiamo con ansia martedì 17 maggio 2011.
Intanto ha fatto la promessa e i napoletani abboccheranno come al solito, poi, se non la mantiene, chi se ne frega, farà la fine delle altre. Il famoso assunto machiavelliano del fine che giustifica i mezzi va rricondotto ad una visione più "morale" che "scientifica" della politica poiché il segretario fiorentino indicava come fine sì lo stato forte, ma in vista di un bene quale era allora l'affrancamento dell'Italia dalle potenze straniere che l'invadevano soprattutto per la frammentazione geo-politica della penisola. E già che siamo a parlare del Machiavelli, sarebbe bene per tutti noi ricordare un'altra sua massima da tenere in considerazione operativa in un prossimo futuro: "...gli uomini o si vezzeggiano o si spengano".