BERLUSCONI E' L’INFERNO. LA COSTITUZIONE IL PARADISO
A Silvio Berlusconi non piace la nostra Costituzione. Dice che è un inferno governare con la nostra architettura istituzionale. Sarebbe superficiale liquidare la questione alla solita manfrina delirante cui ci ha abituati il presidente del Consiglio. Anche oggi, all’assemblea di Confartigianato, ha dato il meglio di sé. Lasciamo perdere le sparate sul suo consenso che sarebbe a quanto pare ormai al 60 per cento e quello del governo al 50 per cento. Stendiamo un velo pietoso sulla vicenda dell’interim allo Sviluppo economico che ormai il presidente del Consiglio sta riducendo in barzelletta, nonostante l’importanza di un settore così strategico e fondamentale per il rilancio del sistema economico del Paese. Chiudiamo un occhio, anzi tutti e due, sulla storiella del viaggio-soggiorno in Cina come premio post-laurea della figlia e della considerazioni della pulzella sull’economia cinese di cui l’umanità fa volentieri a meno. Oppure sull’impostazione catto-comunista della nostra Costituzione che frenerebbe il libero mercato e le imprese. Sono vent’anni che il liberista e liberale Berlusconi promette la rivoluzione liberista e liberista ma poi quando sta al governo pensa solo ai fatti suoi. Vicenda interim a parte, siamo di fronte ai soliti deliri berlusconiani. Ma dire che la nostra Costituzione è un inferno è un attacco gravissimo e senza precedenti. A memoria mia, mai un presidente del Consiglio ha sferrato un attacco tanto grave nei confronti della Costituzione italiana che conferma due cose. Da un lato, se ce ne fosse bisogno, l’animo profondamente e intimamente antidemocratico e anticostituzionale di Berlusconi, perenne aspirante dittatore da repubblichina delle banane. Dall’altro, è sintomo palese della frustrazione del presidente del Consiglio per la sua ennesima opaca esperienza di governo che si avvia, come le altre, a chiudersi in un fallimento totale.Ma c’è di più ed è il peggio. C’è un risvolto feroce in questo attacco. Berlusconi odia la democrazia, i magistrati, le istituzioni, il parlamento, le opposizioni, financo la presidenza della repubblica. Vuole essere l’uomo solo al comando. Ma di un uomo, di Mussolini e della dittatura fascista, questo Paese ha già fatto esperienza e pagato il suo tributo di sangue.Se a Berlusconi la Costituzione italiana non piace, si trasferisca alle Bahamas. Magari lì gli fanno fare anche il dittatore a vita. Qui non c’è trippa per gatti.
- Login o registrati per inviare commenti



Commenti