INTERCETTAZIONI, SERVONO SOLO AL RE
La settimana parlamentare è densa di avvenimenti. Si prevede all’orizzonte un finale da mezzogiorno e mezzo di fuoco. Il Pdl, entro venerdì, vuole portare a casa le intercettazioni. Non parlano di fiducia al momento ma quell’odioso strumento che hanno imposto su ogni provvedimento importante, già aleggia nell’aria con il suo odore nauseabondo. Alle opposizioni è stato chiesto di ridurre al minimo il numero degli emendamenti da presentare. Italia dei Valori si prepara alla guerra sulle intercettazioni con sei emendamenti, che daranno filo da torcere al piano del presidente del Consiglio e del suo collegio di difesa. Noi daremo battaglia. Non c’è peggior sordo di Berlusconi che non vuole sentire ma Pdl e Lega mostrino un minimo di senso di responsabilità. Il milione e 200 mila firme non è stato un esercizio di democrazia. Facile oggi elogiare il potere dirompente di questo referendum, facile parlare a pancia piena. E’ una messaggio forte e chiaro: la gente ne ha le scatole piene. Il milione e mezzo di firme significano una cosa sola: totale sfiducia nel governo attuale e voglia di partecipazione diretta della gente. Significa anche basta alla legge sulle intercettazioni, all’ennesima insopportabile legge ad personam, significa assumetevi le responsabilità di governare in nome e per conto dei cittadini, di governare la crisi, di mandare avanti provvedimenti come quello sullo sviluppo, invece di piegare un Parlamento e le istituzioni alle esigenze processuali del padrone. Ce la faranno le poche anime belle che sopravvivono nel Pdl e nella Lega ad alzare la testa, ad avere un scatto d’orgoglio? Ci vorrebbero tanti Enrico Toti nelle file della maggioranza, pronti a gettare la stampella…
Inserito il 3 ottobre 2011 /
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