L’UDC VIETTI AL CSM?AGLI INCIUCI DICIAMO NO

 

Michele ViettiMichele Vietti

Michele Vietti vicepresidente del Csm? No grazie. Lasciamo Pd e Udc a spartirsi la torta. Parteciparvi sarebbe una sconfitta per la democrazia ed il trionfo di quella logica dell’inciucio che non appartiene e non apparterrà mai a Italia dei Valori. Mai come in questi giorni, alla luce delle cronache giudiziarie, che  vedono coinvolti anche settori importanti e significativi della magistratura, emerge con chiarezza la necessità di restituire al Consiglio superiore della Magistratura la dignità e l’autorevolezza che gli è propria, insieme all’improcrastinabile urgenza di tirarlo fuori dalle secche di una logica di spartizione partitica che è riuscita ad infangarlo. Per questo, Italia dei Valori, sin dal primo momento, ha invitato tutti i partiti a fare la nostra stessa scelta, ovvero quella di indicare nomi di giuristi di alto lignaggio, di assoluto prestigio e competenza, estranei alla vita di partito e alla militanza politica. Noi abbiamo fatto nomi e cognomi con trasparenza e alla luce del sole: Vittorio Grevi, Gustavo Zagrebelsky, Bruno Tinti e Francesco Saverio Borrelli. Dunque, con tutto il rispetto per persone e cose, Michele Vietti è un nome che respingiamo con decisione, non solo per le ragioni di cui sopra ma perché il suo profilo e cursus honorum corrisponde proprio a quell’uomo di mezzo, trasversale, bipartisan, in perfetto stile democristiano, che di certe logiche spartitorie e di una certa politica dei due forni, ne ha fatto una questione di stile e di vita. Michele Vietti è stato sottosegretario alla Giustizia nel governo Berlusconi II e sottosegretario all’Economia nel Berlusconi III. A questo, si aggiunga che è uno dei padri della depenalizzazione del falso in bilancio, leggina grazie alla quale il premier ha evitato una condanna ai processi All Iberian e Consolidato Fininvest perché “il fatto non costituisce più reato”. Si è fatto promotore del ripristino dell’immunità parlamentare, nel giorno in cui Marcello Dell’Utri veniva condannato a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. E’ l’autore del legittimo impedimento blocca processi per il premier a scadenza, in attesa di un lodo costituzionale. Circostanze, leggi e fatti che ci portano a bocciare con convinzione la sua candidatura. Quali garanzie di autonomia e indipendenza garantirebbe Michele Vietti? Per questo, noi respingiamo ai mittenti la sua candidatura.

Commenti

Abietti al CSM mi terrorizza...
 qui c'è l'odierno "passaparola" di Marco Travaglio.http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/post/2513134.html     
a proposito di ciò di cui si parlava ieri, ti invito a leggere quest'articolo.«La legge bavaglio renderà l’Italia asilo politico dei criminali»
  • La criminalità organizzata è progressista, si evolve, raffina e perfeziona le sue tecniche. È efficiente ed efficace nel perseguire potere e profitto, non si impantana in logiche burocratiche e pastoie formalistiche. Lo Stato, nel contrasto al crimine, in nome della sicurezza e della giustizia, dovrebbe essere progressista, nel senso di approvare leggi sempre più efficaci, perfezionare la sua azione, ridurre burocrazie snervanti, snellire procedure e togliere inutili formalismi che non significa garantismo. In estate sarà approvata la legge che ridurrà drasticamente la possibilità di effettuare le intercettazioni: la cosiddetta «legge bavaglio». Con le ultime modifiche in Parlamento si è approvato un provvedimento che secondo il nuovo fronte della legalità guidato dall’On. Bocchino - braccio destro dell’On. Fini - è una buona legge. Via il bavaglio dell’ipocrisia. La legge approvata è pessima e, soprattutto, è criminogena, nel senso che aiuta la criminalità organizzata e, in particolare, quella dei colletti bianchi. Se ci fosse stata questa legge probabilmente non avremmo saputo nulla della Protezione civile connection di Bertolaso & C. né di casa Scajola, non si sarebbe saputo che il referente politico del clan dei casalesi era il sottosegretario allo sviluppo economico On. Cosentino, l’oblio eterno avrebbe ammantato la P3. In questi giorni in Parlamento è stato approvato qualche emendamento che espunge le parti manifestamente incostituzionali e irrazionali del provvedimento, come il divieto di pubblicazione per la stampa. Sono stati tolti quei punti che avrebbero messo in difficoltà il nuovo corso politico dei folgorati dalla legalità e che avrebbe esposto il provvedimento alla mancata promulgazione (forse) del Presidente della Repubblica. Resta la legge criminogena di sempre, anche in tema di libertà di stampa (vedasi, ad esempio, la stretta su internet). I berluscones la vogliono approvare subito in quanto è un provvedimento che impedisce a magistratura e forze dell’ordine di contrastare adeguatamente il crimine. Qualche esempio: si rende più difficile autorizzare le intercettazioni per i delitti di criminalità organizzata (diversa da quella mafiosa, la P3 per intenderci); è complicato autorizzare le intercettazioni per i reati che consentono di individuare le associazioni mafiose; si richiedono per intercettare gli indizi utilizzati per la prova della sentenza; burocratizzazione e formalismi inutili esasperati in una fase del procedimento penale in cui la celerità è fondamentale: si rende difficile l’acquisizione dei tabulati; si impongono limiti temporali capestro alle intercettazioni; si prevede il giudice collegiale del capoluogo del distretto per decidere (paralizzandosi Tribunali, aumentando incompatibilità tra giudici e trasferendo tutti i faldoni da un Tribunale all’altro in modo che passeranno settimane e tante persone leggeranno le carte: alla faccia della celerità e della tutela della privacy); si impediscono le registrazioni tra privati (l’imprenditore non potrà più registrare l’estorsore, la donna abusata chi le usa violenza, la vittima l’usuraio); si rendono più difficili le intercettazioni ambientali. L’elenco è lungo. Se le intercettazioni non si fanno la stampa non potrà fare cronaca e l’opinione pubblica non saprà: il bavaglio è di fatto, si riduce solo quello formale.
  • Berlusconi ed i suoi sodali, come sempre, bisogna darne atto, ci mettono la faccia. La Lega - al di là delle argomentazioni false del ministro dell’Interno circa il fatto che questo Governo è il migliore contro (io dico per) la criminalità - avalla in pieno la deriva criminogena dell’esecutivo in quanto a provvedimenti adottati ed adottandi (dallo scudo fiscale al legittimo impedimento, dal processo breve alla vendita all’asta dei beni confiscati, dalla legge bavaglio al lodo Alfano, dalla modifica delle norme sui collaboratori di giustizia alla distruzione dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura). Veniamo ai folgorati sulla via di Damasco. Non può che far piacere che all’interno del PDL qualcuno cominci - dopo aver contribuito a smantellare democrazia e stato di diritto - a svegliarsi, ma attenzione. Siccome vi è un golpista capo del governo che massacra istituzioni e democrazia giorno dopo giorno, è sufficiente non essere un eversore, ritoccare leggi vergogna, utilizzare frasi di buon senso, per ergersi a nuovi paladini della legalità? Troppo poco. Se davvero i finiani hanno a cuore legalità, sicurezza e giustizia non votino la legge bavaglio. E’ un provvedimento che favorisce criminali, amplifica violazioni della privacy e agevola fughe di notizie. Legittimo è il sospetto che la legge la vogliono in tanti (c’è il precedente del disegno di legge dell’ex Ministro Mastella, altro paladino della legalità) con la differenza che Berlusconi si assume la responsabilità politica di una legge che renderà l’Italia asilo politico dei delinquenti mentre gli altri (Fini in testa) appaiono come i salvatori della legalità, i nuovi paladini della questione morale.
26 luglio 2010      (Luigi De Magistris)http://www.unita.it/news/luigi_de_magistris/101683/la_legge_bavaglio_render_litalia_asilo_politico_dei_criminali
condivido in pieno l'analisi di De Magistris. D'altra parte, esprime quello che diciamo da giorni. Riconoscersi, improvvisamente, paladini della legalità, ma poi rimanere al fianco del protettore dei malfattori, è un'ipocrisia, anche se la versione ufficiale è quella di voler "ripulire" il partito; ma quel partito è lercio dalla testa (dal grande capo) ai piedi (i lacchè)!!! ....e poi,l’atteggiamento del pdl verso granata ha davvero dell’incredibile!!!. Invece di chiedere l’espulsione di dell’utri o cosentino o verdini (cosa che auspicavo facessero, ma che ero piu’ che convinta che non facessero), chiedono l’allontanamento di Granata…..il paradosso è servito!!! Granata non lo conosco molto, l’ho visto da Santoro in quella famosa puntata quando c’era anche dipietro che, non so se ricordi, fece la battuta sulla “coda del cane”….già in quell’occasione, granata, fu "rimproverato" dal partito SOLO perché aveva osato sorridere alla battuta di dipietro e quindi aveva dato l’impressione di essere “complice” del nemico manettaro….ora la situazione assume ancora di più una connotazione tragicomica…..cmq non credo che fini cederà alla lusinga di una poltrona nel governo; accettare quella “poltrona” vuol dire rientrare nei ranghi e sottomettersi al grande capo; è ovvio, che gli conviene più mantenere la carica di pres.camera, perché questa è sinonimo di autonomia, necessaria al ruolo e all’azione attuale.
fini, per non rendersi ricattabile, magari non accetterà la proposta di La Russa.... (che poi, diciamolo, una proposta di La Russa..........), tuttavia cercherà di "mediare" con Mantovano....... magari "mitigando" la posizione di Granata.......
vi invito a leggere questo articolo, a mio avviso, molto interessante: http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/25/25-luglio-voi-dove-eravate/43858/ ;
ho letto l'interessante articolo che hai proposto. Mi permetterei di dire che la "sintesi" è in questa "chiosa":
  • (.....)Per tornare all’analogia dalla quale sono partito, l’emancipazione dal fascismo non si è realizzata certo il 25 luglio 1943, ma il 2 giugno 1946, quando, il popolo italiano, guidato da uomini che sapevano suscitare grandi speranze, decretò che anche la monarchia, che nel 1922 aveva chiamato Mussolini al governo e lo aveva sostenuto per vent’anni, dovesse andarsene. Così, l’emancipazione dal sistema berlusconiano non avverrà quando al governo ci saranno vecchi alleati insieme ad accomodanti oppositori, ma quando a guidare la Repubblica ci saranno donne e uomini che, alla domanda “dove eravate voi?”, potranno rispondere “dall’altra parte. Sempre!
In sostanza, quando leggo simili articoli, non faccio che "rinforzare" il mio scetticismo verso "il fascista elegante", quello che si è "depurato" a Fiuggi....... Ho letto da qualche parte, che gli stanno proponendo di lasciare la presidenza della Camera, per la poltrona di Scajola. Che dici??? Ognuno ha il suo prezzo? Basteranno richiami come questi, o come quelli che arrivano dagli elettori di tutti i blog dell'opposizione, per evitare INCIUCI????Fermo restanto che, chi ha contribuito "meno di altri" a certe scandalose derive, secondo me può legittimamente lasciare quel partito, se ritiene che non sia più rispondente ai propri convincimenti (sto pensando a Granata, che mi dà l'impressione di essere più "pulito" di altri)
compagna maria, una cosa è certa: la posizione odierna di fini&co. e di certa "opposizione" non sanerà così facilmente l’ignominia subita dalla ns democrazia in questo ultimo ventennio....insomma tutti quelli che, chi più, chi meno, hanno contribuito all'affermazione e alla prevaricazione del banano, non potranno dirsi meritevoli della “sconfitta” del berlusconismo (semmai ci sarà), NON avranno diritto a urlare:"viva la repubblica, viva l'italia, viva la costituzione"......perchè quelli che oggi rivestono il ruolo di "detrattori" del banano sono gli stessi che lo hanno elevato a leader assoluto, quelli che hanno contribuito alla creazione del mito del "meno male che silvio c'è", quelli che hanno votato leggi ad personam,ad aziendam, quelli che hanno usufruito del sistema di consorterie e cortigianeria creatosi intorno al banano, quelli che lo hanno difeso attaccando gratuitamente la magistratura, quelli che hanno permesso si creassero cricche affaristiche e Pitreiste, quelli che hanno avallato il disprezzo che il banano manifestava contro le istituzioni democratiche, contro la libertà di stampa, quelli che hanno taciuto davanti al mega-conflitto di interessi,ecc.ecc........io sono sempre piu' convinta (e insisto su questo) che costoro, per coerenza, dovrebbero sganciarsi dal banano quanto prima, ma poi farsi "giudicare" alla stregua del banano....altro che beatificazione!!! il loro "trasformismo" ( in atto) NON è credibile (anche se utile) e NON li salverà dalle responsabilità avute!!!!.......un'altra cosa è certa: NOI saremo tra quelli che potranno dire "eravano dall'altra parte!!!"
condivido quanto affermi, infatti io stessa lo vado ripetendo da sempre. Tuttavia, ho appena sentito un paio di TG. E devo dire che non mi piace il linciaggio che stanno facendo su Granata. Lontano da "poltrone" di massimo potere (come Fini), dignitoso magistrato, qualche volta l'ho sentito e visto in tv. E mi ha sorpreso, allora, che potesse "convivere" con quei lestofanti del PDL. Poi, negli ultimi mesi, ha preso le distanze sempre più. Da ultime, e non solo su "Il Fatto", giornale che gli ha riservato uno spazio per il suo blog, le sue esternazioni circa "la cricca", la "P3", e le cretinate di Mantovano per la mancata protezione al pentito Spatuzza. Ha espresso perplessità e critiche legittime, secondo me, ma che vanno contro le finalità del nostro attuale Governo. Ora ci sono i "balletti" attorno a Fini, per indurlo (con la poltrona di ministro) alla "ragionevolezza", e portare alla logica conclusione il processo lapidario nei confronti di Granata: l'espulsione dal partito. E' il massimo del grottesco: dal partito dovrebbe essere buttato fuori Granata (per la gravità delle sue affermazioni), ma non Verdini, Cosentino, ed altri. Che dire? E' tutto di una mediocrità infinita. Da quest'altra parte, si pensa a possibili scenari di improbabili alleanze, che vanno da Fini, a Bersani (quindi lo stato maggiore Dalemiano), e Di Pietro....Mah! Secondo me, stanno facendo karakiri........anche se, della nostra opinione, i nostri politici, non sanno di che farsene......in fondo, noi siamo SOLO gli elettori............ Cara Stefy, non so tu, ma IO non sono "Pasquale"......:-/
Stefy, hai ragione. Troppo comodo estraniarsi dalla lotta quando il danno è fatto. Tanti "bla bla", e vai con il voto "ad bananam", senza eccezione alcuna. Di Pietro a 'sto giro mi ha veramente sorpreso in senso negativo, non me la sarei aspettata. Certo, come già ho avuto occasione di dire, stimo molti finiani, parlo della base e mi riferisco a bloggers che postano nel sito di GI. Ma Fini, se avesse voluto correre ai ripari, mai e poi mai avrebbe fuso AN con FI. La realtà è che l'ambizione di Gianfranco è di grado piuttosto elevato, chiaramente aspira o aspirava alla leadership della destra, se Berlusconi salisse al Quirinale avremmo sicuramente, o quasi, Fini alla Presidenza del Consiglio: questa è l'impressione che qualche tempo fa molti avevano. Adesso c'è burrasca nel PDL, forse: potrebbe essere uno dei soliti temporali di passaggio. Ma se così non fosse, mi riallaccio a ciò che dici e che condivido: Fini è stato ed è il principale partner di Berlusconi, il cui successo è da ascrivere anche all'indispensabile appoggio da parte del politico emiliano e dei suoi. Quindi, può una forza politica antiberlusconiana quale l' IDV appoggiare un'alleanza con chi ha marciato assieme a Silvio? Non penso proprio!
L’Europa e la P3 
  • Così come le mafie e le corruzioni sono transnazionali, altrettanto lo sono i poteri occulti. La nuova P2 non si ferma ai confini nazionali, bisogna osservare attentamente la sua capacità di penetrare all’interno delle istituzioni europee. Del resto, i nominativi di soggetti appartenenti alla nuova P2 che operò per sottrarmi inchieste e strapparmi le funzioni di pm quando lavoravo in Calabria sono in parte gli stessi del salotto piduista gestito da Verdini-Dell’Utri-Carboni ed erano persone abili a penetrare anche a Bruxelles. Ad iniziare proprio dall’Olaf, l’ufficio antifrode preposto a contrastare le frodi sui fondi pubblici e ad individuare la gestione illegale del denaro pubblico, oggetto delle inchieste di Firenze, Perugia e Roma su protezione civile connection e P3. Indagini che riguardano il controllo della spesa pubblica da parte della criminalità. Si commette un errore grave se si sottovalutano le indagini sui poteri occulti. Tali investigazioni potranno individuare i soggetti politici ed istituzionali coinvolti nelle stragi e nella trattativa tra mafia e Stato. Tali indagini evidenziano il coinvolgimento non solo di politici, ma anche di magistrati, di uomini dei servizi segreti, di appartenenti alle forze dell’ordine, di dirigenti pubblici. Emergono organi costituzionali divenuti in parte serventi di interessi criminali. Il Parlamento ridotto ad organo di ratifica di decisioni prese ad Arcore o dalla P3 (la matrice è identica). Organi di garanzia piegati ai voleri del premier piduista (il caso Innocenzi dell’Agcom, il coinvolgimento del direttore generale della Rai, il direttore del Tg1). Magistrati che barattano i principi costituzionali di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e di indipendenza in cambio di favori personali. Il coinvolgimento dello stesso Consiglio Superiore della Magistratura spesso impegnato a punire magistrati onesti ed autonomi e coprire toghe colluse. Piduismo e questione morale: temi che si intrecciano e sui quali opprimenti sono stati i silenzi in questi anni. Perché si è dovuto aspettare le intercettazioni della Procura di Roma per scoprire chi è Arcibaldo Miller capo degli ispettori del Ministero della Giustizia? Perché il Csm continua a non trasferire o sanzionare magistrati accusati di collusioni? Perché solo oggi i vertici dell’associazione nazionale magistrati scoprono la questione morale? Perché hanno svolto un’azione di copertura delle zone d’ombra? Sulla mia toga ho conosciuto la violenza morale della deviazioni di Stato. La questione morale è dilagante, da nord a sud e nelle varie articolazioni delle istituzioni e della società civile. E’ grave sottovalutare il ruolo dominante della borghesia mafiosa e la sua capacità di colludere ad alti livelli istituzionali ed è fondamentale approfittare del crollo morale di una classe dirigente per costruire subito un’alternativa culturale, sociale, economica e politica che si fondi proprio sulla questione morale.     (De Magistris)
25 luglio 2010     http://www.unita.it/news/luigi_de_magistris/101655/leuropa_e_la_p
caro donadi approvo in pieno quanto dici su questo personaggio (udc compreso),ma più in generale volevo fare una riflessione...forse peccherò di semplicismo, ma se dovessimo scegliere in base all'integrità morale(e con questo intendo tutto quanto vi è di buono in una persona) a chi conferire incarichi o con chi fare alleanze di vario genere e grado, la scelta cadrebbe a vuoto. Dico di più, se dovessimo proprio fare i censori vi sarebbero dei dubbi anche su più di uno degli eletti dell'IDV; ma purtroppo questa è la politica ...questo è l'essere umano. In uno scenario di questo tipo  diventa d'obbligo adottare alcuni accorgimenti pragmatici altrimenti è il caos anche per noi. Obtorto collo, l'IDV ha scelto, per ovvi motivi pragmatici appunto, l'alleanza con il PD che a me personalmente non ha mai convinto; ormai appare chiaro a tutti che il PD sembra il lato B (ogni doppio senso è totalmente involontario) di un vecchio disco. Con chi andare, quali nuove alleanze ? ai nostri deputati l'arduo compito. cordialmente mario bulgarelli 
propongo link utili all'argomento di oggi: 
  • http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/23/c%e2%80%99-era-una-volta-il-partito-della-%e2%80%9cquestione/43222/
  • http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/24/il-divanetto-di-montecitorio/43650/
  • http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/07/23/guerra-pdl-fini-%E2%80%9Ce-un-colluso%E2%80%9D/43157/
  • http://www.repubblica.it/politica/2010/07/24/news/di_pietro_polemico_con_napolitano_italia_ha_naticorpi_da_dimostrare-5796387/?ref=HRER1-1
    
Non mi sembra vi sia nulla di nuovo. Se si fosse arrivati alla determinazine di tenere finalmente i partiti fuori, mi sarei sorpresa. Ieri mi era sembrato che il "gargamella" (=Bersani) volesse appoggiare tale iniziativa dell'IDV, ma deve essere stato il fugace effetto di un colpo di sole, dal quale "baffetto" l'ha costretto a "riaversi". Che il PD faccia continui "regali" alla destra nemmeno è una novità. Dal "conflitto d'interessi", che se è ancora lì bisogna esser grati a "bafferro" che ha svenduto se stesso, il partito e gli elettori tutti in cambio di un piatto di lenticchie (=l'inutile bicamerale), a tutti gli altri regalini che esponenti vari della sinistra "moderata" (=quella affidabile, vero on. Donadi?????) ha saputo fare a Berlusconi e sodali, elencati nell'articolo di Donadi.Certo, i nomi elencati avrebbero restituito dignità e lustro al CSM, gettato nel fango dopo le ultime inchieste. Ma evidentemente, alla dignità, alla moralità, alla giustizia, alla trasparenza, vengono anteposte altre priorità. Quali? Chiedetelo ai rappresentanti UDC e PD.........Mi raccomando: cercate, voi parlamentari IDV, di far tesoro di queste esperienze, e di non "svendere" voi stessi, e il vostro elettorato, in cambio di "dubbie alleanze". Ripensate a ciò che avete detto e scritto in questi ultimi giorni. Presentarsi agli elettori con uno "scusate, alla luce degli utlimi avvenimenti sulla scena politica, abbiamo pensato che.............................." forse vi farebbe più onore che perseverare nell'errore.
Considero sconcertante la sentenza della Corte Costituzionale che in un momento come questo caratterizzato da una serie impressionante di omicidi e violenze contro le donne, ha definito "illegittima" la norma che prevede l'obbligo del carcere per gli stupratori. Secondo l'illuminata Corte si configurerebbe una violazione di alcuni articoli costituzionali, in primis il principio di uguaglianza, in quanto il giudice non avrebbe la possibilità di disporre a carico del povero violentatore un'eventuale misura altenativa alla detenzione come ad esempio gli arresti domiciliari.Io credo che dovrebbe sempre prevalere l'esigenza di tutela delle vittime dei reati sulle sottigliezze giuridiche ed anzi aggiungo che nel caso di specie un organismo autorevole come la Consulta è sembrato schierarsi dalla parte di chi delinque e questo è assolutamente inaccettabile. Considero ugualmente colpevoli anche quei magistrati che hanno investito la Corte della questione di legittimità costituzionale di una norma che non doveva essere messa in discussione. 
In questo blog finirò per passare, a torto, per il difensore d'ufficio degli stupratori. Tuttavia occorre fare un pò di chiarezza. Premetto che non conosco in dettaglio QUESTA eccezione di incostituzionalità.
  • L'eccezione di incostituzionalità può essere sollevata "dalle parti", poi valutata sommariamente dal giudice ordinario, e POI trasmessa alla Corte Costituzionale. Ergo: l'iniziativa NON è della Consulta.
  • Gli Arresti Domiciliari NON costituiscono un'alternativa alla detenzione in caso di condanna, ma solo durante il periodo di "custodia cautelare". La custodia cautelare IN CARCERE si rende necessaria, (e qui c'è la valutazione del magistrato - GIP - GUP - Tribunale della libertà e del riesame) allorquando si presenta almeno una delle seguenti ipotesi: 1)pericolo di reiterazione del reato; 2) pericolo d'inquinamento delle prove; 3)pericolo di fuga. Non sono previste altre motivazioni. La Consulta non si occupa di "orientamenti politici, sociologici", ma di applicare la legge. Sic et simpliciter.
  • Inoltre, OGNI IMPUTATO, fino alla condanna definitiva, è PRESUMIBILMENTE INNOCENTE. E questo principio non vale solo per politici, ministri, etc etc
 Detto ciò, tranquilli.....nemmeno io ho simpatia per i violentatori, ci mancherebbe!!!!
Maria, che ciascuno sia innocente prima della dimostrazione della propria colpevolezza è un fatto su cui nessuno discute. Il guaio è che la legge non è di certo da parte delle vittime, parlo anche del reato stesso:danno troppo poco. Non è possibile che certa gentaglia esca dopo poco tempo, magari per interpretazione di quella porcata bipartisan che si chiama legge sull'indulto. E' questo che mi fa incazzare. A me pare che la legge non tuteli per niente.
potremmo stare ore a disquisire di ciò che è la legalità, e cosa è la giustizia. Non sempre i due concetti coincidono. Ad ogni modo, generalmente gli "orientamenti" della "legalità" vanno di pari passo (o almeno così dovrebbe) con il "sentire comune" in un determinato momento storico-politico-culturale. Ci sono stati momenti in cui alcuni reati costituivano grave allarme sociale, e quindi vi si è posta maggior attenzione. Ma poi i "momenti storici" cambiano, la società evolve (o si involve, a seconda di come la vogliamo vedere), e spesso le norme cambiano, non senza ampi dibattiti. Del resto, il fatto che lo stupro sia diventato "reato contro la persona", piuttosto che "contro la morale pubblica", come prevedeva il codice Rocco (quello dell'epoca fascista), è storia recentissima.  Così come il codice Rocco prevedeva il reato di adulterio per le donne (gli uomini no, ovvio), e una forma "attenuata" di omicidio nel "delitto d'onore" (sempre del cod. Rocco = periodo fascista). I cambiamenti, anche in questi casi, sono stati oggetto di discussioni e dibattiti, anche vividi ed infervorati, ma ci sono coluti decenni e decenni prima che vi fossero cambiamenti nelle norme. Il "delitto d'onore", ad esempio, è stato abilito solo nel 1981!!!!Perchè? Prova a pensare: nel periodo fascista (e precedente), la società, non solo italiana, era fortemente maschilista. L'Uomo poteva tradire, abbandonare la moglie, poteva anche ucciderla (se sospettava un tradimento). La donna doveva "subire".E ora prova a pensare: dove ci stiamo incamminando? La nostra società, nel suo modo di porsi e proporsi, nei suoi "miti sociali", nel modo di trattare le donne (merce di scambio, o "tangenti" da poter offrire; oggetti da arredamento; vali se ti "prostituisci", e se sei bella, diversamente resti nell'ombra, etc etc), dove si sta avviando? In che modo "involve"? Qui non si tratta di discorsi "femministi", ma di civiltà. Ci meravigliamo se, in questa concezione malata, che reputa le donne come "oggetti" di cui poter disporre a proprio piacimento (da Papi in giù), avvengono violenze e stupri?  
Si, Maria, la concezione odierna è così. Ma lo stupro è sempre esistito, e le guerre parlano da sole. Volevo solo rimarcare che detesto quei bastardi, per me non sono uomini. E alle vittime e ai loro traumi, nessuno ci pensa.
Ed hai ragione, Guglielmo! E' una cosa semplicemente vergognosa: altro che arresti domiciliari, lavori forzati! Sono delle emerite merde, i carnefici passano per vittime e le vittime per carnefici, ma agli artefici di questo obrobrio, come pure agli autori di uno dei reati più odiosi, che squilibra completamente l'esistenza di una donna, darei tante, ma tante legnate. Basta con il buonismo!
Bravo Stefano, sottoscrivo in pieno, alcuni criminali meriterebbero il linciaggio. Purtroppo in Italia alcuni magistrati per forma mentis reputano chi delinque una vittima della società e sembra che facciano di tutto PER APPLICARE PENE LIEVI TRA UN 'ATTENUANTE  E L 'ALTRA NEI CONFRONTI DI CRIMINI ODIOSI;  a questo poi si aggiungono leggi lassiste come la Gozzini, la lentezza esasperante dei processi, e un sistema processuale ultragarantista pro reo che prevede benefici, misure alternative alla detenzione, riti alternativi che comportano la riduzione di un terzo di pena ma che dovrebbero essere vietati in presenza di reati particolarmente gravi... spesso i benefici si cumulano vanificando la sanzione penale. Ora ci si è messa anche la Corte, risultato finale, assenza di certezza della pena e senso di insicurezza nei cittadini.
caro stefano, non è buonismo ma garantismo...o impunità, quella tanto voluta dai ns cari governanti. chi fa finta di stupirsi per questa sentenza della consulta deve sapere che essa è conseguenza di un sistema penale volto al garantismo, quello a cui dell'utri&co o pdl, per esempio, fanno riferimento ogni qual volta sono implicati in trame losche e bieche.
Si Stefy, ho sbagliato termine, ci siamo capiti benissimo....è così!
d'alema proprio non lo capisco. se è stato preso da questa travolgente "attrazione fatale" per l'udc, allora, lasci in pace il pd, una volta per tutte, e crei col suo "amico" casini, il partito degli "inciucisti", di quelli abituati a fare politica secondo logiche da 1^repubblica!!!! io dico, ma come si fa a voler sostenere un tal Vietti cioè colui che ha contribuito a provocare un danno grandissimo all'economia, alla legalità, alla giustizia, depenalizzando un reato grave come il falso in bilancio? all'epoca udc era al servizio di sua maestà (anche oggi sotto altre spoglie) e quindi bisognava inventarsi qualcosa per "salvare" il sederino al padrone......ma ricordiamoci che il falso in bilancio è lo strumento cardine col quale si "nasconde" l'evasione fiscale, l'occultamento di fondi neri, ecc.......averlo depenalizzato vuol dire aver facilitato l'evasione, le truffe ai danni di creditori, aver drogato il mercato, ecc. e dunque aver difeso imprenditori disonesti a scapito degli onesti. e poi c'è quel capolavoro di "legittimo impedimento"....già il fatto stesso che si è convinti (come lo è udc) che esiste un pezzo di magistratura che perseguita berlusconi e non lo fa lavorare (ecco perchè il legittimo impedimento), è sufficiente per dire NO alla candidatura di un personaggio del genere al csm.
fate bene, e condivido, ma non siamo noi a tirare la carriola! si vale meno dell'udc.. e dove li ha presi i voti l'udc?!
purtroppo i rappresentanri dell'udc sono di più rispetto a quelli dell'idv...oramai l'italia è fritta! 
Francesco Saverio Borrelli sarebbe l'ideale per questa carica importantissima visto il periodo che stiamo vivendo.Vicepresidente del Csm: peccato che Piercamillo Davigo lavori alla Corte Suprema di Cassazione perchè sulla sua trasparenza e intelligenza non ho dubbi.
CARO ON. LEI DIM0STRA ANCORA UNA VOLTA CHE LA COERENZA NON E' IL FORTE DI IDV.NEL MOMENTO IN CUI LEI CRITICA UNA SITUAZIONE DA PRIMA REPUBBLICA DEMOCRISTIANA, E PER IL PERCORSO, E PER IL PERSONAGGIO (VIETTI), IL PRESIDENTE DEL SUO PARTITO (DI PIETRO), CORTEGGIA TAL GIANFRANCO FINI, PER COSTRUIRE (INSIEME A BERSANI) UN INCIUCIO ANTIBERLUSCONE.VOGLIO RICORDARE ALLA S. S. CHE QUESTO FINI, COME VIETTI, E' CORRESPONSABILE (SE NON CORREO) DELLA SITUAZIONE ATTUALE DELL'ITALIA.VOGLIO RICORDARE ALTRESI' UNA DICHIARAZIONE DEL 1996 DELL'ALLORA RAGAZZOTTO BOLOGNESE, SEGUGIO DI BERLUSCONE, (IL DOTT. DI PIETRO E' L'ULTIMA PERSONA CHE PUO' DARE LEZIONI DI MORALE).SE OGGI IL DOTT. DI PIETRO LO CORTEGGIA VUOL DIRE CHE, CON LUNGIMIRANZA, L'ALLORA RAGAZZOTTO, AVEVA RAGIONE.BERLUSCONE, ALMENO E' COERENTE, SIA PURE ABERRANTE, SOSTIENE LA SUA IDEA.
Ciao Pietro, non posso che associarmi riguardo al tuo pensiero riguardo al corteggiamento di Fini da parte di Di Pietro. A prescindere dal fatto che Fini sia e rimanga da destra, anche se si volesse fare la coalizione degli "onesti", io direi che non ci siamo proprio. L'ex leader di AN è stato critico più di qualche volta verso berlusconi, ma nel voto lui e i suoi si sono sempre smentiti, ogni volta, senza esclusioni. Sedici anni fa Fini fu sdoganato da Berlusconi, e da quella volta è sempre stato il superpartner dello stesso; quindi non vedo sinceramente cosa di buono possa scaturire un'alleanza del genere, PD compreso. No, proprio non ci siamo, questo significa picconarsi da soli, mi dispiace dirlo ma sono rimasto molto, ma molto deluso.