NEL BLU DIPINTO DI BLU: DIAMOCI UN TAGLIO!
Auto bluQualche giorno fa, sul Corriere della Sera, Ernesto Galli della Loggia scriveva: “sono tre i pilastri dell’immobilismo nella società italiana: il privilegio, il corporativismo e la demagogia”. Ebbene, io credo che abbia sacrosanta ragione. Emblematico, nel primo pilastro che tiene in piedi l’immobilismo in Italia, ovvero il privilegio, il caso delle auto blu. Sembra picciol cosa ma non lo è, considerando i costi per le casse dello Stato e la tanta demagogia, altro pilastro di immobilismo, che si fa sopra l’argomento. Sono stati tanti i tentativi di abolirle, ridurle, gestirle in car sharing, ma le auto blu, simbolo emblematico della Casta, se escono dalla porta rientrano sempre dalla finestra. Secondo le rilevazioni fatte dal sito www.contribuenti.it, le auto blu ammonterebbero a 626.760 per un costo complessivo di 18.93 miliardi di euro l’anno. Secondo, invece, i dati forniti dal ministro Brunetta nella relazione al Parlamento sulla pubblica amministrazione sarebbero circa 90.000. La verità, come si dice, sta nel mezzo ma siano 600mila o 100 mila, anche se c’è una bella differenza, una cosa è certa: comunque sono tante, troppe, e costituiscono un inaccettabile privilegio, soprattutto se si paragonano i dati con gli altri paesi. Nella classifica generale dei paesi che usano le auto blu, l’Italia primeggia vergognosamente. Negli Stati Uniti d’America le auto di servizio sono 72.000, in Francia 63.000, in Inghilterra 56.000, in Germania 55.000, in Spagna 42.000, in Giappone 30.000, in Grecia 29.000 e, infine, in Portogallo 22.000. Roba da pazzi. Prendiamo la regione Sicilia dove macchine e chauffeur sono garantite a tutti: assessori, capi di gabinetto, dirigenti e segretari. 90 accessoriatissime berline a disposizione di tutti i papaveri e papere. Quanto costa il privilegio trinariciuto? 8,7 milioni di euro, uno sproposito, uno schiaffo in faccia ai cittadini siciliani e ai tanti problemi della regione. Eppure, esempi positivi ci sono. Come il caso della regione Marche, dove il presidente Spacca ha abolito le auto blu di netto. Ed è di ieri la notizia che anche De Magistris ha fatto lo stesso. Gli assessori della giunta regionale delle Marche e del comune di Napoli usano la propria macchina. Il governatore delle Marche, Spacca, arrivando all’inaugurazione dell’anno giudiziario con la sua brava ha detto: “fra tutte quelle auto blu sembravo un alieno”. L’alieno ha già fatto risparmiare alla regione 100mila euro.
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