P1 P2 P3 P4 POVERA ITALIA…
Papa - BisignaniP1 P2 P3 P4…Quante P ci dovranno ancora essere nella storia d’Italia prima che le istituzioni si rendano impermeabili alle cosche speculative, alle cricche, alle corruzioni? Se continua così, con questo andazzo politico, ancora troppi anni. Ieri ho partecipato ad un convegno sull’economia e moderato da Oscar Giannino. C’erano, tra gli altri, Casini, Bocchino, Baldassarri. Ho proposto una leggina semplice semplice, ma, secondo me, efficacissima: chi è condannato in via definitiva per reati contro la pubblica amministrazione non potrà più farne parte né potrà avere cariche elettive o istituzionali. Siamo ad un punto di non ritorno, perché lo Stato è stato per tanti anni predato dalle cricche, che lo hanno dissanguato. Il conto alla fine lo pagano sempre gli stessi. Un sistema distorto e perverso che ha inquinato gravemente l’economia italiana, creando danni pesantissimi. Ora è il momento di fare scelte serie per rimettere in carreggiata l’Italia, prima che la prossima sbandata ci porti fuori dall’Europa. Bisogna avviare una lotta senza quartiere alla corruzione, che è un male dilagante. La vicenda torbida della P4 dimostra una volta di più quanto sia necessaria la vigilanza democratica. Ma non solo. Oggi, con ancora più forza dopo il voto referendario, i cittadini chiedono alla politica una vera operazione di pulizia al proprio interno. Se questo non accade non si può dare la responsabilità alla magistratura che indaga, come per troppo tempo ha tentato di fare una parte della destra. Alla luce di questa inchiesta è ancora più necessario difendere l’autonomia della magistratura e tutelare l’indipendenza del pubblico ministero. Se passasse la riforma della giustizia del Pdl, con la separazione delle carriere e la subordinazione del Pm all’esecutivo, scandali come questo della P4 non verrebbero a galla. Per questo non cederemo mai il passo ad una riforma che farebbe a pezzi la giustizia italiana.
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