SCUOLA: UN’ITALIA IGNORANTE DA PLASMARE

GelminiGelminiUn’Italia ignorante, da plasmare a proprio piacimento: ecco il disegno della maggioranza, che si staglia purtroppo sempre più chiaramente, nel totale buio in cui va precipitando la scuola pubblica. Il grande Pietro Calamandrei, in un convegno sulla scuola pubblica a cui prese parte nel lontano 1950, avendo ancora fresca la memoria del fascismo, disse che, ove mai si fosse ripresentata nel nostro paese una forma di autoritarismo, non avrebbe certo fatto ricorso al manganello o all’olio di ricino, ma avrebbe piuttosto operato sul piano della cultura, della formazione del pensiero e quindi sull’orientamento dell’opinione pubblica e della classe dirigente del Paese. Per questa ragione, riteneva Calamandrei, un ipotetico “partito dominante” avrebbe progressivamente impoverito la scuola pubblica fino a lasciarla morire di inedia e avrebbe contestualmente investito sulle scuole private che sarebbero diventate lo strumento di diffusione della sua “cultura”. Calamandrei non poteva certo immaginare, nel 1950, che per creare una propria visione culturale al cosiddetto “partito dominante”, non sarebbe stato necessario dar vita a una rete di scuole private, in quanto a questo avrebbe ampiamente pensato la televisione. Sta di fatto, comunque, che, come tutti i grandi uomini, ha saputo vedere lontano. I 7 miliardi di euro tagliati alla scuola pubblica, i quasi 100 mila insegnanti e operatori licenziati, l’impoverimento della didattica, la diminuzione del numero di ore di insegnamento, serve sicuramente a creare un popolo sempre meno attrezzato culturalmente e sempre più facilmente plasmabile con messaggi televisivi. Ormai le scuole pubbliche sono alla fame, dalla città di Crema, passando per Roma e per finire a Catania, gli istituti devono chiedere contributi alle famiglie dei ragazzi per comprare carta igienica, saponi, piatti e bicchieri di carta. A Catania una scuola ha dovuto chiedere un contributo di 100 euro alle famiglie per banchi, lavagne e cattedre. A Milano una scuola media ha dovuto chiedere un contributo di 40 euro per garantire lezioni pomeridiane. E l’elenco non avrebbe mai fine. Ma, a rendere veramente inquietante la situazione, è il fatto che non solo si sta cercando di lasciar morire di fame e inedia la scuola pubblica, ma che, addirittura, è ormai la cultura dei disvalori propagandati da questa maggioranza di destra che sta facendo breccia nella stessa istruzione. Una scuola pubblica di Pordenone ha organizzato una gita scolastica degli allievi sulla base del loro reddito: i benestanti a Londra in buon albergo, i più poveri a Monaco in una pensione con i pidocchi. In un comune del Vicentino, due giorni fa, alla scuola materna il sindaco e l’assessore, entrambi giovani donne, hanno deciso di lasciare a digiuno 9 bimbi dell’asilo nido perché i genitori non avevano ancora pagato la retta. Ma cosa ci sta succedendo? Stiamo assistendo al calpestamento di ogni sensibilità e del significato stesso di scuola pubblica e, come dice oggi Massimo Gramellini sulla Stampa, “spaventa il pensiero di come cresceranno i discriminati di Vicenza e di Pordenone. Ma spaventa ancora di più come cresceranno i privilegiati: privi dei vincoli minimi di solidarietà, per insegnare i quali la scuola pubblica era nata”.

Commenti

"La brava ed ineffabile ministra padana per scarsità di tempo, o più versomilmente di intelletto, si é procurata una laurea mordi e fuggi in Calabria". No. Gelmini laureata a Brescia, esame di stato in calabria,non e' la stessa cosa. di pietro si e' laureato (regolarmente?) a bergamo se non sbaglio, dove ha fatto l'esame di stato?
La brava ed ineffabile ministra padana per scarsità di tempo, o più versomilmente di intelletto, si é procurata una laurea mordi e fuggi in Calabria. Lo fanno molti in padania... Avendo la geniale ministra sottratto la geografia dalle materie di insegnamento obbligatorio ci si chiede dove i padani potranno trovare sulla carta geografica le radici dei dio Po...
@Claudio Mazzoccoli. Dobbiamo ringraziare Luigi Berlinguer, mentre la sinistra faceva finta di niente.Inutili gli avvertimenti, sordi ad ogni richiamo.
Bravo..Ora mancano le altre risposte... Vi aiuto.  c'e' una "bozza", sempre la solita, che viene sbandierata a destra e manca. 
E' uno schifo!!!Ed è esattamente questo il dusegno ributtevole di questa pseudo "maggioranza" autoreferenziale e sorda a qualsiasi cosa che non sia il proprio esclusivo tornaconto!Ributtevole!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Avete tutto il mio pieno ed incodizionato appoggio in questa doverosa azione di denuncia!!Per noi e per i nostri figli.....con la speranza che non sia troppo tardi.
Migliaia di scuole vantano dallo stato crediti per milioni di euro, che probabilmente diverranno presto inesigibili. Contando su quei soldi, negli anni passati, le scuole hanno progettato interventi e iniziative, hanno allestito laboratori, anticipando il denaro da risparmi faticosamente accumulati negli anni.Già nelle superiori si tagliano supplenze, anticipando l'ora d'uscita e posticipando l'ora di entrata, aggregando più classi sorvegliate da un solo docente (fino a 50-60 studenti), affidandosi alla sensibilità (?) dei ragazzi più grandi o di qualche collaboratore scolastico disponibile.Già si stringono i cordoni della borsa per i corsi di recupero, faticoso tentativo di garantire pari opportunità ai giovani più svantaggiati.Recentemente ho chiesto di poter incorniciare una stampa donata ai ragazzi dal teatro della città: spesa massima prevista 20 euro. Non ho potuto farlo perchè mancano i soldi.Non è crisi economica: anch'io penso, come Calamandrei, che si tratti di un progetto MOLTO PRECISO, cioè meno scuola = meno strumenti culturali = più demagogia.
Pranzo a pane e acqua alla mensa scolastica di Montecchio Maggiore. Un avvenimento agghiacciante, che mai e poi mai dovrebbe accadere in una scuola pubblica . Ho letto tutto quello che ho trovato, ma vorrei sapere come si sono comportati, nei confronti della delibera della Sindachessa, i consiglieri del'opposizione, prima che la stessa delibera venisse resa esecutiva.  Giampaolo Valerio , Consigliere Capogruppo PD Italia dei Valori; Agostino Pilati , Consigliere PD Italia dei Valori. Se si sono opposti , e in quali forme, è bene che si venga a sapere.
Ho qualche dubbio sul fatto che la distruzione della  scuola sia iniziata con questo governo. Loro, possiamo dirlo, si sono messi a picconare di buona lena, ma se non sbaglio, per fare una domanda provocatoria, i contributi alla scuola privata  chi li ha iniziati ? Appaluso a chi lo scopre.Non sarei onesto con me stesso se non ammettessi che la Sinistra al governo ha dato botte da orbi alla piu' importantedelle istituzioni dello stato,ed in tante, tante occasioni.Berlusconi è la persona più odiosa con la quale trovarsi a dover affrontare problemi. Ma se il PO esonda, se la neve non scende copiosa sulle ALPI, non possiamo addebitare tutto e sempre a questo governo.  Qualcosa doveva esserci anche prima.  Ripeto, senza volerassolutamente spezzare alcuna lancia per questo governo che DEVE andare a casa quanto prima.  Altra osservazione  il  trucchetto delle modifiche dei regolamenti parlamentari per risolvere i problemi di gestione dei provvedimenti e delle attività parlamentari, chi li ha inventati ? Appaluso a chi lo scopre.La distruzione della scuola. Chi l'ha cominciata ? Appaluso a chi lo scopre
Se è indubbio che per colpa di questi loschi figuri al potere (penso però che stiano semplicemente seguendo ordini mondiali di taglio della spesa pubblica, anche per...liberalizzare ogni ambito) sia in pericolo un sano insegnamento che comprende anche equità, solidarietà, ecc., lo è anche un necessario taglio agli insegnanti. Quando andavo a scuola io, alle elementari avevo solo due maestre (una d'inglese), poi c'è stato un boom di inutili assunzioni.E' bene tagliare, ma qua si sta esagerando.
I nostri attuali figli sono chiamati a dover imparare moltissime cose in più rispetto a quelle che erano riservate a noi.A me bastò una sola maestra ma ai miei tempi esisteva solo la tv dei ragazzi e la società era un posto più bello dove vivere.  Apprezzo il Suo invito alla corretta moderazione. Soprattutto sono preoccupato per chi si seguirà. Molto preoccupato.Ossequi Massimiliano.
Il problema della scuola fa coppia con quello della Sanita'.Questa è la logica fondamentale di un Governo che è portato avanti da poteri economici che controllano Sanita', Scuola, Industria dei Servizi etc...Se c'e' un paese al mondo che non doveva buttarsi nella "privatizzazione" è l'Italia.Che c'entra ?Semplice..La scuola e sanita' privata esistono in modo "dipendente" dai sovvenzionamenti statali invece , come sarebbe ovvio e naturale, che un azienda privata dipenda solo ed esclusivamnte dalle capacita' dei suoi proprietari e dirigenti.Quindi ...avendo messo in moto questo sistema che toglie al pubblico e "REGALA"  al privato...si tirano le conclusioni facilmente.Togliendo milioni di euro alla Scuola Italiana , si regalano contemporaneamente alle scuole private legate alla Chiesa e alcuni ricchi personaggi privati.Una vergogna incredibile !! E pensare che altri governi di destra , come quello Svedese, fa esattamente il contrario....pero' dimenticavo che...loro ci tengono alla propria nazione.CiaoMB      
Non lo so se é la scuola che meritiamo, visto che, coloro che hanno votato per berluskoni (dico berluskoni) e non per la destra, sapevano che la scuola pubblica andava azzerata, e questo importa poco, perché loro possono pagare la scuola privata ai loro figli, anche perché, alcuni grandi comuni, vedi Milano, quanto milionin di euro rimborsano alle scuole private, anche per le famiglie a reddito alto/medio.Se i giovani non si svegliano, e prendere il loro avvenire nelle loro mani, nessuno li aiuterà, perché il berluskonismo vivrà a lungo, le radici che ha messo sono profonde, tanto quanto la frode fiscale e lavoro in nero, si parla di oltre 200 a 300 miliardi di euro all'anno. Secondo voi chi frode senza essere annoiato, al massimo pagherà un grande cinque per cento, più grazia infinita, con vincolo di anonimato ed immunità per gli Anni trascorsi e futuri.Prendiamo in mano l'avvenire dei nostri figli, con il voto, alle regionali per cominciare, e poi per il seguito.
Tutte le "rivoluzioni" sono partite da chi poteva o sapeva interpretare con criticità gli avvenimenti ed i messaggi che arrivavano da chi era la potere, il "popolo" seguiva chi dava loro la giusta interpretazione o riusciva ad aprire loro gli occhi.Abbassando la capacita critica si controlla il popolo, per fare questo occorre una scuola che insegni molto ma che non sviluppi questa capacita.A scuola non si legge più, e si interpreta poco o nulla di quello che avviene nel mondo e nel nostro paese.Ma non è solo la scuola che non insegna più, i giornali sono scritti sempre peggio con un'italiano a dir poco approssimato, dove i termini stranieri coprono l'ignoranza di fondo di chi scrive, la televisione da sempre più forza alla ragione dell'urlo, io urlo quindi dico il giusto, la cultura della prepotenza e non della ragione.Personaggi come Sgarbi, Corona, ecc. che non intervengono ma insultano sono figure che non dovrebbero essere messi in risalto, perchè rappresentano quanto di più negativo è presente nella nostra società, la loro continua visibilità lancia solo messaggi negativi eppure televisioni e giornali pendono dalle loro labbra.L'educazione di un popolo dipende dagli esempi che i potenti ed i mezzi di comunicazione esaltano, con certi esempi di correttezza, onesta e morale dove vogliamo andare ????