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STOP AI DOPPI INCARICHI

 Doppi incarichi, doppi stipendi. Doppie ingiustizie. In questi giorni i quotidiani hanno pubblicato un lungo elenco di magistrati che ricoprono incarichi nei ministeri. Hanno reso pubblica la lista stilata dal sindacato delle toghe che elenca coloro che, pur ricoprendo funzioni ministeriali, mantengono il proprio posto nell'alta burocrazia di Stato. Doppio ruolo e, a quanto pare, stipendio extra. Non si comprende per quale motivo lo Stato debba stipendiare professionisti altamente qualificati per non fare nulla. Abbiamo a cuore l'indipendenza della magistratura e la trasparenza nell'esercizio della funzione pubblica, nonché la sua efficienza. Per questo, già la prossima settimana, presenteremo un disegno di legge che vieti a chi ricopre incarichi di governo di rivestire ruoli nella giustizia amministrativa. Questa del doppio incarico è un'anomalia che deve essere sanata quanto prima, perché, senza nulla togliere alla professionalità e alla competenza delle persone coinvolte, non si possono svolgere contemporaneamente due funzioni così importanti. E' necessaria una chiara incompatibilità tra cariche e funzioni per un'esigenza di trasparenza, equità ed efficienza. Senza contare che, tutto questo, comporta anche un aggravio economico per le casse dello Stato, già prostrate dalla crisi.

ROMA, UN COLPO AL CUORE DELL'ITALIA

 La capitale di uno Stato rappresenta lo Stato stesso. La pagina che dell'Italia si sta scrivendo in questi utimi giorni è illegibile, nera da far paura. L'omicidio che ha colpito Roma al cuore pochi giorni fa mette in ginocchio il Paese intero. E in allarme. Ieri solo una breve riflessione, oggi concedetemi un tentativo di approfondimento, tenendomi sempre lontano dal dare colpe o attribuire responsabilità politiche. Non posso, però, da cittadino italiano e da parlamentare, fare a meno di domandarmi se sarebbe stato possibile evitare questo inaudito atto di criminalità. Forse semplicemente illuminando quella strada che ora rimane deserta perché la gente è terrorizzata e dove "i lampioni erano spenti da settimane e nessuno veniva ad aggiustarli", come dice uno degli abitanti del quartiere di Tor Pignattara? Forse trovando un modo per limitare l'uso di armi e droga al cui eccesso Alemanno attribuisce la colpa, scaricando le responsabilità sulle forze dell'ordine? Forse tentando di fornire maggiori risorse alle stesse forze dell'ordine, quelle risorse su cui il governo Monti si ripromette di stringere un focus, come dice oggi a Repubblica il ministro Cancellieri? Ritengo che lavorando su tutto ciò si farebbe già un gran passo avanti, ma lavorandoci concretamente e non continuando sulla strada demagogica del si deve e non si deve fare, del bisogna o del sarebbe giusto. La politica deve curare gli interessi dei cittadini e ai cittadini bisogna garantire sicurezza e lavoro. In questo momento agli italiani manca l'una e l'altro. Sciogliere questi nodi è un passo indispensabile per ridare un futuro al Paese.