BERLUSCONI ESPORTA LA CORRUZIONE E SPUTTANA L'ITALIA

BerluviareggioBerluviareggioSiamo allo sputtanamento euro-mediterraneo. La Libia è in fiamme, la gente si ribella alla tirannia di Gheddafi, le rivolte di piazza hanno mandato a casa i dittatori Mubarak e Ben Alì, quindi Egitto e Tunisia si avviano ad una nuova stagione, speriamo più libera e democratica. Fermenti ci sono anche in Algeria e Marocco. E l’Italia, che pure è un paese leader nel Mediterraneo? Beh, ce la passiamo maluccio. L’economia va male, la disoccupazione cresce, le imprese chiudono, i cervelli fuggono (talvolta anche dalle teste di certi politici), la scuola non ha risorse, così come la cultura. C’è un campo, però, in cui l’Italia eccelle: la corruzione. Con il governo Berlusconi è cresciuta talmente tanto che ora la esportiamo. Quanto scrive il Fatto quotidiano sul tentativo di alcuni misteriosi emissari di cambiare la data di nascita di Karima, meglio conosciuta come Ruby Rubacuori, è gravissimo. Volevano cambiare data: dal 1992 al 1990. Così da renderla maggiorenne al momento di certi fatti…voi mi capite. Un episodio su cui va fatta immediatamente chiarezza. Presenteremo un’interrogazione parlamentare su questa vicenda che è insieme inquietante e grottesca. Cambiare la data di nascita della ‘nipote di Mubarak’ può tornare utile ad un solo italiano, piuttosto conosciuto ed accusato di sfruttamento della prostituzione minorile. Abbiamo davvero toccato il fondo. Questo governo dannoso e incapace deve andare a casa per il bene del Paese. I referendum sono un’ottima occasione per far dimettere Berlusconi, per questo invitiamo tutti i partiti dell’opposizione e tutte le forze democratiche del Paese ad impegnarsi nella campagna referendaria. Mandiamolo a casa, ha già fatto troppi danni.

Commenti

CARA ITALIA DEI  VALORI,RECENTEMENTE BOSSI D'ACCORDO CON BERLUSCONI HA DETTO CHE POSSIEDONO  CENTINAIA DI FUCILI PRONTI A SPARARE CONTRO DI NOI CENTROSINISTRA!!!E' UNA AFFERMAZIONE  GRAVISSIMA, INAUDITA, INACCETTABILE PER CUI INVITO TUTTI NOI DI IDV E DI CENTROSINISTRA A TENERCI BEN PRONTI PER QUESTA GRAVISSIMA  EVENIENZA E DI TENERE BEN PRONTE LE NOSTRE ARMI PER  COMBATTERE  QUESTI INFAMI E PER RENDERLI  INNOCUI  POSSIBILMENTE PER SEMPRE!!!CORDIALI SALUTI.   
Ogni giorno che passa aumenta la miseria ed il degrado del Paese. Il debito pubblico é a livello stratosferico. La disoccupazione é la più alta d'Europa e non si intravvedono miglioramenti in futuro. I servizi pubblici sono al collasso: sanità, scuola, ordine pubblico, ecc. Pure l'immigrazione incontrollata é foriera e gravida di incognite. La finanza pubblica ora pubblicata ha indice Moody pari a Aa2, accomunati alla Spagna significa che siamo un Paese a rischio. Gheddafi e il nemico alle porte. Ma mentre il beduino é asserragliato a Tripoli, il suo mentore Papi l'Impunito Porcone bacia-anello e zompa minorenni sproloquia senza remore, detestato dagli Italiani, ma sorretto da una impresentabile avida e cialtrona onorevole Casta Politica, prona ai suoi piedi per ottenere dal Principe poltrone, quattrini, prebende, privilegi di ogni genere. E per quanto riguarda i Cittadini Italiani: Chi se ne frega!!!
quand'è che avremo toccato il fondo? Quand'è che la misura sarà colma? Oggi apprendiamo che il manovratore di hard-core ha (forse....lui o uno mandato da lui) tentato di corrompere un'impiegata dell'anagrafe marocchina. Avrà pensato (lui o chi per lui) che in fondo, tutti hanno un prezzo. Anche in Marocco. In queste ultime settimane ci hanno rimbambito ripetendo che il presidente del consiglio non può essere accusato ci concussione, perchè....manca il concusso (!!!). E se ora c'è colei che si è tentato di corrompere, c'è la corruzione??? O salterà fuori qualcos'altro???        Ma la cosa più grave non è nemmeno questa. Ormai quest'omuncolo non ci sorprende più. In fondo, da quando era trapelata la notizia che (forse) la Ruby fosse più vecchia di un paio d'anni, molti di noi avevano immaginato ciò che oggi leggiamo sui giornali.           Ma ciò che ci indigna, e molto, è che in Italia la giustizia (tema delicatissimo) debba essere riformata da chi non ne ha alcun titolo. Anzi!!!! propongo questo bellissimo commento di Concita de Gregorio: 
  • Inadatto al compito
 
  • In dissenso con un buon numero di opinioni lette ieri su giornali di destra di sinistra e di centro - opinioni argomentate, ironiche, pensosissime o sagaci - vorrei spiegare qui in modo chiaro perché ritengo che nessuna riforma della giustizia si possa e si debba discutere con questo governo. Lo dirò in pochissime parole, credo che bastino: non si riforma la giustizia con chi è imputato. Sarebbe certamente urgente e necessario mettersi al lavoro per rendere la giustizia più efficace, per dare più strumenti a chi la amministra. Purtroppo, però, non siamo in condizioni di farlo per via del fatto che il Presidente del Consiglio si trova in questo momento sotto processo come lo è stato innumerevoli volte in passato, quasi senza soluzione di continuità, quasi che la sua passione per la politica fosse in qualche modo collegabile alla sua esigenza di mettersi in salvo dalle conseguenze dei suoi gesti. Quasi che.
  • Non ci si siede ad un tavolo a discutere di giustizia se dall’altra parte del tavolo c’è qualcuno che con ogni mezzo si sottrae alla giustizia stessa: non è, come posso dire, un interlocutore all’altezza del compito. C’è un conflitto di interesse endemico: il suo interesse ad avere una giustizia che gli convenga confligge a priori, per il solo fatto di esistere, con l’interesse collettivo. Non c’è bisogno di entrare nel merito, anzi non lo si può fare. Allo stesso modo non si discute di riassetto del sistema radiotelevisivo con chi ne detiene il monopolio, errore già occorso in passato e dal quale evidentemente non si è tratto alcun insegnamento. 
  • Semplicemente: si impedisce a chi detiene il monopolio del sistema radiotelevisivo di governare. Poi eventualmente, se costui preferisce fare politica al fare miliardi per la sua famiglia con le sue aziende, allora cede realmente le sue tv, si candida e corre con gli stessi mezzi economici e mediatici degli altri, se eletto diventa un valido interlocutore per discutere persino di tv. O di giustizia, o di scuola, o di impresa. 
  • Se così non fosse - se questo non fosse un principio fondativo delle democrazie rappresentative - a capo dei governi dei paesi occidentali ci sarebbero gli uomini più ricchi dei medesimi paesi, i Murdoch e i Bill Gates, i signori dei colossi informativi sarebbero tutti presidenti e i miliardari corruttori (ce ne sono a tutte le latitudini) anzichè rispondere delle loro malefatte sarebbero tutti lì a riformare i sistemi-giustizia a loro misura. Possiamo dunque annoverare l’esigenza di una vera e rapida riforma del processo fra le ragioni che dovrebbero determinare le dimissioni di Berlusconi e il rapido ricorso alle urne. Non succederà, perché dopo aver permesso che l’uomo col più straordinario potere mediatico ed economico del paese si candidasse alla guida del medesimo non possiamo ora aspettarci che divenga ragionevole, acceda alla causa comune, si interessi al bene di tutti e non pretenda, come deve sembrargli ovvio, di continuare ad occuparsi del suo. 
 
  • Non si dialoga con chi insulta i giudici
  • La sovranità in Italia è passata dal Parlamento al partito dei giudici". (Bonn, 10 dicembre 2009). “Ci sarebbe da chiedere una commissione parlamentare che dica se, come credo io, c'è un'associazione a delinquere nella magistratura.” (29 settembre 2010, dopo la festa per il 74° compleanno). "E´ una vergogna, ormai siamo una Repubblica giudiziaria commissariata dalle procure" (Bruxelles, 2 febbraio 2011).
Sono solo alcuni tra i più recenti attacchi lanciati contro la magistratura dallo stesso presidente del Consiglio che ha appena varato la riforma "epocale" della giustizia. Quale sia lo scopo, l'abbiamo già scritto: creare un gigantesco alibi preventivo in caso di condanna per il caso Ruby. Già i maggiordomi mediatici stanno preparando il terreno alla tesi dell'eventuale condanna (per prostituzione minorile!) come ritorsione. E d'altra parte Berlusconi, nel suo protervo candore, ha immediatamente confermato quel che l'ha animato nel sostenere con tanto accanimento la riforma "epocale": il desiderio di vendicare l'Italia da Tangentopoli. E di umiliare i pubblici ministeri. Sul punto è stato esplicito:  "Il pm - ha detto -  per parlare con il giudice dovrà fissare l'appuntamento e battere con il cappello in mano e possibilmente dargli del lei".   L'allarmante novità è che - nonostante le parole chiarissime dette dai vertici del Pd e dell'Idv - in alcuni settori dell'opposizione stanno riemergendo i “dialoganti”, che sono in sostanza l'ala sinistra del vasto movimento dei "cerchiobottisti". Quelli che dicono: “Stiamo a vedere, sentiamo, può darsi che si tratti di una buona riforma”.   A parte il fatto che è una pessima riforma, e che i principali destinatari, i giudici, l'hanno subito qualificata come tale, credono davvero i “dialoganti” che una riforma tanto delicata per il Paese (e certo meno urgente di tante altre) possa essere fatta con un personaggio che da anni insulta la magistratura? E che lo fa dalla posizione dell'indagato e dell'imputato di fatti gravissimi? Non hanno il dubbio che questa riforma sia entrata nell'agenda politica solo perché il premier è nei guai?    E' in atto un tentativo di rilancio dell''idea secondo cui l'essere antiberlusconiani è una forma di “fanatismo giustizialista” e non, come dovrebbe essere ormai evidente, una banale norma di igiene civile. E' l'idea in base alla quale prima di definire "regime" una struttura di potere che corrompe la politica, si dovrebbe attendere di essere incarcerati o mandati in esilio. L'aspetto più triste è che queste posizioni tornano a galla proprio mentre si consolida la convinzione che il governo Berlusconi-Scilipoti protrarrà l'agonia un po' più del previsto. Che pena.Giovanni Maria Bellu.
finalmente il piccolo cesare è soddisfatto...il piano eversivo atto a sottomettere i pm ai suoi sporchi voleri è stato varato....se qualcuno avesse ancora qualche dubbio sulla pericolosità di questo immondo soggetto e della sua becera maggioranza, bè, il varo di questa riforma (dell'ingiustizia) ne è la dimostrazione.....il sogno del cainano di scardinare il principio "la legge è uguale per tutti" puo' seriamente diventare realtà....si è parlato di riforma epocale!! qua di epocale c'è solo il ritorno alla fascistizzazione totale dello Stato, in tutti i campi: economico-politico-mediatico-sociale-fiscale-lavorativo-giudiziario!!Nel piano eversivo presentato oggi si parla, tra le altre porcate, anche di priorità nell'obbligatorietà dell'azione penale che verrà stabilita, indovinate da chi???????ma dal ducetto e dalla sua ciurma, ovviamente...ops....intendevo da quei delinquenti che siedono in parlamento, da quella cosca politica che, con questa riforma, vuole assicurarsi, una volta per tutte, NON solo la libertà a delinquere ma soprattutto l'impunità!!!....d'ora in poi, l'associazione .a delinquere governativo-parlamentare-amministrativo&co. potrà liberamente compiere atti di corruzione, ladrocinio, e quant'altro, tanto sarà essa stessa a stabilire quando e come (cioè MAI) potranno indagare i pm.....e poi, con questa porcata, l'azione dei pm verrà depotenziata cosicchè sarà piu' difficile svolgere le indagini, a beneficio dei malfattori (cioè i politici-mafiosi-ecc.) e se i pm sbagliano (chi lo decide???) devono pagare di tasca propria...insomma, si avvera un altro sogno del cainano ovvero punire coloro che osano "toccare" i delinquenti......sì, perchè, ovviamente la riforma è fatta a beneficio dei delinquenti, soprattutto quelli politici........
Berlusconi non si  dimette. A Roma scoppia parentopoli e Alemanno non si dimette. Bondi si dimette non per senso di responsabilità verso il suo ministero di cui dovrebbe sentirsi incompetente, visto quello che è accaduto, ma perchè si sente non difeso, non sostenuto dai colleghi.E come un bambino, scrive una lettera piagnona per difendere se stesso e accusare di poca solidarietà i colleghi, chissà se un giorno capirà che le vere vittime sono i crolli e l'incuria in cui sono stati gettati i beni pubblici. Fino a poco tempo fa essere un uomo di Stato significava che prima di se stessi c'è il bene dello Stato non la vile poltrona. Ogni giorno siamo in piazza per difendere: Costituzione, Magistratura, libertà di informazione, dignità delle donne, ora anche scuola pubblica, in breve tutti i capisaldi della nostra democrazia. Apprezzo la politica interna dell'Unione Europea(non la estera che reputo inefficace), per i suoi regolamenti che con anni di ritardo entrano in vigore ( borsine biodegradabili). Poi ho letto che tutti i paesi devono produrre il 12% di energie rinnovabili quindi l'Italia discute del nucleare, paga infrazioni perchè non arriva alla sogli stabilita di energia pulita e importa a paga quella che gli manca. Tutto in perdita. Perdita: la Fiat, potere d'acquisto, salari, montagne di cassa integrazione, quote di case di moda, squadre di calcio, banche si vendono a paesi esteri. Anni di abbandono per i mondo del lavoro, assenti le riforme che servono, corruzione che diventa la prassi quotidiana, ecc. ecc. Poi arrivano i sondaggi che vedono l'Idv pari all'Udc cioè siamo su un 5%, il Pd sempre al 30% e in tutto questo declino non riesce a nascere un'alleanza degna di avere questo nome, anzi nascono frullati come il terzo polo così insignificanti e senza idee.  L'opposizione continua a urlare la sua indignazione rimanendo incapace di unirsi e litigando addirittura su i sindaci da mettere in lista. Saviano, che apprezzo, recentemente ospite da Fazio dice che in Berlusconi vede tanta solitudine, un nonno terrribilmente bisognoso che gli suscita pena. Ora  il provare pena o augurarsi di vedere in azione un cecchino segnano i due estremi di un "disagio". Personalmente non mi va che passi l'idea della malattia/pena dove riscontro megalomania, è bene saper distinguere le vittime dai carnefici. La lista è lunga e rischia di rimanere impunita, dove il danno riguarda tutti.