CONTRO LO SPREAD PIU' DEMOCRAZIA

Decidono i cittadini, non lo spread. C’è in questi giorni un clima che ricorda quello dello scorso anno, quando Monti subentrò a Berlusconi. Come uomo della provvidenza. Improvvisamente si torna a parlare di spread che s’impenna, come fosse il regolatore della democrazia italiana. Non è così.

Monti ha restituito credibilità internazionale all’Italia, ma non è l’uomo della provvidenza. Il suo governo ha avuto il grande merito di traghettare l’Italia fuori dalle secche della crisi, ma non ha saputo rilanciare l’economia. Non ha saputo coniugare il necessario rigore imposto dall’Europa e dall’enorme buco di bilancio con le politiche di crescita, indispensabili per contrastare la fase recessiva, e di equità sociale. Non si può dire che la parentesi dei tecnici al governo sia stata un’esperienza memorabile.

È il momento di dare una svolta all’economia italiana. E alla politica. Come? La risposta è una sola ed è chiara a tutti: il governo di centrosinistra. Bersani ha vinto le primarie, milioni di italiani hanno partecipato ad uno straordinario esempio di democrazia diretta. È stato legittimato dal voto popolare e non dal supporto di lobby economiche e finanziarie. Il miglior viatico per la guida dell’Italia in questo momento.
Abbiamo bisogno di investire sul futuro, con un programma liberale sui diritti e progressista in economia. Diritti e Libertà crede più alla democrazia che alla dittatura dello spread.