CRISI, UN BOLLETTINO DI GUERRA

Un’Italia sempre più in ginocchio. Nel 2012 i consumi pro capite degli italiani presentano “la peggior variazione negativa della storia della Repubblica dal 1946”. Nel secondo trimestre di quest’anno, i consumi di ciascun italiano sono diminuiti in termini reali del 6.5%.

La crisi c’è è reale, sta colpendo i cittadini italiani e non lo fa a tutti nello stesso modo. Nel settore del commercio stanno pagando il prezzo più alto i piccoli commercianti.

Brutte notizie anche sul fronte delle retribuzioni. L’Istat prevede  un crollo dei salari nel 2013 se i tanti rinnovi contrattuali che sono in ballo non verranno portati a buon fine. Sono i settori dell’industria, dei servizi privati, della pubblica amministrazione, per un totale di 34 contratti che attendono il rinnovo, che riguardano circa 3.8 milioni di dipendenti.

L’Ires della Cgil afferma che, tra il 2012 e il 2014, i consumi delle famiglie degli operai si ridurranno di circa 600 euro l’anno per una perdita complessiva nel triennio di 1.806 euro. Tra il 2007e il 2011, la perdita media annua di consumo per le famiglie di operai è stata di 200 euro annui. Le cause? Aumento dell’inflazione, della disoccupazione e alla crescita della pressione fiscale.

Oggi, in provincia di Venezia, due persone si sono tolte la vita, a distanza di 24 ore, per problemi legati a difficoltà economiche. Dal 2008 ad oggi sono 15.000 i posti di lavoro persi e decine le imprese che hanno chiuso i battenti ed nelle altre zone del paese le cose non vanno meglio. Le piccole e medie imprese italiane, cuore pulsante della nostra economia, vanno sostenute, con atti concreti, non con le parole. Questo Governo, di cui attendiamo ancora i miracoli tecnici, deve battere un colpo.

Alle famiglie colpite da tali gravissimi lutti  la nostra più sentita vicinanza. Ma non basta, non può bastare, non deve bastare.

Commenti

Lo scrivono i più seri commentatori in materia economica e fiscale. Da almeno un ventennio (ma anche prima!) i due fenomeni vanno a braccetto. Si scrive, e si pubblica, che la corruzione  politica nostrana costa ogni anno al "sistema Paese" 60 miliardi di euro ed altrettanto grava l'evasione su tutti Noi. A questo punto il conto diventa facile! con le dovute approssimazioni e tolleranze aritmetiche si arriva all'attuale Debito Pubblico di 2.000 miliardi di euro che Noi Italiani siamo chiamati a pagare! Ma perché lo devono pagare i lavoratori e imprese oneste, ora con l'acqua alla gola, quando questa voragine é stata creata da delinquenti e malfattori di tutt'altra origine? Gli Italiani fanno molta fatica a capirlo e fino a quando potranno sopportarlo? Cosa propone l'IdV? Dopo aver fatto la necessaria pulizia in casa propria, dovrà combattere senza quartiere  questi due fenomeni che hanno portato il Paese alla miseria. Persegua questo obiettivo primario voluto dai Cittadini, senza tentennamenti. I Cittadini ora esigono giustizia e non vogliono essere i capri espiatori di una situazione a loro danno.  Ladroni e cialtroni fuori dalla politica, subito!

Non mi è mai capitato che qualcuno mi raccontasse di esser entrato in un bar per fare colazione la mattina e si fosse visto negare cappuccino e cornetto, chiaro un bar aperto ha come oggetto sociale anche la somministrazione di Cappuccino e Cornetto, non sarà un gran guadagno ma è aperto anche per quello. Nell'ultimo anno sempre più persone fisiche o giuridiche sono entrate nelle filiali dei più disparati istituti bancari italiani e si sono visti RIFIUTARE il credito ( mutui per acquisto di immobili, fidi bancari per avere liquidità nelle proprie casse o in quelle della società, ANTICIPAZIONI DI FATTURE CERTIFICATE di enti pubblici) posso capire che la situazione economica dei privati e delle aziende non è più florida ma l'altissima percentuale di BOCCIATURE delle pratiche è sintomo che LE BANCHE non fanno più il loro lavoro: perchè non obbligarle pena la revoca della licenza. Da una parte lo stato ci obbliga tutti ad avere un conto corrente, la tracciabilità è fondamentale anche secondo me, ma dall'altra parte non obbliga il sistema ad aiutarci; ci obbliga ad essere regolari con il FAMIGERATO DURC per poi non pagare i propri fornitori che INEVITABILMENTE a lungo andare vanno in affanno economico e non potranno più avere il durc in regola quindi non potranno più prendere i soldi neanche quanto l'ente tal de tali avrà la liquidità necessaria per pagare. mi domando: Tutto questo Il PROFESSORE ( questo appellativo mi sembra che l'avesse anche un altro personaggio in Italia) lo sà? I tecnici capisco questo meccanismo perverso? altrimenti invitassero una decina di piccoli e medi imprenditori a spiegar loro cosa significa essere un Equilibrista pardon un Imprenditore in Italia