LIBERA CHIESA IN LIBERO STATO. MA DOVE?

 

In Italia la maggior parte delle scuole private sono cattoliche. Il governo ha tagliato i fondi alla scuola pubblica ma non ha toccato quella privata, vale a dire non ha toccato le scuole cattoliche. In Italia, la Chiesa detiene il 22% del patrimonio immobiliare nazionale. Oltre un quinto del patrimonio immobiliare italiano fa capo alla Chiesa: 200 mila posti letto sono gestiti da religiosi, con 3.300 indirizzi, tra case per ferie, hotel, centri di accoglienza per pellegrini. Il giro d’affari è stimato in 4,5 miliardi. Solo a Roma sono 5.000 i posti letto ufficialmente disponibili in ex conventi e collegi religiosi. Nulla contro la Chiesa e la sua funzione sociale svolta dalle parrocchie e dagli altri enti cattolici, nulla neppure con tante delle attività che molti soggetti cattolici svolgono in linea con lo spirito missionario. Ma bisogna fare delle distinzioni. Certamente non siamo contro l'agevolazione da parte dello stato alla Chiesa, ma il Governo non può saccheggiare risorse, già limitate come per esempio quelle del 5 per mille, e poi utilizzare i pochi fondi che ci sono continuando a deviarle alla Chiesa che attinge già da più parti. Un esempio è quello che è successo con l'Ici. Il Governo Berlusconi ha esentato la Chiesa dal pagamento dell’Ici sul patrimonio immobiliare del Vaticano cosa che non ha senso se tra quelli che non dovranno più pagare  ci sono anche esercizi commerciali o ristoranti. Inoltre, un conto è agevolare le scuole paritarie, un altro è tagliare le risorse alla scuola pubblica e lasciando intatti quelli alle scuole cattoliche, perchè, caro ministro Tremonti, se i soldi non ci sono non per tutti. Entro il 13 dicembre di quest’anno, poi, la Commissione bilancio deve esprime il suo parere sulla distribuzione della quota complessiva dell’8 per mille devoluto allo Stato che, per il 2010, è di circa 145 milioni di euro. I soldi sono stati così ripartiti: 5 milioni per 40 interventi a favore della lotta contro la fame nel mondo, 11 milioni per 13 progetti di assistenza ai rifugiati, 20 milioni per 22 interventi a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali e, infine, 107 milioni di euro per 262 interventi volti a conservare beni culturali. Ma c’è un “ma” grande come una casa. Nella voce “conservazione dei beni culturali”, infatti, la maggior parte degli interventi concerne il restauro di chiese e conventi, spesso richiesto da parrocchie ed ordini religiosi. Si tratta di 105 interventi, pari al 40% degli totali. La somma impiegata è pari a circa 66 milioni di euro, ossia il 61% della somma destinata alla conservazione dei beni culturali e al 46% della quota complessiva riservata allo Stato. Non è una novità. Già nel 2009 la deviazione dei fondi spettanti allo Stato verso la Chiesa cattolica fu ingente. Silvio Berlusconi, reduce dall’incidente diplomatico del 28 agosto, dispose che i 10 milioni di euro assegnati al capitolo beni culturali fossero finalizzati a interventi in favore di 26 immobili ecclesiastici. Persino i deputati del centrodestra in commissione Bilancio di Montecitorio storsero il naso, contestando carenze ed incongruenze ma il copione sta per andare di nuovo in scena. Eppure Santa Romana Chiesa, proprio riguardo all’8 per mille, la fa già da padrone, in virtù del concordato del 1984 e anche grazie ad un’opzione che stabilisce che l’otto per mille di quei cittadini che non firmano viene ridistribuito secondo le percentuali calcolate in base a chi ha espresso la scelta. Con tutto il rispetto per Santa Romana Chiesa, già ampiamente beneficiata, perché lo Stato deve dare due volte? Perché con l’ingente somma che la Chiesa già introita grazie all’8 per mille non provvede da sola al restauro dei suoi beni culturali? Italia dei Valori, il prossimo 13 dicembre, in Commissione bilancio chiederà che, tali risorse siano destinate a ripristinare il fondo del 5 per mille al volontariato, brutalmente taglieggiato dal ministro Tremonti. Dalle parole ai fatti.

Commenti

Egregio on. Donadi, ogni  suo scritto mi trova pienamente d'accordo, in piena sintonia con quanto da lei affermato. Spero vivamente che lei e l'IDV tutta possiate portare avanti queste proposte, perchè io sono una tra quelli che si è opposta a continuare ad assegnare l'8 per mille alla  Chiesa, proprio perchè ormai ritengo che sia veramente immorale l'uso che ne fa effettivamente. Altro che beneficenza!!!!!!Per non parlare poi della destinazione del 5 per mille; lo destinavo molto volentieri all'AIRC, certa che almeno questo andasse a buon fine; invece mi sento truffata  e tradita dall'uso che ne ha fatto <tremonti, alla faccia della libertà di scelta di noi cittadini,  che ormai siamo soltanto limoni da spremere.Soprattutto bisognerebbe stabilire meglio anche la destinazione dell'8 per mille, perchè non ha senso rendere obbligatorio  il pagamento o allo stato o alla chiesa, quando poi ne viene fatto un uso improprio. Già i cittadini sono vessati dalle tasse in maniera sproporzionata, specialmente se consideriamo che chi più ha, più evade.  
Voi di sinistra avete nel DNA l'odio per le Forze Armate, le forze dell'ordine che considera covi di fascisti e la Chiesa. Il vostro anticlericalismo si rivela squallido e penoso, la Chiesa è un'Istituzione millenaria con un patrimonio inestimabile di valori, beni ed opere d'arte quali scuole, chiese, monasteri che non verrà certo scalfita dalla vostra pochezza; ci sono inoltre moltissime encomiabili associazioni cattoliche di volontariato, missionari nel mondo che vengono trucidati dei quali nessuno parla e voi,a d iniziare da Donadi, venite qui a fare bassa propaganda e a sputare veleno contro la Chiesa? Che pena che fate!!!
 ....PAROLE IN LIBERTA'!!  PERCHE NON HAI RISPOSTO SE QUELLO CHE HAI LETTO E' GIUSTO O NO?? 
ancora qua stai?? ma vai a pulire le latrine di arcore....o magari potresti fare lo stalliere...
Toh è rispuntato il topo di fogna...evidentemente la derattizzazione con te è inefficace...
Tale frase piacque talmente a Charles de Montalembert,  che da aristocratico politico, giornalista e filosofo francese del XIX secolo, la fece incidere all'interno del suo castello. Ma, da teorico del cattolicesimo liberale, la impugnava per auspicare l'insegnamento cattolico in alternativa a quello imposto dall'Università Napoleonica. Cioè l'autonomia dell'insegnamento cattolico da quello di Stato. Mai, però, il nostro Conte, si sarebbe sognato di chiedere allo Stato, un contributo monetario: i tempi erano veramente diversi, in quanto si credeva che ciò avrebbe limitato l'autonomia dell'insegnamento cattolico. Ora, invece, siamo di fronte ad una totale katastrofè, un rovesciamento totale del principio, per cui l'insegnamento di Libera Chiesa, economicamente parlando, va a discapito di quello del Libero Stato.
  Proprio nel momento in cui l'Italia si accinge a celebrare i 150 anni di unità nazionale e il Risorgimento che la produsse, giova ricordare l'unico discorso di opposizione alla ratifica dei Patti Lateranensi, pronunciato alla Camera da Benedetto Croce. Egli affermò che il Risorgimento “fu segnato dalla lotta e dall'ascensione delle istituzioni laiche di fronte alla Chiesa”. Istituzioni, però, che in quella occasione venivano tradite da “uomini che stimano Parigi valer bene una messa”, ma di fronte ai quali ve ne erano altri “pei quali l'ascoltare o no una messa è cosa che vale infinitamente più di Parigi, perché è affare di coscienza”. La storia, ahimè, si ripete. L'attuale debolezza del nostro paese nel quadro economico internazionale e il diffuso discredito che ormai accompagna l'azione governativa, hanno favorito ambigui legami fra le componenti dell'episcopato meno rispettose delle prerogative del potere civile e una schiera di “atei devoti” decisi a trarre vantaggio dal malcontento che la loro stessa politica ha generato. I parlamentari IdV facciano leva sui nostri valori di equilibrato rispetto religioso e su quella “coscienza” cui fa riferimento Croce nel suo intervento, affinchè il confine fra Stato e Chiesa non venga oscurato, né mortificato da chi volesse approfittare dell'attuale momento di insoddisfazione per il presente e di paura per lo scenario futuro, per utilizzare la religione e il clero a beneficio proprio e a scapito del paese.  
CARO MASSIMO, TI RINNOVO LA MIA SUPPLICA: SE SI VUOLE DIMOSTRARE UN MINIMO DI RISPETTO PER GLI ELETTORI DELL'IDV (QUELLI VERI NON QUELLI CHE SI SONO BUTTATI SUL CARROZZONE PER AVERE QUALCOSINA IN CAMBIO) I NOSTRI PARLAMENTARI (E IN PROPORZIONE TUTTI GLI ALTRI CHE HANNO CARICHE) DEVONO ATTUARE UNA IMMEDIATA AUTORIDUZIONE DEGLI STIPENDI ALLA MEDIA EUROPEA, SENZA ASPETTARE UNA LEGGE CHE NON SAREBBE MAI APPROVATA! SE I NOSTRI ELETTI IDV GODONO DEGLI STESSI INIQUI STIPENDI E PRIVILEGI DEI MOLTI LADRI, CORROTTI, MAFIOSI, EX BRIGATISTI O EX BOMBAROLI NERI CHE SIEDONO IN PARLAMENTO, SONO EQUIPARABILI ALLA FIGURA DEL PALO CHE NON PARTECIPA DIRETTAMENTE ALLA RAPINA MA COMUNQUE PRETENDE PARTE DEL BOTTINO! I NOSTRI DEPUTATI DEVONO DARE UN SEGNALE ALLA NAZIONE CHIARO E FORTE ALTRIMENTI OGNI DISCORSO SULLA MORALIZZAZIONE DELLA POLITICA HA IL SAPORE DI UNA ODIOSA PRESA PER IL C.... CON I SOLDI RICAVATI (CHE NON SAREBBERO POCHI) SI POTREBBE ISTITUIRE UN FONDO PER LE FAMIGLIE DI OPERAI DECEDUTI SUL LAVORO! Dom, 11/28/2010 - 17:34.  
ok massimo, ma allora spiegami perchè quando è stato fatto il congresso a Roma, alcune centinaia di iscritti sono stati alloggiati in una struttura religiosa, (tra i quali c'ero anch'io e, tra l'altro, ho pagato con i miei soldi ), non c'era altra possibilità?
Nell'occasione del congresso a Roma, dove TUTTI abbiamo pagato di tasca nostra, c'era libertà di scegliere.......Mio figlio ed io, ad esempio, non abbiamo alloggiato in strutture religiose.....nessuno ha imposto nulla a nessuno...............non raccontiamo balle, per favore...........
La signora maria b era stata invitata a non rispondere alle mie lettere, ma lei continua. Mi accorgo, comunque, che continuando a vivere nella camera dei salami l'odore l'ha talmente obnubilata DA PRODURLE UN ECCITANTE STATO DI ESTASI!
 
  1. non so di quale camera dei salami parli......
  2. scrivo dove mi pare...
  3. se ti crea qualche problema la mia risposta, evita di provocare, dicendo enormi sciocchezze!
  4. IO ho pagato di tasca mia, e come me tutti quelli che conoscevo.......
  5. se hai da dire cose serie, dille, diversamente, taci che fai più bella figura
  6. se hai nostalgia per i tuoi amichetti di destra, và da loro!!!!!
 
E, SOPRATUTTO, CARA MARIA B NON TUTTI HANNO PAGATO DI TASCA LORO!
Vorrei aggiungere la concorrenza (sleale?) che questi alberghi gestiti dalla chiesa fanno nei confronti degli altri albergatori italiani. E' una situazione indegna. Purtroppo la chiesa ha ancora il potere (sigh!) di condizionare le scelte politiche degli italiani e tutti i governi attuano nei suoi confronti comportamenti che la privilegiano. La mafia, la camorra e l'ndrangeta sono metastasi nazionali, ma questa non è da meno.
Mia figlia ha iniziato quest'anno la prima Elementare. Ebbene ho scoperto che si fanno due ore di religione alla settimana, mentre c'è una sola ora di inglese, una di musica, una di ginnastica! E' pazzesco. La riforma Gelmini ha comportato la sparizione dell'ora di informatica alle Elementari che non hanno potuto mantenere il tempo pieno: ma religione non è stata toccata!
Forse non avete capito bene!  Libera chiesa vuol dire che il vaticano è libero di fare ciò che gli pare e piace.Sarebbe ora di eliminare il trattato fra stato e chiesa e rendere lo stato italiano vereamente LAICO.Come sarebbe ora di festeggiare gli anniversari dell'unità d'Italia nella sua data reale: 1870 e non 1861.  La breccia di porta Pia del 20 settembre 1870 ha sancito la caduta del potere temporale del papa e l'annessione di Roma e del Lazio all'Italia.Comunque la pensiamo, caro Donadi, non si muove foglia che la chiesa non voglia.Purtroppo la Rivoluzione Francese si è fermata sul più bello.L'Ugo di Romagna - Giacobino e ...non poco
Questo è parlar chiaro. Finalmente, pane al pane e vino al vino. Ma sapete qual è la risposta delle scuole private cattoliche? "Con quei soldi, eroghiamo un servizio che nel pubblico costerebbe 100 volte di più". Mi piacerebbe davvero sapere, carte alla mano, se questa litania difensiva, ha una qualche base di fondamento.
Da laico, contesto l'obbligazione che ci é fatta di versare per le chiese, che si accomuna ad una vera epropria truffa. La chiesa deve sovvenire a se stessa, con les sue imprese, SI, imprese, che altro non sono i vari Hotel, Ristoranti, e boutiques, ed i doni immensi che ricevono. Quanto alle scuole cosi dette paritarie, non debbono avere priorità sulle scuole pubbliche.E non parliamo dei salari che si sprecano, sulle nostre spalle, per pagare gli insegnanti di catechismo.
Dal governo Prodi ci si aspettava almeno un segnale di cambiamento di rotta. Bastava qualche grado, invece niente di niente.Il meccanismo dell'8x1000 va rivisto e la percentuale va anche ridotta, a favore delle Onlus o della Ricerca. Non dovrebbe essere un'impresa impossibile.Com'è difficile essere italiani!
E' sicuramente bene ripetere questi orrori e queste vergogne italiane, ma sappiamo bene che la chiesa cattolica è l'organizzazione criminale più potente del mondo! Non dimentichiamo che i soldi delle Mafie vengono tutti lavati nella banca del Vaticano: Lo IOR, acronimo di Istituto Opere Religiose. Sicuramente sarebbe meglio chiamarlo IOC = Istituto Opere Criminali !!! visto tutto quello che è accaduto a Calvi, Sindona, Emanuela Orlandi e ad altre centinaia di milioni di poveracci!!!Non dimentichiamo che i preti hanno una esperienza di 2000 anni nell'imbrogliare la gente! Chi potrà mai batterli con una tale lunga esperienza! Mia madre mi ha spesso raccontato che un suo cugino era entrato in seminario perchè voleva diventare prete. Dopo alcuni anni lo incontrò e lui le disse che aveva deciso di non farsi più prete perchè gli unici insegnamenti che aveva ricevuto dai "prelati professori" erano inerenti al modo migliore di raccontare falsità affinchè la gente potesse accettarle come verità! 
 ... iniziano proprio da questi aspetti descritti nell'articolo.L'anomalia stato-chiesa è un equivoco che portiamo avanti da anni. Mi piacerebbe vedere una risposta laica, diversa.Purtroppo non è dato spazio che ai soliti mostri (IDV a parte s'intende) che parlano ma non hanno intenzione di marcare un distacco,Mi piacerebbe sentire di più idee come quelle che leggo qui:www.propp.itScriverle e ripetercele non fa mai male, ma siamo abbandonati a noi stessi 
L'argomento di oggi si presta a tante discussioni. Ed è facile passare dall'argomento "tasse" a quello più "filosofico" circa l'essenza del cattolicesimo, o l' invadenza della cultura "cristiano-cattolica". Discorsi complessi, che richiederebbero pagine e pagine, senza peraltro concludere nulla. Che in Italia vi sia una reale soggezione dello Stato alla Chiesa non è una novità, nè una "opinione". Personalmente percepisco questa soggezione come soffocante, ma questa è solo un'opinione, una mia  sensazione.  Qui si parla di un "gettito fiscale". Insomma, come TUTTI coloro che pagano le tasse (appartengo ad una categoria che non potrebbe esimersi neanche volendo), siamo "obbligati" a dichiarare a chi devolvere la quota "per mille". Chiedo: oltre a Stato o Chiesa, ci sono altre opzioni??? (La domanda scaturisce dal fatto che non condivido gran parte della cultura cristiano-cattolica, e non approvo le scelte che lo Stato sta operando in questi anni), e mi viene risposto che NO, non c'è altra possibilità. Ecco, già questo per me è TROPPO. Visto che la Chiesa cattolica è tale per TUTTI i cattolici del mondo, mi chiedo in quale altro Stato del pianeta esista una simile forzatura, una simile "violenza". Perchè un contribuente DEVE decidere "obbligatoriamente" del "tot-per-mille"??? Visto che le tasse vanno a finanziare servizi ed altro a favore della collettività TUTTA (e questo caratterizza uno stato laico), che ci "azzecca" simile imposizione??? Perchè lo Stato italiano sostanzialmente "rinuncia" a tale introito???  Seconda domanda: se a me contribuente viene chiesta una dichiarazione di volontà espressa.....perchè poi (a erogazione avvenuta) il Governo decide di operare in senso contrario? Tradotto: se IO ho deciso (mio malgrado, non avendo avuto altra scelta)  di versare allo "Stato", perchè quest'ultimo opera un'altra decisione in senso contrario, vanificando la MIA decisione? Posso essere LIBERA, in uno Stato che costringe solo alcuni a pagare le tasse per tutti, di decidere A CHI debba andare quel "tot per mille"??? Almeno questo, lo posso decidere? O debbo rassegnarmi ad essere presa in giro più volte, in eterno, sempre sull'argomento TASSE????
Gesù disse a proposito delle tasse: da' a Cesare quel che è di Cesare. Quindi la Chiesa dovrebbe 'correre' a pagare ICI e altre tasse che i suoi fedeli, comuni cittadini, pagano, salvo che sugli edifici di culto su cui ogni confessione religiosa dovrebbe essere esente.Quanto al 5 per mille, intanto interveniamo sui beni archeologici a rischio, sui musei ecc. se prorpio ne avanzano ...Giustamente, prima si finanzia la scuola pubblica e poi si contribuisce al pagamento delle rette di quei soggetti che rimangono fuori dalle pubbliche (asili nido e scuole per l'infanzia). RIpartiamo anche in questo caso dalla costituzione!
sono proprio felice che anche lei la pensi in questa maniera,è forse il politico che più mi rappresenta 
Vi ricordate di Vincenzo Iovine? Quello che sbagliò a votare con il PDL per la risoluzione sulla libertà di informazione in Italia http://bit.ly/i8FCF9Eletto in Europa grazie all'Italia dei Valori e ai tantissimi che hanno votato per Sonia Alfano e Luigi De Magistris nel sud Italia, grazie alla scelta discutibile del partito di Di Pietro di farli candidare come "specchietti per le allodole" in tutta Italia, ora passa all'API di Rutelli! E siamo al secondo, dopo Pino Arlacchi passato al PD ora la delegazione dell'Italia dei Valori al Parlamento Europeo passa da 7 a 5 eurodeputati ad appena un anno e mezzo dalle elezioni europee. Continuando così alla fine della legislatura rimarranno solo De Magistris e Alfano. Chissà che questo non serva da lezione a Di Pietro per evitare candidature civetta in più circoscrizioni delle stesse persone ed analizzare meglio i candidati che si inseriscono in lista.
secondo me la colpa non è di  Di Pietro ,perché queste cose accadono in tutti i partiti ,bensì delle persone che valutano dove più facilmente collocarsi per essere rielette e per rimanere ancorati alle poltrone a vita.basterebbe introdurre una clausola al regolamento dei partiti :chi viene eletto in un partito non può cambiare partito in corso d'opera ,pena la decadenza dall'incarico 
Come se non bastasse, ad enti di culto collegati alla chiesa, vengono concessi la realizzazione di lottizzazioni abusive e lo sfruttamento di ricchezze esentasse ai danni dei cittadini...Reati che a nessun'altro cittadino vengono concessi di godere..., che hanno pure la protezione del silenzio dei giornalisti (non tutti per fortuna, dei politici, di magistrati e tutori dell'ordine..., visitate il mio sito web e capirete...Questa non è chiesa... questo non è stato, questa non è magistratura... QUESTA E' MAFIA!!!!!
La Chiesa di Roma ha da sempre interferito nella politica dello stato italiano, sia nelle scelte che nella gestione, trasformandosi da una organizzazione, che dovrebbe divulgare il messaggio evangelico, in uno stumento di potere ed economico che non disdegna la gestione di danaro di non sempre limpida provvenienza ( vedi IOR, Caso Sindona, Caso Calvi, Caso Marcincus etc.). L'interferenfa nella politica e nella cultura italiana è assai profonda e le condiziona pesantemente. Ricordo che un certo Signore diceva: "date a Cesare quel che è di Cesare e date a Dio cio che è di Dio", affermando la netta separazione tra Religione e Stato. Per come stanno  le cose in Italia  penso sia necessario a lanciare uno nuova iniziativa politica" Libero Stato in libera Chiesa!
Convengo con Massimo Donadi sulla proposta di ripristinare per intero il fondo del 5 per mille perchè ogni euro speso in questa direzione è un contributo significativo al benessere della collettività. Rimango sbalordito dell'attacco qualunquistico alla comunità ecclesiale soprattutto perchè è confuso e impreciso.Cosa significa che la maggior parte delle scuole sono cattoliche? Il signor Donadi asserisce che vi sono molte organizzazioni private di ispirazione cattolica (non il papa o i Vescovi ma semplici religiosi o spesso laici) che promuvono istituti scolastici che fanno riferimento ai valori cristiani sempre nel rispetto dei programmi nazionali. E QUI SANTA ROMANA CHIESA NON C'AZZECCA!!!Cosa significa che la Chiesa detiene il 22% del patrimonio immobiliare? Non è specificata la provenienza di questi dati che mi sembrano alquanto temerari. Posso supporre che riguardino soltanto la città di Roma perchè è sede del Vaticano e di tutte le Curie Generalizie delle Congregazioni religiose del mondo intero. Mi sembra inverosimile che a Bolzano o a Reggio Calabria il 22% del patrimonio immobiliare sia riconducibile ad una proprietà ecclesiastica. Ma quello che mi pare di poter asserire con totale sicurezza e che non si tratterebbe in ogni caso di proprietà vaticane, ma di istituti religiosi e Chiese locali. E allora: CHE C'AZZECCA SANTA ROMANA CHIESA?FORSE IL DIRITTO DI PROPRIETA' E' PER IL SOLO ANTONIO DI PIETRO?Cosa significa che la Chiesa è beneficiata perchè si ristrutturano chiese e conventi che fanno parte dei beni culturali? E' evidente  che molti monumenti eminenti sono chiese ed edifici religiosi. Per esempio a Milano il monumento simbolo è il Duomo e a Roma, oltre il Colosseo ci sono le Basiliche romane e così a scendere in tutte le città italiane. Ma allora, questi edifici appartengono soltanto alla Chiesa o sono patrimonio della collettività?Se crolla un pezzo di un campanile è un danno che si arreca solo alla dimora del curato, oppure è un pezzo di storia comune che si sbriciola?Perchè allora attaccare la Chiesa e quindi anche i cittadini onesti che fanno riferimento alle organizzazioni ecclesiali? Non è forse venuto il momento di lasciare in archivio la società di Peppone e don Camillo per fare posto ad un sistema più complesso e intelligente che scelga punti di coesione invece che di divisione?Forse  la Caritas, la Sant'Egidio, le suore di Madre Teresa di Calcutta e le migliaia di volontari cattolici che si sbracciano senza perder tempo, sono quelli dell'economia che non conosce recessione o forse sono quelli che, in trincea, cercano di attutire le conseguenze di una crisi che sta colpendo gravemente le comunità locali e le persone più fragili e senza voce?Per attirare qualche voto anticlericale, vale propiro la pena scrivere queste riflessioni così "vecchie"?  
Insomma sfondiamo una porta aperta.Settimane fa mi sono recata in ospedale per una visita e per prenotare un intervento di un mio parente, mi sono messa a cercare l'ufficio della caposala. Mi accomodo in sala d'attesa perchè dentro l'ufficio c'era solo una suora e degli infermieri. Aspetta e aspetta mi spazientisco e vado a vedere la targhetta sulla porta, per cercare il nome e cognome della caposala. Cosa leggo? Caposala Suor Anita R. Caspita, penso, con tutta la gente laureata e disoccupata, proprio ad una suora dovevano dare quel lavoro. Avendo lavorato anni al S. Orsola-Malpighi di Bologna e quindi conoscendo l'ambiente medico-ospedaliero e i poli universitari, mai e poi  mai ho visto una suora caposala. Stamane vado ad un ricevimento insegnanti, in un liceo, in quanto seguo una ragazza del primo anno, da pochi giorni. La ragazza ha tutte insufficienze, solite manfrine sul liceo che è una scuola seria e non fa per tutti ( una mentalità classista malcelata che all'Università fa stragi a forza di discriminare); ma d'altronde  non è che a quindici anni già sai cosa vuoi fare da grande, no, è l'età dove spuntano le inclinazioni e nascono le passioni, gli interessi. Ma in barba anche al problema della dispersione scolastica, i docenti consigliano caldamente di valutare l'ipotesi di scegliere un'altra scuola ( a quindici anni e dopo  tre mesi di scuola) e di partecipare e richiedere incontri con uno psicologo e con il tutor di orientamento scolastico. Il tutor di orientamento scolastico è l'insegnante di religione.Questi, due esempi per portare l'attenzione sull'influenza della Chiesa e la sua presenza distribuita capillarmente su tutto il territorio e spesso in ruoli chiave, o perlomeno, in contesti di alta importanza sociale.(I CL a Bologna per esempio: studentati, tutor, borse di studio, ecc.). Ai miei tempi, il 5 per mille lo si devolveva ai valdostani pur di non darlo alla Chiesa, vero è che non tutta l'Italia è Bologna, per cui il freno a queste agevolazioni/ finanziamenti alla Chiesa spetta al lavoro del parlamento. La contraddizione che proprio non capisco è: se la Chiesa non si sottopone alla giurisdizione italiana, quindi alle leggi del nostro stato, idem sulle operazioni finanziarie sulle quali bisogna fare rogatorie e la trasparenza rimane un miraggio, perchè finanziarla? Dov'è l'uguaglianza? 
Sono d'accordo che le risorse per le associazioni di volontariato non debbano essere toccate. Per quel che riguarda il businness che la Chiesa può fare grazie al suo patrimonio immobiliare, non dimentichiamoci che gli introiti vengono usati in gran parte per fare del bene. Nella mia parrocchia ogni giorno bussano persone che non riescono più a pagare le bollette... mentre gli enti pubblici per queste persone ormai riescono a fare ben poco.
Concordo pienamente che la parte di patrimonio che la chiesa gestisce come "mercato" debba essere messa nelle stesse identiche condizioni della concorrenza. Diverso è in vece quando un bene è servizio. Esempio? Case di ospitalità, B&B a Roma debbono pagare lo stesso ici di chi è normale cittadino. L'asilo del paesino di campagna che non produce reddito ma anzi a stento sta in piedi economicamente e consente alle famiglie di poter lavorare lasciando i bambini custoditi questo non può essere messo nel mercato, altrimenti le rette costerebbero molto più. Va distinto il business dal servizio! A volte può non esser chiara la linea di divisione? Vero, ma non per questo va gettato alle ortiche anche la parte buona.