Lontani dalla realtà

Crisi economica di eccezionale portata. Vuoto politico non da meno. Casse vuote e teste politiche sempre più vacillanti alla ricerca di una direzione che sembra sempre più sfocata.

In un momento come questo, dal debutto di Visco come governatore della Banca d’Italia ci saremmo aspettati qualcosa di più.

L’impressione è che, con il tecnico Monti a Palazzo Chigi, da Palazzo Koch non possa uscire una valutazione totalmente imparziale della politica economica. Proprio ciò che servirebbe all’Italia di oggi.

Mentre, insomma, l’eccezionalità del momento, politico ed economico, avrebbe fatto sperare in un’altrettanta particolarità nella visione del futuro economico, da Visco abbiamo ascoltato parole un po’ troppo bilanciate. Abituati ad una relazione di Bankitalia ben più severa nei confronti dei metodi politici e orientata a dare soluzioni risolutive dei problemi, gli italiani hanno dovuto ascoltare, invece, parole troppo vaghe per il momento particolarmente critico.

Certo, è vero, come ha sottolineato Visco, che a questo governo va riconosciuto il merito di aver riportato il bilancio pubblico “su una dinamica sostenibile e credibile”. E’ vero anche, però, che lo stesso governo continua a rivelarsi, come dall’inizio è stato, lontano anni luce dalla realtà della popolazione, poco adatto a sentire i veri bisogni dei cittadini.

Le critiche, da Visco, sono invece mancate. Il neogovernatore di Bankitalia non ha dato neanche alcuna valutazione, che non necessariamente avrebbe dovuto essere critica, di quella discutibilissima riforma del lavoro approvata al Senato proprio poche ore prima.

Noi restiamo dell’idea che il Paese debba voltare pagina, perché gli va restituita una politica più autenticamente attenta alle esigenze reali della popolazione ed una valutazione dell’andamento economico più veritiera e incisiva. Il punto da cui partire per affrontare i problemi è il riconoscimento di essi. Ignorarli porta solo ad un aggravarsi dei problemi stessi.

Commenti

La prima casa non è un bene di lusso e l’Imu è un balzello d’inciviltà! Lo Stato getta la spugna davanti all’evasione e tartassa i "soliti noti" andando a prendere i soldi laddove è più facile trovarli: salari e pensioni, casa e benzina!!!

Il sommerso del Belpaese equivale ai Pil di Finlandia (177 miliardi), Portogallo (162 miliardi), Romania (117 miliardi) e Ungheria (102 miliardi) messi insieme!

La benzina italiana è la più cara d’Europa.

Gli stipendi italiani sono i più bassi del Vecchio continente, con tendenza al ribasso dovuto al carico fiscale che li divora e all'inflazione che li erode.

La forbice tra bassi redditi e caro vita è in aumento, con milioni di nuovi poveri.

Il tutto per tenere in piedi un Sistema che comunque, prima o poi, collasserà!!!

Un Sistema in cui lo Stato italiano presta i nostri soldi, attraverso la Bce, alle banche all'1% di interesse e le banche che comprano i Btp intascano il 6% di interesse dallo Stato. Un euro su quattro delle nostre tasse serve a pagare gli interessi sul debito: un giro di denari, per niente virtuoso, che blocca il Paese, castra lo sviluppo, uccide le imprese e serve solo a finanziare le banche attraverso il Fisco.

E ‘loro’ (tecnici+politici) cosa fanno?

Dopo aver studiato per una vita ed insegnato nelle più prestigiose università, dopo aver preso il posto dei ‘politici di mestiere’ grazie al ‘tocco quirinalizio’ non trovano nulla di meglio che aumentare il costo della benzina, mandarci in pensione a settant’anni, dare mano libera ai licenziamenti, tagliare i salari, congelare le pensioni, tassare la prima e tar-tassare quella seconda casa al mare che la “gente-per-bene” di questo Paese, sempre più povero ed iniquo, è riuscita a realizzare dopo anni ed anni di sacrifici, privazioni e rinunce!

Ma, almeno, il salasso dei professori servisse a qualcosa!

Magari ad uscire dalla crisi o ad ottenere, in cambio, dei servizi più efficienti! Macchè! Paghiamo, punto e basta!

Sappiamo tutti in quali condizioni pietose versano ospedali, scuole, tribunali, trasporti ed infrastrutture! Sappiamo tutti di essere, comunque, in piena recessione!!!

Ma allora perché continuate a spremerci!?

Cari Professori, illustri cattedratici, tassate ciò che da reddito!
 
Tassate i grandi patrimoni. Andate a prendere i soldi da chi ne ha così tanti, ma così tanti, che in Italia non sa più dove metterli, tanto da trasferirli nei paradisi fiscali! Prendete i soldi da chi ne ha così tanti, ma così tanti, che si vergogna persino a denunciarli!

Lasciate campare i “soliti noti”, con la prima casa e la casetta sfitta al mare dove la famiglia italiana, che non può permettersi le ‘vostre’ villeggiature, porta i bambini quando chiudono le scuole !

Queste case non danno reddito, anzi, creano lavoro e occupazione per mantenerle efficienti e funzionali. Tra l’altro sono già pesantemente tassate nelle utenze di luce, gas, acqua, telefono, riscaldamento, immondizia, condominio e quant’altro!

Cari professori, cari tecnici, se per farci uscire dalla crisi - nella quale peraltro siamo ancora immersi fino al collo - se per farci restare in Europa - che peraltro non è mai stata dei cittadini, ma delle banche - vi hanno conferito il mandato di uccidere la famiglia italiana, bè, almeno in questo, siete riusciti come nessun altro avrebbe mai potuto e saputo fare!

>>> VIENI ANCHE TU A DIRE LA TUA SU : http://freeskipper.blogspot.com

Non solo siamo lontani dalla realtà, ma siamo lontani da ogni Grazia di Dio. Siamo nelle mani della peggior classe politica d'Europa, la più DEGENERATA, la più CORROTTA in ogni senso, la più AUTOREFERENZIALE, la più coinvolta, nel suo complesso, nelle peggiori infamie che una classe politca possa commettere nel suo insieme. Quello che mi spaventa, nella mia vecchiaia, è vedere la TOTALITA' dei poteri dello STATO, dall'informazione, ai SINDACATI, alle forze Armate, le ISTITUZIONI, la GIUSTIZIA etc.etc. TUTTE schierate in difesa di questa classe politica che non ha precedenti in nessun paese CIVILE. Perchè, la "" BONTA' "" di questa dittatura politica, è che ha consentito a ""TUTTI"" di ottenere benefici economici immorali e ingiusti, legandoli, per tanto al proprio destino. L'unica possibilità di salvezza, è manifestare contro questi POLITICI INDECENTI, fino ad obbligarli a dimettersi, lasciando il loro posto a nuove generazioni, sperando che, almeno con questo cambio, si riesca a rimettere in moto la collaborazione fra cittadini e Stato in un clima di reciproca fiducia. Caso contrario, una sollevazione, di difficile e incalcolabile risultato, sarà inevitabile. Smetterla di manifestare contro il Governo e le singole leggi che questi adotta, è essenziale, MANIFESTARE CONTRO QUESTA IGNOBILE CLASSE POLITICA,  è l'unica maniera di ""sperare in meglio"".