NITTO PALMA, GIUSTIZIA (IN) AD PERSONAM

Il Quirinale aveva chiesto una candidatura di alto profilo per la successione di Alfano a via Arenula sulla poltrona di ministro della Giustizia. Berlusconi avrebbe scelto, secondo rumors sempre più concreti, Francesco Nitto Palma. Chi è il futuro probabile ministro della Giustizia? Il magistrato vicecapo di gabinetto nel ’94, quando Alfredo Bindi, ministro della Giustizia, tentò di fermare l’inchiesta di Tangentopoli con il famoso decreto “salva-ladri”, perché rivedeva i termini della custodia cautelare. Attualmente, è senatore Pdl, sottosegretario all’Interno e grande amico di Previti. Per lui, ed in onore della profonda amicizia, il probabile futuro ministro della Giustizia cercò di far approvare un emendamento che avrebbe congelato i processi di tutti i parlamentari, fino alla fine del mandato. Una sorta di lodo Alfano ante litteram, seppure minor. Sempre per Previti, amico di lunga data e solida corrispondenza, si prodigò per l’approvazione della legge Cirielli, ribattezzata salva Previti. Insomma, un curriculum vitae in perfetto blazer blu e cravatta regimental berlusconiano, precursore della difesa ad oltranza della Casta dalla giustizia e dal processo, difensore del diritto della Casta ad essere diversa davanti alla legge. Insomma, un ex pm da sempre alla corte di Silvio. L’uomo giusto, al posto giusto, con le inchieste giunte alla Camera e che travolgono parlamentari del Pdl, Alfonso Papa e Marco Milanese. L’uomo giusto, al posto giusto, con l’arrivo al Senato del processo lungo. E poi ancora, Mills, Mediaset, Mediatrade, Ruby. L’uomo giusto al posto giusto, nel momento giusto. Una candidatura di altro profilo. Appunto.

Commenti

 In tutto il malaffare che sta emergendo in quest’ultimo periodo (e non solo), c’è una sorta di “specularità” in entrambi gli schieramenti. Come una “sub-cultura” alla malapolitica, che ha “contagiato” un pò tutti.    Il fatto che ci si stia avvicinando a nuove elezioni, è innegabile. Il fatto che Berlusconi sia alla frutta, è altrettanto evidente. Ha perso credibilità (il suo sbandierato “consenso”). La cosiddetta destra pidiellina è fortemente in affanno. Ciò non toglie, però, che il maggior partito di “sinistra” (?) sia altrettanto in difficoltà.     L’unica differenza la fa l’elettore. Il pidiellino difende i/il suoi/suo beniamini/o ad ogni costo, anche contando gli asini che volano, se necessario. L’elettore di sinistra chiede chiarimenti, “epurazioni” ove necessarie, serietà, rigore.     E quindi, bisogna stare a vedere quale risposta saranno in grado di dare i due schieramenti al proprio elettorato.    Un’altra manciata di spot ingannevoli forse per il pidiellino (o per il leghista, che ormai fa lo stesso) possono bastare.    Non basteranno mai per l’elettore “di sinistra”, che comincia ad essere davvero insofferente. Le sortite Dalemiane provocano (secondo me) pericolose “emorragie” in termini di “consenso”.   Se lo schieramento cosiddetto di sinistra non si metterà d’impegno a FARE ciò che il SUO elettorato chiede, c’è il serio rischio che  venga fuori un nuovo “Berlusconi”.   Ossia un personaggio terzo, proveniente da altri ambienti, che si porrà come il nuovo “salvatore della patria”, da un nuovo predellino. E la “giostra” ricomincerebbe……
di male in peggio, direi....sono questi i pm che piacciono tanto al cainano, eh: servizievoli, sempre pronti a soddisfare le porcate del capo (=leggi ad personam)....in effetti dopo gli scarsi risultati ottenuti dall'avvocato angelino jolie (lodo alfano bocciato-legittimo impedimento silurato da 27 milioni di italiani-condanna a pagare 560 milioni alla cir) è chiaro che c'è bisogno di un soggetto che sia davvero all'altezza per ricoprire la carica di ministro dell'ingiustizia il quale dovrà innanzitutto ristabilire il principio per cui la legge NON è uguale per tutti e di conseguenza dovrà avere esperienza di lungo corso nella difesa di onorevoli banditi. ma l'era delle monetine sta per tornare!!
Parlare di democrazia oggi è un puro esercizio accademico. Siamo in pieno regime dittatoriale. Se un discutibile personaggio del genere allevato alla corte di re Silvio, amico di Previti, famoso per il decreto salvaladri, dovesse diventare Ministro della Giustizia, il popolo italiano dovrebbe, semplicemente, ribellarsi e scendere in piazza!!! La linea della decenza é stata superata.