PENATI, LE CRICCHE E 4 REGOLE PER UNA POLITICA PULITA

Cricche, consorterie, camarille sono diventate le vere padrone occulte d'Italia. La commistione tra politica e affari si fa sempre più maligna, maleodorante per chi vorrebbe pulizia in politica. Controllano affari, dirigono appalti, muovono soldi e persone. Un degrado politico e morale che, un Paese che sta affrontando faricosamente la crisi economica, non puo' permettersi. Di P4, case pagate all'insaputa dei proprietari, sottosegretari in odor di camorra, politici banchieri, traffici, scandali di governo, corruzioni varie abbiamo scritto spesso. Ed e' sempre emerso un dato chiaro: il berlusconismo, con i suoi continui attacchi alla magistratura, ha dato legittimità politica al malaffare e coperto la Casta. La corruzione si è estesa come una macchia d'olio nel mare. E ha colpito trasversalmente. Il caso Penati sta portando alla luce elementi gravi su cui si deve riflettere, senza fare sciocche e offensive difese di schieramento. La poltica deve fare pulizia al proprio interno e Italia dei Valori ha proposto una legge con suoi articoli:1) chi è stato condannato con sentenza passata in giudicato non può essere candidato2) chi è stato rinviato a giudizio per reati gravi contro la Pubblica Amministrazione non puo' assumere incarichi di governo. E si puo' anche andare oltre:3) il funzionario che è stato condannato per reati contro  la Pubblica Amministrazione deve essere espulso;4) chi ha corrotto non puo' fare affari con lo Stato e non puo' partecipare a gare pubbliche. Ripresenteremo in Parlamento queste proposte e lanciamo una sfida a tutti gli altri partiti (compreso il Pdl di quell'Alfano che parlò di "partito degli onesti"...) a sostenerle. L'Italia dei Valori è nata proprio per rinnovare e ripulire la politica italiana. E questo e' il momento giusto.

Commenti

caro massimo,bisogna tagliare questo mefitico cordone ombelicale con il PD, non c'èuna battaglia di questo partito che sia giusta, è una forza mossa da ideologie che paralizzano qualsiasi programma politico di buon senso, economia, politica estera, sicurezza, immigrazione e via discorrendo, un partito devastato da una corruzione che ha raggiunto livelli insopportabili.Non so con chi si possa fare allenze, la lega, ad esempio, che muove dal basso sembra avere bisogno di qualcuno che le dia una scossa vista l'inerzia dei suoi capi, o con grillini anche se ho forti dubbi per la massiccia presenza in quel partito di rifondaroli, nel dubbio credo che sia decoroso restare da soli, costi quel che costi! 
caro Gualdo Anselmi,sono di Rovigo, non conosco la situazione nel viterbese, che non riesco neppure a collocare esattamente nello stivale, come presumo che neppure tu riesci a collocare nel medesimo stivale rovigo,ma la situazione e' identica con una grande, grandissima particolarità che nel collegio di rovigo è stato eletto il nostro Donadi, capogruppo e delfino di di pietro, persona che secondo il sottoscritto, ma posso benissimo sbagliarmi, ha peccato di ingenuità e 'faciloneria' in quanto la sua elezione, è avvenuta grazie all'appoggio di determinate frange politiche che di certo non potevano definirsi di rottura e innovative (in buona sostanza dell'ex margherita). Comprendendo che chi ti ha aperto la strada (strada non da poco trattandosi della elezione ad onorevole)  merita una qualche ricompensa e premettendo che io provengo da un'area che di certo con le sinistre (intendo comunisti della vecchia guardia, piùo meno mascherati) non ha mai avuto nessun feeling, tutta la cosa poteva filare in un certo modo, smussando qua e là le imperfezioni, non privilegiando determinati personaggi le cui intenzioni erano chiare, quelle di impossessarsi del partito. Invece i poveri cristi che da dieci anni erano dentro il partito - per carità qualcuno di questi voleva pure una ricompensa di tanti anni dedicati al partito (non è il caso mio perchè mi sono iscritto nel 2007) -  dopo essere stati spettatori di un indecoroso scontro tra ex pd ed ex margherita, confluiti proditoriamente nel partito, sono stati epurati senza mezzi termini tra delazioni, dileggio e ingiurie, strumenti tipici di certa politica di sininistra e della vecchia DC! bella storia eh!    
Seppure ammiri la vostra politica nazionale, Di Pietro e l'esecutivo nazionale non sono stati capaci  o non hanno voluto  creare una struttura di partito vero, i  cui quadri dirigenti locali siano espressione dei  migliori cittadini. Nelle province e nelle regioni il partito è in mano ai riciclati della partitocrazia, soprattutto del PD, il cui fine primario è quello di farsi eleggere nei consigli regionali o di mantenere le proprie posizioni, e per questo motivo fanno fuori quelli che cerCano di fare una politica territorariale, dando incarichi ad incapaci ma bravi a sostenerli. Io personalmente, dopo aver creato la prima struttura territoriale nel viterbese sono stato fato fuori, e nessun quadro dirigente mi ha mai risposto alle motivazioni della mia sospensione. Tenga presente che attuamente il partito è gestito regionalmente da Maruccio, che ha fatto la gavetta nell'ufficio legale di Schicchitano, successivamente indagato per una questione un po' torbida. Ho sempre sollecitato il partito regionale a creare un ufficio della legalità, in grado di seguire e contrastare tutte quei soprusi che fanno la forza dei partiti tradizionali. Ma della questione legale non gliene frega nente a nessuno nell'IDV. Il partito ha avuto il suo culmine non una media nazionale dell'8%. Secondo i sondaggi oggi è sceso al 4-5%. La sua alleanza con il PD, che è un partito fondamentale tradizionale, ossia che si fa gli affari propri, e l'inesistenza sul territorio, fa si ch'esso perderà sempre più consensi. Auspico in una vostra risipiscenza e che formiate un vero partito di opposizione insieme a Beppe Grillo, buttando fuori quelli che sono entrati nell'IDV per interessi personali.